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Nel cuore di San Leone, al piazzale Giglia, è scoppiata una rissa tra due gruppi di ragazzi, davanti a molti passanti.

Dalla lite, un ragazzo ha riportato una profonda ferita lacero-contusa, con perdita di sangue e un grosso taglio sul volto provocata da colpo tagliere, considerato che tra i due gruppi erano state lanciate bottiglie rotte.
Il giovane è stato poi soccorso e trasportato in ospedale dove ha ricevuto diversi punti di sutura.

All’arrivo delle forze dell’ordine gli altri del gruppo si sono dileguati lasciando a terra il ragazzo ferito.
Ma a far chiarezza, saranno le telecamere puntate proprio su Piazzale Giglia.

 

474  nuovi positivi al Covid che si registrano oggi in Sicilia con 23.307 tamponi processati e una incidenza ferma al 2,1%.
La Sicilia resta all’undicesimo posto nel numero dei nuovi contagi giornalieri. Le vittime sono state 18 nelle ultime 24 ore e portano il totale a 3.981. Gli attualmente positivi sono 29.906, con una diminuzione di altri 1663 casi rispetto a ieri. I guariti sono infatti 2.119. Negli ospedali tornano a diminuire i ricoveri e adesso sono 1.007, 27 in meno rispetto a ieri e scendono di nuovo anche i ricoveri in terapia intensiva: 145, ovvero 5 in meno rispetto a ieri.

I nuovi positivi per province:

Palermo 221
Catania 79
Siracusa 45
Messina 34
Agrigento 24
Ragusa 21
Trapani 18
Enna 17
Caltanissetta 15

L’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, a margine dell’avvio della campagna di vaccinazioni anticovid per gli over 80, si è così espresso: “Sui vaccini, come ha anche detto il presidente della Regione Nello Musumeci, non vogliamo essere truffati e vogliamo che ogni decisione venga condivisa con lo Stato. Però chiediamo di fare presto e non vorremmo fare da soli, ma che ci fosse quello sforzo atteso che possa portare, oltre le polemiche, a vaccinare tutte le persone anziane e quelle fragili”

“Le persone con disabilità gravissime – ha aggiunto Razza – ad esempio, secondo il piano nazionale dovrebbero essere vaccinate dopo gli over 80, ma se i vaccini non sono adeguati per completare gli ultra ottantenni in poco tempo, rischiamo di vaccinare le persone fragili ancora più avanti. Ed è intollerabile. Per questo – sottolinea l’assessore – ho ritenuto opportuno chiedere al ministro quantomeno per i vaccini da destinare ai pazienti con disabilità gravi di potere procedere non a seguire, ma parallelamente agli over 80”.

Razza ha poi continuato: “Speriamo che da parte del presidente Draghi ci sia quella scossa all’Europa che sulla campagna vaccinale è indispensabile. Vorremmo potere fare molto di più vorremmo potere riaprire immediatamente la piattaforma di registrazione e che ci fosse un numero talmente adeguato di vaccini da potere correre contro il tempo visto che la macchina organizzativa è rodata e preparata. Ad oggi, la piattaforma ha ben funzionato – ha aggiunto Razza – e sono più di 130mila le persone ultra ottantenni che hanno prenotato il loro vaccino. E’ una bella giornata perché arriva quasi all’anno esatto dall’inizio della pandemia in Italia e ci apre alla speranza in un momento molto significativo”

Oggi – ha concluso l’assessore – l’anziano che si vaccinerà avrà quasi cento anni o da poco compiuti e ci sono anziani oltre i 105 anni che lo hanno prenotato”.

I Carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Trapani su richiesta della locale Procura, nei confronti di cinque persone (quattro uomini ed una donna di età compresa tra i 29 ed i 44 anni) ritenuti responsabili di spaccio e detenzione a fine di spaccio di sostanze stupefacenti. Il provvedimento scaturisce dalle indagini condotte dalla fine di novembre 2019 sino alla scorsa estate, a seguito della denuncia di una donna per possesso di pochi grammi di marijuana e cocaina. I successivi approfondimenti investigativi hanno permesso di accertare come l’indagata, insieme al compagno, fosse impegnata nello spaccio di stupefacente. i militari sono riusciti a risalire ai fornitori della droga poi rivenduta al dettaglio ad Alcamo. Tra gli acquirenti assidui vi sono stati anche alcuni minori. Gli arrestati sono stati trasferiti nel carcere di Trapani, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

La Corte dei Conti della Regione Siciliana ha espresso parere negativo al rinnovo del contratto dei dirigenti regionali. I sindacati sono preoccupati. Claudio Barone, segretario regionale Uil, afferma: “Attendendo di capire meglio le motivazioni della Corte dei Conti, chiediamo un intervento urgente al governo Musumeci. Non è accettabile che si vanifichino gli effetti di un contratto che era già stato acquisito con notevole ritardo”. E la Cisl rilancia: “ Inaccettabile. La Regione corra subito ai ripari e metta in sicurezza il rinnovo del contratto dei dirigenti. Il governo regionale si assuma le sue responsabilità in questa vicenda e ponga rimedio. Lo deve ai suoi dipendenti. Questa notizia getta nello sconforto l’intera categoria dei dirigenti regionali che sconta un blocco contrattuale che dura da più di 16 anni e che resta, a questo punto, l’unico comparto del pubblico impiego in tutta Italia che non ha ancora avuto rinnovato il contratto di lavoro”.

Su richiesta degli avvocati difensori della famiglia di Aldo Naro, è stata eseguita una seconda autopsia disposta dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale che ha nominato i periti. Oltre l’autopsia è stata eseguita anche una tac tridimensionale da cui è emerso che più colpi alla testa, e non uno soltanto, hanno provocato la morte del giovane medico di San Cataldo morto la notte del 14 febbraio 2015 nella discoteca “Goa” di Palermo. I periti scrivono: “Un solo colpo non avrebbe potuto generare una tale emorragia cerebrale e le lesioni ossee”. La perizia ribalta dunque l’esito dell’autopsia eseguita poche ore dopo l’omicidio da Paolo Procaccianti nel Policlinico di Palermo.

La Guardia di Finanza di Catania ha sequestrato 14 chili di marijuana ed ha arrestato A S, sono le iniziali del nome, residente a Ragalna, in provincia di Catania. L’uomo è stato notato, in corrispondenza del casello autostradale di San Gregorio, alla guida di un furgoncino commerciale. In ragione dell’atteggiamento nervoso del conducente, è stata effettuata la perquisizione del furgone, e sono stati rinvenuti, occultati nel mezzo, 12 plichi sigillati contenenti 14 chili marijuana del tipo “skunk”, caratterizzata da elevato potenziale stupefacente. A S risponderà di detenzione di stupefacenti a fine di spaccio.

L’avvocato agrigentino, Pietro Cinquemani, è stato nominato responsabile provinciale del Dipartimento della Giustizia per la provincia agrigentina.

“Ringrazio di cuore il Presidente Totò Cuffaro – dice Cinquemani – per la fiducia che ha posto nella mia persona nominandomi Dirigente Provinciale della Democrazia Cristiana e Responsabile del Dipartimento Giustizia.  Mi impegnerò al massimo per fare politica con Cuore e con Passione perché credo fortemente nei Valori della Democrazia Cristiana. La situazione politica nazionale non ha portato risultati positivi per gli italiani: è evidente il fallimento del populismo, ragion per cui credo che sia arrivato il momento di unirci, tutti insieme, e portare avanti un progetto nuovo che ponga al centro la persona ed i suoi reali bisogni. La realizzazione di questo progetto passa anche per le mani di tutte quelle persone che nel passato hanno fatto politica secondo un’ideologia ben precisa – quale quella Sturziana – alla base della quale vi è il contatto e l’ascolto delle persone perché è solo attraverso l’ascolto delle persone che si possono trasformare i loro bisogni in proposte politiche concrete. La nomina al Dipartimento della Giustizia mi darà la possibilità di confrontarmi con un settore che conosco abbastanza bene e che merita la giusta considerazione posto che, per troppo tempo, la giustizia è stata oggetto di riforme fortemente inutili e disorganiche che hanno impedito ai Tribunali di tutta Italia di funzionare correttamente ed in tempi celeri. Occuparsi di giustizia non è un qualcosa di semplice: come ci ha dimostrato il Movimento 5 stelle, certi settori “delicati” dello stato meritano di essere regolamentati e guidati da persone competenti che, dapprima formatesi nelle aule universitarie e poi in quelle del Tribunale, siano in grado di proporre soluzioni intelligenti ed efficaci a tutela di tutti i cittadini e di tutti gli operatori del diritto quali Avvocati, Magistrati, personale amministrativo e forze dell’ordine. Sotto questo aspetto, faccio mio il pensiero dei 24 mila avvocati siciliani che chiedono di essere inseriti, sin da subito, nel piano vaccinale alla stregua delle forze armate e del personale scolastico, non potendo la giustizia tollerare ulteriori ritardi e condizionamenti al suo corretto funzionamento. Colgo l’occasione per chiamare alla raccolta quanti, donne ed uomini, vogliano impegnarsi per il proprio Paese e credano che ancora si possa fare politica nel senso alto della parola attraverso la creazione di una Classe Dirigente che sia nuova, giovane, preparata ed onesta. Da parte mia ci sarà il massimo impegno e serietà”.

La Guardia costiera di Porto Empedocle ha emesso un’ordinanza con la quale impone l’isolamento fiduciario e la quarantena per tutto l’equipaggio della Open Arms che martedì è approdata nella cittadina dell’Agrigentino indicata dalle autorità italiane come porto sicuro per lo sbarco dei 146 migranti soccorsi. La nave della ong, secondo quanto disposto nel provvedimento, dovrà restare ormeggiata davanti al porto. E’ stata interdetta anche la navigazione e vietata qualunque attività subacquea o di superficie per una distanza di 300 metri dall’imbarcazione.

Assolti i presunti mandanti del delitto dell’imprenditore di Ravanusa Paolo Vivacqua, ucciso con sette colpi di pistola nell’ufficio della sua azienda, in via Bramante a  Desio il 14 novembre 2011.

Assoluzione arrivata dai giudici della seconda sezione penale della Corte d’Assisi di Appello di Milano,  Salvino La Roca e Diego Barba, difesi dagli avvocati Manganello, Fregerò e Cacciuttolo.
Gli stessi giudici hanno annullato gli ergastoli ai due esecutori materiali, escludendone la premeditazione. Per Antonino Giarrana e Antonino Radaelli ( difesi dagli avvocati Orlando, Pagliarello e Sala) quindi, niente più carcere a vita ma 25 anni di condanna.

Si tratta della quinta sentenza che viene pronunciata in questo procedimento. La Corte di Cassazione aveva infatti annullato il primo processo d’Appello per La Rocca e Barba mentre aveva escluso le aggravanti nei confronti dei due killer. In primo grado e in Appello è stata assolta anche Germana Biondo, moglie di Paolo Vivacqua.

Il movente ancora non è chiaro, malgrado siano passati 9 anni da quell’omicidio. Potrebbe trattarsi di vendetta nell’ambito di una pista passionale, oppure – così come si era ipotizzato nel processo di primo grado – potrebbe sussistere un movente economico.