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Entrare nel merito per cercare il colpevole sembra riduttivo e superfluo.

Se dipende dal Comune, dalla sindaca Anna Alba, dalle ditte, da chicchessia poco importa. In atto a Favara c’è uno sciopero degli operatori ecologici.

Ma uno scempio così è assolutamente schifoso da vedere. Tutta la città “dell’agnello pasquale e della Cultural Park” è ricoperta da rifiuti di ogni genere. Per pubblicare una fotogallery di tutto il paese stracolmo di sacchetti occorrerebbe un intero giornale; pubblichiamo soltanto ciò che ogni persona vede nella “centralissima” via IV Novembre, il salotto della città. Ma possiamo assicurare che in tutte le altre vie dell’intero Comune la situazione non cambia; anzi peggiora e si rischia una vera e propria epidemia. Il fetore regna sovrano nell’aria.

Ci chiediamo e chiediamo agli addetti ai lavori: è possibile che tutto ciò accada nell’anno del Signore 2021?

E con il più classico degli scaricabarili,  nessuno si indigna, a cominciare dal primo cittadino nella qualità di principale ufficiale sanitario della Città

Ogni altro commento appare superfluo…

“Dire no al Ponte sullo Stretto significa negare alla Sicilia un futuro di sviluppo, ma noi faremo tutto quello che è umanamente possibile per fare assumere al governo delle larghe intese una decisione coraggiosa.
Altrimenti denunceremmo pubblicamente questo atteggiamento di condanna della Sicilia e del Mezzogiorno affinché ognuno sappia trarne le logiche conseguenze” Così il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, all’ANSA, nel ribadire che “il collegamento veloce nello Stretto è la nostra priorità, come ho già avuto modo dire al ministro Giovannini”.

Sul mancato inserimento dell’opera nel Recovery plan il governatore osserva che il Pnrr “non è l’Apocalisse, ma una tappa, una grande opportunità, limitata nel tempo, con 20 miliardi di euro con cui si dovranno fare tante cose, secondo la logica che sembra prevalere a Roma”.

Nuova ordinanza del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci. Il Governatore ha dichiarato tre nuove “zone rosse” nell’Isola.

Si tratta di Niscemi, in provincia di Caltanissetta, di Ramacca e Zafferana Etnea, in provincia di Catania. L’ordinanza sarà in vigore a partire da mercoledì 14 aprile e sino a giorno 28 compreso. Il provvedimento è stato adottato su richiesta delle amministrazioni comunali interessate e sulla base delle relazioni delle Aziende sanitarie provinciali di Caltanissetta e Catania.

In Sicilia la percentuale di popolazione che ha ricevuto la prima dose del vaccino è del 7,4% rispetto alla media nazionale dell’8,7%. La popolazione che ha completato il ciclo vaccinale è del 6,1% contro la media nazionale del 6,6%.

I dati, aggiornati a questa mattina, sono elaborati dalla Fondazione Gimbe di Bologna. La percentuale di popolazione anziana di età superiore a 80 anni che ha completato il ciclo vaccinale è del 35%, mentre quella che ha ricevuto una sola dose è del 16,2%.

1.110 i nuovi positivi al Covid19 su 38.058 tamponi processati, con una incidenza del 3,0%.

La Sicilia è terza per numero di contagi giornalieri.

Le vittime nelle ultime 24 ore sono 20 e portano il totale a 5.058.

Il numero degli attuali positivi è di 23.709 con un incremento di 738 rispetto a ieri; i guariti sono 352.

Negli ospedali i ricoverati sono 1.365, 45 in più rispetto a ieri, quelli nelle terapie intensive sono 174, 3 in più rispetto a ieri.

I nuovi contagi per province:

Palermo 500

Catania 191

Messina 121

Siracusa 162

Trapani 15

Ragusa 34

Caltanissetta 53,

Agrigento 19

Enna 15.

Il coordinatore Politico dell’Udc in Sicilia, Decio Terrana, ha nominato Giovanni Umile, 32 anni, nuovo Responsabile del Dipartimento Giustizia dell’Udc in provincia di Agrigento. Lo stesso Terrana commenta: “Sono molto felice per la nomina del dottor Umile, laureato in Giurisprudenza alla Lumsa di Roma. E’ un giovane che in questi anni si è contraddistinto per valori umani e professionali, sempre utilizzando modi garbati ed educati. Siamo tutti molto felici di poter affidare questo importante incarico ad un giovane professionista che potrà offrirci spunti importanti per una Giustizia più rapida ed efficiente”.

Il bilancio delle vittime da covid-19 nell’agrigentino si aggrava, considerato che nelle ultime ore sono morte due donne, una 78enne di Cianciana ed una donna 53enne di Calamonaci. Entrambe sono decedute all’ospedale di Sciacca dove erano ricoverate in terapia intensiva. La donna più anziana era in ospedale già dalla scorsa settimaan.

A darne notizia il primo cittadino di Cianciana Francesco Martorana e il sindaco di Calamonaci, Pino Spinelli, che ha espresso il suo cordoglio alla famiglia della donna 53enne per la prematura scomparsa. La donna, aveva lottato fino all’ultimo contro il virus fino alla scorsa notte, quando è sopraggiunta la morte.

 

Da oggi, il comune di Comitini, non è più in zona rossa. Il più piccolo dei centri dell’agrigentino, però, non ha risolto tutti i guai relativamente ai contagi.

Il sindaco, Nino Contino, ha comunicato che si registrano 10 guariti in una settimana, ma ci sono altri 5 nuovi contagi, soltanto negli ultimi 3 giorni.
“Il virus – dice il primo cittadino – purtroppo ancora aleggia nel nostro territorio. Pertanto, occorrono distanza, mascherine ed igiene morbosa delle mani. Sono indispensabili per limitare i contagi. Ritengo giuste le doverose e continue segnalazioni verso chi non rispetta le limitazioni che i vari decreti ed ordinanze impongono, in particolare, degli extracomunitrari, ma ritengo giusto anche controllare i nostri figli se si accalcano per le scalinate della nostra piazza senza rispettare distanziamento e privi di mascherine”.

Proseguono i controlli anti-covid delle forze dell’ordine. A Campobello di Licata i Carabinieri della locale stazione si sono insospettiti per uno strano via via in piazza 20 Settembre, nel centro cittadino, dove da un immobile privato entravano e uscivano soprattutto persone anziane. Ebbene, i Carabinieri sono irrotti all’interno, hanno trovato due tavoli da gioco e dieci persone intente a giocare a carte senza nessuna mascherina e senza rispetto alcuno delle distanze di sicurezza. I militari hanno elevato 10 sanzioni amministrative per il mancato rispetto delle normative anti-covid per complessivi 4.000 euro, dunque 400 euro ciascuno.

Ad Agrigento, in un’abitazione in contrada Maddalusa, i Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato due fucili calibro 12, perfettamente funzionanti. Uno, con le canne mozzate per renderlo più facilmente occultabile e trasportabile, è stato nascosto sotto vuoto in cucina. L’altro fucile è risultato rubato lo scorso primo aprile a Favara, ed è stato nascosto sopra un armadio. Trovate e sequestrate anche 52 cartucce, sempre oggetto del furto a Favara. Altre cartucce esplose sono state ritrovate nel giardino dell’abitazione. Una coppia di conviventi, lui di 26 anni e lei di 47 anni, è stata arrestata per le ipotesi di reato di detenzione illegale di armi e munizioni e ricettazione. I due rispondono anche di detenzione di sostanza stupefacente a fine di spaccio perché i Carabinieri, durante la perquisizione domiciliare, hanno trovato 10 grammi di cocaina già divisa in dosi e materiale per il confezionamento della droga.