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Ad Agrigento oggi sit-in di protesta innanzi alla Prefettura dei lavoratori agricoli forestali stagionali, nell’ambito di una mobilitazione su scala nazionale proclamata da Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil allorchè il “Decreto Sostegni” ha escluso i lavoratori agricoli forestali stagionali, i lavoratori degli agriturismi e i florovivaisti da ogni tipo di ristoro.

La Corte d’Assise d’Appello di Catania ha confermato la condanna all’ergastolo a carico di Mamadou Kamara, 20 anni, ivoriano, ospite dell’ex Cara di Mineo perché riconosciuto colpevole di aver ucciso il 30 agosto del 2015 nella loro villa di Palagonia per rapina Vincenzo Solano, 68 anni, e di aver violentato ed ucciso sua moglie, Mercedes Ibanez, di 70 anni. La sentenza di primo grado è stata emessa l’8 febbraio del 2019. L’imputato si è sempre dichiarato innocente. Lui rientrò in bicicletta nel Centro accoglienza richiedenti asilo di Mineo, e fu bloccato da militari dell’esercito e da un ispettore capo della polizia in servizio nel Cara, insospettiti dai vestiti che indossava, quelli della vittima, troppo grandi per lui. Tra gli atti del processo prodotti dall’accusa vi sono le indagini e i filmati visionati dalla Squadra Mobile di Catania che lo riprendono mentre esce dal Cara e si avvicina alla villa. Furono rinvenuti anche parte di un braccialetto che l’ivoriano aveva nello zainetto dove nascondeva la refurtiva, i suoi pantaloni sporchi di sangue e le ciabatte della vittima.

La Procura della Repubblica di Gela ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari a 36 indagati nell’ambito dell’inchiesta cosiddetta “Magna magna” all’ospedale “Vittorio Emanuele” di Gela, dove la mensa sarebbe stata una sorta supermarket in cui approvvigionarsi a sbafo. Sono stati almeno 500 i furti commessi e documentati in soli due mesi dai Carabinieri. E qualcuno degli indagati è stato sorpreso persino a orinare nei locali. Coinvolti sono alcuni dipendenti della ditta incaricata della sanificazione e del supporto alle cucine all’interno dell’azienda ospedaliera, loro familiari, cuochi, operatori sanitari e anche il cappellano dell’ospedale. Il danno è stato quantificato in poco più di 24mila euro nei due mesi di attività di indagine dei Carabinieri di Gela. Gli indagati in maniera sistematica avrebbero asportato dalla cucina dell’ospedale prodotti nascosti all’interno di sacchi di plastica neri, mascherandoli come sacchi per rifiuti.

1.505 nuovi positivi al Covid19 su 32.182 tamponi processati, con una incidenza del 4,7%.

La Sicilia resta quinta per numero di contagi giornalieri.

Le nuove vittime comunicate dalla Regione in seguito a un ricalcolo con i dati incompleti dei mesi scorsi sono 258 e portano il totale a 5.015.

Il numero degli attuali positivi è di 21.752 con 4.475 casi in meno rispetto a ieri; anche questo dovuto a un ricalcolo dei dati incompleti sul numero dei guariti nelle ultime settimane: 6.022.

Negli ospedali i ricoverati sono 1.317, 30 in più rispetto alla giornata precedente, quelli nelle terapie intensive sono 168, 4 in più rispetto a ieri.

I nuovi positivi per province:

Palermo 471

Messina 128,

Catania 238,

Trapani 135,

Agrigento 181,

Caltanissetta 110,

Siracusa 110,

Ragusa 84,

Enna 48.

Circa 100mila Identità Digitali Poste ID rilasciate. È questo lo straordinario traguardo raggiunto da Poste Italiane in provincia di Agrigento.

L’Identità Digitale di Poste Italiane consente di accedere in modo sicuro e veloce a tutti i servizi abilitati allo SPID, il Sistema Pubblico d’Identità Digitale che permette ai cittadini e alle imprese di utilizzare un’unica password per tutti i servizi online delle Pubbliche Amministrazioni e imprese aderenti, garantendo la spinta digitale necessaria alla ripartenza del Paese.

Poste Italiane è il più prezioso motore di innovazione e digitalizzazione del Paese, che collega fisicamente e digitalmente clienti, cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione” –  ha dichiarato l’Amministratore Delegato, Matteo Del Fante durante la recente presentazione del nuovo piano strategico “Sustain and Innovate” 2024 -. Un esempio è l’identità digitale SPID distribuita per oltre l’80% da Poste che ne gestisce gli accessi. Si tratta di 15 milioni di italiani”.

Per richiedere l’Identità Digitale di Poste Italiane è sufficiente accedere a posteid.poste.it e scegliere uno dei metodi di riconoscimento disponibili.

Ottenere SPID da casa è molto semplice: i titolari di un conto Bancoposta o di una carta Postepay abilitati all’operatività online possono ottenere SPID in modalità completamente digitale dal sito posteid.poste.it.

In alternativa è possibile registrarsi tramite l’App PosteID, scaricabile gratuitamente da App Store o Google Play, e identificarsi con un documento elettronico (Passaporto o Carta d’Identità Elettronica) o tramite un bonifico di 1€ disposto da un conto a sé intestato (importo che sarà restituito in automatico, al netto delle eventuali commissioni bancarie applicate dalla banca del richiedente). Con l’App PosteID anchel’utilizzo dell’identità digitale è molto semplice: è sufficiente inquadrare il QR Code riportato sulle pagine di login e autorizzare le richieste d’accesso attraverso il riconoscimento facciale.

E’ possibile anche richiedere l’Identità Digitale registrandosi su posteid.poste.it ed effettuare il riconoscimento di persona direttamente in un Ufficio Postale. Si ricorda che nell’ottica di limitare attese e assembramenti e per agevolare l’operatività del servizio, per richiedere il rilascio dell’Identità Digitale SPID negli Uffici Postali della provincia di Como è necessario prenotarsi tramite una delle APP di Poste Italiane (Ufficio Postale, BancoPosta o Postepay), Whatsapp al numero 371-5003715 o il sito www.poste.it.

“Abbiamo appena votato la mozione sulla riapertura di tutte le scuole in presenza, in sicurezza e in continuità”. La deputata del Movimento 5 Stelle Rosalba Cimino annuncia il voto alla Camera sul protocollo chiaro per tutti gli istituti scolastici di tutte le Regioni, sulla base dei dati fino ad ora raccolti, si può e si deve fare. “Per tornare in aula in presenza senza correre rischi è indispensabile che siano effettuati degli screening di massa a cadenza periodica per tenere sotto controllo eventuali contagi e agire tempestivamente in caso di soggetti positivi al Covid19 – spiega la deputata appartenente alla Commissione Cultura – applicando correttamente il protocollo per quarantena e isolamento. Naturalmente, continueranno a giocare un ruolo fondamentale i dispositivi di protezione individuale, garantendo la disponibilità di mascherine per tutte le studentesse e gli studenti, incentivando le scuole ad installare depuratori d’aria per rendere ulteriormente più sicura la permanenza nelle classi”. Nel documento approvato un protocollo univoco sarà lo strumento per evitare aperture a singhiozzo: “permettere alle famiglie di organizzare per tempo la propria quotidianità, eliminare le disuguaglianze che la didattica a distanza porta con sé, anche a causa del divario digitale, e nonostante l’encomiabile lavoro che insegnanti e docenti stanno svolgendo dall’inizio dell’emergenza sanitaria”.

Finalmente il governo regionale e quello nazionale promuovono le prime disposizioni per assumere personale nel pubblico impiego; in particolare, individuano personale qualificato ormai  divenuto indispensabile per progettare l’utilizzo dei fondi del Next Generation EU.

Con una nota diramata dal segretario generale della Cgil di Agrigento Alfonso Buscemi con la responsabile dello Sportello Orienta Lavoro Cgil Carmela Pistone evidenziano che l’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato Bilancio e Legge di stabilità 2021-2023, mobilitando circa 20 miliardi di euro in Sicilia. Tra le misure più rilevanti, quelle che consentono la rigenerazione della Pubblica Amministrazione, con 30 milioni di euro per l’assunzione di 300 laureati con contratto triennale per aiutare Comuni e Regione nella progettazione delle opere e negli adempimenti per la programmazione dei Fondi comunitari e nazionali. Inoltre  è stato pubblicato ​Il bando per l’assunzione di 2800 tecnici promosso dal ministro per il Sud, ministero dell’Economia e Dipartimento della funzione pubblica. L’obiettivo è potenziare le strutture degli enti locali dai Comuni alle Regioni nel Mezzogiorno con figure di formazione specialistica medio-alta, finalizzata  soprattutto a realizzare i progetti del Recovery plan. Il SOL Cgil ha messo la propria struttura a disposizione di quanti vorranno partecipare ai suddetti concorsi.

I Carabinieri hanno arrestato un giovane di 22 anni di Corleone che ha compiuto un furto a Roccamena. Nottetempo si è intrufolato nell’abitazione di un anziano di 75 anni, e ha rubato due borse in cuoio contenenti in soldi contanti 30mila euro. A casa del 22enne sono stati trovati circa 15mila euro. L’arresto è stato convalidato dal Tribunale di Termini Imerese, che ha disposto la custodia cautelare in carcere. Sono tuttora in corso le indagini per identificare eventuali complici e recuperare i soldi mancanti.

La Corte d’appello di Palermo ha confermato la condanna ad 1 anno e 10 mesi di reclusione, pena sospesa, inflitta il 23 aprile del 2019 dal Tribunale di Marsala ad un anziano prete marsalese, padre Nicolò Genna, 78 anni, imputato di violenza sessuale su minore originario del Gambia. Il prete avrebbe offerto denaro o un posto di lavoro in cambio degli abusi. Il sacerdote, con la scusa di un passaggio in automobile, avrebbe tentato un abuso. Il giovane, però, dopo avere raccontato quanto accaduto alla responsabile del centro di accoglienza in cui era ospite, ha sporto denuncia. Il prete è stato, inoltre, condannato a varie interdizioni, tra le quali quella perpetua dai pubblici uffici.

Il presidente dell’Ance, l’associazione costruttori edili, di Agrigento, Carmelo Salamone, interviene nel merito della gestione dei fondi del Recovery Plan, e afferma: “Prendiamo atto delle dichiarazioni del presidente regionale dell’Ance Sicilia Santo Cutrone sul rischio che i ‘colossi delle costruzioni’ vogliano ‘mettere le mani su ogni centesimo che arriverà dall’Unione europea, relegando le imprese locali al ruolo di subappaltatori a vita. La posizione è certamente condivisibile, e già a suo tempo avevamo denunciato il rischio che il Recovery Plan tagliasse fuori le piccole e medie imprese che sono la spina dorsale dei territori. Crediamo tuttavia che il supporto, della politica e della presidenza regionale dell’Ance, non possa concludersi qui. Anzi, oseremmo dire che se ci si limitasse a questo sarebbe una sconfitta e rischierebbe di passare per una mera operazione comunicativa. Da tempo, infatti, denunciamo come le piccole e medie aziende siano a rischio chiusura a causa di una generalizzata inefficienza della pubblica amministrazione, di una totale disattenzione da parte della politica nazionale e regionale. e di provvedimenti, come il ‘Decreto semplificazioni’, che hanno rappresentato il colpo di grazia in un settore già in crisi, riducendo trasparenza e quindi la legalità. Sono appelli che finora sono sempre caduti nel vuoto. Solo guardando anche a questi temi si tutelerebbero in modo concreto gli interessi di tutti gli imprenditori del comparto, restituendo diritti e speranza a tanti imprenditori” – conclude Carmelo Salamone.