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Sono 192 i nuovi casi di Covid19 registrati nelle ultime 24 ore in Sicilia a fronte di 10.201 tamponi processati nell’isola. L’incidenza scende di poco 1,9% ieri era al 2,1%. L’isola resta anche oggi al terzo posto per i nuovi contagi giornalieri in Italia, dietro Campania e Lombardia. Gli attuali positivi sono 3.547 con piu’ 38 casi rispetto a ieri. I guariti sono 152. Si registrano due nuove vittime che portano il totale dei decessi a 5.990. Sul fronte ospedaliero sono 149 i ricoverati, uno in piu’ rispetto a ieri, e 18 in terapia intensiva, 2 in meno rispetto a ieri.

I nuovi casi per province:

Caltanissetta 54; Messina 33; Agrigento 23; Enna 23; Trapani 20; Palermo 14; Catania 12; Ragusa 10; Siracusa 3

 

Sono i tre componenti di fresca nomina che faranno parte del  Nucleo di Valutazione del Libero Consorzio Comunale di Agrigento.
Il Commissario Vincenzo Raffo. persona di indubbie qualità morali, nominato con Decreto dal Presidente Regionale Nello Musumeci su proposta dell’assessore regionale agli Enti Locali Marco Zambuto, ha nominato l’Oiv organismo indipendente di valutazione.
I nuovi componenti sono vecchie conoscenze della politica locale; l’avvocato Luigi Troja, già Presidente del Consiglio Comunale di Porto Empedocle per due lustri 2006/2015 ai tempi del governo Firetto, e consulente del presidente della Commissione ambiente in Senato in quota Ncd con Marinello nel  biennio 2015/2018. Attualmente componente del Parco Archeologico della Valle dei Templi.
Poi c’è Giovanna Franco, dipendente del Tribunale di Agrigento, moglie del già consigliere Giuseppe Salsedo, già vicino all’Udc di Cuffaro e ora vicino alle posizioni di Marco Zambuto.
Infine Antonio Piro, figlio dell’ex sindaco di Cattolica Eraclea Cosimo, oggi vicino alle posizioni di Forza Italia e a Riccardo Gallo.
Il loro incarico ha durata triennale e prevede un emolumento annuo di circa 15 mila euro per il presidente; qualche migliaio in meno per i componenti.
Nulla da ridire e nulla da eccepire. E’ tutto legale.
Già nelle migliaia e migliaia di carte dell’inchiesta su Girgenti Acque l’on. Gallo, unitamente a suoi sodali, è comparso decine e decine di volte su presunte assunzioni fatte alla ex società gestita da Marco Campione.

La maggior parte sono studenti che avevano iniziato il 6 luglio a fare i tamponi per rientrare in Italia e in quell’occasione si è scoperto il contagio: circa 50 sono positivi e gli altri sono costretti alla quarantena perché entrati in contatto con i compagni infettati
di AGI.it 10 luglio 21, 13:55
Sono oltre 100, di cui la maggior parte studenti di una vacanza studio, gli italiani in quarantena a Malta che si sono messi in contatto con l’ambasciata, dopo lo scoppio di un cluster tra giovani. A quanto si apprende, il numero esatto continua a oscillare, mentre il personale dell’ambasciata italiana sull’isola ha fatto avere ai ragazzi – trasferiti in un apposito albergo Covid – medicinali e beni di prima necessità.

Gli studenti avevano iniziato il 6 luglio a fare i tamponi per rientrare in Italia e in quell’occasione si è scoperto il contagio: circa 50 sono positivi e gli altri sono costretti alla quarantena perché entrati in contatto con i compagni infettati. In tutto, sono presenti almeno 30 minorenni.

“Chi può, faccia quello che può fare”. È l’accorato appello rivolto dai microfoni del Tg della Rai Friuli Venezia Giulia al mondo della politica da un uomo, che ha preferito rimanere anonimo, padre di una ragazza friulana di 16 anni che fa parte del gruppo di giovanissimi italiani rimasti bloccati a Malta perché in quarantena, dopo che diversi tra loro erano risultati positivi al Covid

Cinque sono del Friuli Venezia Giulia e di questi, due sono triestini. L’uomo ha reso noto nell’intervista che ora i ragazzi “grazie all’impegno dell’ambasciata italiana, sono stati trasferiti in un albergo migliore, dove c’e’ anche assistenza sanitaria”, criticando il fatto che i giovani sarebbero stati “blindati dalle autorità maltesi, senza avere la possibilità di avere contatti” e che sarebbe stato loro vietato di uscire, neanche per procurarsi da mangiare o da bere. Ufficialmente i ragazzi dovranno restare in quarantena fino al 22 luglio. La sedicenne figlia dell’uomo ha fatto la prima dose di vaccino.
(AGI)

Cresce la febbre anche in provincia di Agrigento per la finale degli Europei in programma, domani sera, domenica 11 luglio.

A San Leone, organizzato dal Ristorante Mirasole, i proprietari hanno allestito un programma ricchissimo che avrà inizio alle ore 19 con la musica di Dj Salvo. Tanta musica italiana con tanto di aperitivo.

Dalle 21 stop alla musica e spazio alla sfida tra l’Italia e l’Inghilterra che verrà proiettata su maxischermo.

Se vittoria degli Azzurri sarà è stato preparato un programma ad hoc dalla famiglia Messina, proprietaria del Mirasola.

In ogni caso, indipendentemente dal risultato finale del match, ripartirà il set musicale fino a tarda notte.

Domani, domenica 11 luglio, sarà inaugurato, a Raffadali, nel centro storico, alle ore 18:30, il “bevaio del canale” e una stele rappresentativa e celebrativa del quartiere “U sgaranu”. In scaletta, nel corso della cerimonia, vi saranno degli interventi artistici del poeta Enzo Argento, che è nato nello stesso quartiere, e da dove ha iniziato la sua carriera artistica. L’iniziativa è compresa nell’ambito della festa della Madonna degli infermi, e anticipa la messa domenicale alle ore 20. Alla manifestazione parteciperanno tra gli altri l’arciprete di Raffadali, don Stefano Casà, il sindaco di Raffadali, Silvio Cuffaro, il presidente del Consiglio comunale, Santino Farruggia, e i fondatori della Farm Cultural Park a Favara, Andrea Bartoli e Florinda Saieva.

Ad Agrigento, nella sede dell’Accademia delle Belle Arti Michelangelo, si è svolta una partecipata manifestazione dedicata alla festa di San Calogero, una delle più antiche tradizioni popolari della Sicilia che, anche quest’anno, seppur in modo minore, subisce, come l’anno scorso, le restrizioni imposte dalla pandemia covid. L’iniziativa culturale è stata organizzata da Lello Casesa, storico cultore delle tradizioni popolari, che commenta: “Abbiamo voluto testimoniare, attraverso la fede e la devozione, l’amore verso il Santo nero e le sue antiche tradizioni. L’incontro di quest’anno è stato incentrato sui portatori di San Calò, i veri protagonisti ed il fulcro centrale della festa di San Calò. Sono loro, infatti, giovani, adulti e anziani, gli elementi più caratteristici della festa, e, senza di loro, non avrebbe alcun significato caricare sulle spalle il simulacro tra le strade della città al suono della campanella e dei tamburi. Ad alcuni di loro, su precisa volontà del Comitato per il recupero delle tradizioni popolari siciliane, è stato consegnato un premio speciale. Sono stati numerosi gli agrigentini che hanno aderito al nostro invito, tra i quali Angelo Capodicasa, Calogero Sodano, Don Angelo Chillura, Marco Zambuto, Calogero Firetto, Pippo Flora, Alfredo Prado, Vincenza Ierna, Gianfranco Iannuzzo, Calogero Ferlisi, Nuccio Mula, Silvio Schembri, Giuggiù Gramaglia, Carmelo Lazzaro, Lello Analfino, Elio Di Bella, Michela Faro, Beniamino Biondi, Raffaele Zarbo, Mario Aversa, e altri ancora. Nel corso dell’evento, introdotto dalla benedizione e distribuzione del pane di San Calogero, si sono esibiti il musicista Tom Sinatra, l’orchestrina del Val d’Akragas, ed è stato proiettato un frammento video realizzato da Giuseppe Cacocciola sulla festa. Emozionante è stata la premiazione, da parte del sindaco di Agrigento Franco Miccichè e dell’assessore regionale Marco Zambuto, agli anziani portatori del Santo, circondati dall’affetto del direttivo dell’Associazione Portatori e, sopratutto, dai numerosi devoti e agrigentini presenti”.

Il prossimo 29 luglio il Consiglio di Stato si pronuncerà sulle istanza cautelari proposte dal dott. Prestipino Giarritta e volte alla sospensione degli effetti della sentenza – resa sul contenzioso originariamente introdotto dal dott. Viola originario di Cammarata (AG) – che ha annullato la nomina del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma.

Come è noto, il Consiglio di Stato, con sentenze dello scorso maggio, ha rigettato gli appelli proposti dal CSM e dal dott. Prestipino Giarritta e confermato la sentenza del TAR Lazio che aveva annullata la nomina di quest’ultimo quale Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma

Pertanto, il dott. Viola, originario di Cammarata (AG) – difeso dagli avv.ti Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, ha invitato il CSM a riattivare – in esecuzione delle suddette pronunce del Giudice Amministrativo – il procedimento volta alla nomina del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma procedendo, previo il necessario concerto ministeriale, a sottoporre al Plenum le proposte originariamente formulate dalla V Commissione in data 23.05.2019.

Infatti, per effetto delle pronunce del Giudice Amministrativo, è stato annullato il “Provvedimento con il quale – nella seduta del 19.09.19 – la Quinta Commissione del Consiglio Superiore della Magistratura – ha disposto la revoca della proposta originariamente formulata” a favore del dott. Viola.

Frattanto, il dott. Prestpipino Giarritta – difeso dal Prof. Massimo Luciani e dagli avv.ti Chirulli e D’Andrea- ha proposto avverso le suddette sentenze un ricorso per Cassazione e un ricorso per revocazione innanzi al CGA.

Inoltre, con apposite istanze cautelari, il dott. Prestipino Giarritta ha chiesto al Consiglio di Stato di sospendere le suddette sentenze nelle more della definizione – rispettivamente – del ricorso in Cassazione e del ricorso per revocazione.

Il dott. Viola si è costituito in giudizio con il patrocinio degli avv.ti Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia chiedendo il rigetto della domande proposte dal dott. Prestipino Giarritta.

Il Presidente del Consiglio di Stato ha fissato per la camere di consiglio del 29 luglio 2021 la trattazione delle suddette istanze cautelari.

Nel caso di rigetto il dott. Viola– in mancanza di spontanea esecuzione da parte del CSM – potrebbe proporre ricorso per ottemperanza al fine di ottenere l’esecuzione della sentenza.

Nell’ambito dell’emergenza rifiuti a Favara, la sindaca Anna Alba ha assicurato che lunedì prossimo sarà pagata una mensilità e la 14esima agli operatori ecologici. Tuttavia, in attesa, i netturbini mantengono lo stato di agitazione e l’astensione dal lavoro. Pertanto, il Raggruppamento di imprese che gestisce il servizio di nettezza urbana a Favara, alle strette da diffide e rischi per la salute pubblica, ha ingaggiato operatori ecologici non appartenenti al comparto di Favara. E’ quindi iniziata, seppur a rilento, l’attività di rimozione dei rifiuti accumulati.

Come già pubblicato, il sindaco di Grotte, Alfonso Provvidenza, è stato designato presidente dell’Assemblea della neonata Aica, l’Azienda idrica dei Comuni agrigentini. In proposito, lo stesso Provvidenza commenta: “La costituzione dell’Azienda speciale consortile Aica rappresenta un punto di svolta per i Comuni agrigentini. Adesso dobbiamo essere concreti e rendere operativa la nuova azienda in breve tempo. L’obiettivo è quello di realizzare un soggetto in grado di perseguire il principio di sana e prudente gestione del servizio idrico, di assicurare servizi economici ed efficienti ai cittadini della provincia di Agrigento, di tutelare i lavoratori, e di coinvolgere tutti i soggetti protagonisti diretti e indiretti del servizio idrico integrato. Desidero ringraziare i sindaci che mi hanno conferito questo prestigioso ma gravoso incarico e spero, insieme alla vice presidente e sindaca di Naro, Maria Grazia Brandara, in piena collaborazione con l’Ati, e in particolare con il presidente e sindaca di Sciacca, Francesca Valenti, e il vice presidente Domenico Gueli, di programmare e concretizzare in tempi accettabili i desiderata dei nostri cittadini: tariffe eque, servizi, infrastrutture, e legalità”.

Ci sono fatti e momenti che segnano la storia di un territorio; se questo è vero, allora possiamo affermare, senza rischio di smentita, che questi ultimi giorni hanno scritto la storia della nostra comunità: prima la nomina del C.D.A. che guiderà la nuova società consortile speciale per la gestione delle risorse idriche prima e poi l’atto di costituzione della società stessa, scrivono una pagina epocale nella ventennale battaglia per l’acqua pubblica.

Un pensiero doveroso a quanti, liberi cittadini ed associazioni civiche, si sono battuti in questi anni con ogni strumento a loro disposizione, dimostrando una straordinaria tenacia e determinazione.

La gioia straordinaria che tutto questo ci provoca, relega decisamente in secondo piano le gratuite polemiche, inscenate dalle solite “Cassandre”, che nelle ore precedenti si erano affrettate ad offrire all’opinione pubblica una rappresentazione di una vicenda che, puntualmente, i fatti hanno contraddetto.

Di fatto la costituzione della società consortile speciale, guidata da un C.D.A. di assoluta affidabilità e competenza, consegnano alla nostra provincia una prospettiva di assoluto rilievo.

Tale storico traguardo che ci consente di rivendicare, con orgoglio, l’azione coraggiosa condotta in questi anni dai nostri sindaci, amministratori e consiglieri comunali, nonchè dal Presidente dell’ATI, Francesca Valenti, i quali si sono battuti con forza e determinazione, nonostante gli innumerevoli ostacoli disseminati sul terreno in questi anni.

Rivendichiamo la coerenza, la chiarezza e la linearità di una comunità politica che, su base provinciale e territoriale, non ha mai avuto dubbi nel battersi a sostegno della gestione pubblica dell’acqua, non solo a parole o con proclami, ma anche con i fatti.

Chissà se altre forze politiche possano sostenere altrettanto, senza correre il rischio di essere smentiti dai fatti?

Chissà se quanti, negli ultimi mesi hanno, in diverse sedi ed occasioni, introdotto nel dibattito e nella discussione, perplessità e riserve che, per quanto legittimi sul piano della dialettica politica, tuttavia, di fatto, hanno ritardato sensibilmente l’approvazione dello Statuto nei consigli comunali e, di conseguenza, l’approdo finale alla costituzione della società consortile speciale, oggi staranno celebrando questo risultato?

Oggi lasciamo questi interrogativi al giudizio di altri, la cosa non ci riguarda; oggi la nostra preoccupazione deve essere quella di mettere il cittadino in testa alle scelte di questa fase, affinché questi non debba soffrire dei ritardi nella costituzione del nuovo ente e delle conseguenti difficoltà gestionali, che questa fase di transizione si porterà dietro.

Ci rivolgiamo pertanto e nuovamente alle massime autorità istituzionali e di governo del territorio, affinché in un momento così delicato, venga assicurata una gestione delle risorse idriche che salvaguardi il territorio, nelle more che si definisca la piena operatività della società consortile speciale, attraverso forme di governo provvisorio che assicurino una transizione che sia la più serena possibile;

Allo stesso tempo auspichiamo che le istituzioni di governo, nazionale e regionale, si facciano carico di assicurare il dovuto supporto e sostegno nella predisposizione degli strumenti finanziari della nuova società consortile, affinchè i comuni agrigentini ed i vertici societari non siano lasciati soli nella delicatissima fase dello start up.

Per il resto, non intendiamo entrare nel merito di questioni che non ci appartengono, limitandoci ad esprimere gratitudine e fiducia incondizionata nei riguardi della magistratura e delle forze dell’ordine, per il lavoro straordinario che quotidianamente svolgono.

Ci limitiamo ad auspicare tuttavia che la politica, a tutti i livelli, batta un colpo sul terreno di una nuova “questione morale” , assumendo posizioni nette ed inequivocabili, seppur nel pieno rispetto del valore irrinunciabile del garantismo; in tal senso crediamo opportuno che le amministrazioni ed i consigli comunali della Provincia di Agrigento valutino di costituirsi parte civile in giudizio, nell’eventualità che si celebrino dei processi; lo consideriamo un gesto rispettoso nei riguardi delle centinaia di migliaia di agrigentini che, a questo punto, chiedono chiarezza e trasparenza.