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Una risoluzione che impegna il governo regionale a favorire “l’assistenza familiare dei ricoverati mediante la previsione di spazi camper nelle strutture ospedaliere” è stata approvata oggi all’unanimità dalla commissione Salute dell’Ars. Ne dà notizia, a margine della seduta, la presidente Margherita La Rocca Ruvolo.

Con l’atto d’indirizzo, in particolare, si chiede all’assessorato regionale per la Salute di “adottare tutte le misure idonee a far sì che le aziende ospedaliere prevedano all’interno delle aree di loro pertinenza appositi spazi attrezzati, fino ad un massimo di cinque stalli dotati di luce e acqua, destinati al parcheggio dei camper al fine di assicurare una maggiore vicinanza ai pazienti gravi ricoverati da parte dei loro familiari, permettendo agli stessi di risparmiare sulle spese di soggiorno”. La risoluzione impegna l’assessorato ad “impartire apposito indirizzo alle aziende ospedaliere che disciplini uniformemente le modalità di autorizzazione e fruizione del parcheggio all’interno delle strutture ospedaliere”.

Un incidente stradale avvenuto oggi pomeriggio nel Ragusano, ha causato quattro vittime. La tragedia sulla strada provinciale 20 tra Comiso e Santa Croce, Camerina, all’altezza del bivio per Vittoria.

Secondo una prima ricostruzione, al vaglio degli agenti della Questura di Ragusa e della Polizia municipale di Comiso, a perdere la vita sono state quattro persone, forse immigrati extracomunuitari, che erano a bordo di una Ford Fiesta finita, per cause da accertare, contro un furgone Renault. Due di loro, stando alle prime testimonianze, sono deceduti sul colpo, gli altri due, invece, sono stati estratti ancora vivi dai vigili del fuoco ma sono morti poco dopo.

La Fondazione Francesca Rava N.P.H. Italia Onlus e la Fondazione Vodafone Italia, impegnate in prima linea dall’inizio della pandemia con iniziative a supporto dell’emergenza sanitaria, hanno donato all’Ospedale san Giovanni di Dio di Agrigento un cardiotocografo di ultima generazione nell’ambito del progetto Maternità Covid-19.

Si tratta di un’ importante apparecchiatura destinata al reparto Maternità Covid-19, ovvero di un sofisticato cardiotocografo indispensabile per il monitoraggio del battito del feto, utilizzato in sala parto. La consegna ufficiale è avvenuta questa mattina presso la struttura ospedaliera alla presenza di Mario Zappia, commissario straordinario ASP, Alessandro Mazzara, direttore amministrativo, Emma Bajardi, Project Manager della Fondazione Francesca Rava N.P.H. Italia Onlus e Alfio Fabiano, intervenuto in rappresentanza di Fondazione Vodafone.

Questo quanto si legge in proposito nel comunicato odierno a firma dell’addetto stampa dell’Asp di Agrigento, dott. Angelo Cinquemani:
“La Direzione strategica dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento – ha affermato il commissario straordinario ASP, Mario Zappia – esprime un vivo ringraziamento alla Fondazione Francesca Rava N.P.H. Italia Onlus ed alla Fondazione Vodafone Italia per la generosa donazione odierna. La nuova strumentazione impreziosisce la dotazione tecnologica del reparto contribuendo ad incrementare la qualità delle prestazioni offerte”.

“Abbiamo lavorato molto – ha dichiarato Emma Bajardi, Project Manager Fondazione Francesca Rava N.P.H. Italia Onlus- sin dalla prima ondata dell’emergenza Covid-19 e continuiamo a farlo senza sosta. Siamo orgogliosi del nostro progetto Maternità Covid-19 e profondamente grati a Fondazione Vodafone Italia che ci sostiene nel difendere le mamme e i bambini anche all’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento. Siamo onorati di aver risposto, celermente, all’esigenza del Reparto Maternità Covid-19 di questo importante ospedale donando una apparecchiatura sofisticata che possa essere di ulteriore aiuto alle future mamme e a al personale sanitario con la realizzazione di percorsi di nascita dedicati e sicuri”.

“Agrigento rappresenta l’ultima tappa di un percorso che Fondazione Vodafone ha intrapreso assieme a Fondazione Francesca Rava, nel sostenere concretamente le persone colpite dalle conseguenze sanitarie della pandemia. Affrontare la maternità in sicurezza in un momento così difficile, vuol dire guardare al futuro con fiducia”, ha commentato Adriana Versino, consigliere delegato di Fondazione Vodafone Italia.

Oltre al Reparto Maternità Covid-19 dell’Ospedale San Giovanni Di Dio di Agrigento, la sinergia tra Fondazione Francesca Rava N.P.H. Italia Onlus e Fondazione Vodafone Italia ha consentito di sostenere anche altri 2 centri Hub Maternità Covid-19 presso l’azienda ospedaliera universitaria Policlinico Federico II di Napoli e l’ospedale Pediatrico Microcitemico di Cagliari ed il Reparto di Terapia Sub-intensiva dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Crotone. Inoltre Fondazione Francesca Rava N.P.H.Italia Onlus e Fondazione Vodafone Italia sono intervenute insieme anche nell’emergenza terremoto in Centro Italia, contribuendo alla ricostruzione dell’Ospedale della Valnerina a Cascia (PG), inaugurato nel settembre 2018.

Da giovedì 29 aprile Favara ritorna in Zona Arancione ed esce dalla Zona Rossa nella quale era stata inserita con ordinanza del presidente Musumeci a seguito dell’elevato numero di positivi al coronavirus.

L’andamento al ribasso dei numeri di persone positive al covid ha fatto ben sperare, anche se in verità Favara non è stata proprio rispettosa dei dettami della Zona Rossa. Per fortuna domani 28 aprile sarà l’ultimo giorno di restrizioni previste per i territori in Zona Rossa e da giovedì 29 potranno ritornare ad aprire quegli esercizi commerciali che erano stati penalizzati con la chiusura, su tutti i barbieri parrucchieri e anche i negozi per la vendita di abbigliamento ed altro, per i quali era prevista la chiusura.

L’uscita dalla Zona Rossa è stata anche confermata in un post su Facebook dalla sindaca di Favara Anna Alba che raccomanda, comunque, sempre attenzione e il pieno rispetto di tutti quelli che sono i dettami per scongiurare il diffondersi del coronavirus e l’aumento dei contagi.

Per avere una libertà maggiore, soprattutto per i ristoranti, le palestre e le altre attività per le quali sono in vigore le restrizioni per la  Zona Arancione, bisogna aspettare, come da nuovo decreto legge, che anche la Sicilia entri in Zona Gialla. Solo allora si potrà avere la libertà di ritornare ad essere seduti in un ristorante, anche se all’aperto o di poter consumare una bibita al bar.

 940 i nuovi positivi al Covid19su 28.762 tamponi processati, con una incidenza del 3,2%.

La Sicilia è quarta per numero di contagi giornalieri. Le vittime nelle ultime 24 ore sono state 33 e portano il totale a 5.338.

Il numero degli attuali positivi è di 26.085, con un decremento di 6 casi rispetto a ieri.

I guariti sono 913.

Negli ospedali i ricoverati sono 1.422, 6 in meno rispetto a ieri, quelli nelle terapie intensive sono 168, anche in questo caso sei in meno rispetto a ieri.

I nuovi contagi per province:

Palermo 349

Catania 204

Messina 71

Siracusa 71

Trapani 55

Ragusa 44

Caltanissetta 52

Agrigento 84

Enna 10.

I Consiglieri comunali di Agrigento del movimento “Diventerà Bellissima”, Claudia Alongi e Roberta Zicari, hanno presentato richiesta di audizione alla Commissione Territorio e Ambiente dell’Assemblea Regionale, tra tutte le parti in causa, nel merito dell’invio di conguagli retroattivi sul costo dei consumi dell’acqua nell’Agrigentino. La presidente della Commissione, Giusi Savarino, ha già disposto una seduta sull’argomento per giovedì prossimo 29 aprile. Alongi e Zicari affermano: “Riteniamo assolutamente illegittimo l’aumento retroattivo del costo di un servizio già erogato e corrisposto. Occorre annullare questa deliberazione che nei fatti espone l’ente al rischio soccombenza in giudizio, oltre a vessare il cittadino-utente”.

Il responsabile del Dipartimento Giustizia dell’Udc di Agrigento, Giovanni Umile, auspica che una parte delle risorse del Recovery Fund siano destinate anche al settore della Giustizia “al fine – afferma Umile – di migliorare l’efficienza del settore, con la riforma dei processi civile, penale e tributario, della prescrizione, con un maggior incremento della digitalizzazione all’ interno delle Aule, l’aumento del numero dei Magistrati e l’assunzione di nuovo personale amministrativo-giudiziario, al fine di accorciare i tempi della Giustizia. Tutto ciò non è più rinviabile per rendere la Giustizia finalmente quel volano di opportunità per ampliare le garanzie costituzionali di tutti i cittadini”.

Un sacerdote della Diocesi di Piazza Armerina è stato arrestato ai domiciliari a Ferrara dalla Squadra Mobile di Enna per violenza sessuale e atti sessuali con minorenni, commessi quando è stato seminarista e anche dopo la sua ordinazione. La Procura gli contesta l’aggravante dell’aver approfittato delle presunte vittime a lui affidate per ragioni di istruzione ed educazione alla religione cattolica. Le indagini sono state avviate lo scorso dicembre dopo la denuncia di un giovane alla Squadra Mobile. Sono tre le presunte vittime. La Procura di Enna ha lanciato un appello “invitando le eventuali altre presunte vittime a denunciare”.

Nel primo mattino di oggi, a Canicattì, un malvivente, al momento ignoto, armato di una pistola giocattolo, riproduzione di una calibro 9, ha tentato di rapinare il distributore di benzina Esso al Viale della Vittoria. La pronta reazione da parte del proprietario del distributore di carburanti ha indotto l’uomo a fuggire. Sul posto è intervenuta la Polizia. Ricerche e indagini in corso.

Il consigliere comunale del movimento “Onda” di Agrigento, Pasquale Spataro, sostiene che la Tari, la tassa sui rifiuti, non solo non sarà ridotta, ma sarà aumentata. Spataro spiega: “In Commissione Bilancio, tranne io, tutti si sono espressi a favore della determinazione della tariffa sui rifiuti che andrà a pesare sul bilancio delle famiglie. Aumenterà ulteriormente la bolletta nonostante Agrigento si attesti al 70% di raccolta differenziata. E allora la domanda nasce spontanea: perché questo incomprensibile paradosso? La ragione è semplice. Da un lato la Regione Siciliana ci costringe a conferire i rifiuti a centinaia di chilometri di distanza, aumentando così il costo del servizio, e dall’altro lato il Comune di Agrigento è totalmente incapace di controllare le discariche abusive che giornalmente si formano con oneri a carico della comunità. Ciò che mi preoccupa è l’appiattimento della giunta municipale alle dinamiche del governo regionale, che ha concorso, con le proprie scelte, a determinare questa situazione, priva di una strategia chiara finalizzata a contenere l’incremento della tariffa, tra le più alte d’Italia. Che fine hanno fatto le campane per il conferimento dei rifiuti? Come si vuole abbattere l’alto livello di evasione? Occorre inoltre investire sull’attività di controllo contro gli incivili, da assicurare anche tramite le telecamere. E’ una battaglia che porterò avanti con tutti gli strumenti di cui dispongo, nell’esclusivo interesse della città e dei cittadini agrigentini onesti che pagano la tassa sui rifiuti”.