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Settore delle costruzioni e dei lavori pubblici: per gli architetti agrigentini è necessaria un’immediata ripartenza per arginare i danni prodotti dalla pandemia da Covid che sta alimentando una grave crisi.

Crisi che, negli ultimi lustri, aveva già notevolmente interessato la provincia di Agrigento.

Sono infatti 4.300 i posti di lavoro del settore delle costruzioni persi nell’agrigentino, durante gli ultimi dieci anni, secondo i dati censiti dalla Cassa Edile, che ha registrato anche la chiusura di 707 imprese e la perdita di circa 23 milioni di euro di salari. Per rilanciare il settore, il Governo nazionale sta lavorando a un nuovo decreto legge per una semplificazione dei lavori pubblici che guarda soprattutto agli appalti, continuando ad ignorare altre fasi importanti nell’esecuzione delle opere pubbliche.

“Così non risolveremmo nulla – afferma il neoeletto presidente dell’Ordine degli architetti di Agrigento Rino La Mendola – Bisogna intervenire con un pacchetto organico di emendamenti al codice dei contratti, finalizzato alla semplificazione dell’intero processo di esecuzione dei lavori pubblici: dalla programmazione al collaudo dei lavori. Non basta accelerare gli affidamenti se l’esecuzione dei lavori continua ad essere paralizzata, già a monte, da una lunga programmazione e da complicate procedure di redazione e approvazione dei progetti e, a valle, da collaudi che vengono redatti, sempre più frequentemente, dopo tanti anni dalla fine dei lavori, magari quando le opere pubbliche sono già fatiscenti. Pensare poi alle procedure emergenziali utilizzate per la ricostruzione del ponte di Genova come un modello a cui fare riferimento in regime ordinario è assurdo, in quanto le regole e i principi della libera concorrenza e della trasparenza nei lavori pubblici sono fondamentali. La velocità delle procedure – sottolinea La Mendola – può essere garantita anche utilizzando strumenti come il concorso di progettazione a due gradi che garantisce libera concorrenza e qualità del progetto. Tale procedura è stata infatti utilizzata, con successo, proprio a Genova, non per la ricostruzione del ponte, ma per la riqualificazione dell’area del “Polcevera”, devastata dal crollo dell’infrastruttura”.

Gli architetti agrigentini, per superare una crisi  del settore che sta colpendo in modo particolare liberi professionisti e imprese  che operano in provincia, lanciano un appello al Governo nazionale affinché da un lato venga finanziato un fondo di rotazione che punti a un modello innovativo per alimentare gli incarichi ai liberi professionisti e, dall’altro, affinché il nuovo decreto legge possa introdurre una serie di dispositivi, finalizzati a modificare il codice dei contratti per rilanciare la centralità del progetto e garantire la semplificazione dell’intero iter di esecuzione delle opere pubbliche: dalla programmazione al collaudo dei lavori.

In provincia di Agrigento, a Cattolica Eraclea, nell’area archeologica di Eraclea Minoa, i Carabinieri, a seguito della segnalazione del responsabile dell’area, hanno compiuto un sopralluogo constatando la presenza di almeno quaranta scavi, alcuni dei quali parecchio profondi. Indagini sono in corso alla ricerca dei tombaroli e per il riscontro sull’eventuale furto di reperti scoperti nel luogo.

Come già pubblicato, ad Agrigento, a Fontanelle, nel giorno dell’anniversario della strage di Capaci, su iniziativa del Comitato “Fontanelle Insieme”, è stata posta una targa in memoria di Giovanni Falcone nei pressi della chiesa del quartiere. Alla cerimonia hanno partecipato tra gli altri il prefetto Cocciufa, il sindaco Miccichè, l’assessore ai quartieri, Marco Vullo, poi Giuseppe Ciminnisi, Coordinatore nazionale familiari di vittime innocenti della mafia, e di Giovanni Lo Iacono, presidente della Cooperativa “Rosario Livatino”.

In proposito, lo stesso Vullo ha commentato: “L’amministrazione comunale ha dato il suo contributo decespugliando, e abbiamo migliorato l’area in questione. Nel giro di dieci giorni, l’inaugurazione di Piazzetta Livatino e la targa in memoria di Falcone dimostrano quanta voglia c’è di rilanciare il quartiere e rendere inclusivi tutti i cittadini in un processo di legalità, di rispetto e netto miglioramento dell’ambiente in cui si vive”.

Aumentano di poco rispetto a ieri i positivi al coronavirus in Sicilia. Nelle ultime 24 ore si registrano 238 nuovi contagiati su 11 mila tamponi processati. Sale, di poco, anche il tasso di positività che si porta al 2,1%.

I ricoverati  sono 618 mentre nei reparti di terapia intensiva i posti occupati sono 102. Si registrano solo due decessi che portano il numero complessivo a 5.739 vittime.

Questi i numeri nei Comuni capoluogo siciliani: Catania 67, Messina 49, Palermo 43, Siracusa 24, Trapani 20, Ragusa 17, Caltanissetta 17, Agrigento 1 e zero a Enna.

Il rapimento di Denise Pipitone sarebbe la conseguenza dell’odio covato da Anna Corona nei confronti di Piera Maggio, rea di averle “rubato” il marito Pietro Pulizzi, padre biologico della bambina scomparsa da Mazara del Vallo l’1 settembre 2004. E’ la convinzione maturata dall’ex procuratore capo di Marsala Alberto Di Pisa che si è occupato a lungo del caso e che ieri pomeriggio è intervenuto a “Domenica Live”.

Alberto Di Pisa: “Io mi sono insediato in Procura nel 2008”“Bisogna premettere due cose – ha detto in collegamento con il programma di Barbara D’Urso –  Intanto che il sequestro avviene l’1 settembre 2004 ma che io mi insedio alla Procura di Marsala nel settembre del 2008. Quindi trovo quattro anni di indagini già svolte con migliaia di carte. Credo che si tratti di circa 100mila pagine addirittura. La prima cosa che ho fatto è stata quella di cercare di leggere tutto, di consultarmi con i sostituti che avevano seguito le indagini e di formarmi una convinzione che è quella che ho più volte manifestato in interviste, anche di recente.

fonte: www.perizona.it

Il club agrigentino, unitamente a tanti altri lions club italiani, è prontamente intervenuto a sostegno dell’iniziativa promossa dalla onlus veneta “Run4Hope Italia”.

Si tratta di un’iniziativa articolata su staffette regionali che si svolgono in contemporanea in tutta Italia dal 22 al 30 maggio con arrivo e con partenza dai capoluoghi di Regione o da altri capoluoghi significativi accomunati da un solo obbiettivo: mettere in movimento le persone, dal nord al sud d’Italia. Tra i molti luoghi di rilevante interesse si attraverseranno scenari unici, come la nostra Valle dei Templi, Piazza Brà a Verona, gli uliveti del Gargano in Puglia, Piazza Unità d’Italia a Trieste, la Valle di Comacchio in Emilia e la costa frastagliata della Sardegna.

Per la Sicilia si parte da Agrigento Valle dei Templi e Alcamo con arrivo dei due rami a Messina. Ogni passo di corsa e ogni donazione, piccola o grande che sia, sarà fondamentale per sostenere i due enti beneficiari, ovvero Fondazione AIRC e Ail, nel nome dello sport e della solidarietà.

L’evento è destinato quindi a unire e riunire il mondo running italiano anch’esso fortemente limitato dalla Pandemia Covid-19 e combattere i tumori infantili. I runners porteranno quindi un messaggio di solidarietà e di speranza impegnandosi nelle donazioni pro AIRC, anche tramite il portale Rete del Dono che permetterà di coinvolgere amici e conoscenti nella raccolta. Una sorta di ripartenza generale di un movimento che negli ultimi decenni è cresciuto grazie a moltissime manifestazioni a partire dalle grandi maratone internazionali ed oggi unisce i valori di sport e benessere a quelli legati alla prevenzione e ricerca contro i tumori che colpiscono i più piccoli.

Antonio Calamita, socio del Lions Club Agrigento Host e delegato per il progetto, intervenuto alla partenza ha precisato che “ripartiamo per la solidarietà e per finanziare la ricerca, per questo siamo qui presenti anche come lions per sposare questa iniziativa dando il nostro contributo”.

Un momento di particolare fiducia con un messaggio chiaro per rappresentare a tutti e a noi stessi quanto siano preziosi i valori di sport, benessere e solidarietà.

Il Sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè, nell’esprimere il proprio rammarico lamenta un improvvido comportamento di alcuni de “I ragazzi della Trinacria” che in occasione degli interventi di scerbamento, pulizia in località Cannatello hanno autonomamente tinteggiato il bunker.
Ovviamente nessuna autorizzazione era stata concessa in tal senso dal Comune di Agrigento e pertanto saranno adottati i rimedi utili e necessari per riparare all’accaduto, nonchè interessare le autorità competenti.
Fermo restando che questa amministrazione già dall’insediamento ha manifestato e operato nella piena collaborazione con il mondo del volontariato e dell’associazionismo che sono un valore aggiunto per la collettività e che è interesse della mia amministrazione continuare con azioni di riqualificazione, decoro urbano e sano civismo. Non si possono avallare azioni “legibus solutus” che non rispecchiano e che, anzi, danneggiano il valore civico di un bene e di un luogo che hanno delle precise prescrizioni e passaggi amministrativi e politici che sono essenziali per svolgere qualsiasi azione di miglioria all’arredo urbano e del bene cittadino.
22 maggio 2021

La memoria riportata nei luoghi simbolici del riscatto civile. È il filo conduttore delle iniziative che si tengono a Palermo per il ricordo di Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli uomini della scorta a 29 anni dalla strage di Capaci.

Con l’inno di Mameli eseguito dall’orchestra degli studenti del magistrale Regina Margherita si è aperta nel porto di Palermo la celebrazione per l’anniversario della strage.

Nella banchina Maria Falcone, sorella del giudice ucciso e il ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi. Per il secondo anno consecutivo a causa del Covid non è stato possibile organizzare l’arrivo delle.navi della Legalità con i ragazzi delle scuole di tutta Italia.

Il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, accompagnata dal Capo della Polizia Lamberto Giannini, hanno deposto una corona d’alloro alla Stele commemorativa di Capaci, sull’autostrada Palermo-Mazara del Vallo, in ricordo vittime attentato del 23maggio 1992.

Il capo dello Stato Sergio Mattarella è nell’Aula Bunker dell’Ucciardone e dopo, insieme al capo della Polizia Lamberto Lamberto Giannini deporrà una corona d’alloro nell’Ufficio scorte della caserma Lungaro, presso la lapide che ricorda i Caduti degli attentati di Capaci e via D’Amelio.

Il presidente della Repubblica parteciperà anche ad altre iniziative, come l’inaugurazione del progetto “Spazi Capaci/Comunità Capaci”, voluto dalla Fondazione Falcone e dal Ministero dell’Istruzione: un piano di design sociale curato da Alessandro de Lisi e che ha il patrocinio della Polizia di Stato. Spazi Capaci vuol far tornare a vivere le città attraverso le opere in un percorso sperimentale di “memoria 4.0” che, partendo da luoghi di Palermo simbolo della vitalità della lotta civile contro la mafia, compie un viaggio attraverso tutto il Paese. Un cammino lungo tre anni, col traguardo nel 2023, anno in cui ricorre il trentennale delle stragi di Firenze, Roma e Milano.

“Vogliamo riappropriarci delle città attraverso l’arte – spiega Maria Falcone, presidente della Fondazione Giovanni Falcone e sorella del giudice ucciso a Capaci – . La cultura è determinante per il rinnovamento dello spirito dei popoli”.

Intanto, il ministro della Giustizia Marta Cartabia, ricorda la figura di Falcone: “Ha insegnato che nella lotta alla mafia non basta perseguire il singolo reato; bisogna agire su tutte le articolazioni su cui si radica il potere della mafia. Quelle sociali, quelle economiche. Quelle che oltrepassano i confini nazionali”.

Tra le iniziative, anche quella messa in atto da Marcello Dell’Oglio, portiere dello stabile di via Notarbartolo dove abitava Falcone, che ha trasformato in biblioteca condominiale il salone d’ingresso dell’edificio: libri che dà in prestito e attorno ai quali, spiega un inquilino, si è creata ed è cresciuta una piccola comunità”.