Due morti, tra cui Samuel Cuffaro di appena 19 anni. Una persona ferita gravemente e trasferita in elisoccorso al Centro grandi ustionati di Cesena e altre due all’ospedale di Branca, tutte di età compresa tra 20 e 30 anni.
È il bilancio drammatico dell’incidente sul lavoro che si è consumato all’interno di un laboratorio-magazzino di Gubbio, precisamente in zona Canne Greche, dove per cause in corso d’accertamento si è innescata una violentissima esplosione che ha sventrato l’edificio di una società privata fondata da un gruppo di giovanissimi. Sul posto hanno lavorato per ore i vigili del fuoco di Gubbio insieme alle squadre di Perugia e Gaifana, fino al ritrovamento del corpo di una donna di 52 anni, Elisabetta D’Innocenti, la seconda vittima, anche lei impiegata nell’azienda. Hanno poi ripreso sabato mattina prestissimo, per la messa in sicurezza dell’area e il supporto ai carabinieri per l’accertamento delle cause. Anche un pompiere, fra l’altro, è dovuto ricorrere alle cure dei sanitari dopo aver lottato contro le fiamme e le esplosione che i primi soccorritori hanno dovuto fronteggiare: il vigile del fuoco è rimasto intossicato ed è stato trasferito all’ospedale di Branca.
fonte: umbria24.it
Ieri sera, era quasi la mezzanotte. Nel cuore del Villaggio Mosè, crocevia principale di tutte le automobili, ad un certo punto si vedono diverse macchine della Polizia Stradale, quattro, cinque, sia nella carreggiata di destra che in quella di sinistra.
A terra una decina di poliziotti, tutti con paletta in mano, pronti a fermare ogni auto che transitava in quel tratto di strada. E non c’è stata una sola macchina che non è stata controllata. Il tutto nell’ambito di prevenzione e controllo del territorio visto e considerato che già dalle 22,00 scatta il coprifuoco.
Gentili, i poliziotti, come dicevamo prima, hanno controllato ogni automobile. Fra di loro il nuovo Dirigente della Stradale agrigentina, Manuel Montana, giunto nella Città dei Templi appena due settimane addietro al posto di Francesco Sammartino che sicuramente ha lasciato un buon ricordo.
Montana, siamo certi, assieme ai suoi uomini, non sarà da meno. Vedere anche il Dirigente con la paletta in mano pronto a fermare le autovetture non è cosa di tutti i giorni.
Anche questo è un grande gesto che riesce ad inculcare una certa tranquillità alla popolazione. Anche perché pena ti sposti di cento metri trovi pattuglie dei Carabinieri. E se hai altri cento metri trovi anche la Guardia di Finanza.
Meglio di così…
Buon lavoro!
Il conducente e sei passeggeri sono rimasti feriti nel violento impatto avuto da un autobus dell’Azienda metropolitana trasporti (Amt) e un palo della linea elettrica a media tensione posto ai margini della carreggiata. L’incidente è avvenuto ieri mattina in viale Vigo, nel popoloso rione di Librino.
Gli agenti della sezione volanti della Questura di Agrigento, hanno elevato nella giornata di ieri otto sanzioni, per il mancato rispetto delle norme anti-covid. Otto i soggetti più o meno giovani che ieri in Via Atenea, in pieno centro ad Agrigento, sono stati sorpresi mentre violavano le prescrizioni anti-contagio, considerato che erano assembrati, non rispettavano il distanziamento sociale, non utilizzavano correttamente la mascherina, e in alcuni casi la stessa era assente.
Per ognuno di loro è scattata la multa di euro 400
Se n’è andata in silenzio, come era solita fare nella sua vita.
Persona decisamente perbene, leale e sincera. Infaticabile professionista, infermiera del reparto di Cardiologia dell’ospedale di Agrigento, sempre pronta ad aiutare gli altri con tipico fare materno. Nessuna distinzione per lei, giovani o anziani, erano tutti da aiutare amorevolmente.
Si è spenta questa mattina, dopo avere lottato per quasi due anni con una terribile malattia. Prima la speranza, poi il sorriso, poi la lenta discesa che l’ha portata alla fine.
Donna di eccezionali virtù, profondamente cristiana Maria Grazia Fantauzzo, 52 anni, lascia il marito Lorenzo Capostagno, oculista e i figli Claudio e Roberto.
Maria Grazia è stata per cinque anni consigliere comunale; eletta nel 2015 nella lista “Agrigento Rinasce” ha appoggiato il gruppo politico di Lillo Firetto che oggi vuole ricordarla così: “Maria Grazia, persona dolcissima. Perbene. Se ne è andata troppo presto. Rimarrà quella sua espressione limpida. Un ricordo nostalgico e bello insieme. Una tristezza infinita”.
I funerali oggi pomeriggio alle 15,00 nella chiesa del Sacro Cuore del Quadrivio Spinasanta.
Il Direttore responsabile di sicilia24h.it Lelio Castaldo e tutta la redazione sono vicini alla famiglia di Maria Grazia.
L’Accademia internazionale “Federico secondo di Svevia” Arte – Lettere – Scienze di Messina, compresa nella Febac, la Federazione Europea Beni artistici e culturali, ha nominato cavaliere dell’arte il pittore agrigentino Gerlando Meli, per alti meriti artistici ottenuti in campo nazionale e internazionale. Nella motivazione del riconoscimento a Gerlando Meli si legge ancora: nella sua arte ha profuso sentimenti universali come la solidarietà e la pace, espressione apprezzabile di un sentimento e di un pensiero che trapelano dai suoi quadri. Di recente il pittore Meli ha conosciuto personalmente l’attrice italiana Claudia Koll, e le ha donato una sua litografia dal titolo “Pirandello e la sua Valle dei Templi di Agrigento”. La Koll ha gradito il gesto dell’artista Meli e si è congratulata per la sua tecnica e per le sue doti umane. Nella foto il pittore Meli mentre dona l’opera a Claudia Koll insieme all’accademico Joachim Haing-Moe.
La Cia, la Confederazione italiana agricoltori, di Sicilia, ha scritto al Governo regionale affinché siano accelerate procedure e tempi sulla riforma dei Consorzi di bonifica e la soluzione certa sui debiti pregressi e sui ruoli consortili. La presidente della Cia Sicilia, Rosa Giovanna Castagna, afferma: “Dopo 26 anni di commissariamenti, la Regione deve esprimere un percorso di chiarezza ed interventi risolutivi. Un’agricoltura di qualità non può che essere sostenuta ed accompagnata da Enti efficienti. La riforma, in un’ottica di modernità per il futuro, sarà una scommessa per la Sicilia, ma dovrà essere vista come la normalità dopo lunghi anni di torpore nel campo delle risorse idriche”.
Anche la Sicilia – con più precisone le province di Palermo, Messina, Catania, Enna, sono interessate al problema della ricaduta dei frammenti dovuti al rientro del razzo cinese. Proprio ieri la Protezione Civile della Regione, ha partecipato al Comitato Operativo Nazionale Protezione Civile convocato d’urgenza sul problema in essere.
Il Direttore generale Cocina, ha avuto conferma che si tratta di frammenti di circa cento chili che precipiteranno sulla terra alla velocità di 200 km/h, o giù di lì. Questi frammenti potranno quindi danneggiare cose o persone, anche se la probabilità è molto bassa. Per questo ieri sera si è tenuto il comitato operativo della Protezione civile, per analizzare gli ipotetici scenari dovuti al rientro incontrollato nell’atmosfera del lanciatore spaziale cinese “lunga marcia 5B”.
L’ora di rientro sulla terra del razzo è previsto per le ore 2:24 di domenica 9 maggio, ma con uno scarto di più o meno 6 ore, e in questo arco temporale saranno 3 le traiettorie che interesseranno oltre alla Sicilia anche altre regioni quali Umbria, Lazio, Puglia, Abruzzo, Basilicata, Sardegna, Molise, Campania e Calabria.
Il rientro del razzo sarà accompagnato da continui aggiornamenti, legati alla densità dell’atmosfera e all’attività del sole.
L’agenzia Spaziale Italiana, un membro dell’ufficio del consigliere militare della Presidenza del Consiglio, oltre a rappresentanti del Ministero dell’Interno, degli Esteri, del dipartimento dei Vigili del Fuoco, della Difesa, dell’aeronautica Militare, della protezione civile, hanno istituito un tavolo tecnico, e continuerà insieme ai rappresentati delle Regioni interessate, a seguire tutte le operazioni di rientro, fornendo analisi e aggiornamenti.
Dalle informazioni raccolte fino ad ora, alcune delle indicazioni fornite sul comportamento di auto protezione dicono che è poco probabile che i frammenti provochino crollo di edifici, pertanto si consiglia di restare all’interno delle proprie abitazioni, stando però lontani da finestre e porte a vetro;
i frammenti impattando sui tetti degli edifici potrebbero causare danni, perforando i tetti stessi e i solai sottostanti, così determinando anche pericolo per le persone: pertanto, non disponendo di informazioni precise sulla vulnerabilità delle singole strutture, si può affermare che sono più sicuri i piani più bassi degli edifici;
è poco probabile che i frammenti più piccoli siano visibili da terra prima dell’impatto;
alcuni frammenti di grandi dimensioni potrebbero resistere all’impatto.
Si consiglia, in linea generale, che chiunque avvistasse un frammento, di non toccarlo, mantenendosi a una distanza di almeno 20 metri, e dovrà segnalarlo immediatamente alle autorità competenti.
E’ appena entrato nel porto di Mazara del Vallo, scortato da una motovedetta della Guardia Costiera, il peschereccio “Aliseo”, con sette uomini d’equipaggio compreso il comandante Giuseppe Giacalone, rimasto lievemente ferito dai colpi d’arma da fuoco sparati da una motovedetta militare libica. L’assalto è avvenuto due giorni fa a nord della costa di Tripoli, in acque internazionali anche se all’interno della Zona di protezione pesca libica.
L’intervento tempestivo della Marina Militare italiana, giunta in soccorso del peschereccio con la fregata Libeccio e un elicottero, ha convinto i militari libici a rilasciare l’imbarcazione.