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A Palma di Montechiaro lo scorso 11 gennaio due malviventi sono entrati dentro un centro scommesse. Uno si è atteggiato a cliente, e l’altro, travisato e armato di coltello, ha minacciato un dipendente e ha rapinato l’incasso. Gli esiti delle indagini, che si sono avvalse anche dei video delle telecamere di sorveglianza, hanno adesso consentito al locale Commissariato e alla Procura di Agrigento di notificare ai due un’ordinanza di misura cautelare. Uno, M S sono le iniziali del nome, di 29 anni, è stato ristretto ai domiciliari con braccialetto elettronico. All’altro, M M, 19 anni, è stato imposto l’obbligo di dimora a Palma di Montechiaro.

Altro appuntamento in terra agrigentina per l’Aics, comitato provinciale, con la sigla di un protocollo d’intesa con il Comune di Joppolo Giancaxio. Tutto ciò è stato possibile grazie anche alla volontà del Sindaco, Peppe Portella, e del Presidente del Consiglio, Nicoletta Musso. Il delegato allo Sport, Rino Pitanza, ha incontrato i due, su preciso mandato del presidente Provinciale Aics Giuseppe Petix. Subito unione d’intenti in casa Joppolo con il Sindaco che ha apprezzato la proposta AICS e trasmessa alla Giunta Comunale e, da qui la stipula del protocollo d’intesa in riunione di Giunta Comunale.
“E così – dice Rino Pitanza – saremo anche accanto al comune di Joppolo Giancaxio a collaborare nell’organizzazione di seminari e convegni; nella promozione di attività culturali, artistiche, ambientali, sportive, sociali, storiche, di diffusione della legalità e sensibilizzazione sociale; nella pubblicizzazione, nelle varie forme, delle attività che si andranno a svolgere e la progettazione, a titolo prevalentemente gratuito, a vari livelli (regionale, nazionale, europeo) e quant’altro potrebbe nascere per esigenze e volontà delle parti. Il tutto sancito proprio nel protocollo d’intesa
E… non finisce qui”.

Tragedia a Lampedusa all’interno della caserma dei Vigili del fuoco. Agostino Messina, 40 anni di Trapani, mentre era in servizio è stato colto da malore ed è deceduto. Quando i colleghi se ne sono accorti era ormai troppo tardi. Da qualche tempo, Agostino Messina, era stato affiliato al distaccamento lampedusano del corpo. Amava il suo lavoro, aveva perso il padre e la mamma è molto anziana, mentre la sorella vive al Nord. La salma  è stata posta nella palestra del distaccamento dei vigili del fuoco in attesa dell’arrivo dei parenti. Agostino Messina qualche tempo fa, aveva pubblicato un post sul suo profilo Facebook che letto oggi è quasi un segnale premonitore. “Se domani non dovessi più tornare – aveva scritto – racconta a tutti del mio amore esagerato per questa divisa. Racconta a tutti che sono riuscito a diventare ciò che sognavo da bambino. Racconta di come mi facesse sentire aiutare gli altri e salvare le vite altrui. Racconta del mio origlio nel vedere operare i colleghi durante i servizi in tv. Racconta che non mi è mai interessato guadagnare di più…tanto non lo capiranno mai quanto valiamo. Racconta di quando ero felice di avere fratelli al posto di semplici colleghi. Racconta a tutti che ero e sarò per sempre semplicemente…un vigile del fuoco”.

Il sociologo e saggista siciliano, Francesco Pira, professore associato di sociologia dei processi culturali dell’Università di Messina, ha ricevuto questa mattina il Premio UCSI 2022/2023 “per l’eccellente contributo dedicato alla formazione dei giornalisti”.

A consegnare il Premio, a margine di un seminario di formazione organizzato dall’UCSI e dall’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, su Guerra e Disinformazione, presso l’Aula Magna del Rettorato dell’Ateneo Peloritano (presenti oltre 120 giornalisti), Presidente della sezione di Messina “Carmelo Garofalo” dell’UCSI (Unione Cattolica della Stampa Italiana), Laura Simoncini. Presenti il Segretario Nazionale, Salvatore Di Salvo (tesoriere dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia) e il Presidente Regionale UCSI, Domenico Interdonato.

Parole apprezzamento sono state pronunciate dai vertici dell’UCSI per l’intensa attività di formazione svolta per i giornalisti sia a livello nazionale che regionale. Presenti anche il Consigliere nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Santino Franchina, e il segretario della sezione di Messina dell’Associazione Siciliana della Stampa, Sergio Magazzù.

Francesco Pira, è professore associato di sociologia dei processi culturali e comunicativi e insegna comunicazione strategica e giornalismo digitale presso il Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne dell’Università degli Studi di Messina, dove è  Delegato del Rettore alla Comunicazione e Direttore del Master in “Esperto in Comunicazione Digitale per la Pubblica Amministrazione e l’Impresa”.

Intensa e significativa anche l’attività di ricerca e docenza all’estero. E’ Coordinatore e Responsabile Scientifico per l’Italia del Progetto OIR – Erasmus + (Open Innovative Resources) finanziato dall’Unione Europea che vede insieme le Università di Lublino (Polonia), Oviedo (Spagna) e Messina. E’ stato Visiting Erasmus presso la Yerevan State University (Armenia) ed è Visiting Marie Curie Staff Member presso il Center for Social Science, Tiblisi (Georgia), nell’ambito del Progetto SHADOW (MSCA-RISE call H2020-MSCA-RISE-2017.

Circa 70 le pubbliche scientifiche che comprendono saggi e articoli su riviste nazionali e internazionali.

Giornalista, è Columnist del quotidiano statunitense La Voce di New York, e collabora a quotidiani e riviste dove scrive commenti e rubriche sulla società e le nuove tecnologie.

Le primarie del Partito Democratico, il 19 febbraio, per la scelta del segretario nazionale: domani, giovedì 2 febbraio, ad Agrigento, la candidata Paola De Micheli interverrà alle ore 16 nella sede provinciale del Pd, in via Plebis Rea 25. E la De Micheli afferma: “Al centro dell’incontro vi sarà la presentazione del documento congressuale della mia candidatura, dal titolo “Concretamente. Prima le persone”, il cui testo integrale è disponibile sul sito ufficiale www.paolademicheli.it. Tra i temi affrontati una nuova democrazia interna al Partito democratico che consenta ad iscritti ed elettori di tornare ad avere un ruolo centrale nei processi decisionali, un nuovo Statuto che riconosca nuovi diritti a tutte le categorie di lavoratori, l’ecologia integrale, per una transizione ambientale che accompagni e sostenga cittadini e imprese, una sanità che vada oltre le disuguaglianze territoriali e il modello di “Scuola totale”.

Completati, dal Genio Civile di Agrigento, i lavori di manutenzione delle strade provinciali 35A Portella di Sciacca-Lucca Sicula, 35B Lucca Sicula-Bivio SS380 e 88 di collegamento tra la SP36 e la SP47, per un importo complessivo di poco più di un milione e mezzo di euro.

Prosegue dunque velocemente il programma dei lavori di manutenzione della viabilità interna della provincia di Agrigento, portato avanti dall’Assessorato Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità, oggi guidato dall’On. Alessandro Aricò, in attuazione ad un accordo istituzionale con il Libero Consorzio Comunale di Agrigento.

Grazie ai lavori eseguiti, sono state superate una serie di criticità che riguardavano la deformazione della sede viaria in diversi punti, causata da movimenti franosi, il deterioramento del conglomerato bituminoso in alcuni tratti, l’assenza di segnaletica orizzontale, la carenza e l’obsolescenza della segnaletica verticale e l’inadeguatezza delle opere di canalizzazione delle acque, che spesso determinavano condizioni favorevoli per l’innesco di frane del corpo stradale verso valle. In particolare, con gli interventi appena conclusi, sono state eliminate le frane, è stato regolarizzato il deflusso delle acque ed è stata ripavimentata la sede stradale, su cui adesso è ben evidente la nuova segnaletica orizzontale.

“Siamo lieti di continuare ad offrire il nostro contributo, afferma il Capo del Genio Civile Rino La Mendola, per  ridurre quel gap infrastrutturale che, negli ultimi lustri, ha progressivamente isolato la provincia di Agrigento,  tarpando le ali al suo sviluppo socio-economico. Nel corso degli ultimi 15 mesi, seguendo le direttive del nostro Assessorato Regionale e del Dipartimento Tecnico, diretto dall’Architetto Salvatore Lizzio, abbiamo eseguito lavori di manutenzione in ben undici strade ricadenti sul territorio provinciale*. Presto, aggiunge La Mendola, il programma dei lavori di manutenzione della rete stradale provinciale sarà incrementato con una serie di nuovi interventi, da finanziare con le risorse che saranno stanziate dal Governo Schifani, su proposta dell’Assessore al ramo, On. Alessandro Aricò”.

In attesa della progettazione esecutiva della Strada Mare Monti, il restyling delle strade provinciali 35a, 35b, 88, che attraversano il versante dei Monti Sicani, è ben visibile dalle foto allegate e soprattutto dal filmato  scaricabile dal seguente link: https://we.tl/t-iW06SbFgqX , che mette in evidenza il tracciato della SP88 prima e dopo dei lavori.

Lo staff del Genio Civile, impegnato nell’esecuzione dei lavori, è costituito dal Responsabile Unico del Procedimento, Carmelo Marrix, dal Direttore dei lavori, Roberto Mistretta, dai Direttori Operativi Salvatore Alessi, Salvatore Failla e Gianfranco Vullo e dagli Ispettori di Cantiere Pietro Bosco, Pietro Fiaccabrino e Carmelo Florio.

La Corte di Assise del Tribunale di Agrigento, presieduta da Wilma Angela Mazzara, ha inflitto 21 anni di reclusione al raffadalese Gaetano Rampello, 59 anni, poliziotto in servizio al reparto mobile della Questura di Catania, che ha confessato l’omicidio del figlio ventiquattrenne Vincenzo. Il pubblico ministero Elenia Manno, al termine della requisitoria, aveva chiesto la condanna a 24 anni di carcere. L’imputato dovrà risarcire l’ex moglie, l’ex cognato e l’ex suocera che si sono costituiti parte civile.

I giudici hanno escluso le aggravanti della premeditazione e riconosciuto le attenuanti generiche e della provocazione che hanno consentito di contenere molto la pena. L’omicidio è avvenuto il primo febbraio dell’anno scorso in piazza Progresso, a Raffadali, dove i due si erano dati appuntamento, perchè il ragazzo avrebbe preteso 30 euro. Il 59enne, dopo una violenta discussione, ha tirato fuori la pistola d’ordinanza ed ha scaricato 14 colpi contro il figlio, uccidendolo. Il ragazzo, che soffriva di problemi psichici, era stato denunciato più volte dal padre per estorsione e maltrattamenti.

“Il Comune di Agrigento NON ADERISCE alla rottamazione parziale delle Cartelle esattoriali prevista dall’art.1, comma 227, Legge 29 dicembre n.197 (finanziaria 2023)”.
Lo dichiara il vice sindaco di Agrigento Aurelio Trupia che continua: “Ieri sera, 30 gennaio, su proposta dell’Amministrazione, 17 consiglieri comunali hanno detto NO alla rottamazione parziale. Erano presenti 20 consiglieri su 24 e soltanto 2 consiglieri hanno votato contrario alla proposta, mentre 1 si è astenuto.
La proposta dell’Amministrazione è stata una scelta di responsabilità, infatti abbiamo evitato di ridurre servizi ai cittadini per 540mila euro in cinque anni. A tanto ammonta infatti l’importo delle sanzioni e interessi dei cittadini morosi nei confronti del Comune di Agrigento.
Accettare la rottamazione, avrebbe disincentivato i comportamenti virtuosi dei cittadini e questo noi non lo possiamo e dobbiamo permettere, crediamo che bisogna sempre rispettare il principio di equità nei confronti dei contribuenti che adempiono ai propri obblighi e al sostenimento delle casse comunali.
Mi conforta il fatto che, a mia conoscenza ad oggi, anche i comuni di Roma, Milano, Palermo, Bologna, Firenze, Piacenza, Verona e Bari hanno detto NO allo stralcio.
Tengo a precisare che i contribuenti che intendono mettersi in regola non hanno subito nessun nocumento da questa decisione, che invece come già detto, avrebbe comportato minori servizi per l’intera collettività.
Chi vuole mettersi in regola, può usufruire della Rottamazione quater, che prevede l’abbattimento delle sanzioni ed interessi permettendo il pagamento della sola sorte capitale in 18 rate trimestrali.
Abbiamo attivato un servizio specifico per chiarimenti sull’argomento: chi ha necessità di informazioni può recarsi, previo appuntamento telefonando al numero 0922 603823, nei nostri uffici siti in via Pancamo a Fontanelle.
I destinatari di cartelle esattoriali relative alla TARI (ex TIA) antecedenti al 2012 compreso, debbono rivolgersi, previo appuntamento telefonando allo 0922-443011, agli uffici della SRR (ex ATO GESA), siti nella Zona Industriale”.

Una montagna di carte e fature false edificata al fine di ottenere  finanziamenti dell’Unione europea e della Regione siciliana. I finanzieri del Comando provinciale di Palermo hanno eseguito un provvedimento di sequestro emesso dal Gip del Tribunale di Termini Imerese, su richiesta della Procura europea. Sono stati sequestrati ai sei indagati ed ad una società di capitali. I reati contestati sono, a vario titolo, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, dichiarazione fraudolenta mediante utilizzo di fatture per operazioni inesistenti ed emissione di fatture per operazioni inesistenti.

Le società coinvolte sono Aricola Puccia srl, con sede a Geraci Siculo (PA) che si occupa di “coltivazioni agricole e allevamento di animali”; Società Cooperativa La Concordia, sempre a Geraci Siculo, “lavorazione delle pietre e del marmo“; Cogemat srl, di Camporotondo Etneo (CT), “fabbricazione di macchine industriali“; Geraci Costruzioni srl, con sede a Geraci Siculo, “costruzione di edifici“. Gli indagati sono Santi, Bartolo e Carlo Giaconia Gioacchino Arena, Santo Amato e Giuseppe Angilello. Sono tutti rappresentanti legali delle società, tranne Angilello che è stato il direttore dei lavori.

Secondo gli investigatori, la sovrafatturazione della spesa sarebbe stata possibile facendo ricorso a società “formalmente distinte tra loro, ma di fatto riconducibili a un unico gruppo imprenditoriale”.

“In pratica le forniture oggetto di pubblica contribuzione avrebbero subito dei passaggi meramente cartolari tra più società riconducibili agli indagati – si legge in una nota della finanza – in modo tale da fare aumentare artificiosamente il costo finale dell’investimento documentato alla Regione siciliana”. L’ammontare complessivo delle fatture “gonfiate” sarebbe di 13 milioni di euro. Ai 5,5 milioni di
finanziamento si aggiungono anche 1,7 milioni tra Ires e Iva che sarebbero state evase.

Il dipartimento regionale della Mobilità e dei trasporti ha emanato l’avviso per la manifestazione di interesse in favore delle aziende di trasporto pubblico extraurbano regionale e comunale per l’assegnazione dei finanziamenti destinati all’acquisto di nuovi mezzi. Le risorse ammontano a quasi 45 milioni di euro a valere sul Pon “Infrastrutture e Reti 2014-2020”.
I nuovi autobus dovranno sostituire quelli di proprietà delle aziende da almeno cinque anni che siano stati immatricolati entro il 31 dicembre 2010 e abbiano una motorizzazione sino a Euro 5, a esclusione degli autobus Euro 0. I vecchi mezzi dovranno essere rottamati mentre la messa in strada dei nuovi veicoli dovrà avvenire entro il 30 settembre di quest’anno.
Il decreto firmato dal dirigente generale del dipartimento regionale della Mobilità e dei trasporti, Fulvio Bellomo, stabilisce le caratteristiche tecniche generali dei bus che le aziende potranno acquistare e il relativo prezzo e ne fissa le dotazioni minime: idonee attrezzature per l’accesso e il trasporto di persone a mobilità ridotta; conta-passeggeri; dispositivi per la localizzazione; predisposizione per la validazione elettronica; videosorveglianza e dispositivi di protezione del conducente; sistemi di areazione e climatizzazione; alimentazione a metano o ibrida. Ciascuna azienda potrà chiedere il finanziamento per l’acquisto di un massimo di 7 nuovi bus. Per partecipare alle procedure, le aziende dovranno inviare la documentazione all’assessorato regionale Infrastrutture, mobilità e trasporti entro le ore 13 del 15 febbraio 2023.