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Novità al vertice dell’Anas Sicilia. Da oggi, giovedì primo luglio, vi è un nuovo direttore al posto di Valerio Mele, a capo della struttura per oltre quattro anni. Si tratta dell’ingegnere Raffaele Celia, 50 anni, sposato, due figli. La Sicilia è la regione italiana in cui Anas gestisce la maggiore estensione chilometrica di strade e autostrade: 1735 tra ponti e viadotti per quasi 360 chilometri complessivi, e 149 gallerie per 60 chilometri. Il tutto distribuito lungo una rete di quasi 4200 chilometri. Valerio Mele, trasferito alla direzione generale di Anas a Roma, si occuperà ancora della Sicilia perché assumerà l’incarico di responsabile nuove opere per centro Italia e Isole.

Ad Agrigento l’Aps “Team Spiagge Pulite” lo scorso 11 aprile ha provveduto alla pulizia del litorale Cannatello, segnalando la presenza di diversi rifiuti ingombranti, abbandonati ormai da anni, tra cui un’imbarcazione immersa nel letto del fiume Naro, e uno pneumatico sepolto e incastrato lungo il bagnasciuga.

Dopo svariate sollecitazioni all’amministrazione comunale nell’arco di tre mesi, alcuni rifiuti sono stati adesso rimossi grazie all’interessamento e all’impegno del presidente del Consiglio comunale, professor Giovanni Civiltà. Pertanto, il Team Spiagge Pulite ringrazia Civiltà per l’attenzione testimoniata, ed esorta l’amministrazione comunale a considerare maggiormente il degrado ambientale che affligge il territorio, invitandola nuovamente ad effettuare la rimozione dei restanti rifiuti ingombranti nel più breve tempo possibile.

Nottetempo a Gela, Niscemi, Comiso e Palermo i Carabinieri hanno eseguito, su disposizione del Tribunale di Gela, nove misure cautelari a carico di altrettanti indagati del reato di spaccio di stupefacenti. Una serrata e articolata indagine ha consentito di individuare diversi soggetti di Niscemi dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti, tra i quali Rosario Arcerito, Nicholas Giuseppe Barone e Vincenzo Gerbino. Barone e Gerbino, il 14 maggio del 2019, sono stati arrestati in flagranza di reato perché sorpresi in possesso di 21 grammi di cocaina, che sarebbe stata acquistata poco prima da Giuseppe Domicoli. Seguendo Domicoli, i Carabinieri sono riusciti a individuare e arrestare molti altri spacciatori che si sarebbero riforniti da lui periodicamente, ovvero il comisano Antonio Lo Presti, i vittoriesi Vincenzo Frasca e Bruno Di Stefano, e il palmese Angelo Mangivillano. Nel corso delle indagini, durate circa tre mesi, sono state già arrestate in flagranza di reato 8 persone, sequestrando consistenti quantitativi di sostanza stupefacente.

Lo scorso 28 giugno ad Agrigento i Carabinieri hanno arrestato un immigrato dal Gambia di 22 anni, ospite di un Centro d’accoglienza in via Venezuela, già con precedenti giudiziari, sorpreso in possesso di 3 grammi di hashish, divisi in 4 dosi pronte per essere spacciate, oltre a 70 euro in contanti. Lui ha tentato di aggredire i militari e fuggire, ma è stato bloccato. L’arresto per resistenza a Pubblico Ufficiale e detenzione a fine di spaccio di sostanza stupefacente è stato convalidato, e il Tribunale di Agrigento ha scarcerato l’africano il quale, dopo la scarcerazione, ha ritenuto opportuno recarsi in un bar e minacciare il titolare con la frase: “Preparati a morire”. E ciò perché lo stesso titolare ha aiutato i Carabinieri a bloccare lo spacciatore in fuga. Il minacciato ha avvisato subito i Carabinieri, ed è scattata una denuncia per minacce a carico del gambiano.

Ad Agrigento è massima l’attenzione dell’Azienda sanitaria provinciale verso i casi di operatori sanitari che non si vaccinano contro il covid. Sono in corso serrate verifiche. Il direttore sanitario, Gaetano Mancuso, afferma: “Già da alcune settimane abbiamo intrapreso le procedure di verifica e di sollecito che precedono i successivi provvedimenti. Nel rispetto del decreto legge 44 del 2021, che impone l’obbligo di vaccinarsi agli operatori sanitari, stiamo vagliando la posizione di alcuni che ad oggi non sono ancora immunizzati. Dobbiamo capire perché hanno rifiutato il vaccino. Andremo a verificare ogni singolo caso. Se il rifiuto avviene per patologia o gravi motivazioni, il provvedimento consentirà di spostare momentaneamente il sanitario in uffici che non implichino contatti interpersonali e il rischio di diffusione del contagio. Se ciò non sarà possibile saremo costretti a sospenderli. Diversamente, se ci troveremo di fronte ad una decisione di rifiuto priva di giustificazione, il provvedimento sarà sicuramente di tipo sospensivo”.

Un vasto incendio ha distrutto a Linosa circa tremila metri di macchia mediterranea.

Sulla vicenda degli incendi di Linosa interviene il Segretario della UIL PA del Vigili del Fuoco di Agrigento Antonello Di Malta che dichiara: “da quattro anni stiamo attendendo di sapere che fine hanno fatto i 250Mila euro destinati per il completamento dei lavori su una struttura già deliberata in giunta comunale dall’ ex sindaco Giusy Nicolini per l’isola di Linosa, somme utili per lavori a una struttura già esistente per la consegna e l’apertura del distaccamento volontario dei vigili del fuoco. Nelle ultime ore i vigili del fuoco in tutto il territorio provinciale supportano a gravi carenze di organico , in particolar modo nelle isole Pelagie dove dobbiamo registrare oltre alle carenze di personale anche quelle strutturali nelle sedi di Lampedusa e Linosa dove si registra un forte pregiudizio di un Sindaco che prima non ha voluto concedere un terreno comunale per la realizzazione di un distaccamento VVF terrestre a Lampedusa, poi con il notevole ritardo della consegna del distaccamento volontari VVF fortemente voluto dall’ ex Sindaco Giusy Nicolini e che oggi per quel che ci è dato sapere”.

“Registriamo – continua Di Malta – l’assenza di un amministrazione comunale e del suo Sindaco che riduce il soccorso *ai suoi cittadini a un semplice volontario vigile del fuoco che quando si trova a Linosa libero dal servizio lo vede sempre pronto con un piccolo mezzo antincendio lasciato a disposizione dal comando di Agrigento sull’isola di Linosa e usato, da questo Vigile con grande senso civico , mette a disposizione l ‘amore per la sua terra e i suoi concittadini di Linosa, quel senso civico che invece rileviamo assente da un sindaco e la sua amministrazione, verso queste comunità.- chiude- Di Malta- la cosa grave è che se oggi su Linosa vi era presente il distaccamento dei vigili volontari con il suo personale quella grande macchia mediterranea non sarebbe andata in fumo”.

“Se un imprenditore, o anche un semplice cittadino, paga le tasse in ritardo o consegna oltre i termini previsti gli adempimenti, gli enti pubblici provvedono a sanzionarlo. Giustamente. Se però lo Stato non è altrettanto solerte nel rispettare le proprie regole affinché i cittadini non siano privati per anni di un servizio essenziale, come la possibilità di fruire di una viabilità sicura, non solo non paga mai nessuno, ma pezzi di quello Stato hanno anche l’arroganza di rivendicare il tutto come un risultato da festeggiare, trincerandosi dietro la solita e stucchevole formula ‘da quando ci siamo noi’”.

È questa la dura presa di posizione del presidente provinciale di Ance Agrigento, Carmelo Salamone, dopo la riapertura – solo alla circolazione leggera e a una sola carreggiata – del viadotto Akragas.

“Nel passato abbiamo più volte rimarcato come ci trovi totalmente contrari ogni eccessiva spettacolarizzazione del completamento dei cantieri – continua Carmelo Salamone – Questo vale ancora di più se, come in questo caso, quella che è stata riaperta è solo una parte (come d’altronde era accaduto con la galleria Spinasanta) di un’infrastruttura di grande importanza per la viabilità provinciale e interprovinciale. Non solo. Innumerevoli criticità oggi affliggono il settore delle costruzioni: dai mancati pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni al recente Decreto Semplificazioni che, a dispetto del nome, semplifica poco o nulla, mentre i tempi della burocrazia sono ancora biblici. La politica, impegnata in passerelle elettorali fine a sé stesse, sappia che gli imprenditori e i cittadini non hanno gli anelli al naso e la smettesse di trattare la provincia di Agrigento come colonia romana. Chi sarà il prossimo Console a elargire diritti sacrosanti per dolci concessioni?”.

Le procedure, i requisiti, i controlli e il ruolo del professionista.

Sono questi i temi che saranno trattati nel corso di un seminario, organizzato dall’Ordine degli architetti di Agrigento, sugli incentivi del “SUPERBONUS 110%” introdotti dal Decreto Rilancio 2020 per specifici interventi sul patrimonio edilizio esistente in ambito di efficienza energetica e di interventi antisismici.

Il seminario si svolgerà lunedì prossimo, dalle 08:30, all’hotel Dioscuri By Palace a San Leone.

Dopo i saluti del Sindaco Franco Micciché, i lavori saranno aperti da Rino La Mendola, presidente dell’Ordine, e da Pietro Fiaccabrino, presidente della Fondazione Architetti nel Mediterraneo e proseguiranno con gli interventi di Domenico Prisinzano, ingegnere e responsabile del dipartimento Unità – Efficienza Energetica dell’Enea; Salvatore Crapanzano, commercialista, esperto per gli aspetti fiscali; Giuseppe Grimaldi, architetto ed esperto per gli aspetti tecnici.

Modererà i lavori Giuseppe Mazzotta, consigliere e segretario dell’Ordine degli architetti.

Il Seminario si concluderà in tarda mattinata con un question time, durante il quale i relatori risponderanno alle domande poste dai partecipanti.

Sulla carenza di personale medico utile all’erogazione dei servizi di assistenza sanitaria nelle Guardie mediche turistiche e nei presidi di continuità assistenziale distribuiti sul territorio provinciale, interviene l’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri di Agrigento (Omceo), presieduto da Santo Pitruzzella.

“Lanciamo un appello ai medici iscritti all’Ordine – afferma Santo Pitruzzella – chiedendo loro, ovviamente avendone la possibilità, di dare la propria disponibilità per l’assegnazione di un incarico nelle Guardie mediche turistiche e nei presidi di continuità assistenziale distribuiti sul territorio agrigentino, in modo che non sia messo a repentaglio un servizio utile alla nostra comunità e alla fruizione turistica. I medici interessati possono rivolgersi all’ufficio Gestione convenzione Continuità assistenziale dell’Asp”.