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A Licata, in via Palma, il conducente di una Smart ha tamponato una Fiat 600 e poi si è dileguato non prestando soccorso. La conducente della Fiat 600 è stata soccorsa in ospedale. Poi ha presentato denuncia in Commissariato, fornendo modello e colore del veicolo fuggito, e indicando due testimoni dell’episodio. Avvalendosi anche delle immagini della video-sorveglianza, i poliziotti hanno identificato il pirata della strada. Si tratta di un giovane di 21 anni. All’autorità giudiziaria risponderà di fuga e omissione di soccorso.

In arrivo nelle casse dei Comuni siciliani,complessivamente, altri 267 milioni di euro per il fondo perequativo più 115 per il fondo investimento. Con la riunione convocata dall’assessore Zambuto, tenutasi il 24.05.2021 presso i locali dell’Assessorato delle Autonomie Locali, con i Dirigenti generali dei Dipartimenti interessati, sono state chiarite le procedure per arrivare all’assegnazione delle somme del “Fondo Perequativo”e del “Fondo Investimenti” in tempi brevissimi .
Il concreto trasferimento di tali somme, sotto forma di contributo al bilancio dei Comuni, avverrà con l’emissione dei mandati da parte del Dipartimento Autonomie Locali in tempi brevi; l’Assessore Marco Zambuto, commenta: “Siamo soddisfatti per l’avvenuto via libera ai trasferimenti. Queste risorse rappresentano una boccata d’ossigeno per le amministrazioni locali in un momento di gravi difficoltà finanziarie. La Regione si conferma accanto ai Comuni, in prima linea per contrastare la crisi e preparare la ripresa”. Ed il vice coordinatore regionale di Forza Italia, l’onorevole Riccardo Gallo, e la coordinatrice provinciale di Forza Italia di Agrigento, l’onorevole Margherita La Rocca Ruvolo, presidente della Commissione Sanità all’Ars, apprezzano l’operato dell’assessore Zambuto e affermano: “L’assessore agli Enti locali, Marco Zambuto, ha dimostrato tempestività ed efficacia nello sbloccare il Fondo Perequativo, che permetterà ai Comuni siciliani di risollevarsi dallo stato di crisi di liquidità, ed intraprendere un processo virtuoso di sviluppo dei propri territori”.
Il capogruppo Consiliare al Comune di Agrigento, Simone Gramaglia, a nome del Gruppo di Forza Italia commenta: il Milione957 mila euro previsti per il fondo perequativo erogabile per 2021 al Nostro Comune rappresenta una vera boccata di ossigeno per le casse comunali, con l’augurio che l’amministrazione attiva li investa per il miglioramento dei servizi e la vivibilità della città.

All’Assemblea regionale i capigruppo dell’Opposizione hanno depositato una mozione che impegna il governo ad adoperarsi affinchè sia rispettata la volontà popolare, espressa dal referendum, contro la privatizzazione dell’acqua. I deputati Claudio Fava, Nicola D’Agostino, Giovanni Di Caro e Giuseppe Lupo, spiegano: “A 10 anni dal referendum che ha sancito il carattere pubblico del servizio idrico, adesso la sensazione è che sia in atto un processo che punta a ignorare la volontà popolare e consentire speculazioni economiche anche su un bene primario come l’acqua. Occorre risolvere il contratto ancora in essere con SiciliAcque, ovvero un autentico capestro che impedisce la concreta attuazione delle norme che già esistono e che puntano a superare definitivamente la stagione della privatizzazione del servizio idrico”.

La Polizia ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Siracusa a carico di un uomo presunto responsabile di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate. Sotto lo stesso tetto sarebbero state costrette a coabitare con l’uomo la moglie, l’ amante e quattro figlie, due nate all’interno del matrimonio e due dalla relazione extraconiugale. In casa, da oltre sette anni, l’indagato avrebbe provocato terrore tramite violenza fisica e psicologica contro le sei donne, costrette a vivere in una condizione di “semi-segregazione”, non potendo uscire da casa se non con il consenso dell’uomo. Inoltre, moglie e amante sarebbero state costrette a intrattenere rapporti sessuali contro la loro volontà. Le donne sono state collocate, con le figlie, in una località protetta.

In occasione di una seduta della Commissione Salute all’Assemblea Regionale è stata adottata una risoluzione finalizzata a verificare con immediatezza l’operato dei direttori generali e dei commissari delle aziende sanitarie ed ospedaliere, entro e non oltre il prossimo 30 giugno. Nella stessa risoluzione, la Commissione, che recentemente ha disposto la decadenza dei direttori generali delle aziende sanitarie di Trapani e Messina, sollecita il governo a nominare i nuovi direttori generali della Sanità. Pertanto l’assessore alla Salute ad interim, Nello Musumeci, dovrà valutare ogni ulteriore provvedimento per la conferma o la decadenza delle direzioni generali delle aziende sanitarie entro il prossimo mese di giugno. La nota controversia legata alla rimozione del direttore amministrativo dell’Azienda sanitaria provinciale di Siracusa, Salvatore Iacolino (nella foto), ha dunque sortito l’effetto di anticipare il rinnovo dei vertici nella Sanità siciliana.

All’Assemblea regionale il capogruppo Giovanni Di Caro e i 14 deputati del Movimento 5 Stelle hanno depositato una mozione che impegna il governo affinchè l’ospedale “Fratelli Parlapiano” di Ribera sia riconosciuto come “ospedale di zona disagiata”. Lo stesso Di Caro spiega: “La nostra mozione asseconda le istanze provenienti dai paesi dei monti Sicani, tra Alessandria della Rocca, Bivona, Cianciana, San Biagio Platani, Santo Stefano di Quisquina, Burgio, Calamonaci, Cattolica Eraclea, Lucca Sicula, Montallegro e Villafranca Sicula, per i quali l’ospedale di Ribera rappresenta l’unico punto di riferimento ospedaliero. Il riconoscimento di ‘ospedale di zona disagiata’ favorisce il potenziamento dei reparti e delle attrezzature sanitarie, e l’assunzione di personale ad incremento della pianta organica”.

Continuano gli incendi a Siculiana, dove le fiamme nelle ultime ore hanno divorato 14 ettari di macchia mediterranea in contrada Monteschirosa. In rogo appiccato in più punti  e che potrebbe essere di origine dolosa, è stato domato dall’azione sinergica tra Corpo Forestale, vigili del Fuoco e con l’ausilio di due Canadair.  Sul posto sono intervenuti anche carabinieri della stazione di Siculiana, che hanno avviato le indagini

 

 

La polizia di Trapani sta eseguendo un’operazione contro alcune bande specializzate nell’assalto alle postazioni Atm di banche e uffici postali con l’uso di escavatori attive nelle province di Trapani e Catania.
Oltre un centinaio di poliziotti della squadre mobili delle due città, coordinati Servizio centrale operativo, e del Commissariato di Marsala, stanno dando esecuzione a un provvedimenti cautelare nei confronti di 18 indagati.

I reati ipotizzati dalla Procura di Marsala sono, a vario titolo, associazione a delinquere, furto, danneggiamento aggravato e simulazione di reato. In corso anche numerose perquisizioni con l’ausilio di unità cinofile dei reparti Prevenzione crimine e di un elicottero del reparto Volo di Palermo.

Il Tribunale di Catania, nell’ambito dell’inchiesta intitolata “Apate” contro un fiorente business di scommesse clandestine, ha emesso 14 misure cautelari, su 65 indagati complessivamente, e ha disposto il sequestro di 38 agenzie di scommesse e di beni per 30 milioni di euro. I provvedimenti sono stati eseguiti dalla Direzione investigativa antimafia. Molti tra gli indagati sarebbero affiliati o contigui ai clan mafiosi catanesi dei Santapaola, dei Cappello e dei Bonaccorsi-Carateddi. In carcere è stato ristretto Antonio Padovani, ritenuto il promotore e organizzatore delle scommesse d’azzardo in Sicilia. Altri 12 indagati sono detenuti ai domiciliari. E ad un altro è stato imposto l’obbligo di dimora. Le agenzie sono state sequestrate, oltre che a Catania, anche tra le province di Agrigento, Messina, Siracusa ed Enna, con i relativi patrimoni aziendali, tra beni mobili e immobili, conti correnti e rapporti finanziari per un valore di oltre 30 milioni di euro. Le ipotesi di reato contestate a vario titolo sono associazione per delinquere finalizzata all’esercizio abusivo di attività di gioco e scommesse, truffa aggravata a danno dello Stato, e intestazione fittizia di beni.