Anche Andrea Ingraldo, 64 anni, un imprenditore agricolo originario di Agrigento, tra le 13 persone sottoposte a fermo nell’ambito dell’operazione eseguita dalla Squadra Mobile di Trapani e dagli agenti del Servizio Centrale Operativo.
Ingraldo è proprietario di una nota casa-vacanze a Segesta. L’uomo è stato fermato con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e falso aggravato dall’aver agevolato Cosa Nostra.
Secondo gli inquirenti della Direzione Distrettuale di Palermo, l’imprenditore agricolo si sarebbe messo a completa a disposizione del boss Nicolò Pidone, fermato pure lui stamattina con l’accusa di essere il reggente della famiglia mafiosa di Segesta-Calatafimi. Le investigazioni svolte hanno consentito di accertare le condotte realizzate da Giuseppe Aceste, cugino del boss Pidone nonché dipendente dell’azienda, al fine di procurarsi l’assunzione presso l’impresa agricola riconducibile all’imprenditore Andrea Ingraldo, impresa con sede legale a Trapani ma con un’unità locale a Calatafimi Segesta.
Il 4 marzo 2020 Giuseppe Aceste si recava presso il casolare in contrada Sasi, per informare Nicolò Pidone che sarebbe stato assunto e che avrebbe beneficiato dei versamenti. Pratica interrotta, ma solo momentaneamente, dall’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 e dal lockdown che sarebbe scattato qualche giorno più tardi. Ma, poco dopo la cessazione delle note misure restrittive, ovverosia il 9 e l’11 giugno 2020, il capo mafia sollecitava Giuseppe Aceste a contattare nuovamente l’imprenditore Andrea Ingraldo per dare corso alla propria assunzione.
12 giugno: intercettazione tra Aceste e Ingraldo
Aceste: “Ma comunque insomma non è questo …”
Ingraldo: “il problema però non è questo … cioè come forse ti ha parlato Nino”
Aceste: “si mi ha accennato la cosa … ma non ti preoccupare”
Ingraldo: “e si … io non mi devo preoccupare ma … (ride)”
Aceste: “non ti preoccupare …”
Ingraldo: “ehh va bene …”
Aceste: “se hai problemi basta che lo dici e noi non ti nuociamo più …”
Ingraldo: “no che … no che nuocere … ehhh…cioè io ho bisogno di voi…che c’entra.”
Aceste: “no … non ti nuociamo più nel senso ahh … e se hai problemi di soldi non ti preoccupare dico uhh … lo risolviamo il problema …”
Ingraldo: “no questo si cioè perché se no … ehhh … io vedo anche cioè … cerco di prevedere come tutti un po’ il futuro …”
Aceste: “certo…certo”
Ingraldo: “il futuro e se … nel futuro pure poi non ci sono … non c’è corrispondenza”
Aceste: “riscontri dico … certo…certo”
Ingraldo: “è logico … come tutti noi ehh giustamente”
Secondo gli inquirenti l’imprenditore agricolo avrebbe dato piena disponibilità nell’assumere in azienda il boss in maniera tale da far rivalutare dal Magistrato di sorveglianza la pericolosità sociale al fine del rinnovo dell’applicazione della misura di sicurezza. Pidone riferiva all’Aceste di avere necessità di un documento che dimostrasse l’effettività della sua assunzione.
Il 10 dicembre scorso, l’incontro tra il boss e l’imprenditore viene ripreso dalle telecamere: nello stesso Pidone ringraziava Ingraldo per essersi messo “a disposizione” e contestualmente i due sottoscrivevano i documenti.
Ingraldo: “va bene ..mi ha fatto piacere vederti.. va bene così …ti auguro un buon Natale…
Pidone: “io te lo auguro pure …
Ingraldo: “speriamo che le cose ti vanno bene…e che…
Pidone: “sto cercando..io ho passato un pò di guai…lo ha capito…no?..”
Ingraldo: “si..si..si..ma il passato è…”
Pidone: “ora sto cercando di…inc…(si sovrappongono le voci)
Ingraldo: “il passato è passato…”
Pidone: “il passato è passato …ormai …”
Ingraldo: “tutti facciamo degli errori… “