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A Realmonte, a Scala dei Turchi, il vecchio belvedere è stato inibito alla fruizione pubblica dalla Provincia perché non è sicuro. L’associazione ambientalista MareAmico di Agrigento, coordinata da Claudio Lombardo, lo scorso 27 aprile ha documentato in video e foto la pericolosità dello stesso belvedere perché a rischio crolli. Lombardo commenta: “Oggi è arrivato il tempo di guardare il territorio dallo stesso punto di vista, mettendo sullo sfondo la sua tutela e la sua fruizione in sicurezza”.

Il video diffuso da MareAmico

Oggi alle 15 i funerali del carabiniere Davide Ciulla, morto a 25 anni in un terribile incidente avvenuto lungo la strada statale 115, nei pressi di Cattolica Eraclea. Siculiana, paese di origine del militare, oggi piange un suo figlio, ed ha proclamato il lutto cittadino e gli abitanti, su invito del primo cittadino Peppe Zambito, hanno deciso di esporre in segno di lutto lenzuola bianche sui balconi e sulle finestre.

Davide era molto conosciuto a Siculiana e faceva servizio a Ribera. La scorsa domenica, mentre viaggiava a bordo della sua moto, si è scontrato contro un’altro. Ancora non chiara la dinamica dell’incidente e le cause dello stesso.

Così il sindaco Zambito: Accompagniamo l’ultimo viaggio di Davide, con lenzuola bianche sui balconi, come segno di partecipazione al dolore della famiglia e simbolo di un grande abbraccio, della nostra comunità, sgomenta e stordita, per la scomparsa di un giovane amato da tutti”

Dal racconto di due bambini di 11 e 12 anni, sembrerebbe che due uomini con volto travisato, a bordo di un auto bianca, li avrebbero invitati a salire in auto con loro. I due bambini, spaventati, sarebbero poi scappati verso alcuni negozi della zona. E’ accaduto a Monserrato, dopo i due bambini, hanno poi raccontato tutto ai genitori che hanno immediatamente contattato le forze dell’ordine, che hanno avviato degli accertamenti

 

 

La Corte d’Appello di Palermo ha confermato la sentenza di condanna, emessa dal Tribunale di Agrigento il 6 febbraio del 2020, a 4 anni e 6 mesi di reclusione ciascuno a carico di Amedeo e Gianluca Stagno, di 32 e 30 anni, di Favara. I due sono imputati di rapina allorchè il 18 settembre del 2009, con la complicità del nipote dell’anziana vittima, all’epoca minorenne, entrarono, travisati con una calzamaglia, da una finestra aperta dal nipote dentro l’abitazione della donna. L’anziana, rapinata soprattutto di oggetti preziosi, sarebbe stata minacciata con una pistola.

Riconoscendo le circostanze attenuanti prevalenti sulle aggravanti, i giudici della Corte d’Assise d’Appello di Palermo hanno ridotto la condanna da 14 a 10 anni di carcere a carico di Gioacchino Di Liberto, 81 anni, di Alessandria della Rocca, omicida reo confesso di Liborio Piazza, 72 anni, agricoltore, anche lui di Alessandria della Rocca, ucciso il 12 settembre del 2019 ad Alessandria, in contrada Chimmesi, nei pressi di una sua proprietà agricola, colpito da due scariche di fucile a pallettoni, prima al torace, dentro la sua automobile, una Fiat Panda bianca, e poi al fianco durante un inutile tentativo di fuga. Il movente del delitto sarebbe legato a frequenti contrasti tra i due per questioni di vicinato di terreni.

Il Tribunale di Marsala ha condannato Giorgio Filippazzo, 40 anni, di Porto Empedocle, a 5 mesi di reclusione per violenza privata. L’empedoclino è stato denunciato dalla Polizia giudiziaria in servizio al carcere di Castelvetrano, in provincia di Trapani, dove è stato detenuto nei primi mesi del 2014. Filippazzo avrebbe costretto un compagno di cella, con minacce e schiaffi, a pulire la cella, lavare i vestiti del terzo detenuto e preparare caffè e camomilla.

I poliziotti della Divisione anticrimine – Sezione misure di prevenzione patrimoniali della Questura di Agrigento hanno sequestrato, tra Canicattì e Caltanissetta, immobili e depositi per un valore di circa 400mila euro, a carico dei fratelli Antonio e Giuseppe Maira, di 71 e 65 anni, di Canicattì. In particolare, Antonio Maira negli anni ‘80 sarebbe stato affiliato alla locale “Stidda”. Nel 1986 ha subito una condanna, per traffico di droga e armi, a 22 anni e 6 mesi di reclusione, poi ridotti in Appello a 17 anni e 6 mesi, scontati fino al 2004. All’epoca, in primo grado l’accusa fu rappresentata dal giudice Rosario Livatino, poi assassinato il 21 settembre del 1990 perché, secondo alcuni collaboratori della Giustizia, “colpevole” di avere contributo a condannare pesantemente diversi affiliati alla “Stidda”. Lo scorso 21 gennaio, il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Agrigento, Stefano Zammuto, a conclusione del giudizio abbreviato, ha inflitto, per concorso in estorsione aggravata e usura, 5 anni di reclusione a Giuseppe Maira, e 4 anni e 8 mesi al fratello Antonio, disponendone il sequestro dei beni a fine di confisca.

La metà delle più belle località della Sicilia si trova lungo la costa della provincia di Messina, che conquista il 50% delle bandiere blu assegnate quest’anno all’isola dalla Foundation for Environmental Education (Fee), ong internazionale che attribuisce il prestigioso riconoscimento sulla base di precisi parametri: mare risultato “eccellente” negli ultimi quattro anni, efficienza della depurazione delle acque reflue e della rete fognaria, raccolta differenziata, vaste aree pedonali, piste ciclabili, arredo urbano curato, aree verdi.
Alla Sicilia il riconoscimento è andato a dieci località, due in più rispetto all’anno scorso: Roccalumera (Me) e Modica (Rg).

Nella top ten ci sono, oltre alle due new entry, Alì Terme, Santa Teresa di Riva, Lipari (nelle Eolie) e Tusa nel messinese; Menfi nell’agrigentino; Ispica, Pozzallo e Marina di Ragusa.
In Sicilia c’è anche uno dei porti turistici che hanno ricevuto il riconoscimento: è quello di Capo d’Orlando, sempre nel messinese.
Secondo la ong, il porto di contrada Bagnoli ha rispettato i requisiti richiesti per l’assegnazione internazionale “garantendo la qualità e la quantità dei servizi erogati nella piena compatibilità ambientale”, come si legge nella motivazione.
“Servizi eccellenti a misura d’uomo e nel rispetto dell’ambiente devono rappresentare la normalità Capo d’Orlando e per l’intero comprensorio in modo da diventare valore aggiunto nella proposta turistica”, dicono il sindaco del comune messinese Franco Ingrillì e l’assessore Fabio Colombo

Saranno pagati tre mensilità arretrate ai netturbini, Questo il risultato dell’incontro terminato pochi minuti fa con l’amministrazione comunale, i datori di lavoro e gli operatori ecologici.
Nel primo pomeriggio di oggi riprenderà la raccolta che secondo il calendario di conferimento prevede il rifiuto plastica e vetro.
Alla fine della fiera il pugno duro dei lavoratori è servito a regolare il pagamento degli stipendi, forse, anche in futuro. Adesso, lo stesso pugno duro dovrebbe utilizzarlo la cittadinanza nel pretendere un servizio ad oggi di bassissima qualità e dai costi stratosferici.
Si sono incontrati nella stanza del sindaco: l’amministrazione comunale, presente il consigliere del sindaco Davide Romeo, i rappresentanti delle imprese che gestiscono il servizio e alcuni lavoratori.

L’accordo raggiunto prevede l’immediato pagamento di tre mensilità per un totale di 600mila euro che copriranno gli arretrati vantati dai netturbini. E’ previsto un tavolo permanente formato dagli stessi soggetti firmatari che in futuro verificherà l’andamento dei pagamenti e la qualità del servizio. Il documento che contiene l’accordo firmato dalle varie parti è stato inoltrato al Prefetto di Agrigento.

Il pugno duro è servito ai lavoratori per difendere il loro sacrosanto diritto a ricevere regolarmente la busta paga, adesso toccherebbe ai cittadini fare sentire le proprie ragioni per un servizio scadente dal costo attuale di 7,1 milioni di euro, comprensivo delle discariche.

E’ parsa preziosa nella trattativa di oggi la presenza di Davide Romeo che dovrebbe, per quello che si dice, essere nominato a breve assessore comunale con la sola delega all’igiene pubblica.

E’ chiaro a tutti che non si può continuare a pagare un servizio quasi inesistente e, nello stesso tempo, tollerare l’abbandono da parte della Provincia regionale di Agrigento delle strade provinciali di collegamento alla città ridotte a fiumi di asfalto ricoperti da spazzatura, quando andrebbero vigilate e bonificate. Occorre una delega specifica per seguire tutto il processo di igiene pubblica all’interno e all’esterno di Favara.

A margine dell’accordo i netturbini hanno fatto sapere che in futuro si fermeranno trascorsi tre giorni di ritardo dalla mensilità maturata. Nessuna tolleranza e fanno bene, adesso, dicevamo, deve essere la volta dei favaresi che non possono affidarsi per la tutela del loro diritto ad un servizio dignitoso solo ed esclusivamente alla denuncia giornalistica.

 

894 i nuovi positivi al Covid19 su 27.362 tamponi processati, con una incidenza del 3,3%, in leggero aumento rispetto a ieri. La Sicilia è seconda per numero di contagi giornalieri dietro la Campania.

Le vittime sono state 26 e portano il totale a 5.592.

Il numero degli attuali positivi è di 22.162 con un decremento di 68 casi.

I guariti oggi sono 936.

Negli ospedali i ricoverati sono 1.092, 27 in meno rispetto a ieri, quelli nelle terapie intensive sono 133, due in più rispetto a ieri.

I nuovi contagi per province:

Palermo  131

Catania 392

Messina 88

Siracusa 17

Trapani 57

Ragusa 62

Caltanissetta 47

Agrigento 86

Enna 14