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A Favara, in via Bassanesi, il medico specialista cardiologo, Gaetano Alaimo, è stato ucciso all’interno del suo studio professionale a colpi di pistola. A sparare sarebbe stato un giovane paziente, al culmine di un litigio. Il presunto assassino, che è fuggito imboccando contromano la via Crispi, sarebbe braccato dai Carabinieri. Dovrebbe trattarsi
di Adriano Vetro, un uomo di 47 anni, di Favara, incensurato.

L’uomo sarebbe stato braccato nella sua abitazione nelle campagne di Favara. Ritrovata anche l’arma usata per commettere l’omicidio. L’uomo si trova adesso nei locali della locale Tenenza per essere interrogato.

In aggiornamento.

 

 

 

I titolari di un Centro Polidiagnostico sito presso il Comune di Palma di Montechiaro, con apposita istanza, hanno chiesto all’Assessorato Regionale della Salute l’accreditamento istituzionale relativamente alla branca di radiologia.
L’Assessorato Regionale della Salute ha rigettato la suddetta istanza, sostenendo che non vi sarebbe stata la necessità di procedere a nuovi accreditamenti e asserendo che non sussisterebbero esigenze ulteriori rispetto a quelle già soddisfatte dalle strutture già convenzionate.
La struttura, pertanto, con il patrocinio degli Avv.ti Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, ha proposto ricorso innanzi al TAR Palermo avverso il rigetto della propria richiesta di accreditamento.
Gli avv.ti Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, con il ricorso, hanno rilevato come l’Assessorato della Salute si sia  limitato a sostenere che l’accreditamento di nuove strutture non sarebbe funzionale rispetto alla programmazione senza, tuttavia, indicare  da quali elementi sia stata desunta tale “non funzionalità.
Con il ricorso è stato, altresì, rilevato come l’Assessorato Salute avesse sostanzialmente escluso la possibilità di accreditare nuovi soggetti al fine di preservare le posizione delle strutture già accreditate e contrattualizzate.
Il TAR Palermo – Presidente dott. Salvatore Veneziano, Estensore Dott.ssa Maria Cappellano – condividendo le censure degli avv.ti Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, ha ritenuto fondata la doglianza relativa al “difetto di istruttoria”,  evidenziando come l’Assessorato della Salute non avesse  “effettuato un’apposita valutazione del fabbisogno territoriale acquisendo i dati relativi al territorio interessato” e non avesse definito “la programmazione sanitaria finalizzata alla definizione del fabbisogno per la branca di radiologia”.
Con la medesima sentenza, il TAR Palermo ha escluso che il rigetto dell’istanza di accreditamento possa essere giustificato dall’esigenza di garantire il rispetto dei tetti di spesa” o dalla presenza di strutture già contrattualizzate. Al riguardo, il TAR ha chiarito che, entro certi limiti, è possibile accreditare strutture “in eccesso rispetto al fabbisogno programmato, in modo da assicurare un’efficace competizione tra le strutture accreditate”.
Pertanto, l’Assessorato Regionale della Salute dovrà nuovamente pronunciarsi sull’istanza presentata dal Centro Polidiagnostico, alla luce di quanto statuito dal TAR Palermo.

Poste Italiane comunica che le pensioni del mese di dicembre saranno in pagamento a partire da giovedì 1° in tutti i 73 uffici postali della provincia di Agrigento.

In continuità con quanto fatto finora e con l’obiettivo di evitare assembramenti, il pagamento delle pensioni e delle tredicesime, in contanti, avverrà preferibilmente secondo la seguente turnazione alfabetica che potrà variare in base al numero di giorni di apertura dell’Ufficio Postale di riferimento:

Pertanto,

i cognomi                    dalla A alla C giovedì 1° dicembre

dalla D alla K venerdì 2 dicembre

dalla L alla P sabato mattina 3 dicembre

dalla Q alla Z lunedì 5 dicembre

Poste Italiane comunica inoltre che le pensioni del mese di dicembre saranno disponibili, sempre a partire da giovedì 1°dicembre, anche per i titolari di un Libretto di Risparmio, di un Conto BancoPosta o di una Postepay Evolution che abbiano scelto l’accredito. I possessori di Carta di Debito associate a conti/libretti o di Postepay Evolution, quindi, potranno prelevare i contanti dai 69 ATM Postamat della provincia senza bisogno di recarsi allo sportello.

Inoltre, i possessori di Carta di Debito associate a conti/libretti potranno usufruire gratuitamente di una polizza assicurativa che consente un risarcimento fino a € 700 all’anno sui furti di contante subiti nelle due ore successive al prelievo effettuato sia dagli sportelli postali sia dagli ATM Postamat.

Per ulteriori informazioni, è possibile consultare il sito www.poste.it o contattare il numero verde 800 00 33 22.

Nel mese di novembre, la Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Agrigento, ha effettuato una serrata attività di controllo a carico degli esercizi commerciali e di intrattenimento, sia del capoluogo che della provincia.

 In particolare, specifica attenzione è stata riposta al controllo del rispetto delle normative in materia di sicurezza dei locali, a quelle inerenti l’osservanza dei limiti per le emissioni sonore e delle prescrizioni contenute nelle recenti Ordinanze Sindacali volte a regolamentare il c.d. fenomeno della “Movida”, specie nei fine settimana.

 Ad esito di tale complessa e scrupolosa attività, nell’ambito della quale sono stati controllati 16 locali, sono stati adottati numerosi provvedimenti sanzionatori di ambito penale ed amministrativo.

 Nello specifico, sono stati conseguiti i seguenti risultati operativi:

 Nel Comune di Agrigento

 In un locale sito a Villaggio Mosè, è stata constatata l’organizzazione e lo svolgimento senza licenza di una serata danzante con DJ (discoteca) alla quale partecipavano circa 400-500 persone.

 L’evento è stato interrotto ed è stato avviato l’iter amministrativo e giudiziario di competenza.

 Nell’ambito dei controlli a due locali e due distributori automatici siti nel centro storico, sono state contestate sanzioni amministrative per aver consentito l’acquisto per asporto di bevande alcoliche contenute in bottiglie di vetro, in violazione delle ordinanze del Sindaco del Comune di Agrigento nr. 100 del 21.10.2022 e nr. 106 del 04.11.2022, per aver impiegato personale addetto al servizio di controllo delle attività di intrattenimento e spettacolo di cui al D.M. 6 ottobre 2009 senza essere in possesso della revisione biennale di cui all’art. 2 del citato Decreto Ministeriale, e per aver effettuato un intrattenimento con DJ che diffondeva musica ad altissimo volume, attraverso un impianto di amplificazione posto nella porzione di suolo pubblico antistate l’esercizio medesimo.

 Nel Comune di Canicattì

 Ad esito di un controllo amministrativo ad un locale del centro storico è stata constatata l’occupazione di porzione di suolo pubblico antistante il locale, per la quale il titolare non aveva alcuna autorizzazione.

 Nel prosieguo della serata, nel piazzale antistante al locale si è verificata una violenta lite a seguito della quale un giovane ha riportato gravi lesioni personali.

 In relazione a tale fatto delittuoso, è stata condotta, da parte della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale e Commissariato di P.S. di Canicattì, un’accurata attività investigativa e per tale episodio è stato dato avvio alla procedura amministrativa per l’adozione, a carico del gestore del locale, del provvedimento del Questore di sospensione della licenza, di cui all’art. 100 T.U.L.P.S., per aver determinato grave allarme sociale nella comunità civile.

 In relazione ai controlli ad un locale e ad un distributore automatico siti nel centro storico, sono state contestate sanzioni amministrative per aver consentito l’acquisto per asporto di bevande alcoliche contenute in bottiglie di vetro, in violazione delle ordinanze del Sindaco del Comune di Canicattì nr. 19 del 17.03.2022, e per l’emissione, senza licenza, di musica riprodotta da un duetto musicale posizionato all’interno del locale.

 Il gestore di un esercizio commerciale del centro storico è stato destinatario del provvedimento del Questore di sospensione per 15 giorni della licenza, di cui all’art. 100 T.U.L.P.S., per aver determinato grave allarme sociale nella comunità civile.

 Nello specifico, l’atto amministrativo è stato adottato in relazione ai fatti avvenuti nella notte tra il 9 ed il 10 aprile 2022, allorché una ragazza si è sentita male dopo aver consumato bevande alcoliche acquistate nel locale, perdendo i sensi e riprendendosi solo dopo qualche ora, a seguito delle cure mediche ricevute nell’ospedale dove era stata trasportata.

 Infine, in relazione a tre esercizi commerciali che, stando a quanto appreso da fonti aperte ed informazioni sul territorio, stavano organizzando eventi di intrattenimento senza alcuna licenza, si è proceduto ad emettere formale diffida nei confronti dei rispettivi gestori.

«Con questo atto — dichiara il neo-presidente Gangarossa — si prosegue nel percorso intrapreso volto alla tutela del servizio idrico pubblico e dell’utenza, attraverso le attività che competono alla Consulta, a cui lo statuto di AICA assegna una funzione non solo consultiva e propositiva ma anche di vigilanza, specie con riferimento alla realizzazione degli obiettivi e delle voci del pianoprogramma».

“La decisione assunta dalla giunta regionale di prorogare di un mese il termine entro cui mettersi in regola con il pagamento della tassa automobilistica da ai siciliani una piccola boccata d’ossigeno”, dichiara il capogruppo della DC all’Ars, Carmelo Pace.

La giunta Schifani ha deciso di spostare di un ulteriore mese (dal 30 novembre al 31 dicembre) il termine per il pagamento delle tasse automobilistiche scadute dal primo gennaio 2016 al 31 dicembre 2021 senza incorrere in sanzioni.

Il deputato regionale insieme al collega Ignazio Abbate presenteranno, inoltre, un emendamento per consentire la rateizzazione ad una fascia di cittadini molto più ampia.

Questa è, attualmente, l’unica misura in Italia che azzera interessi e sanzioni a carico degli automobilisti che vogliono regolarizzare la propria posizione debitoria.

“L’averla prolungata di altri 30 giorni è un chiaro segnale di voler consentire a quanti più siciliani possibili di mettersi in regola senza conseguenze”, dichiara Ignazio Abbate.

In merito all’approvazione, da parte della giunta, della possibilità di rateizzare le somme più importanti (oltre i 50 mila euro) in quattro rate con cadenza trimestrale, Abbate sottolinea che “è rivolta chiaramente alle grandi aziende con un parco mezzi particolarmente rilevante”.

Gli onorevoli Pace e Abbate proporranno “in aula un emendamento che possa abbassare il tetto da 50 mila a 10 mila euro in modo che molte più aziende possano usufruire di questa agevolazione”.

“Si ricomincia da dove avevamo interrotto: nei giorno scorsi ho presentato alcuni disegni di legge a mia firma per portare a compimento il lungo lavoro svolto nella passata legislatura, la cui interruzione anticipata non ha consentito di tagliare il traguardo in aula su alcuni temi che mi stanno particolarmente a cuore”.

Lo dichiara l’on. Giusi Savarino che continua: “Tra questi, una menzione d’onore merita il ddl Parchi e Riserve con cui potremo dare risposte efficaci al nostro bel territorio con il suo patrimonio naturalistico, sottoponendolo a uno speciale sistema di tutela e governance.
Per dare prospettive ai lavoratori e alla loro professionalità, per utilizzare al meglio i fondi europei, per la fruizione turistica dei Parchi e delle Riserve e razionalizzare il tesoretto umano ed economico che vi gravita.
Questo perché sono convinta che non dobbiamo limitarci alla tutela delle nostre meraviglie, ma bisogna anche valorizzarle al massimo come volano per il turismo.

Oggi, come e più di ieri, sono a servizio del mio territorio!”

Ad Agrigento, a posti di blocco stradale dei Carabinieri, nel centro cittadino e a San Leone, sono stati sorpresi tre automobilisti ubriachi alla guida. Due donne: una casalinga di 30 anni di Licata, e una studente universitaria di 20 anni di Favara. E poi un impiegato di 23 anni di Favara. Sono stati denunciati a piede libero alla Procura di Agrigento per guida in stato di ebbrezza alcolica. Gli è stata ritirata la patente di guida.

A Lucca Sicula, in provincia di Agrigento, in contrada Cannatello, ignoti hanno tagliato 20 alberi di ulivo in un fondo agricolo di proprietà di un pensionato di 71 anni. I danni sono ingenti. Il pensionato, dopo essersi accorto di quanto accaduto, ha sporto denuncia ai Carabinieri della locale Stazione. La Procura di Sciacca ha avviato un’inchiesta. Si tratta dell’ennesimo episodio del genere accaduto nella provincia agrigentina negli ultimi tre mesi, ovvero la stagione della molitura delle olive.

L’elevato rischio frane in Sicilia e l’obiettivo di spesa di tutti i fondi statali ed europei a disposizione. Maurizio Croce: “Non perderemo nemmeno 1 euro”.

La Sicilia è un territorio ad elevatissimo rischio di frane. Ecco perché (e il tema è stato rilanciato adesso dopo la frana ad Ischia) è prioritario l’utilizzo dei fondi statali ed europei per contenere l’emergenze. Nonostante un’accelerazione nella spesa negli ultimi due anni, si paventa che non si riescano a spendere tutti i fondi resi a disposizione dall’Fsc, il Fondo per lo sviluppo e la coesione, che rappresenta, insieme ai fondi strutturali europei, lo strumento finanziario principale attraverso cui sono attuate le politiche per lo sviluppo della coesione economica, sociale e territoriale e la rimozione degli squilibri economici e sociali. Tuttavia, il commissario regionale contro il dissesto idrogeologico, Maurizio Croce, afferma: “Posso assicurare che tutti i 500 milioni dell’Fsc sono stati impegnati, non perderemo un euro. Significa che siamo riusciti negli ultimi due anni a fare le gare e stiamo aprendo i cantieri. Scontiamo un problema con i Comuni che in molti casi non hanno personale per fornirci progetti aggiornati”. Nel 2021 sono stati oltre 200 gli interventi effettuati dalla Regione nella lotta contro le frane in Sicilia. Per la sicurezza delle infrastrutture sono stati stanziati 175 milioni di euro, con particolare attenzione alle strade dissestate dell’Isola. La spesa per 45 opere contro l’erosione costiera, invece, è stata di 128 milioni. E 135 milioni di euro sono stati destinati al contrasto delle alluvioni, relative quindi alla prevenzione del rischio idraulico. Il governo Musumeci lo scorso anno, attraverso la Struttura commissariale contro il dissesto idrogeologico, ha già impegnato complessivamente 475 milioni di euro in soli tre anni, quasi il 60 per cento di tutto il budget a disposizione dallo Stato pari a 795 milioni. E si tratta di un notevole incremento di investimenti, se si considera che sono stati poco meno di 29 i milioni di euro spesi sino al 2018, come certifica la recente relazione in materia della Corte dei conti. Dal 2019 al 2021, ultimo dato disponibile, la stessa Struttura commissariale ha effettivamente pagato 421 milioni, ed è un dato che pone la Sicilia al primo posto tra le regioni italiane per somme erogate. Nel frattempo il governo Schifani ha esteso ad altri sei Comuni lo stato di crisi e di emergenza, già dichiarato lo scorso 24 ottobre per numerose zone dell’Isola a causa dei danni provocati dal maltempo nei giorni 25, 26 e 30 settembre e il primo, il 9 e il 13 di ottobre. Su proposta del dipartimento regionale di Protezione civile diretto da Salvo Cocina, la Giunta ha esteso il provvedimento, della durata di sei mesi, ai Comuni: Vita, Calatafimi Segesta e Salemi nel Trapanese; Vittoria nel Ragusano; Caltabellotta e Montevago nell’Agrigentino.

Giuliana Miccichè (Teleacras)