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Nell’ambito del progetto “GenerAzioni Sostenibili”, promosso da un esteso partenariato e dalla capofila Federazione ADA Nazionale ODV – Rete Associativa attraverso le sue articolazioni territoriali distribuite in tutta Italia, nasce anche a Lampedusa, in via Benedetto Croce 4, una bottega solidale al servizio delle persone bisognose del luogo. Grazie al finanziamento concesso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ai sensi dell’art. 72 del D.Lgs. n. 117/2017 – Avviso 2/2020, infatti, verranno messi a disposizione degli anziani e delle fasce di popolazione più in difficoltà generi di prima necessità quali pacchi alimentari, nell’ottica di promuovere la solidarietà verso individui in condizioni di povertà o di disagio e costruire realtà innovative e più ecosostenibili, in cui il contrasto agli sprechi sia parte delle abitudini quotidiane. A Lampedusa in collaborazione con l’amministrazione comunale delle Pelagie e la parrocchia San Gerlando dell’isola, l’ADA con Lampedusa ( associazione per i diritti degli anziani) da sabato 11 febbraio inizierà presso la propria sede, sotto l’indicazioni dell’ufficio delle Politiche sociali servizi sociali e della Parrocchia San Gerlando, la distribuzione dei generi alimentari di prima necessità.

La Caritas diocesana di Agrigento, tramite la Fondazione “Mondo altro”, promuove e partecipa alla raccolta fondi organizzata da Caritas Italiana a favore delle popolazioni turche e siriane vittime del terremoto. Per aderire è possibile un bonifico intestato a: c/c bancario di Banca Intesa S. Paolo intestato a Arcidiocesi di Agrigento
IBAN: IT 69 Y 03069 09606 100000006841

oppure c/c bancario di Banco di Credito Cooperativo Agrigentino intestato a Fondazione Mondo altro Onlus
IBAN: IT 30 C 07108 16600 000000001459

Causale : “Terremoto Turchia-Siria 2023”.

E’ stato diffuso oggi il bollettino settimanale relativo all’evoluzione della pandemia covid in Sicilia. Nella settimana dal 30 gennaio al 5 febbraio, i nuovi positivi sono stati 2.416, ovvero meno 21,91% rispetto alla settimana precedente. L’incidenza è in media di 50 casi ogni 100.000 abitanti, ed è un valore da cui si discostano tre province: Siracusa (69/100.000), Messina (66/100.000) e Palermo (59/100.000). Le fasce d’età più a rischio in Sicilia sono gli over 90 (90/100.000), tra gli 80 e gli 89 anni (89/100.000) e tra i 60 e i 69 anni (72/100.000). Per quanto riguarda la campagna vaccinale, i soggetti che hanno completato il ciclo primario si attestano all’89,59%. Sono ancora 1.058.087 i cittadini che, pur avendone diritto, non hanno effettuato la terza dose. In Sicilia sono state effettuate complessivamente 240.503 somministrazioni di quarta dose, di cui 211.704 a soggetti over 60, e 8.824 quinte dosi.

Sono Francesco Graceffa e Vito Friscia i nuovi coordinatori provinciali del sindacato Csa-Cisal della provincia di Agrigento, di cui è stata rinnovata la segreteria con la nomina anche dei vice Angela Clara Cardinale, Rosa Maria Mandracchia e Salvatore Gueli. “Abbiamo voluto valorizzare alcuni dei nostri migliori dirigenti sindacali – dice Vincenzo Lo Re – Il Csa Cisal è la federazione che si occupa degli enti locali, unico sindacato autonomo firmatario del contratto collettivo nazionale, e in Sicilia vanta un profondo radicamento nelle varie province. La nuova segreteria provinciale è già all’opera per continuare a difendere i lavoratori degli enti locali attraverso un modo nuovo di fare sindacato: partecipato, democratico, fatto di ascolto e condivisione ache mediante assemblee mensili”.

“Era da  tempo che molti lavoratori ASU avevano esposto un po’ a tutti i livelli anche ai nostri sportelli dei diritti del cittadino, la loro posizione lavorativa, precaria e inadeguata dal lato del loro sussidio percepito di circa 600 euro  rispetto a dei lavori ritenuti importantissimi a favore di gente svantaggiata come attività svolte a favore di cittadini  affetti  da patologie importanti come portatori di handicap, anziani, malati, ma anche nel settore della protezione civile, nella tutela del patrimonio pubblico, per intenderci sono quei lavoratori che forniscono la loro attività per la realizzazione di servizi di pubblica utilità, un lavoro molto significativo e importante e indispensabile di cui crediamo che la nostra società oggi non potrebbe farne più a meno, viste le carenze e le falle riscontrate in questa nostra società e negli enti locali che riescono con loro lavoro  a cui a questi lavoratori  spetta il cosiddetto assegno ASU erogato dall’INPS di circa 600 euro per le attività svolte per la realizzazione di questi progetti, avevamo esposto questa loro posizione economica e lavorativa a vari livelli con lettere inviate alla regione all’INPS e a vari componenti politici, ma purtroppo non avevamo raggiunto il nostro scopo di evitare di ghettizzare questa categoria, che ritorniamo a sottolineare lavoratori indispensabili con il loro costante e importante lavoro

Oggi apprendiamo con grande soddisfazione che l’ARS ha approvato l’emendamento che aumenta il sussidio erogato a migliaia di lavoratori ASU aumentando le ore di lavoro settimanali a loro assegnati.

Questo emendamento presentato dai deputati Carmelo Pace e Ignazio Abbate, rappresenta sicuramente una bella vittoria per i lavoratori e anche per la politica che ad oggi si era sempre voltata la faccia dall’altra parte facendo finta di non capire, forse perché non interessata, alle esigenze di questi lavoratori creando scontenti e malumori e dissidi nell’ambito delle famiglie di appartenenza costretti a fare i salti mortali per potere arrivare a percepire l’agognato e magro sussidio erogato.  

Siamo soddisfatti e contenti per questa soluzione a questo vecchio  problema,  che da sicuramente dignità e serenità a questi lavoratori dei beni culturali, degli enti locali, che ad oggi rappresentano una risorsa irrinunziabile per la nostra società, che riusciranno grazie a questo emendamento presentato ed approvato da parte del capogruppo Carmelo Pace a percepire con l’aumento delle ore di lavoro settimanali disponibili con il relativo  stipendio a dare serenità e tranquillità  alle loro famiglie

Un nostro grande augurio a tutti questi lavoratori che abbiamo attenzionato da molto tempo e che adesso con questo emendamento hanno trovato una loro giusta collocazione”.

La Procura di Agrigento, a firma del pubblico ministero Gloria Andreoli, ha chiesto al Tribunale il rinvio a giudizio di 6 imputati di avere indebitamente percepito il reddito di cittadinanza in mancanza di alcuni requisiti essenziali al fine della concessione del beneficio. Si tratta di Francesco Curaba, 62 anni, di Comitini, degli agrigentini Cristian Poni, 42 anni, di Agrigento, Domenico Carista, 34 anni, di Agrigento, Gerlando Volpe, 39 anni, Carmelo Russo, 32 anni, di Agrigento, e di Natalie Verons, 47 anni, originaria del Belgio e residente ad Agrigento.

Sono stati finanziate dall’Assessorato dell’Istruzione e della Formazione Professionale della Regione Siciliana, per un importo di euro 132.119.63, le prime indagini diagnostiche strutturali (con prove distruttive e non distruttive con il ripristino dello stato dei luoghi) e le verifiche tecniche finalizzate alla valutazione del rischio sismico degli edifici scolastici, di proprietà del Comune di Agrigento, candidati, nella manifestazione di interesse indetta dalla Regione Siciliana con DDG n. 136 del 10/03/2022. Un primo finanziamento di euro 132.119.63 dei 630.565,81 euro inseriti nel Decreto 569 del 26/10/2022 di approvazione definitiva dell’elenco relativo alla manifestazione di interesse.

«Siamo felici dei risultati raggiunti – afferma il sindaco Franco Miccichè – non si arresta il tentativo dell’amministrazione di riuscire a ricucire il deficit normativo del nostro patrimonio scolastico da un lato incrementando le azioni di verifica e dall’altro provvedendo, ove possibile, con i fondi del PNRR, al recupero di immobili di edilizia scolastica chiusi da tempo per offrire migliori servizi alle famiglie che devono rivolgersi, nostro malgrado, a strutture private perché quelle pubbliche sono state in passato dimenticate e poco attenzionate».

«Continua senza sosta – afferma l’assessore all’Edilizia Scolastica Gerlando Principato – l’attività, in ritardo rispetto a quanto previsto dalla normativa vigente, di verifica sismica degli edifici scolastici di proprietà comunale. Anche gli edifici ospitanti le Scuole finanziati per un importo di euro 132.119.63, si uniscono alle verifiche già eseguite negli ultimi due anni nei cinque plessi scolastici Nuova Manhattan, Giardino Fiorito, Verga, Vincenzo Reale e Loris Malaguzzi e nella scuola Media “Pirandello” di Via Acrone. Come preventivato, la mappatura delle condizioni di sicurezza degli edifici scolastici di competenza comunale – spiega Principato – programmata ed eseguita per tempo dal Geom Vincenzo Burceri dipendente del comune di Agrigento , ha dato i risultati sperati».

L’Assemblea Regionale ha approvato il bilancio interno da 133 milioni e 500 mila euro. La relazione dei Questori. Ok da Schifani all’aumento delle indennità dei sindaci.

A seguito dell’annunciato incontro a Palazzo d’Orleans, sede della Presidenza della Regione, tra Renato Schifani ed il presidente e il vice presidente dell’Anci, l’Associazione dei Comuni di Sicilia, Paolo Amenta e Giulio Tantillo, è stato disposto l’invocato aumento dell’indennità dei sindaci. Nel corso della riunione sono state inoltre affrontate diverse tematiche ordinamentali e finanziarie che interessano i Comuni, rispetto alle quali il presidente della Regione ha confermato ai vertici regionali dell’Anci la massima attenzione del suo governo. In riferimento all’aumento dell’indennità, Schifani spiega: “L’Assemblea Regionale, nella sua piena autonomia che va rispettata, ha deliberato l’aumento delle indennità dei parlamentari per adeguarle al costo della vita, in ottemperanza a una legge in materia. Pertanto ritengo coerente e consequenziale che anche agli amministratori locali siciliani possa essere riconosciuto, al pari degli altri Comuni italiani, un miglioramento delle loro indennità, attraverso un intervento economico che possa essere modulato, in via bilanciata, tra finanza regionale e locale” – conclude. Per quanto riguarda la riduzione delle riserve del Fondo delle Autonomie locali, il presidente ha garantito l’impegno del governo affinché, nei prossimi mesi, sia ripristinata la dotazione finanziaria preesistente. E nel frattempo l’Assemblea Regionale ha approvato il bilancio interno, che ammonta a 133,5 milioni di euro, con una riduzione di mezzo milione di euro rispetto all’anno scorso. E in proposito, nella relazione al bilancio da parte del collegio dei Questori, si legge: “In tal modo l’Assemblea, nel rispetto delle sue prerogative costituzionali, dà attuazione all’Accordo Stato-Regione del 14 gennaio 2021 che, tra le misure di contenimento della spesa previste, include anche la progressiva riduzione dei trasferimenti all’Assemblea Regionale. Ciò si inserisce nel percorso virtuoso di riduzione delle spese dell’istituzione parlamentare regionale iniziato con l’esercizio finanziario 2013. Il bilancio dell’Assemblea è stato ridotto dai 162,2 milioni del 2012 agli attuali 133,5, con una riduzione di 28,7 milioni che non ha comunque pregiudicato l’ordinario svolgimento delle funzioni istituzionali dell’Ars, neppure nel corso dell’emergenza pandemica che ha comportato un incremento dei costi di sicurezza sui luoghi di lavoro. In particolare, nell’ambito del nuovo bilancio, si è ridotto del 15% lo stanziamento previsto per il rimborso missioni dei deputati da 35.000 euro a 30.000 euro previsti nel 2023. Si è aumentato del 19% lo stanziamento a titolo di contributo alla Fondazione Falcone per la concessione di borse di studio da 101.250 a 125.000 euro. E si è mantenuta una forte consistenza del capitolo sulle iniziative per finalità sociali e di solidarietà, che mantiene per il 2023 uno stanziamento di 1.210.000 euro, con un risparmio di 190.000 euro rispetto allo stanziamento del 2022”.

Giuliana Miccichè

L’impennata dell’inflazione fa crescere la spesa dell’Ars per le indennità dei parlamentari, che passa dai 10,45 milioni del 2022 a 11,2 milioni per il 2023. «Occorre precisare che le voci fondamentali, costituite dall’indennità parlamentare e dalla diaria, sono state modificate a decorrere dal 1° gennaio 2014 per tenere conto del limite complessivo di 11.100,00 mensili previsto dalla legge regionale 4 gennaio 2014, numero 1 – si legge nella nota integrativa al bilancio interno dell’Ars, approvato in aula – la stessa legge prevede che la misura del trattamento sia soggetta ad adeguamento secondo la variazione dell’indice Istat del costo della vita; l’aumento deciso dell’inflazione nell’anno trascorso ha pertanto portato a una rimodulazione in aumento della spesa».

Il Regolamento dell’Unione Europea 2023/5 autorizza l’immissione sul mercato della polvere parzialmente sgrassata di Acheta domesticus (grillo domestico) quale nuovo alimento.
Su tale tema, l’Associazione Italiana Panificatori Assipan Confcommercio esprime la propria convinta contrarietà all’utilizzo di polvere di grillo domestico nella produzione del pane artigianale e dei prodotti da forno.
Pur comprendendo i processi di globalizzazione e le collegate evoluzioni gastronomiche Assipan Confcommercio ritiene che sia necessario tutelare il buon pane fresco artigianale italiano ricco di storia e tradizione.
Inoltre, in ottemperanza alla normativa vigente, in considerazione dell’articolo 14 della legge 4 luglio 1967 n. 580, il pane deve essere prodotto esclusivamente con sfarinati di grano, acqua e lievito con o senza aggiunta di sale comune.
Sebbene, successivamente, il regolamento di cui al D.P.R. 502/1998 consente l’aggiunta di ulteriori ingredienti nella produzione del pane, questi devono essere obbligatoriamente riportati in etichetta.
“Per garantire al consumatore il diritto di compiere una scelta oculata rispetto ad una qualità rilevante del prodotto pane che si accinge ad acquistare, – dichiara Enzo Gaziano, Presidente provinciale di ASSIPAN Agrigento – serve avere la garanzia che venga eliminato ogni singolo fattore che possa ingenerare confusione tra prodotti sostanzialmente disomogenei, come ad esempio, fra il <pane fresco> e il <pane precotto/conservato>”
Assipan Confcommercio, aldilà degli aspetti normativi, ritiene che vi sia ormai da anni il sospetto di un graduale attacco da parte di potentati economici esteri alle eccellenze gastronomiche italiane.
“Dispiace, – dichiara Rosario Pendolino, della direzione nazionale dell’associazione italiana dei panificatori – che i tantissimi panificatori, che con passione, dedizione e soprattutto con tanta voglia di portare avanti le tradizioni, spesso impreziosita anche con l’innovazione, oggi devono affrontare questa incomprensibile concorrenza voluta dall’Unione Europea, anziché predisporre misura di sostegno utile a lenire le sofferenze imprenditoriali che stanno martoriando il comparto dell’Arte Bianca”.
In gioco quindi non vi è solo la tutela del pane italiano, bensì la sopravvivenza delle migliaia d’imprese di tutte le filiere alimentari nazionali.
È tempo che il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste si rechi al più presto di nuovo a Bruxelles.
“Nella consapevolezza che difficilmente la farina di grillo intaccherà la tradizione mediterranea, – dichiara Giacomo Zimbardo, vice presidente nazionale di ASSIPAN – non escludo però il pericolo, con eventuali risvolti, anche, per il nostro export, e per ridurre a zero ogni rischio suggerisco di inculcare l’importanza della dieta mediterranea e dall’arte panaria siciliana, a cominciare dai nostri grani antichi. Solo così, se in passato, quantomeno nel Mezzogiorno, abbiamo stravinto la battaglia contro il pane precotto, in un lontano futuro eviteremo di ritrovarci a tavola filoni o pizza prodotti con polvere di insetti essiccati”.
In gioco quindi non vi è solo la tutela del pane italiano, bensì la sopravvivenza delle migliaia d’imprese di tutte le filiere alimentari nazionali.
È tempo che il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste si rechi al più presto di nuovo a Bruxelles.