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Da giovedì 29 aprile Favara ritorna in Zona Arancione ed esce dalla Zona Rossa nella quale era stata inserita con ordinanza del presidente Musumeci a seguito dell’elevato numero di positivi al coronavirus.

L’andamento al ribasso dei numeri di persone positive al covid ha fatto ben sperare, anche se in verità Favara non è stata proprio rispettosa dei dettami della Zona Rossa. Per fortuna domani 28 aprile sarà l’ultimo giorno di restrizioni previste per i territori in Zona Rossa e da giovedì 29 potranno ritornare ad aprire quegli esercizi commerciali che erano stati penalizzati con la chiusura, su tutti i barbieri parrucchieri e anche i negozi per la vendita di abbigliamento ed altro, per i quali era prevista la chiusura.

L’uscita dalla Zona Rossa è stata anche confermata in un post su Facebook dalla sindaca di Favara Anna Alba che raccomanda, comunque, sempre attenzione e il pieno rispetto di tutti quelli che sono i dettami per scongiurare il diffondersi del coronavirus e l’aumento dei contagi.

Per avere una libertà maggiore, soprattutto per i ristoranti, le palestre e le altre attività per le quali sono in vigore le restrizioni per la  Zona Arancione, bisogna aspettare, come da nuovo decreto legge, che anche la Sicilia entri in Zona Gialla. Solo allora si potrà avere la libertà di ritornare ad essere seduti in un ristorante, anche se all’aperto o di poter consumare una bibita al bar.

 940 i nuovi positivi al Covid19su 28.762 tamponi processati, con una incidenza del 3,2%.

La Sicilia è quarta per numero di contagi giornalieri. Le vittime nelle ultime 24 ore sono state 33 e portano il totale a 5.338.

Il numero degli attuali positivi è di 26.085, con un decremento di 6 casi rispetto a ieri.

I guariti sono 913.

Negli ospedali i ricoverati sono 1.422, 6 in meno rispetto a ieri, quelli nelle terapie intensive sono 168, anche in questo caso sei in meno rispetto a ieri.

I nuovi contagi per province:

Palermo 349

Catania 204

Messina 71

Siracusa 71

Trapani 55

Ragusa 44

Caltanissetta 52

Agrigento 84

Enna 10.

I Consiglieri comunali di Agrigento del movimento “Diventerà Bellissima”, Claudia Alongi e Roberta Zicari, hanno presentato richiesta di audizione alla Commissione Territorio e Ambiente dell’Assemblea Regionale, tra tutte le parti in causa, nel merito dell’invio di conguagli retroattivi sul costo dei consumi dell’acqua nell’Agrigentino. La presidente della Commissione, Giusi Savarino, ha già disposto una seduta sull’argomento per giovedì prossimo 29 aprile. Alongi e Zicari affermano: “Riteniamo assolutamente illegittimo l’aumento retroattivo del costo di un servizio già erogato e corrisposto. Occorre annullare questa deliberazione che nei fatti espone l’ente al rischio soccombenza in giudizio, oltre a vessare il cittadino-utente”.

Il responsabile del Dipartimento Giustizia dell’Udc di Agrigento, Giovanni Umile, auspica che una parte delle risorse del Recovery Fund siano destinate anche al settore della Giustizia “al fine – afferma Umile – di migliorare l’efficienza del settore, con la riforma dei processi civile, penale e tributario, della prescrizione, con un maggior incremento della digitalizzazione all’ interno delle Aule, l’aumento del numero dei Magistrati e l’assunzione di nuovo personale amministrativo-giudiziario, al fine di accorciare i tempi della Giustizia. Tutto ciò non è più rinviabile per rendere la Giustizia finalmente quel volano di opportunità per ampliare le garanzie costituzionali di tutti i cittadini”.

Un sacerdote della Diocesi di Piazza Armerina è stato arrestato ai domiciliari a Ferrara dalla Squadra Mobile di Enna per violenza sessuale e atti sessuali con minorenni, commessi quando è stato seminarista e anche dopo la sua ordinazione. La Procura gli contesta l’aggravante dell’aver approfittato delle presunte vittime a lui affidate per ragioni di istruzione ed educazione alla religione cattolica. Le indagini sono state avviate lo scorso dicembre dopo la denuncia di un giovane alla Squadra Mobile. Sono tre le presunte vittime. La Procura di Enna ha lanciato un appello “invitando le eventuali altre presunte vittime a denunciare”.

Nel primo mattino di oggi, a Canicattì, un malvivente, al momento ignoto, armato di una pistola giocattolo, riproduzione di una calibro 9, ha tentato di rapinare il distributore di benzina Esso al Viale della Vittoria. La pronta reazione da parte del proprietario del distributore di carburanti ha indotto l’uomo a fuggire. Sul posto è intervenuta la Polizia. Ricerche e indagini in corso.

Il consigliere comunale del movimento “Onda” di Agrigento, Pasquale Spataro, sostiene che la Tari, la tassa sui rifiuti, non solo non sarà ridotta, ma sarà aumentata. Spataro spiega: “In Commissione Bilancio, tranne io, tutti si sono espressi a favore della determinazione della tariffa sui rifiuti che andrà a pesare sul bilancio delle famiglie. Aumenterà ulteriormente la bolletta nonostante Agrigento si attesti al 70% di raccolta differenziata. E allora la domanda nasce spontanea: perché questo incomprensibile paradosso? La ragione è semplice. Da un lato la Regione Siciliana ci costringe a conferire i rifiuti a centinaia di chilometri di distanza, aumentando così il costo del servizio, e dall’altro lato il Comune di Agrigento è totalmente incapace di controllare le discariche abusive che giornalmente si formano con oneri a carico della comunità. Ciò che mi preoccupa è l’appiattimento della giunta municipale alle dinamiche del governo regionale, che ha concorso, con le proprie scelte, a determinare questa situazione, priva di una strategia chiara finalizzata a contenere l’incremento della tariffa, tra le più alte d’Italia. Che fine hanno fatto le campane per il conferimento dei rifiuti? Come si vuole abbattere l’alto livello di evasione? Occorre inoltre investire sull’attività di controllo contro gli incivili, da assicurare anche tramite le telecamere. E’ una battaglia che porterò avanti con tutti gli strumenti di cui dispongo, nell’esclusivo interesse della città e dei cittadini agrigentini onesti che pagano la tassa sui rifiuti”.

In attesa delle opere di recupero sicurezza, a Scala dei Turchi, a Realmonte, l’associazione ambientalista MareAmico paventa altri crolli. Claudio Lombardo, che ha documentato quanto accade con un video registrato da un drone, afferma: “La Scala dei Turchi è un monumento naturale bellissimo, ma molto fragile. Dopo la frana della scorsa settimana altre zone della stessa falesia rischiano di crollare in mare. Anche il belvedere sta per venire giù. Lungo la falesia si nota pure un’ampia fessura nel terreno che annuncia l’imminente crollo, e che è ancora in piedi grazie alla vegetazione. Gli Organi preposti alla tutela ed al controllo del territorio sono invitati di verificare la stabilità di queste aree, per accertarne la sicurezza”.

Gli agenti del Distaccamento della Polizia Stradale di Canicattì, durante un servizio di vigilanza lungo la statale 640, hanno denunciato per furto aggravato alla Procura della Repubblica di Agrigento tre persone di Canicattì, perché sorprese, in territorio di Castrofilippo, a prelevare abusivamente materiale ferroso dentro un’area di cantiere di proprietà della C.M.C. di Ravenna, impresa assegnataria dei lavori di ammodernamento della 640. I tre, già noti per precedenti di polizia specifici, avevano già caricato su un autocarro Iveco circa 400 chilogrammi di materiale metallico.

Nell’ambito della campagna congiunta di sicurezza stradale in ambito europeo cosiddetta “Speed”, ovvero velocità, dal 19 al 25 aprile la Polizia stradale agrigentina ha accertato ben 118 contravvenzioni al codice della strada, per superamento dei limiti di velocità, con 40 veicoli sanzionati per superamento dei limiti di oltre 40 chilometri orari, e 5 veicoli sanzionati per superamento di oltre 80 chilometri orari, con una velocità accertata massima di 221 chilometri all’ora di una Ferrari sulla statale 640. In totale sono stati decurtati 388 punti-patente, con 45 sanzioni che prevedono il ritiro della patente di guida.