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Al dott. Giovanni Di Leo, nuovo procuratore della Repubblica di Agrigento, il Cartello Sociale rivolge il più cordiale benvenuto e augura
 buon lavoro.
Il Cartello Sociale della provincia di Agrigento, composto dalle segreterie di CGIL, CISL, UIL e Ufficio di Pastorale Sociale e Lavoro della Diocesi, nasce dalla spinta di diverse componenti attive della società civile per affermare un modello di confronto e dialogo con i soggetti istituzionali competenti ad affrontare le problematiche del territorio.
Lo attende un compito non facile in una terra dove si registra una presenza notevole di criminalità organizzata e dove la cultura mafiosa influenza ancora pesantemente quella che si definiscono zona grigia.
Ma la sua riconosciuta professionalità, le sue competenze giuridiche e la indiscussa esperienza ci danno la certezza che saprà assolvere nel migliore dei modi il prestigioso incarico a cui è stato chiamato.
Per la parte che ci riguarda siamo stati e saremo sempre a fianco di chi rappresenta un presidio alto della difesa della legalità nel nostro territorio.

Il plenum del Csm ha deciso: il nuovo Procuratore della Repubblica di Agrigento sarà il dott. Giovanni Di Leo che prende il posto lasciato dal dott. Luigi Patronaggio e dal facente funzione dott. Salvatore Vella.

Erano rimasti in due a concorrere per la Procura agrigentina; oltre a Di Leo la dott.ssa Roberta Buzzolani, attualmente capo dei Pm a Sciacca che ha perso nel corso della nomina avvenuta a maggioranza: 17 voti Di Leo, 12 Buzzolani.

Di Leo è in magistratura dal 1989: ha iniziato la sua carriera ad Agrigento con funzioni di giudice nel 1990, per passare, 3 anni dopo, a Sciacca con funzioni di pm.

Tra il ’97 e il 2003 ha lavorato a Palermo, prima come pm e poi come giudice, mentre nel 2003 è passato alla giurisdizione contabile, rientrando poi nella magistratura ordinaria due anni dopo, come pm a Roma. Nel 2009, poi, ha svolto funzioni di pm a Caltanissetta e, dal 2015 a oggi, di sostituto pg in Cassazione.

 

 

Nella giornata del 24 luglio, in Licata, i poliziotti della Polizia di Stato del Commissariato di Licata, congiuntamente ai poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Agrigento, nel corso di un’attività tesa alla repressione dei reati, focalizzata contro il tristemente noto fenomeno dei furti d’acqua, hanno tratto in arresto tre persone nella flagranza di reato.

Il servizio in questione, svoltosi nelle campagne licatesi, precisamente in contrada Safarello, ha portato alla luce diversi appresamenti abusivi alla conduttura idrica gestita dalla società SICILIACQUE spa. Il personale, nel corso del servizio, constatava che gli allacci abusivi erano in funzione e sottraevano illecitamente ingenti quantità d’acqua destinata alla collettività.

Il personale della Polizia di Stato, quindi, con un attività celere e certosina, congiuntamente ai tecnici dell’anzidetta società, al termine degli accertamenti, risaliva ai responsabili, traendoli in arresto in flagranza di reato per furto aggravato, e procedeva al sequestro dell’invaso, dove l’acqua era stata convogliata, e del materiale utilizzato per la commissione del reato.

Gli arrestati, al termine degli atti di rito, venivano quindi posti a disposizione dell’A.G. e a loro veniva contestato il reato di furto aggravato in concorso. Al termine dell’udienza direttissima il G.I.P. della Procura della Repubblica di Agrigento ha convalidato l’arresto per tutti gli imputati coinvolti.

Le indagini sono tutt’ora in corso, la responsabilità penale degli indagati non sarà definitivamente accertata se non al termine del procedimento giudiziale che li vedrà coinvolti.

“La mia convinta presenza alla conferenza stampa di presentazione della proposta di legge regionale redatta dagli studenti di giurisprudenza dell’Universita di Palermo per il contrasto al consumo di droghe da parte dei più giovani è un segnale di vicinanza concreta che Fratelli d’Italia vuole dare ai nostri ragazzi.
La previsione di un sistema di intervento sociosanitario integrato e diffuso sul territorio siciliano in materia di dipendenze patologiche, ovvero da sostanze stupefacenti, tecnologia, gioco, pornografia o alcol è un tema cruciale su cui non mancherà il nostro supporto in aula per una rapida approvazione. Così facendo, finalmente, la Regione Siciliana potrà dotarsi di una legge che normi i servizi assistenziali e istituisca unità mobili, attività per il contrasto alle tossicodipendenze e interventi educativi e formativi nelle scuole.
E così combattiamo la mafia e il suo business che si nutre di giovani vite che si spengono in silenzio nelle nostre strade”.

Lo dichiara in una nota l’on. Giusi Savarino di Fratelli d’Italia.

L’Unità Operativa di Farmacia del presidio ospedaliero “San Giovanni di Dio” di Agrigento è entrata a far parte ufficialmente della “Rete Centro Antiveleni Nazionale” divenendo, di fatto, un punto di riferimento strategico nella gestione di tutti quei casi in cui gli antidoti possono avere un ruolo determinante per la sopravvivenza di un paziente gravemente intossicato. Su preciso input da parte del direttore della Farmacia ospedaliera, il dottor Giuseppe Bellavia, la Direzione strategica ASP ha disposto il progressivo ampliamento dei quantitativi e della tipologia di farmaci e prodotti galenici ottenendo il prestigioso risultato di inserire l’elenco degli antidoti in dotazione presso la struttura del “San Giovanni di Dio” all’interno della “Banca Nazionale degli Antidoti” (BaNdA) del Centro Anti Veleni di Pavia. Oltre a divenire quindi un riferimento regionale di rilievo, l’ASP di Agrigento contribuirà attivamente alle esigenze della rete nazionale rendendo disponibili, in un rapporto di mutuo sostegno con le altre sedi medico-ospedaliere, le risorse di cui dispone. Il Centro sarà affidato al servizio interno di farmacovigilanza e farmacologia della Farmacia di Agrigento e verrà gestito dalla dottoressa Valeria Pizzimenti. “L’importanza del risultato – commenta il dottor Bellavia – nasce dalla crescente diffusione negli ambienti domestici e lavorativi di prodotti potenzialmente tossici che ha generato un progressivo aumento dei casi di grave intossicazione. In queste situazioni gli antidoti possono avere un ruolo determinante per salvare la vita delle persone contrastando gli effetti dei veleni assorbiti e per questo motivo siamo orgogliosi della certificazione ottenuta”.

Il commissario straordinario ASP, Mario Zappia, ha espresso il suo apprezzamento per il traguardo raggiunto: “Mi complimento con l’equipe della Farmacia di Agrigento che, da oggi, può disporre di ulteriori risorse per garantire un servizio clinico di emergenza di grande importanza per tutta la collettività. Tassello dopo tassello l’ASP di Agrigento si dota di nuovi servizi sanitari di grande importanza colmando precedenti vuoti assistenziali e facendo sì che i nostri malati possano curarsi a  casa propria senza ricorrere a lunghi viaggi della speranza verso altre regioni”.

Importanti iconoscimenti per la filiale della provincia di Agrigento sono arrivati nell’incontro celebrativo “Champions Raccolta”, che si è svolto nei giorni scorsi a Roma.

Nell’occasione sono state infatti premiate le migliori filiali e i migliori uffici postali di tutta Italia che si sono distinti nell’ultimo trimestre del 2022 per il raggiungimento di risultati di eccellenza nell’ambito del collocamento di prodotti di Investimento. In particolare, prima in Sicilia e tra le migliori performance a livello nazionale, la filiale di Agrigento ha raggiunto e superato gli obiettivi assegnati grazie al lavoro e all’impegno di tutta la filiale.

Soddisfazione per il direttore di filiale Antonino Foti: “Un semplice ringraziamento non è sufficiente per il raggiungimento di un risultato storico che ha premiato il duro lavoro e la dedizione del meraviglioso team della provincia di Agrigento. Capi servizio, staff commerciale ed operativo, direttori di ufficio postale, collaboratori, consulenti e operatori di sportello ci hanno creduto sin dal primo momento raccogliendo la sfida lanciata dal nostro responsabile della Macro Area.

Sono orgoglioso di aver guidato questa squadra vincente cui va un grande plauso non soltanto per i volumi di raccolta concretizzati, ma anche per lo spirito con cui si sono cimentati, per l’impegno profuso e soprattutto per l’etica con cui si è raggiunto il traguardo. Sono certo che il futuro ci riserverà altre soddisfazioni che resteranno indelebili nel nostro cuore”.

All’incontro, presenziato dai responsabili della sede centrale e dai responsabili di macro area Mercato Privati, hanno partecipato circa 160 dipendenti del territorio tra cui i dodici direttori di filiale premiati in tutta Italia e una folta rappresentanza tra direttori degli uffici postali, consulenti, coordinatori territoriali, responsabili commerciali di filiale e referenti commerciali di zona.

Grandi nomi internazionali e attenzione alle realtà locali; protagonisti del palcoscenico e del jazz, proiezioni d’autore, presentazione di libri. L’estate alla Valle dei Templi anche quest’anno “minaccia” numeri da capogiro, in quello che è sempre più sì un sito archeologico unico al mondo ma anche un hub culturale che riversa sul territorio e fa tesoro della sua potenzialità attrattiva. Insomma la Valle dei Templi non è un’eccellenza solitaria, ma offre alla città uno spazio aperto alla cultura, sicuro, mai scontato, dove si ha sempre l’impressione di passeggiare nella Storia.

Il cartellone si è già aperto a inizio luglio, ma adesso è entrato nel vivo e andrà avanti fino a settembre, spingendo anche alla riscoperta di siti del Parco archeologico come la Villa Romana di Durrueli o l’antiquarium di Eraclea Minoa (che ospita ad agosto sei spettacoli del ciclo dei Teatri di Pietra), la Badia di Licata o Palazzo Panitteri a Sambuca di Sicilia (il 21 agosto, accoglie Ombre lo spettacolo di Gaetano Aronica dedicato alla memoria dei giudici Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e Paolo Borsellino, e agli uomini delle loro scorte, uccisi nelle stragi del ’92).

La Valle dei Templi, in alcune giornate, sarà aperta quasi h24, il Parco si fermerà soltanto qualche ora della notte (nei giorni feriali apertura fino alle 22 e nei weekend e festivi fino a mezzanotte, ultimo ingresso un’ora prima della chiusura), visto che il cartellone accoglie spettacoli in notturna, itinerari guidati alla luce della luna, suoni sperimentali sotto i templi, visto che ritornano gli attesissimi Festivalle (il boutique festival di musica e arti digitali che dal 4 al 6 agosto, porta al Tempio di Giunone o alla Concordia, nomi internazionali come gli headliners Lady Blackbird e Seun Kuti & Egypt 80); e, l’8 e 9 agosto, l’Ellenic Fest, la vetrina indipendente di rock ed elettronica che ospiterà Editors, Planet Funk, Vitalic, Fujiya & Miyagi, Rival Consoles, Frase, The Whistling Heads e il Dj resident Fabio Nirta.Poche ore prima dell’alba, si entrerà di nuovo nella Valle addormentata per aspettare il sorgere del sole, quando l’aria è più fresca e i templi assumono colori affascinanti, visto che anche quest’anno ritornano le famose albe teatrali: sotto il Tempio della Concordia, sarà uno degli attori italiani più cari al pubblico come Stefano Santospago a interpretare l’Odissea di Omero, sulle musiche originale di Dario Arcidiacono, nell’adattamento di Francesco Nicolini da “Il mio nome è nessuno” di Valerio Massimo Manfredi (sei appuntamenti, le mattine del 12, 13, 17, 18, 19 e 20 agosto).

MUSICA. La grande passione per il jazz del direttore della Valle dei Templi, Roberto Sciarratta (è  lui stesso un musicista) si riversa tutta nell’Arcosoli jazz festival che da qualche anno porta all’ombra dei Templi, alcuni tra i migliori artisti internazionali. Il primo appuntamento (sabato 29 luglio) sarà  con il grande trombettista eritreo (ma naturalizzato americano) Harmon Mehari per un concerto basato su original e qualche standard, ma soprattutto sul suo terzo album da solista, Asmara, in cui sposa jazz e folklore locale in un tributo nostalgico alla sua terra natale. Il 3 agosto sarà la volta del quartetto di Gianni Cazzola, che con i suoi 85 anni portati ancora con brio è ancora uno dei più prolifici e apprezzati batteristi della scena jazz. La stessa sera, una seconda session, stavolta del Telamon Quintet, ensemble afro jazz guidato dal batterista agrigentino Mauro Patti. Sabato 12 agosto l’Arcosoli festival si chiude con lo Stefano Sabatini trio: uno dei migliori pianisti Italiani, dallo stile moderno ma intriso della migliore tradizione jazzistica,  propone col suo trio, brani  originali e qualche standard o “canzone” rivisitata.

Non jazz ma classica: il 30 agosto la Turkish National Youth Philharmonic Orchestra diretta da Cem Mansur, si dedicherà all’Inno alla Gioia, la Nona Sinfonia di Beethoven. E’ un grande concerto di Palermo classica con il supporto della Fondazione culturale della Turchia.

TEATRO. Gli spettacoli teatrali in programma alla Valle dei Templi sono veramente tanti: ecco i principali. L’11 agosto, “L’assedio di Ilio. Tragiche prove di una tragedia”, scritto e diretto da Giacomo Frazzitta con Chiara Vinci (premio Kineo all’ultimo  Festival di Venezia), Alessia Angileri, Sergio La Vela. Il racconto dell’assedio di Troia affidato alle memoria di Achille/Ettore en travesti, e ai fantasmi di Elena, Agamennone, Criseide, Paride, Andromaca, Priamo, Menelao, Ulisse, Patroclo. Il 18, Amanda Sandrelli e Rita Marcotulli, un’attrice e una musicista affrontano Un abito chiaro di Massimo Salvianti, ricordando il disastro del DC9 del 1980 ricollegata idealmente alle stragi di mafia e di Portella della Ginestra. Il 28 agosto, Ugo Pagliai e Paola Gassman nel poemetto mitologico “Il ratto di Proserpina”, adattamento e regia di Daniele Salvo: il rapimento della dolce fanciulla da parte del dio degli Inferi.

RITORNANO GLI DEI Ritornano gli dei: il 27 agosto e il 3 settembre all’alba alla Collina dei Templi, poi il 17 e il 24 al tramonto nello spazio naturale intorno al Tempio dei Dioscuri. Marco Savatteri con la sua Casa del Musical propone “I riflessi del Mito”, spettacoli diversi, a tematica classica, ispirati a tragedie rivisitate. Medea è avvolta in un lenzuolo gigante, Antigone sarà in un campo di concentramento dal sapore nazista, Andromaca vive in una fiaba nera con un bambino autistico che vede le Parche, Ippolito è personaggio diverso, protagonista di un thriller tra illusionismo e magia. Miti e storie riletti in chiave onirica e moderna.

CINEMA E LIBRI AL MUSEO GRIFFO. Terza edizione per la rassegna che unisce pagine scritte e visioni, cinema e libri: ripartono infatti le Serate al Museo Griffo a  cura di Beniamino Biondi, che si srotolano in otto appuntamenti – cinque film e due libri, più una conversazione con lo scrittore e giornalista Gaetano Savatteri, il 29 agosto -, a cadenza settimanale ogni martedì. Il fil rouge è quello degli scrittori legati al grande schermo. Nel chiostro del Museo archeologico regionale Pietro Griffo si inizia stasera (25 luglio) alle 21 con la prima proiezione: “Crimini e misfatti” (Usa, 1989), approdo di Woody Allen al cinema “serio”, alla trattazione drammatica di grandi temi filosofici ed esistenziali. La rassegna (a ingresso libero) andrà avanti fino al 19 settembre: saranno proiettati  “Il bell’Antonio” (Italia, 1960) di Mauro Bolognini che collaborò alla sceneggiatura di Pier Paolo Pasolini (8 agosto); “La provinciale” (Italia, 1953) di Mario Soldati (5 settembre); “Sinfonia d’autunno” (Svezia, 1978) di Ingmar Bergman (12 settembre) e infine  “La vita segreta della signora Lee” (USA, 2009) di Rebecca Miller (19 settembre). Saranno presentati tre volumi: “Eredità dissipate. Gramsci, Pasolini, Sciascia” di Francesco Virga (1 agosto); “L’avversione di Tonino per i ceci e i polacchi” del giornalista Giovanni Di Marco (22 agosto); Gaetano Savatteri si dividerà tra cinema e libri, suggestioni e fascinazioni, in “Un lungo viaggio, la Sicilia” (29 agosto). Le letture saranno affidate a Lina Roberta Gueli.

FESTIVAL DEL GIALLO.  Sempre nel chiostro del Museo Griffo, ritorna anche  AgrigentoNoir, il “festival del giallo” da domani a venerdì (26-28 luglio), promosso da Il Mercante di libri con il patrocinio della Valle dei Templi e di sponsor privatiCoordinano Claudia Gueli e Salvo Di Caro, voce narrante di Ignazio Enrico Marchese. Ogni sera quattro giallisti si alterneranno presentando i loro nuovi noir. Il primo giorno Michele Burgio e Giorgio Lupo (alle 18), poi Gaspare Grammatico ed Enrico Pandiani (alle 19,15); giovedì tocca a Igor Cipollina e Aldo Luigi Mancusi, poi Carmelo Sardo e Salvo Toscano; venerdì si chiude con Silvia Nocera e Claudia Cocuzza, poi Stefania Crepaldi e Gaetano Savatteri.

VILLA ROMANA. Uno spazio inedito, da poco restituito al pubblico; un sito straordinario in cui si sente forte l’odore del mare che è a pochi passi: la Villa Romana di Durrueli è già uno spettacolo, lo sarà ancora di più alla luce della luna: il 2 agostoIl risveglio di Persefone; l’8Ombre di Gaetano Aronica dedicato alle stragi di mafia del 1992; l’11 agosto è in programma un concerto di colonne sonore (Zimmer, Piovani, Morricone) dell’Orchestra Filarmonica Demetra diretta da Antonio Cusumano: archi, legni, ottoni, percussioni, 40 professori e solisti di alto profilo, il coro dell’Accademia Free Melody (che si esibirà anche il 10 settembre alla Badia di Licata) e 50 bambini delle Voci bianche. Si chiude il 24 agosto con una Rapsodia pirandelliana.

Ennesima tragedia sul lavoro nella provincia di Agrigento, un lavoratore di 69 anni, è morto dopo essere caduto da un ponteggio, da un’altezza di 4 metri, al cimitero comunale di Aragona dove stava lavorando.

La FILLEA e la CGIL da sempre denunciano la necessità di maggiori controlli, ponendo l’accento sui problemi che gravano sulla categoria, bisognosa di leggi e norme che favoriscano i lavoratori nell’andare in pensione prima, a prescindere dall’età contributiva , bisogna mettere uno stop all’età anagrafica del lavoratore edile di 60/62  anni massimo .

La FILLEA e la CGIL da giorni denunciano la necessità di emanare ordinanze comunali per sospendere le attività edili dopo il silenzio della Regione per dare lo stop nelle ore più calde , poiché le elevate temperature, infatti, come è noto, possono causare malori o ridurre la capacità di attenzione del lavoratore, aumentandone il rischio di infortuni, rappresentando le stesse una delle cause.

Probabilmente quello che è accaduto al lavoratore, saranno le forze dell’ordine che chiariranno la dinamica dell’accaduto, il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro resta uno dei temi nevralgici del settore edile.

Nell’ultimo decennio il tema sicurezza è diventato l’ordine del giorno di convegni, incontri istituzionali e manifestazioni, pur tuttavia si continua drammaticamente a morire.

Non servono altri studi sulle prevenzioni o altri articoli, bensì l’applicazione di tutte le norme che disciplinano la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, quello che FILLEA e CGIL hanno sempre chiesto.

Le morti sul lavoro soprattutto quello edile, hanno raggiunto record preoccupanti e l’auspicio della Sindacato è che queste tragedie facciano da sprone per l’innalzamento del livello di attenzione da parte della politica verso i problemi che attanagliano tutto il mondo del lavoro al fine di evitare queste morti assurde umanamente inaccettabili.

La FILLEA e la CGIL nello stringersi commossi attorno alla famiglia, i colleghi e gli amici del lavoratore tragicamente scomparso, confidano nelle istituzioni affinchè la famiglia non venga abbandonata.

 

Avrebbero dovuto rallegrare la serata degli sposi durante il trattenimento che si è tenuto all’Hotel della Valle di Agrigento. Giunti con il furgone per scaricare l’apparecchiatura, ad un certo punto il furgone è andato in fiamme. I titolari hanno appena avuto il tempo di scaricare le attrezzature in quanto nel frattempo il furone era stato avvolto dalle fiamme.

Parcheggiata accanto al furgone un’auto di alcuni ospiti stranieri dell’Hotel la quale è andata distrutta nel giro di pochi minuti.

Adesso una precisazione che non vuole essere affatto polemica ma che purtroppo si è registrata nelle ore concitate dell’incendio. Di fatto, alle 18,56 sono stati chiamati i Vigili del Fuoco. Nessuna risposta. Le telefonate sono continuate per tanti altri minuti, che alla fine si sono rivelati fatali per il danno all’altra autovettura. Dal centralino nessuna risposta. Sappiamo bene che in questo periodo i Vigili del Fuoco sono molto impegnati in interventi di spegnimento delle sterpaglie ed altro e partanto nulla è da addebitare alla loro volontà.

Sul posto i primi ad intervenire è stata la Polizia Municipale, Ispettore Dispenza e agente Cacocciola. Poi, subito dopo, la Polizia la quale, a quanto pare, è riuscita a mettersi in contatto con i Vigili del Fuoco. Il “camion rosso” è giunto sul posto alle 19,35. Troppo, troppo tempo per un veicolo che arriva appena da Villaseta. Ma lo ribadiamo ancora: nessuna responsabilità e siamo certi che i pompieri non stavano li a pettinare le bambole. Sarà stata una coincidenza, sicuramente, ma il tempo trascorso è stato davvero tanto.

Quando sono arrivati sul posto le fiamme erano già in via di estinzione.

Un 69enne, Antonino Burgio originario di Raffadali, mentre era intento oggi pomeriggio in lavori di restauro di una cappella all’interno del cimitero di Aragona, per cause in corso di accertamento, è caduto da una impalcatura ad una altezza di circa 4 metri.

Subito i soccorsi, quelli del 118, intervenuti pontamente sul luogo della tragedia. Per loro, però, non è rimasto altro che constatare il decesso dello sventurato 69enne. Era arrivato sul posto anche un elicottero del 118 di Caltanissetta, ma purtroppo è tornato indietro.

Sul posto i Carabinieri della Stazione di Aragona, la Plizia Municipale e il magistrato di turno.