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La Regione ha erogato alle Città metropolitane e ai Liberi consorzi la prima tranche dei 5 milioni di euro destinati a servizi “aggiuntivi, integrativi e migliorativi” per gli studenti delle scuole medie superiori. I fondi erano stati stanziati nella finanziaria, su proposta di Marianna Caronia ed ora i primi 2,5 milioni sono stati trasferiti agli enti provinciali.
Ne ha dato oggi alla Commissione di vigilanza sulla spesa regionale il Dirigente generale dell’Assessorato della Famiglia, Rosolino Greco.
Per Caronia, “finalmente una buona notizia anche se certamente non siamo di fronte alla risoluzione definitiva dei tanti problemi vissuti dagli studenti e dalle loro famiglie così come dai lavoratori che assicurano questi servizi.”
In particolare, la Regione ha già disposto il trasferimento di 2,5 milioni di euro così suddivisi fra i diversi enti provinciali.
Palermo 718.346, Catania 557.775, Messina 291.948, Agrigento 161.339, Caltanissetta 129.840, Enna 66.072, Ragusa 125.998, Siracusa 246.619 e Trapani 202.059.
Una ulteriore somma di 2,5 milioni sarà impiegata, sempre nel corso del 2021, per garantire la prosecuzione dei servizi anche estesi nel periodo estivo e/o per maggiori necessità che dovessero presentarsi nel corso dell’anno nelle scuole, in rapporto alle necessità degli studenti beneficiari.
Per la parlamentare regionale “è importante che finalmente si siano sbloccate queste somme, ma altrettanto importante è che la Regione e le Città metropolitane facciano tutto quanto necessario per una soluzione definitiva dei tanti, troppi problemi vissuti quest’anno. E’ necessario chiarire le responsabilità dei diversi livelli amministrativi a partire dallo Stato, perché i servizi siano garantiti con continuità, con standard qualitativi elevati e uguali per tutti e garantendo il coinvolgimento del personale che ha le qualifiche necessarie.”

Si è svolta una seduta della Commissione Ambiente, Territorio e Mobilità dell’Assemblea Regionale, presieduta da Giusi Savarino, che afferma: “Nel Recovery Fund saranno inserite sia le due fermate di Fontanelle e San Michele, che l’ammodernamento della tratta Palermo-Agrigento, consentendo l’uso dei treni moderni Pop. Ho sollecitato inoltre l’inserimento dei lavori dei 90 chilometri della Castelvetrano – Porto Empedocle, che collegherebbero la provincia di Agrigento a quella di Trapani, e all’aeroporto di Birgi. Viviamo un’occasione unica di riscatto e rilancio che non possiamo perdere. Per questo resta alta l’attenzione in merito sia mia che della Commissione che presiedo.”

Quarta vittima del covid nel comune agrigentino di Caltabellotta. La donna di 65 anni, che soffriva di precedenti patologie, è deceduta all’ospedale di Sciacca dove era stata ricoverata a seguito di positività al coronavirus.

E’ giunto il  cordoglio del primo cittadino di Caltabellotta Calogero Cattano: “Purtroppo riscontriamo un altro decesso che si aggiunge ai precedenti, pertanto ci associamo al dolore della famiglia e ci stringiamo intorno ad essa”

Il segretario provinciale di Agrigento del Partito Democratico, Simone Di Paola, e la presidente provinciale, Giovanna Iacono, annunciano alcune iniziative del partito in occasione del primo maggio. Domani, sabato primo maggio, alle 10 al cimitero di Sciacca per depositare una corona di fiori sulla lapide di Accursio Miraglia. Poi un incontro con una delegazione di lavoratori stagionali del turismo, afflitti dalla crisi pandemica. Nel pomeriggio, alle ore 18, a Raffadali, per onorare la memoria di tre combattenti per il lavoro e per la libertà: Cesare Sessa, Vittoria Giunti e Totò Di Benedetto.

Il sindaco di Agrigento, Franco Miccichè, come secondo prassi, ha firmato alcuni divieti di balneazione lungo il litorale della città, in vigore fino al 31 ottobre, in collaborazione con l’Azienda sanitaria. I divieti interessano il tratto della foce del fiume Naro e della foce del fiume Akragas. Poi l’area portuale di San Leone. E poi per rischio crolli la località Caos, e per un tratto lungo 1.900 metri, e la località Drasy per un tratto lungo 3mila metri. Divieto anche nel tratto dell’ex Oceano Mare a San Leone per una lunghezza di 70 metri, e nel tratto della condotta a Mare Nostrum, per circa 200 metri.

Ad Agrigento si è concluso il Convegno internazionale di studi su “Integrazione e cittadinanza dei migranti: il ruolo delle Università”, organizzato dalla Scuola di Studi superiori per mediatori linguistici Agorà Mundi, e patrocinato dal Consorzio universitario di Agrigento. Hanno introdotto l’assessore e vice presidente della Regione, Gaetano Armao, il vice presidente del Consorzio, Giovanni Di Maida, il cardinale Francesco Montenegro, e l’assessore comunale di Agrigento alle Pari opportunità e contro le discriminazioni, Roberta Lala. Poi sono intervenuti il professor Saija, direttore di Agorà Mundi, nel merito del ruolo delle Università e delle Scuole superiori di mediazione linguistica come motori di un piano di ingegneria sociale capace di gestire nel modo più corretto la sfida migratoria che la Sicilia affronta quotidianamente. Dalla sessione economica è emersa la capacità di assorbimento dei migranti nei settori dell’agricoltura e dei servizi di manodopera generica, ma anche nei livelli più alti per le tante persone che giungono con qualificazioni professionali già consolidate. La sessione sull’integrazione sociale, con le relazioni di Claudio Rossi e Paola Savona La Sala, ha invece esaminato l’incontro – scontro delle culture migranti con i valori della società di accoglienza. Il professore Saija ha annunciato che gli atti saranno pubblicati nella Rivista Studi storici siciliani.

Gli ospedali di Licata e di Ribera sono stati dotati della telecardiologia. Si tratta di una delle applicazioni più interessanti e diffuse della telemedicina, e consiste nella possibilità di trasmettere e refertare a distanza ed in tempo reale i tracciati elettrocardiografici. Inoltre sono già attivi i collegamenti dei pronto soccorso e dei reparti covid dei due ospedali con le Utic, le Unità di terapia Intensiva cardiologia, degli ospedali di Agrigento, Canicattì e Sciacca, per contrarre i tempi di diagnosi e cura nelle emergenze cardiache e permettere una collaborazione sinergica tra i dirigenti medici delle diverse unità. Tutto ciò è frutto dell’impegno della direzione dell’Azienda sanitaria e del Dipartimento cardiovascolare.

I giudici della Corte d’Appello di Palermo hanno assolto, “per non avere commesso il fatto”, Giuseppe Li Vecchi, 30 anni, di Siculiana, imputato di avere, nel novembre del 2015, tramite dei post su una pagina facebook, insultato e minacciato di morte il sindaco Leonardo Lauricella. Li Vecchi, difeso dall’avviso Gianfranco Pilato, si è sempre professato innocente, sostenendo che nel suo ufficio anche altre persone avessero avuto accesso alla stessa pagina facebook. In primo grado Li Vecchi è stato condannato dal Tribunale di Agrigento a sei mesi di reclusione.

Definite in Sicilia le modalità per ottenere la “Certificazione verde Covid-19” da utilizzare per gli spostamenti tra regioni localizzate in zona rossa e arancione, come previsto dal nuovo “Decreto Riaperture” del governo nazionale e in attesa di una successiva regolamentazione nazionale. Lo prevede una circolare dell’assessorato della Salute, firmata dal presidente della Regione e assessore per la Salute ad interim, Nello Musumeci, e inviata, assieme ai modelli predisposti, a tutti i direttori generali e ai direttori sanitarie delle Aziende sanitarie della Sicilia.

Così come previsto dal decreto legge n. 52 del 22 aprile 2021, il cosiddetto “Green Pass”, rilasciato anche in formato cartaceo, comprova lo stato di avvenuta vaccinazione contro il Covid (ciclo completo con doppia dose), oppure la guarigione dall’infezione (con cessazione dell’isolamento prescritto), o ancora l’effettuazione di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo.

Nel caso del completamento del ciclo vaccinale, la certificazione ha validità di sei mesi e, come prevede il decreto legge, è rilasciata, su richiesta dell’interessato, dalla struttura sanitaria o da chi esercita la professione sanitaria che effettua la vaccinazione.
Chi è guarito dal Covid, sempre come prevede il decreto legge, può ricevere la certificazione dalla struttura presso la quale è avvenuto il ricovero o, per i pazienti non ricoverati, dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta.
La certificazione di test con esito negativo, invece, ha una validità di 48 ore e viene rilasciata dalle strutture sanitarie pubbliche o private autorizzate e dalle farmacie che svolgono i test, ovvero dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta.

“Esiste in provincia di Agrigento un progetto che ha tutte le autorizzazioni (Vas, Via, Enac, Enav, Business plan della KPMG) per la realizzazione dell’aeroporto in contrada Oliva a Licata e, ieri, nella passeggiata dei nostri sindaci a Roma nessuno di loro ha fatto cenno di questa grande opera che permetterebbe a migliaia di uomini e donne di lavorare”.

A parlare è Eugenio D’Orsi che durante il suo mandato di presidente della Provincia regionale di Agrigento ha lottato contro i mulini al vento per rompere l’isolamento di Agrigento e metterne il territorio nel circuito del turismo volano dell’economia locale. D’Orsi fu lasciato solo.

La recente alzata di scudi dei sindaci alla volta di Roma non avrebbe posto sul tavolo del Governo nazionale il lavoro già fatto per la realizzazione dell’aeroporto.

“Ad onor del vero – continua D’Orsi – i soli primi cittadini di Palma di Montechiaro e di Ravanusa hanno fatto menzione di tale opportunità. Assoluto silenzio dalla nutrita squadra di onorevoli che si sono limitati a far approvare un ordine del giorno in Consiglio regionale che “protestava” contro la mancata erogazione di soldi provenienti dal Recovery plan. Solo l’on Gallo ha avvertito questa sensibilita’ e si é recato a Roma. Gli altri, gli stessi che avevano elaborato un manifesto, dichiarandosi favorevoli alla realizzazione dello scalo agrigentino, che avevano partecipato alla marcia per l’aeroporto, che avevano accompagnato, sostenendolo, il progetto all’Enac e alla Regione, sono rimasti muti al grido di riscatto di un territorio danneggiato dalle loro scelte politiche e dalla mancanza di idee e di tutela degli interessi collettivi. E’ l’ennesima dimostrazione che la realizzazione della importante struttura, il cui investimento costerebbe solo 45 milioni di euro, non interessava alla classe politica agrigentina. Per favore – conclude – continuiamo a votarli!”