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E’ stato arrestato l’avvocato agrigentino e leader ambientalista Giuseppe Arnone per avere violato il divieto di comunicazione. Lo comunica l’agenzia Ansa. Arnone, che si trovava in regime di semiliberta’, avrebbe inviato una Pec al tribunale di sorveglianza di Palermo per rivendicare il suo diritto di espressione. A suo carico il reato di diffamazione a mezzo stampa. Arnone e’ stato raggiunto dalla polizia che lo sta riportando nel carcere di contrada Petrusa, ad Agrigento.

“Il mio assistito – aveva dichiarato nel pomeriggio l’avvocato Menallo – se dovessero essere accolte le richieste dell’ufficio del pubblico ministero, rischia di essere incarcerato per fatti che tra un mese non saranno piu’ previsti come reato e, nelle more, viene privato del diritto di manifestare il suo pensiero nell’assunto che, cosi’ facendo, potrebbe commettere altri reati di opinione, peraltro prossimi a non poter piu’ essere sanzionati con pene detentive, come ci chiede da anni l’Unione europea.E’ una vicenda emblematica dello stallo della giustizia penale in Italia”, conclude Menallo.(ANSA).

Continuano le indagini sul caso della scomparsa di Denise Pipitone avvenuta il 1 settembre del 2004 a Mazara del Vallo. Si riaccende la pista rom, infatti durante la trasmissione “Mattino 5” è stato mostrato un confronto fotografico tra la donna ripresa a Milano dalla guardia giurata Felice Grieco che la filmò mente era con una bambina molto somigliante a Denise, e la donna che fece una chiamata anonima a Piero Pulizzi, padre naturale della piccola Denise.

L’avvocato Giacomo Frazzitta, legale della famiglia Pipitone, nel corso della diretta tv ha fatto sapere di essere sulle tracce della donna. La redazione di Mattino Cinque ha trovato conferma di questa dichiarazione in un post di Twitter scritto da un legale che conferma la testimonianza resa ai Carabinieri dalla nomade della fotografia.

Il legale inoltre, commentando la foto, ai microfoni di Mattino Cinque, ha affermato che la somiglianza tra le due donne è impressionante e ha aggiunto: “Non sappiamo se la bimba ripresa a Milano fosse Denise ma è importante trovare la nomade che era con lei. Se la trovassimo almeno potremmo toglierci questo dubbio. Questa foto ha delle somiglianze importanti con la donna che accompagnava la piccola ripresa a Milano”.

 

 

Erano in tre, due cittadini agrigentini e un calabrese, tra i 28 e i 44 anni, che nel pomeriggio di ieri hanno preso a sprangate un migrante della Guinea, irregolare, già colpito dallo scorso marzo da un ordine di espulsione. L’indagine, guidata dalla questura di Imperia, ha portato all’identificazione degli autori dell’aggressione.

I tre, che hanno aggredito il migrante con bastoni e tubi di plastica, sono stati denunciati per lesioni e raggiunti da misura di prevenzione dell’avviso orale.

I tre si sarebbero scatenati con tanta violenza, per il tentato furto del telefonino di uno di essi, all’interno di un supermercato.

Il questore Milone: “Era fondamentale dare una risposta immediata, perché il fatto è stato particolarmente efferato. Il video dell’aggressione ha fatto il giro di tutti i social e la gente ha potuto constatare la violenza con cui queste persone si sono accanite sul giovane. Proprio queste modalità mi hanno indotto anche a erogare la misura dell’avviso di prevenzione nei confronti di tutti e tre i responsabili dell’episodio”

Gli inquirenti escludono le motivazioni razziali all’origine dell’aggressione, dei confronti dello straniero che è stato dichiarato guaribile in 10 giorni e nei confronti del quale si procederà nuovamente all’espulsione.

Nel tardo pomeriggio rinvenuto dai vigili del fuoco di Canicattì, il cadavere di un uomo di 73 anni di Campobello di Licata, intervenuti sul posto in contrada Milici, per una segnalazione di incendio.

L’incendio era nato da alcune sterpaglie bruciate, e lì vicino è stato trovato il corpo dell’uomo parzialmente carbonizzato.

Probabilmente – così come da una prima ricostruzione – l’uomo sarebbe stato colto da un malore, proprio durante l’operazione di pulizia del terreno dalle sterpaglie. Il propagarsi delle fiamme del rogo appiccato, lo avrebbe fatto sentire male, fino a perdere la vita. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri di Licata.

 

 

 

Sabato 15 Maggio un groppo di allieve e allievi, selezionati dell’Accademia, si recheranno a Punta Bianca per decorare pittoricamente una barca, abbandonata sulla spiaggia, che sarà utilizzata per contenitore di piante.

“L’iniziativa – dice il preside Alfredo Prado – accolta da questa Accademia, è promossa da Mare Amico e Mare Vivo. Le allieve e gli allievi interessati all’iniziativa potranno farlo presente. Il raduno è previsto alle ore 8.30 e lo spostamento avverrà con il pulmino dell’Accademia. La colazione, “a sacco”, è offerta dall’Accademia, come pure i colori e l’occorrente necessario. Il rientro ad Agrigento è previsto intorno alle ore 18. Sarebbe opportuno che gli interessati alla partecipazione realizzino qualche bozzetto. Aspetto le adesioni”.

In Sicilia è cominciata la settimana che potrebbe essere l’ultima da zona arancione.
Nell’isola si spera di passare in giallo da lunedì prossimo.

Indicazioni potranno venire anche tra due giorni, quando si terrà l’incontro tra Governo e Regioni per verificare la possibilità di una modifica dei parametri che determinano il cambio di colore e in particolare dell’Rt. L’obiettivo dei governatori sarebbe quello di considerare non più l’indice di diffusione del contagio per la classificazione delle zone ma l’Rt ospedaliero.
In Sicilia i dati spingono l’isola verso la zona gialla: sono 589 i nuovi positivi registrati nelle ultime 24 ore, su 19.530 tamponi processati, con una incidenza del 3%, in leggero calo rispetto a ieri. La Regione è terza per numero di contagi giornalieri. Le vittime sono state sei e portano il totale a 5.566. Il numero degli attuali positivi è di 22.230 con un incremento di 85 casi. I guariti oggi sono 498. Negli ospedali i ricoverati sono 1.119, nove in più rispetto a ieri; quelli nelle terapie intensive sono 131, cinque in meno rispetto a ieri. La distribuzione dei nuovi positivi tra le province vede Palermo con 252 casi, Catania 112, Messina 46, Siracusa 62, Trapani 20, Ragusa 64, Caltanissetta 28, Agrigento 1, Enna 4.
Intanto si cerca di ‘correre’ con le vaccinazioni, abbassando ancora l’età di chi può ricevere le dosi: sono partite le prenotazioni per chi ha più di 16anni con patologie.
La campagna dedicata a questa fascia di popolazione riguarda chi rientra nella categoria 4. “Aprire la vaccinazione anche a questa categoria – si legge sulla pagina Fb di Costruire salute della Regione Siciliana – è un passo importante verso il reale contenimento del contagio ed un ritorno alla normalità nella vita dei siciliani. Rendiamo la Sicilia più sicura”. Chi rientra in questa categoria riceverà dosi di Pfizer o Moderna, le cui seconda somministrazione, da oggi, su disposizione del ministero della Salute, sarà programmata non più, rispettivamente, a 21 e 28 giorni, ma tra il 35esimo e il 42esimo giorno. Proseguono anche le inoculazioni nell’arcipelago delle Eolie: si è concluso il piano a Salina e si prosegue nelle altre isole, oggi Alicudi e Filicudi, domani Panarea, mercoledì Stromboli e Ginostra, giovedì Vulcano e da venerdì in poi Lipari. Anche nelle Pelagie, a Lampedusa e Linosa, è stata avviata la campagna di vaccinazione per tutti gli abitanti: la metà ha già ricevuto il farmaco, le altre 1.400 fiale completeranno l’operazione nelle prossime ore. Il programma andrà avanti nei prossimi giorni nelle restanti isole minori per concludersi con Ustica e Pantelleria

Sono 589 i nuovi positivi al Covid19 in Sicilia, su 19.530 tamponi processati, con una incidenza del 3,0%, in leggero calo rispetto a ieri. La Regione è terza per numero di contagi giornalieri.

Le vittime sono state 6 e portano il totale a 5.566. Il numero degli attuali positivi è di 22.230 con un incremento di 85 casi. I guariti oggi sono 498.

Negli ospedali i ricoverati sono 1.119, 9 in più rispetto a ieri, quelli nelle terapie intensive sono 131, cinque in meno rispetto a ieri.

I nuovi casi per province:

Palermo 252,

Catania 112,

Messina 46,

Siracusa 62,

Trapani 20,

Ragusa 64,

Caltanissetta 28,

Agrigento 1,

Enna 4.

I controlli anticovid a San Leone ad opera della Polizia: in piazza Giglia, i titolari di due esercizi pubblici di somministrazione cibo e bevande sono stati multati e i locali sottoposti alla chiusura per tre giorni. In un bar, anziché entro il limite consentito di 6, sono state sorprese 21 persone. E poi il titolare di un ristorante pizzeria non ha affisso il cartello indicante la capienza massima, e all’interno sono stati sorpresi 18 avventori.

Ad Agrigento è vietato morire. Ben 64 salme attendono ad Agrigento di essere tumulate a Piano Gatta e le temperature elevate pongono urgenti interrogativi su temi quali la salute pubblica, messa già duramente alla prova dai rischi della pandemia.

Lo denuncia l’ex sindaco di Agrigento, Calogero Firetto.

“Il sindaco Micciché – dice Firetto – chiarisca quali iniziative ha avviato per far luce sulla promiscuità e le irregolarità con cui viene gestito il cimitero, situazione che ha determinato uno stato di grave abbandono. Quali iniziative ha intrapreso per superare le difficoltà gestionali. Erbacce e canneti ad altezza d’uomo occupano intere zone del cimitero mettendo a rischio la sicurezza delle persone per la presenza anche di insetti e zecche. È bene ricordare che siamo in una situazione di emergenza e non è il momento di rilassarsi mentre la gente muore senza avere diritto alla sepoltura”.

Non è ancora trascorso un anno dal tragico evento che è costata la vita al giovane ventinovenne cammaratese, Lorenzo Di Grigoli, deceduto incredibilmente, a causa della reazione allergica ad una puntura d’ape.

Una giovanissima vita spezzata da quello che poteva sembrare un futile motivo.

Tutt’ora Cammarata e San Giovanni Gemini piangono l’enorme perdita, ma Lorenzo, oltre ad essere per sempre impresso nel cuore di tutti coloro i quali hanno avuto la fortuna di conoscerlo, adesso è raffigurato anche in un magnifico disegno, realizzato artigianalmente e commissionato dagli amici più intimi e dalla fidanzata, i quali attraverso questo murales, realizzato a pochi metri da quella che era l’abitazione di Lorenzo, vogliono rendere omaggio ancora una volta alla sua memoria.

L’opera raffigura delle mani che levano in alto dei bicchieri nel gesto di brindare, come lui amava fare, che di tutto gioiva e festeggiava. L’artista ha rappresentato, in primo piano, le mani dei genitori, Pino e Crocetta, e degli amici più stretti, mentre le mani disegnate in bianco rappresentano le mani di chiunque conoscesse Lorenzo. Infatti in quelle mani, ognuno può vederci la propria, perché Lorenzo era l’amico di tutti, quello che non perdeva un’occasione per brindare alla vita. Quella vita che troppo presto gli è stata strappata dal destino crudele, la vita di un giovane che amava il divertimento, le feste, la compagnia e che non mancava mai di essere portatore di allegria. Con quel microfono, che non è mancato tra le cose che ti rappresentano nel murales, con una mano cantavi e con l’altra abbracciavi i tuoi amici, invitando tutti a ballare e a godersi l’attimo.

Ma Lorenzo era anche un giovane che guardava al futuro, che vedeva realizzarsi, poco a poco, la sua vita sentimentale, accanto alla sua amata Luana.

Ed anche un ragazzo dai sani principi e conscio delle sue responsabilità, che metteva al primo posto la famiglia e che non trascurava mai i suoi doveri lavorativi. Le pale eoliche che l’hanno portato in giro per l’Italia, guadagnando il rispetto e l’amicizia di tutti, ovunque andasse. Quelle pale eoliche hanno fatto parte della sua vita e adesso vengono illustrate stagliate contro l’orizzonte mentre Lorenzo, spettatore, disegnato di spalle, guarda da lontano, con i suoi inconfondibili ricci ribelli.

In un tripudio di colori, il murales, è un inno alla vita che si ribadisce nella frase: “Prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro.” Un chiaro invito a lasciarsi andare alle cose belle che la vita ci riserva.

Lorenzo, a prescindere da questo murales, nessuno, e soprattutto le persone a te care, ti dimenticheranno mai, resterai sempre nel cuore di chi ti ha amato e ti ha avuto nella propria vita. Adesso però, nessuno passerà davanti a questo splendido e maestoso murales, senza pensare: “Alla tua Lorè!… Ovunque tu sia!