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Si è risolto lo stallo, a pochi chilometri dalle coste della Sicilia tra Trapani e Palermo, della nave ong “Sea Eye 4”, con 414 migranti soccorsi a bordo, tra i quali 150 minori. E’ stato infatti concesso alla nave umanitaria tedesca il porto di Pozzallo come porto sicuro dove approdare. Nel frattempo si è proceduto alla evacuazione medica di un giovane, trasportato a terra dalla Guardia costiera.

Il governo Musumeci, tramite provvedimento firmato dagli assessori agli Enti Locali, Marco Zambuto, e all’Economia, Gaetano Armao, ha distribuito circa 100 milioni di euro alle nove Province siciliane. In particolare, 52,4 milioni di euro alle Province di Palermo, Catania e Messina, e 47,6 milioni di euro alle altre sei Province. Sono stati quattro i criteri seguiti nella divisione dei fondi: lunghezza strade provinciali, classi scolastiche delle scuole medie superiori di secondo grado, popolazione e superficie territoriale. Alla Provincia di Agrigento, retta dal commissario Vincenzo Raffo, sono stati destinati 9,6 milioni di euro.

L’ex sindaco di Castelvetrano, Antonino Vaccarino, 76 anni, è morto per arresto cardiaco nel reparto Covid dell’ospedale di Catanzaro, dove è stato trasferito dal carcere per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute dopo aver contratto il coronavirus. Poche settimane addietro la Corte d’Appello di Palermo, su richiesta degli avvocati difensori, ne ha disposto gli arresti domiciliari. Vaccarino, politico discusso, coinvolto in affari di mafia, massoneria, spionaggio, è stato arrestato nell’aprile del 2019 ed in primo grado è stato condannato a 6 anni di reclusione perchè avrebbe ricevuto da un colonnello dei Carabinieri in servizio alla Direzione investigativa antimafia di Caltanissetta lo stralcio di una intercettazione che avrebbe poi consegnato a Vincenzo Santangelo, già condannato per mafia. Antonino Vaccarino ha collaborato anche con i Servizi segreti, intrattenendo col boss latitante, Matteo Messina Denaro, un rapporto epistolare tramite nomi in codice: lui si definiva “Svetonio”, e Messina Denaro “Alessio”. L’obiettivo sarebbe stato la cattura del boss, ma l’operazione non sortì esito positivo..

L’ex sindaco di Agrigento Lillo Firetto scrive una nota e “rimprovera” l’attuale amministrazione di non mantenere le promesso fatte in campagna elettorale e dichiara:

“Che fine hanno fatto gli interventi previsti su Piazza Vittorio Emanuele, sul nuovo terminal degli autobus extraurbani e sul parcheggio di Piazzale Rosselli, che avrebbero cambiato il volto del centro cittadino? Quale sia l’idea di città che la nuova Giunta intende portare avanti non è chiaro, anche perché interi programmi, che avrebbero potuto incidere strutturalmente sul centro storico e sulla condizione socio-culturale ed economica della città, sembrano abbandonati e archiviati. Vale lo stesso per ogni programma sulla sostenibilità e sulla mobilità urbana. Eppure, il bando per il project financing del Parcheggio Pluripiano di Piazzale Rosselli era pronto in ottobre, mancavano gli ultimi adempimenti per la pubblicazione. Nello stesso è compreso il progetto di trasformazione di piazza Vittorio Emanuele. Noti sono gli ostacoli che hanno tenuto fermo al palo questo progetto che aveva rischiato per decenni di essere trasformato in un centro commerciale a pochi passi dalla via Atenea. Un salvataggio non facile per giungere infine al perfezionamento del nuovo bando. Il progetto di completamento della Stazione degli Autobus di Piazza Rosselli. era stato approvato in ottobre: un investimento di 700 mila euro di Agenda Urbana, a valere sul PO-FESR Sicilia 2014 – 2020. Infine la nuova biglietteria, sala d’attesa e info-point con relativa area a verde, e con migliori sistemi di accesso, controllo e videosorveglianza e una risagomatura del muro di recinzione degli uffici del Genio Civile, oltreché, al recupero funzionale dell’immobile che taglia in due l’incrocio tra la piazza Rosselli e la via Imera, con fondi regionali. Una varietà di interventi inseriti in una complessiva visione di città che parte dal dare  impulso al centro storico della città, affinché recuperi la sua marginalità e riconquisti la sua funzione di elemento centrale nello sviluppo turistico, culturale,  sociale ed economico della città”.

Il progetto rientra tra quelli in lavorazione dall’Associazione Viviagrigento 2025, sarà molto utile a rilanciare la città in ambito turistico e culturale, consiste nel realizzare in scala naturale, una mostra permanente di sagome in acciaio, riproducenti  i  personaggi storici che si sono distinti nella storia della città in vari campi.

Un totale di 46 sagome, da collocare in uno spazio pubblico, che abbiamo individuato provvisoriamente, all’interno di alcune ville comunali della citta ( villa Bonfiglio, villa Lizi e le ville di Porta di Ponte).  E’ ovvio, che l’approvazione del progetto e l’individuazione finale,  con la sistemazione della mostra nei siti da noi indicati, dovrà essere approvata dall’amministrazione comunale. Il progetto e la realizzazione è a cura di Giovanni Parisi, le  illustrazioni  dei personaggi,  sono realizzate dal maestro Gianni Provenzano, mentre le ricerche storiche sono state fatte da Beniamino Biondi. Le sagome avranno una voce grazie ad un’applicazione multimediale e un QR code applicato sulla sagoma, che racconteranno la biografia dei soggetti in esposizione.

«Si prevede che il 28 maggio l’Ema rilasci l’autorizzazione al vaccino Pfizer per la fascia 12-15 anni. Per il momento solo questo immunizzante è previsto a partire dall’età di 16 anni, gli altri dai 18. È un fatto molto importante perché vaccinare i giovani è altamente strategico ed è essenziale per la riapertura in sicurezza del prossimo anno scolastico».

Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza rispondendo ad una interrogazione alla Camera. «Aspettiamo la decisione dell’Ema anche per dare maggiori informazioni su queste fasce d’età». ha aggiunto Speranza.

«Quasi un terzo degli italiani ha avuto una prima dose somministrata, un dato importante e incoraggiante. Abbiamo protetto in primis le fasce più deboli, i fragili, gli anziani, che potevano avere un rischio più alto. Oggi si pone il tema di andare anche alle altre generazioni. Nella fase che arriva avremo circa 20 milioni di dosi disponibili a giugno, e questo ci può consentire di estendere le vaccinazioni ad altre generazioni»

Lo spettacolo dell’eruzione dello Stromboli, cominciata ieri, con la lava che finisce in mare diventa una attrazione per i primi turisti che hanno raggiunto le Eolie. Diverse barche, yacht, gommoni si sono riversati con vacanzieri a bordo lungo la sciara del fuoco dove è visibile l’eruzione.

E mentre l’attività esplosiva continua ad essere intensa, l’l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, dopo sorvolo effettuato dai vulcanologi con l’elicottero dei Vigili del Fuoco, ha accertato che “il flusso piroclastico si è originato dal collasso del fianco del cratere nord che ha prodotto un trabocco lavico che si sta riversando lungo la Sciara del Fuoco fino a raggiungere la linea di costa”.
Salvo Cocina, direttore generale della Protezione Civile della Regione Siciliana ha riferito che la nube piroclastica è giunta fino in Calabria

Anche l’assessore regionale regionale al Lavoro Antonio Scavone è risultato positivo al Covid. Nei giorni scorsi si era registrata la positività del tampone per l’assessore regionale all’Agricoltura Toni Scilla. Prima della positività, quest’ultimo aveva partecipato a una riunione di giunta venerdì scorso.

Scavone sta bene ed è a casa, da dove continua a lavorare. Il componente della giunta aveva effettuato il vaccino, sia la prima dose che il richiamo. Dopo la notizia della positività del collega aveva effettuato immediatamente il tampone rapido che era risultato negativo. Successivamente, quello molecolare è risultato essere positivo.

L’assessore comunale al Turismo di Agrigento, Francesco Picarella, interviene a seguito dell’approvazione in Consiglio comunale della modifica del regolamento dell’imposta di soggiorno che introduce l’obbligo di esposizione, mediante la fornitura da parte del Comune, di una targa riportante il codice identificativo della struttura. Picarella afferma: “Una città turistica come Agrigento deve offrire la massima garanzia in termini di qualità e di tutela nei confronti di chi ci sceglie per la propria vacanza. Il codice identificativo è un passo verso questa direzione, e rappresenta la volontà amministrativa di tutelare i legittimi interessi di ogni attività. Ci auguriamo che il codice identificativo, oltre che essere ben visibile all’ingresso della struttura ricettiva, sia utilizzato su stampati o supporti digitali a scopo di pubblicità, promozione o commercializzazione dell’offerta ricettiva.”

Il presidente della Commissione consiliare del Turismo al Comune di Agrigento, Carmelo Cantone, annuncia che il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità la modifica del regolamento dell’imposta di soggiorno che introduce l’obbligo di esposizione, mediante la fornitura da parte del Comune, di una targa riportante il codice identificativo della struttura. Il codice identificativo dovrà riportare la tipologia dell’attività ed il codice ricevuto in sede di registrazione nel portale dell’imposta di soggiorno. Lo stesso Cantone commenta: “E’ solo il primo passo verso una nuova e maggiore attenzione al problema della legalità per chi pratica l’accoglienza turistica e per tutelare i legittimi interessi di ogni attività in regola. Il costo della targa deve essere totalmente a carico del Comune: nulla deve gravare sulle casse delle strutture ricettive già pesantemente in sofferenza in questo periodo”.