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La Confedercontribuenti si struttura sulla Provincia di Agrigento. Il Referente Provinciale sarà il giovane riberese Calogero Spallino.
L’attuale Presidente di questa Confederazione, il Dott. Carmelo Finocchiaro, insieme ad Dott. Ettore Minniti (Responsabile della sezione di Confedercontribuenti per gli operatori del Turismo, della Ricettività e dei Pubblici Esercizi, dello Sport e della Cultura), hanno individuato nella figura del Dott. Calogero Spallino, e del direttivo da lui formato, il punto di partenza per la crescita e l’attivismo di questa Conf. nella provincia agrigentina.
Il Dott. Spallino collabora già da mesi con questa Confederazione Nazionale cui compito primario è quello di tutelare le imprese e, più in generale, i contribuenti italiani.
Spallino in alcuni articoli e anche tramite social ha già provveduto ad approfondire le recenti criticità sorte con il tanto atteso Decreto Sostegni (alias “Decreto Ristori”) che a parere di molti è risultato gravemente insufficiente alle esigenze economiche di tantissimi commercianti. Afferma Spallino :
“La tutela delle imprese e dei lavoratori deve essere considerata come fondamentale in un territorio nel quale il numero delle ditte individuali, che rappresentano quasi 4/5 del sistema imprenditoriale agrigentino, occupano la settima posizione più alta in campo nazionale, per non parlare del fatto che la stessa popolazione giovanile pare oggi particolarmente interessata a dar vita a nuove attività imprenditoriali.
Sono grato, in particolare al Dott. C. Finocchiaro e al Dott. E. Minniti, oltre che alla Confederazione tutta, per l’opportunità concessaci.
Scegliere di strutturarsi su un territorio vasto puntando su una fascia più giovane (rispetto ai consuetudinari standard italiani) non è un opzione così scontata.
Questa per me e per coloro che hanno scelto di aderire sulla nostra Provincia, persone che ritengo personalmente molto valide e preparate, è una grande dimostrazione di fiducia, ancor di più se tale fiducia deriva da figure professionali preparatissime e di riferimento nel settore dei contribuenti e delle imprese.
Sono altrettanto felice di comunicare l’attuale composizione del direttivo, costituito da “giovani” specializzati in determinati settori lavorativi, che hanno vissuto in prima persona le difficoltà di questa emergenza pandemica.
A sedere nel direttivo provinciale saranno :
Per Sciacca, l’ex Consigliere Comunale Salvatore Accurso Maria Monte (già noto per l’assiduo impegno, da circa vent’anni, nell’attività teatrale come attore, regista e direttore artistico);
Per Ribera, Paolo Gullo (Co-proprietario del locale seccagrandese “Joy” e già noto professionista del settore musicale) e Selene Campo (Estetista nonché proprietaria del centro estetico “New Aesthetics”);
Per Caltabellotta, la studentessa Antonella Colletti (facente anche parte della compagnia teatrale “I Sognattori”);
Anche su Agrigento, Canicattì e Favara si attendono nel breve nuovi ingressi su altrettanti settori occupazionali”.

Dunque, Rosario Livatino sarà beato e la cerimonia di beatificazione si svolgerà domenica 9 maggio, in coincidenza con la data della visita di papa Giovanni Paolo secondo ad Agrigento nel 1993. In Cattedrale alle ore 10 sarà celebrata una messa presieduta dal cardinale Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. La celebrazione si svolgerà nel rispetto delle misure per il contrasto e il contenimento della pandemia. L’ingresso in Cattedrale sarà pertanto riservato a una rappresentanza di vescovi, presbiteri, religiosi, autorità, familiari e fedeli, che disporranno di apposito pass. La celebrazione sarà trasmessa in diretta su Rai 1.

Primi incontri istituzionali del commissario della Provincia di Agrigento, Vincenzo Raffo, che ha ricevuto il colonnello Vittorio Stingo, Comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri di Agrigento. Nel corso dell’incontro, il commissario Raffo ha assicurato il massimo grado di collaborazione tra le due Istituzioni in questo particolare periodo emergenziale legato alla pandemia coronavirus, al fine di fornire appropriate risposte ai cittadini per la soluzione delle criticità del territorio provinciale. Il colonnello Stingo ha condiviso l’esigenza di proseguire la collaborazione istituzionale con la Provincia nell’interesse della comunità provinciale.

La campagna vaccinale di massa avviata nelle isole minori siciliane, dai 18 anni in su, e l’intervento del deputato regionale del Partito Democratico, Michele Catanzaro, che afferma: “La campagna vaccinale di massa nelle isole minori può certamente dare una speranza a tante imprese del settore turistico messe in ginocchio dalla crisi, ma per salvare la stagione turistica il presidente Musumeci avrebbe dovuto ascoltare il grido di aiuto degli imprenditori che avevo rilanciato lo scorso febbraio. Era necessario fare scelte coraggiose già nei mesi scorsi, consentendo così alle imprese del settore di programmare la stagione invogliando i turisti a scegliere le nostre isole minori invece di altre Regioni. Speriamo che non sia adesso troppo tardi per recuperare una stagione turistica che in parte è purtroppo già compromessa”.

Grazie a una collaborazione fra il Comune di Agrigento, assessorato alle Pari Opportunità, Centro antiviolenza “Gloria” e il centro antiviolenza “Telefono Aiuto”,  sono state istituite le giornate “Porte Aperte” contro la violenza sulle donne e la discriminazione di genere. Basterà recarsi presso la biblioteca Franco La Rocca di piazza Aldo Moro, nelle giornate dell’ 11 maggio; 11 giugno e 12 luglio per avere assistenza legale, psicologica e di supporto in ambiente riservato e in modo assolutamente gratuito. “Per avere maggiori informazioni – chiarisce l’assessore Roberta Lala che si è impegnata per rendere possibile anche questa iniziativa – sarà possibile telefonare ai numeri 0922/22922 oppure 351/2712588 o ancora 0922/72976 o 380/6390111”

Il sindacato Fials comparto 118 ha sollecitato il Commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento, Mario Zappia, a provvedere all’attivazione dei tunnel di sanificazione già installati ed inaugurati il 2 febbraio scorso negli ospedali di Agrigento e Sciacca, ma non ancora utilizzabili. “Si tratta – sottolinea il sindacato – di strutture essenziali per sanificare le ambulanze del 118, nonchè gli autisti-soccorritori, gli infermieri e i medici del 118 dopo che hanno effettuato il soccorso di un paziente sospetto o positivo al covid. Peraltro, la mancanza dei tunnel di sanificazione ritarda, a danno degli utenti, il ripristino e l’operatività dei mezzi di emergenza”.

Con ricorso proposto nel 2011, l’ingegnere Manlio Munafò, dipendente regionale, inquadrato nella terza fascia dirigenziale, aveva citato in giudizio la Presidenza e l’Assessorato Regionale Infrastrutture e Mobilità della Regione Siciliana al fine di ottenere, tra l’altro, la declaratoria dell’illegittimità della revoca degli incarichi a Dirigente Generale del Dipartimento Ispettorato Tecnico Regionale dell’Assessorato Regionale Lavori Pubblici e del Dipartimento Regionale Ispettorato Lavori Pubblici, nonché nell’ipotesi di ritenuta legittimità della citata revoca, un incarico equivalente a quelli in precedenza ricoperti, vale a dire un incarico di dirigente generale, con correlata percezione delle differenze retributive allo stesso spettanti in ragione dei predetti incarichi.

Avverso la decisione del Tribunale di Palermo, Sez. Lavoro, che, in primo grado, aveva respinto il ricorso proposto dall’Ing. Munafo’, il dirigente regionale, assistito dagli avv.ti Girolamo Rubino e Mario La Loggia, proponeva ricorso innanzi alla competente Corte di Appello di Palermo, censurando l’erroneità della sentenza anche nella parte in cui, avendo escluso l’illegittimità della revoca anticipata degli incarichi dirigenziali generali ricoperti dall’Ing. Munafò, non aveva consequenzialmente ritenuto applicabile la c.d. clausola di salvaguardia prevista dal CCRL di categoria e finalizzata a tutelare il dirigente nell’ipotesi di revoca anticipata dell’incarico di direzione generale mediante l’attribuzione di un incarico equivalente.

I legali Rubino e La Loggia, inoltre, contestavano l’erroneità della pronuncia del Tribunale di Palermo, in funzione di Giudice del Lavoro, laddove aveva dichiarato insussistente il diritto del ricorrente ad ottenere un trattamento retributivo equiparato a quello di un dirigente generale.

Orbene, la Corte di Appello di Palermo, condividendo le tesi difensive formulate in giudizio dagli avv.ti Rubino e La Loggia, in riforma della sentenza resa dal Tribunale di Palermo, dichiarava il diritto del dirigente Munafo’ al conferimento di un ufficio dirigenziale generale o equivalente per un biennio dal decreto di nomina del 20 febbraio 2009 e, per l’effetto, condannava le amministrazioni regionali appellate al pagamento del corrispondente trattamento economico a far data dall’intervenuta revoca oltre interessi legali.

Per la cassazione della suddetta pronuncia resa dalla Corte di Appello di Palermo, proponevano ricorso la Presidenza e l’Assessorato Regionale Infrastrutture e Mobilità della Regione Siciliana sulla base di un unico motivo di ricorso incentrato sull’asserita errata interpretazione della clausola di salvaguardia dettata dalle disposizioni del Contratto Collettivo Regionale Collettivo della Dirigenza della Regione Siciliana; ricorso avverso il quale proponeva controricorso con ricorso incidentale il dirigente Munafo’, costituitosi in giudizio nuovamente con il patrocinio dell’Avv. Girolamo Rubino.

Ebbene, la Corte di Cassazione, definitivamente pronunciandosi sull’annosa vicenda, ha dichiarato inammissibile il ricorso principale proposto dalla Presidenza e dall’Assessorato Regionale Infrastrutture e Mobilità della Regione Siciliana, non potendo la Suprema Corte sostituirsi, quale Giudice di legittimità, alle valutazioni sulle disposizioni contrattuali proprie del giudizio di merito.

Per effetto della suddetta definitiva pronuncia resa dalla Corte di Cassazione, andranno dunque corrisposte all’Ing. Manlio Munafò le differenze retributive maturate tenuto conto del trattamento economico in precedenza goduto, non potendo più lo stesso conseguire l’attribuzione dell’incarico dirigenziale generale o equivalente in ragione del tempo oramai trascorso dall’avvenuta nomina nel 2009.

Il Questore di Agrigento, Rosa Maria Iraci, ha imposto 12 Daspo da 1 a 3 anni, ovvero il divieto di partecipazione a manifestazioni sportive, ad altrettanti giovani, nove dei quali sono stati denunciati per reati legati alle sostanze stupefacenti e tre in ambito armi. Inoltre sono stati imposti 3 Dacur, ovvero il divieto di frequentare alcuni esercizi pubblici dove i giovani si sono resi responsabili di condotte violente.

I Carabinieri della Compagnia di Canicattì hanno effettuato un blitz nello storico quartiere di Borgalino dove, nel corso di una perquisizione, hanno sequestrato un ingente quantitativo di marijuana, per un valore di mercato di diverse migliaia di euro. In particolare, tra le numerose case apparentemente abbandonate nel quartiere, in via Suor Maria è stato scoperto un centro di stoccaggio della droga: una parte della marijuana è stata trovata ad essiccare, ed un’altra, più consistente, nascosta nel sottotetto dell’immobile, è stata rinvenuta già confezionata pronta per essere smerciata. Sono stati sequestrati complessivamente 2 chili di marijuana, che adesso saranno campionati ed analizzati dal competente laboratorio del Comando provinciale dei Carabinieri di Agrigento.

Arriva una ricompensa per chi fornirà notizie utili sul caso della sparizione della piccola Denise Pipitone.
A mettere a disposizione la cifra di 50 mila dollari è un imprenditore italoamericano, Tony Di Piazza, consigliere del Palermo, che così vuole sostenere le indagini e facilitare il ritrovamento della bambina, o comunque raccogliere notizie che possano essere utili al caso da poco riaperto dalla procura di Marsala.

Alla notizia, Piera Maggio mamma di Denise ha commentato che “si tratta di una persona sensibile”. La stessa ha poi utilizzato i social per condividere l’offerta dell’imprenditore spiegando che non è la prima volta in questi anno che alcune persone si sono spese per la causa, contribuendo alle indagini per la ricerca della verità con iniziative simili a quelle di Tony Di Piazza: “Chi lo sa, forse con questa offerta, chi ha avuto un tentennamento magari – considera Maggio – potrà fornire maggiori dettagli su cose che conosce“.

Poi Piera Maggio in collegamento telefonico con Mattino Cinque, ha poi detto che adesso si aspetta che la verità emerga forte e prepotente, parlando della riapertura delle indagini da parte della Procura di Marsala:  “Quello che chiedo in tutta questa vicenda è verità e giustizia per Denise, perché non si può far sparire una bambina così e farla franca“, conclude la donna.