Redazione Ag, Autore presso Sicilia 24h - Pagina 900 di 2798
Home / Articoli pubblicati daRedazione Ag (Pagina 900)

I finanzieri del Comando provinciale di Messina hanno sequestrato oltre tre chili di hashish e arrestato un corriere impegnato nel trasporto della droga, custodita all’interno di uno zainetto. Lui è rientrato in Sicilia a bordo di un pullman di linea proveniente dal nord Italia. I finanzieri sono stati attratti dall’atteggiamento sospetto del passeggero, di 39 anni, di origini ragusane che, pertanto, è stato sottoposto a controlli. Grazie al fiuto dei cani antidroga Dandy e Haidy, due pastori tedeschi, è stato scovato l’illecito carico, oltre 3 chili di hashish, la cui vendita al dettaglio avrebbe fruttato guadagni stimati dagli investigatori in oltre 30.000 euro.

Dallo scorso fine settimana ad oggi a Lampedusa sono approdati oltre 2mila migranti. Il sindaco Totò Martello invoca un incontro con il presidente del Consiglio, Mario Draghi, e afferma: “Chiedo di essere ricevuto dal premier Draghi per affrontare il fenomeno delle migrazioni attraverso lo sguardo di un territorio di frontiera. Il sistema delle navi quarantena sta funzionando, l’hotspot viene svuotato con trasferimenti continui, ma quando non ci sarà più il covid e le navi quarantena come si affronterà il tema? Gli sbarchi a Lampedusa non sono una novità, ma qui si continua a gestire solo l’accoglienza, facendolo con la logica dell’emergenza continua. Bisogna affrontare il problema delle migrazioni, delle partenze. Da anni affrontiamo solo quello dell’accoglienza”.

Dal  prossimo 21 giugno, la raccolta differenziata subirà delle variazioni  nei giorni di raccolta e, a tal proposito, per  mettere al corrente  e sensibilizzare la cittadinanza, stamane è stato allestito un punto informativo  nel cuore della Città della Scala dei Turchi. Alla presenza del  sindaco avv. Sabrina Lattuca e  l’assessore al ramo, Rosalia Anastasi,  alcuni operatori  del servizio , hanno  distribuito  agli avventori ed ai curiosi,  il nuovo calendario  di conferimento  dei rifiuti che illustra i giorni,  le modalità  e  gli orari in cui esporre le attrezzature all’esterno della propria abitazione per il ritiro .

“ Il comune di Realmonte- afferma  il sindaco Sabrina Lattuca-  si è sempre attestato tra i comuni più virtuosi e, nel solco del nostro positivo percorso,  l’iniziativa di oggi vuol informare i cittadini con largo anticipo, dei cambiamenti dei giorni di conferimento,  per proseguire  in un  cammino proiettato al rispetto delle regole e  dell’ambiente.  La nostra città a vocazione turistica- conclude il sindaco- deve necessariamente presentarsi con un ottimo biglietto da visita per i turisti che  vengono a visitare uno dei siti più belli al mondo”.

I Carabinieri della Compagnia di Augusta hanno arrestato in flagranza di reato un incensurato di 42 anni, di Lentini, per coltivazione di marijuana e furto di energia elettrica. L’uomo da circa cinque mesi ha affittato una villetta nella rinomata zona balneare “Costa Saracena”, non però per trascorrervi l’estate bensì per allestirvi una vera e propria serra i attrezzata di tutto punto. I militari, giunti sul posto, hanno infatti sorpreso l’uomo intento ad occuparsi della propria piantagione e lo hanno tratto in arresto. Sono stati contati e sequestrati 130 vasi contenenti ciascuno una pianta di marijuana in fase di maturazione. E poi un sacco in plastica con all’interno una notevole quantità di foglie già essiccate, bidoni di fertilizzanti liquidi e in polvere, e sofisticati impianti di ventilazione, illuminazione, irrigazione, areazione e umidificazione.

Il sindaco di Messina, Cateno De Luca, è stato sanzionato per avere offeso il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, in occasione della polemica insorta nei mesi scorsi sull’attraversamento dello Stretto di Messina durante l’emergenza sanitaria. Lo stesso De Luca afferma: “Sono stato condannato a pagare una multa di 1.500 euro per l’epiteto con cui ho apostrofato il ministro dell’Interno Lamorgese. Lo rifarei per difendere il mio territorio. Molti ipotizzavano la mia decadenza ma sono rimasti delusi. In seguito con la Lamorgese ci siamo riappacificati, e ho apprezzato molto che non si sia opposta alla legge speciale per il risanamento di Messina. In Italia purtroppo il delitto di lesa maestà pesa molto più di altro”.

Ancora un altro successo per Diego Gaetano Lo Bue, che riceve ben 3 stelle dalla Guida Peperoncino Rosso. Un grande traguardo per il pizzaiolo di origini siciliane.

Essere premiato come Pizzaiolo Stellato, ottenendo il massimo riconoscimento delle 3 Stelle, significa ottenere una visibilità mondiale. L’eccellenza del suo lavoro e l’impegno profuso nell’intero percorso lavorativo sono stati finalmente premiati. Diego Gaetano Lo Bue lavora al Ristorante Pizzeria “Il Duetto Palmeri” in via Dorfstrasse 105 Glattfelden (Svizzera), dove quotidianamente ama sorprendere i suoi clienti con le sue pizze d’eccellenza. Grazie alle 3 Stelle il suo nome entra nella galassia dell’alta cucina mondiale, offrendogli nuovi preziosi stimoli.

Nel corso delle sue esperienze in giro per il vecchio continente, il pizzaiolo siciliano coglie la necessità di specializzarsi. Il desiderio di diventare un Pizzaiolo Stellato è forte e per incamminarsi verso questo traguardo, che raggiunge anni dopo, decide di frequentare dei corsi di formazione. Così si iscrive in diverse scuole per pizzaioli, sia in Italia che all’estero. Durante uno dei suoi corsi conosce il Maestro Antonino Centinaro, che Diego considera il proprio mentore. Da lui, apprende le tecniche degli impasti, la conoscenza delle farine e della lievitazione. All’estero invece frequenta un corso tenuto dall’Executive Chef Palmeri, dedicato alla rifinitura dell’arte del Gourmet Maestro.

La scure dei privati incombe sulle convenzioni e sul dispositivo di soccorso dei vigili del fuoco!
A quanto pare, i presidi autostradali, le convenzioni boschive, così come la mensa e i nostri buoni pasto, come altri tanti servizi che, negli anni sono stati strappati ai vigili del fuoco con risultati davvero scadenti, potrebbero essere assegnati ad altri ma, con l’aggravante che l’intervento lo faremo sempre e comunque noi professionisti del soccorso! Come organizzazione sindacale, abbiamo avuto il sentore ed immediatamente l’abbiamo denunciato, cosa che ci auspichiamo di sbagliare….ma la realtà, è questa!!!!!

NO PRESIDI AUTOSTRADALI AI PRIVATI
NO ANTINCENDIO BOSCHIVO AI PRIVATI
VOGLIAMO LA MENSA E LE NOSTRE ECONOMIE
VOGLIAMO IL PERSONALE E LA RICLASSIFICACAZIONE SEDI
VOGLIAMO LE ASSUNZIONI
VOGLIAMO, MENO MEDAGLIE E PIÙ RISPETTO!!

GIORNO 17 GIUGNO DALLE ORE 10: 00 IN SEDE CENTRALE A CATANIA, PROTESTIAMO PER I NOSTRI DIRITTI E LA NOSTRA TUTELA, RICORDANDO CHE TANTI COLLEGHI, HANNO PERSO LA VITA PER QUESTO STUPENDO LAVORO!

Il Vicesindaco di Agrigento Aurelio Trupia e gli Assessori Marco Vullo, Giovanni Vaccaro, Roberta Lala, Francesco Picarella e Gerlando Principato fanno muro a difesa del Sindaco Miccichè e rispondono a Forza Italia dopo la nota del gruppo consiliare a firma anche del Presidente del consiglio comunale Civiltà, fatto inusuale, dopo un “J’accuse” pretestuoso e che pone decisamente fuori il gruppo azzurro dall’amministrazione attiva.

“Siamo stati votati a furor di popolo per dare chiarezza, risultati e buona amministrazione ai cittadini.

Possiamo affermare che dopo 8 mesi se pur in una situazione politico-amministrativa difficile in tutto il Paese stiamo realizzando concretamente progetti e azioni politiche con sacrifici e con la collaborazione di tutti.

Una rotta che è tracciata e che qualcuno immotivatamente vuole interrompere senza un perché.

Vogliamo ricordare agli alleati di maggioranza di Forza Italia che questo governo targato Miccichè che ha un imprinting civico-politico si è caratterizzato per una politica aperta che ha messo in evidenza le priorità delle priorità Agrigento e gli agrigentini e le emergenze quotidiane.

Ci siamo confrontati con il governo regionale vedi l’Ass.regionale Zambuto e con i parlamentari regionali, Anci e altro per portare avanti iniziative di sviluppo e di ripresa per la città.

Forza Italia oltre ad aver ottenuto la Presidenza del Consiglio con Civiltà è presente in Giunta con l’Assessore ai lavori pubblici Scinta.

Lo diciamo con fermezza abbiamo operato e lavorato da team con la massima disponibilità e circolarità ,quindi riteniamo inspiegabile e immotivata la nota stampa di Forza Italia.

Tutte le scelte amministrative e l’Assessore Scinta ne è testimone diretto sono state discusse e condivise senza alcuno spirito di appartenenza e di sopraffazione.

A questo punto lo scopo precipuo è tutelare l’amministrazione e i cittadini, Forza Italia visto l’ambiguità dimostrata può accomodarsi fuori.

Indietro non si torna e aborriamo i giochi di palazzo e da prima repubblica che vanno in direzione opposta al nostro progetto di governo per Agrigento.

La nostra strada va avanti senza stop,chi non ci sta può uscire dagli imbarazzi e mettersi all’opposizione o dove vuole.

Non accettiamo forze di maggioranza che giocano con la vecchia pantomima di lotta e di governo ormai pagine ingiallite e fuori dal tempo.

Concludiamo dicendo; Agrigento ha un Sindaco e un’amministrazione forte e con un quadro temporale definito che ha come obiettivo portare a termine il programma di governo.

Non siamo bravi con le figure geometriche a differenza di Forza Italia che con il quadrilatero (Civiltà, Cantone ,Scinta e Di Maida) rappresenta una fortezza inespugnabile che parte da Aula Sollano e arriva al Consorzio Universitario grazie ai bolli e i timbri del loro parlamentare di riferimento.”

“La luna di miele è praticamente finita. Dai corteggiamenti reciproci e dallo scambio di affettuosi elogi si è passati alle accuse in piena regola che palesano una profonda crisi politica all’interno della maggioranza che sostiene il sindaco”. Il conigliere comunale di Agrigento, Pasquale Spataro, evidenzia la gravità del botta e risposta che, nelle ultime ore,  hanno visto protagonisti da un lato tre uomini di Forza Italia, tra cui il presidente di Aula Sollano, e dall’altro il primo cittadino. “Civiltà, Gramaglia e Cantone – osserva Spataro – hanno messo sul banco degli imputati, senza tanti giri di parole, Miccichè, reo, a loro dire, di avere sostituito la maggioranza con un cerchio magico nell’amministrazione  della città. Affermazioni pesanti che se risultassero fondate sarebbero gravissime e ovviamente destabilizzanti per un’istituzione democratica. Dal canto suo, il  sindaco respinge le accuse e si fa schermo dell’assessore azzurro Scinta. E poi, in modo netto, richiama Forza Italia ad assumere decisioni conseguenziali. Lo scenario venutosi a delineare – prosegue Spataro – traccia un futuro davvero buio per la nostra comunità. Altro che cambio di rotta o cambiamento. Gli agrigentini hanno il sacrosanto diritto di pretendere chiarezza e linearità da chi ha responsabilità di governo del territorio. Hanno il diritto di sapere chi amministra realmente la città e quali dinamiche attraversano Palazzo dei Giganti, dentro e fuori. Se in politica la coerenza ha ancora significato e valore, come io credo, allora Scinta e Civiltà sono chiamati a prendere le distanze dal sindaco e dalla maggioranza. Tradotto in soldoni dovranno, in linea con quanto pubblicamente denunciato, rassegnare responsabilmente le dimissioni rispettivamente da assessore e presidente del Consiglio. In caso contrario si tradurrebbe nel solito teatrino politico, sempre più difficile da comprendere per i cittadini, i quali, oggi più che mai, hanno bisogno di risposte e di servizi, e non di essere traditi. A questo punto serve un’operazione verità nell’esclusivo interesse della collettività  – conclude Spataro – per capire se Forza Italia e Miccichè sono ancora alleati, bluffano, recitano o pronti seriamente a divorziare. Facciano presto perché la città è piena di emergenze e di criticità”.

Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo, Claudia Rosini, ha revocato la misura degli arresti domiciliari all’ingegnere di Canicattì, Vincenzo Li Calzi, 46 anni, indagato nell’ambito dell’inchiesta “Sorella sanità” per corruzione aggravata. Li Calzi, difeso dagli avvocati Giovanni Castronovo e Simona La Verde , in particolare, è ritenuto dalla Procura palermitana il braccio destro del faccendiere Salvatore Manganaro, di Canicattì, presunto artefice di un complesso intreccio di tangenti legate agli appalti nella Sanità.