Redazione Ag, Autore presso Sicilia 24h - Pagina 843 di 2758
Home / Articoli pubblicati daRedazione Ag (Pagina 843)

Rete Ferrovie dello Stato ha aggiudicato oggi, per un importo di circa 640 milioni di euro, la gara d’appalto integrato per il raddoppio della tratta ferroviaria Fiumefreddo–Taormina/Letojanni, lungo la Messina–Catania. I lavori saranno assegnati a un consorzio di imprese di cui è capofila Webuild, e imprese mandanti sono Pizzarotti e Astaldi. La Fiumefreddo – Taormina/Letojanni rappresenta il primo lotto funzionale della tratta che da Fiumefreddo raggiunge Giampilieri, ovvero un altro fondamentale tassello verso la costruzione dell’intero asse Palermo – Catania –Messina. In prospettiva si creeranno i presupposti tecnici per una riduzione dei tempi di viaggio tra Messina e Catania, un potenziale incremento di corse nonché la circolazione di treni merci a standard europei. L’intervento prevede la realizzazione di 15 chilometri di nuova linea a doppio binario, di cui 10 in galleria, tra Fiumefreddo e Taormina, con un collegamento per la stazione di Letojanni. Nell’ambito dei lavori saranno realizzate le stazioni di Fiumefreddo/Calatabiano, di Giardini/Alcantara e quella interrata di Taormina, oltre che nuovi viadotti, tra cui uno sulla valle dell’Alcantara lungo circa 1 chilometro e con una campata di lunghezza di 120 metri.

Nella splendida cornice del Teatro Pirandello di Agrigento, venerdì 25 giugno alle ore 17.00, sarà presentato l’evento “Dall’Antica Akragas all’Agrigento Innovativa”. Alla presenza di illustri esperti del settore, in un momento di arricchimento reciproco nato dalla fusione tra la tecnologia più avanzata e la cultura locale, si discuterà di uso consapevole delle moderne tecnologie, di competenze professionali e di valorizzazione della cultura del lavoro nella propria regione. Nel corso dell’incontro sarà, inoltre, presentato il libro “L’Addestratore di Robot”. L’affascinante thriller, scritto da Giuseppe Bordi e ambientato nelle campagne agrigentine, si propone di introdurre i giovani in modo divertente e creativo nel mondo dell’intelligenza artificiale. Si tratta di un’iniziative istituzionale, non a scopo di lucro, di TopNetwork Spa. Parte del ricavato della vendita sarà, infatti, devoluto in beneficenza. L’evento promosso ed organizzato da TopNetwork e patrocinato dal Comune di Agrigento, vuole essere un’occasione per ringraziare le istituzioni locali e la Regione Sicilia per l’accoglienza ricevuta nell’ambito del progetto Datafactor. Progetto, cofinanziato dal Mise e dalla Regione, che sta cambiando il volto di Agrigento, trasformandola nel panorama europeo, in un polo informatico di eccellenza nel settore della Data Science

I deputati regionali del Partito Democratico, Michele Catanzaro, e Gianina Ciancio, del Movimento 5 Stelle, rispettivamente presidente e componente della Commissione vigilanza sulla Biblioteca Comitato parlamentare Archivio storico, annunciano una modifica dell’apposito regolamento che consentirà la fruizione pubblica della biblioteca interna all’Assemblea Regionale. Gli stessi Catanzaro e Ciancio commentano: “La fruizione del nostro patrimonio bibliotecario è un passo importante e di alto valore divulgativo utile a promuovere un maggior raccordo tra cittadini e istituzioni. Così facendo sarà possibile intensificare collegamenti con il mondo della scuola e dell’Università attraverso la fruizione del patrimonio documentale custodito”.

Comitini compie 349 anni. Il più piccolo comune della provincia agrigentina, ha festeggiato in tono minore, molto minore, questo traguardo per via delle disposizione per contenere la Pandemia Covid. Il comune che è anche la terra delle zolfare è molto orgoglioso di questo traguardo raggiunto e, il sindaco, Nino Contino, musicista da oltre trent’anni, con il suo sax alto, ha pubblicato un video sui social per augurare il buon compleanno al suo comune, esibendosi con la splendida musica di Imagine di John Lennon.

Il coordinatore dell’associazione ambientalista “MareAmico” di Agrigento, Claudio Lombardo, che per tanti anni si è battuto contro il malfunzionamento o il non funzionamento degli impianti di depurazione tra Agrigento e provincia, ritiene opportuno rilanciare alcuni dettagli emersi nell’ambito dell’inchiesta sulle presunte omissioni di Girgenti Acque nel settore della depurazione.
Ecco l’elenco delle omissioni contestate:

• non provvedendo alla attivazione, prevista dalla convenzione, di tutti gli impianti;

• non provvedendo alla realizzazione degli allacci dei centri abitati non raggiunti dalla rete idrica che va agli impianti;
• non provvedendo ad un censimento degli scarichi agli impianti;
• non provvedendo al calcolo degli allacci e dei volumi effettivamente erogati;
• non provvedendo al completamento della struttura degli impianti (mediante la realizzazione della prevista condotta sottomarina, prevista e mai realizzata a Licata e Realmonte, rotta e, dunque, inutile a Porto Empedocle);
• non provvedendo alla ordinaria manutenzione degli impianti, con particolare riferimento alle attività di sorveglianza e monitoraggio, di pulizia delle vasche, di estrazione e smaltimento dei fanghi;
• non munendo tutti gli impianti di presidi necessari, quali i misuratori di portata e gli autocampionatori;
E, al contrario:
• lasciando gli impianti operare attraverso macchinari talvolta assenti, altra non funzionanti e, comunque insufficienti all’esercizio dell’impianto;
• realizzando o mantenendo la permanenza di bypass, naturali e/o artificiali volti a deviare il refluo in entrata all’impianto, in modo da ridurre il carico del depuratore, ma causando uno sversamento illecito sul suolo o sul corpo recettore;
• realizzando un deposito incontrollato di fanghi, all’interno delle stesse vasche di depurazione, da cui i fanghi non venivano estratti, o dei pressi delle stesse, ove venivano deposti all’interno di grosse buche praticate sul suolo o in big bags che venivano accatastate per anni;
• consentendo che i fanghi presenti all’interno delle vasche, quali quelle di sedimentazione, fuoriuscissero sino al collettore in uscita dall’impianto unendosi al refluo depurato, nullificando il trattamento depurativo e attuando un illecito smaltimento;
• utilizzando, al fine di dissimulare la carica batterica e gli indici di contaminazione cloacale dei reflui e dei fanghi da essi prodotti, additivi chimici in grado di alterarne la natura, in modo da renderli rifiuti speciali, che – comunque – conferivano in mancanza dei dovuti controlli;
dunque, non adempiendo con frode agli obblighi stabiliti dalla Convenzione di gestione del 27.11.2007 (artt. 4 e 9) e dal Disciplinare Tecnico dell’A.T.O. di Agrigento (parte I nn. 3, 4 e 5), facevano mancare, quale livello minimo di servizio che doveva essere garantito, un adeguato sistema di depurazione delle acque di fognatura che venivano scaricate nei corpi idrici recettori (taluni dei quali soggetti alla Tutela delle Acque perché balneabili o adiacenti zone di Riserva naturale), senza autorizzazione allo scarico e frequentemente con superamento dei valori limite fissati dal D.lgs. n. 152/2006.

Da oltre 15 giorni, nel quartiere Borgo de Chiusi di Via Enrico La Loggia di Agrigento, non risulta attivo il servizio idrico, presumibilmente (da informazioni assunte) a causa di un guasto alla rete idrica di adduzione con gravissimi disagi per tutti i residenti.

Stamani, gli abitanti, esasperati hanno inviato una lettera alla Gestione Commissariale del Serivzio Idrico integrato ATI AG9 e per conoscenza al sindaco, Franco Micciché e al prefetto Cocciufa, al fine di provvedere, con la massima urgenza, al ripristino della rete idrica per garantire il servizio essenziale.

Riecco la discarica incontrollata e a cielo aperto all’interno dell’ospedale di Agrigento, segnalata e documentata in foto del deputato regionale e vice presidente della Commissione Sanità, Carmelo Pullara, che afferma: “Persiste la situazione di degrado dentro l’ospedale ‘San Giovanni di Dio’ di Agrigento, diventato ormai una discarica a cielo aperto. Cumuli di rifiuti, che riguardano non soltanto materiale sanitario o proveniente dagli uffici dell’azienda sanitaria ma anche rifiuti solidi urbani, continuano a fare bella mostra in barba ai controlli. E’ una situazione vergognosa e intollerabile. Si intervenga immediatamente. Nonostante le mie reiterate segnalazioni e i miei numerosi interventi sulla questione, nulla ad oggi è cambiato”.

Ad Agrigento, domani, venerdì 25 giugno, a Casa Sanfilippo, nella Valle dei Templi, alle ore 10:30, nel corso di una conferenza saranno resi noti i nomi delle nove eccellenze agrigentine che riceveranno il prestigioso “Premio Karkìnos”, edizione 2021, in occasione di una cerimonia che si svolgerà sabato 10 luglio, alle ore 21, al tempio di Giunone. Saranno resi noti i nomi anche dei destinatari di tre menzioni speciali. Alla conferenza di domani saranno presenti Carmelo Cantone, direttore artistico e patron del Premio Karkìnos, Francesco Novara, Presidente dell’Associazione culturale “Antiche Tradizioni Popolari”, che promuove la kermesse, il Direttore del Parco Archeologico Roberto Sciarratta ed il Sindaco di Agrigento Francesco Miccichè. L’evento è patrocinato dal Comune di Agrigento, dall’Assemblea Regionale e dal Parco Archeologico Valle dei Templi. L’ingresso al Gran Gala Karkìnos del 10 luglio sarà gratuito.

Oggi, giovedì 24 giugno, a Favara, nella scuola “Bersagliere Urso”, dalle ore 18 in poi, sono consegnati i premi relativi alla “Sezione Giovani” della 22esima edizione del “Premio di Arte e Cultura Siciliana Ignazio Buttitta” promosso dal Centro artistico culturale “Renato Guttuso” di Favara, presieduto da Lina Urso Gucciardino, che commenta: “Finalmente possiamo riprendere la nostra normale attività di promozione dell’arte e della cultura siciliana, sicuri di far cosa gradita ai tantissimi poeti e scrittori che amano la lingua siciliana e che hanno partecipato al nostro concorso letterario”. Il premio “Giovani” ha coinvolto gli alunni delle scuole dell’obbligo, che hanno partecipato singolarmente o con elaborati di gruppo, proponendo poesie, prose o un breve elaborato letterario. I vincitori sono Luca Salvaggio e Diego Sticone della scuola Ambrosini, poi Gemma Sorce della scuola King e Noemi Insalaco della scuola Marconi. E poi ancora Lara Simone della scuola Falcone e Borsellino, Elison Simone della Bersagliere Urso Mendola, Giuseppe Pitanza della Brancati, e Alessia Alaimo della Esseneto di Agrigento, e altri due premi di gruppo alla stessa scuola Esseneto. E nella sezione “Cunti”, al gruppo della terza E della scuola Sperone – Pertini di Palermo.

Alla Sicilia mancano 35 impianti per i rifiuti. A renderlo noto è CONAI, che nel suo studio Per uno sviluppo della raccolta differenziata nel Centro-Sud stima – per la prima volta in Italia – il fabbisogno impiantistico delle Regioni del Mezzogiorno in vista degli obiettivi di riciclo chiesti dall’Unione Europea al 2030.

L’investimento necessario in Regione supera i 530 milioni di euro.

«Oggi sono soprattutto le Regioni del Centro-Sud a soffrire di una drammatica carenza di impianti nel nostro Paese» affermaFabio Costarella, responsabile progetti territoriali speciali CONAI. «L’emergenza sanitaria l’ha reso ancora più evidente. È importante che i rifiuti raccolti in modo differenziato siano trasformati il più possibile vicino ai luoghi in cui vengono raccolti. Anche per abbattere l’impatto sia ambientale sia economico legato al costo del trasporto verso gli impianti del Settentrione. Ci auguriamo che le risorse in arrivo con il PNRR servano anche a colmare questo gap».

Il Consorzio Nazionale Imballaggi svela oggi i dettagli del suo studio per quanto riguarda la Regione. Alla Sicilia servono 9nuovi impianti di compostaggio combinato (aerobico-anaerobico), 4 impianti di selezione, 8 impianti trattamento terre, 5impianti trattamento assorbenti, 3 impianti trattamento ingombranti, 5 discariche di servizio e 1 termovalorizzatore.

Le voci più corpose dell’investimento riguardano i nove impianti di compostaggio, che richiederebbero più di 115 milioni; le discariche di servizio, che costerebbero 125 milioni; e il termovalorizzatore, per una spesa di 200 milioni.

«Si tratta di un intervento urgente e decisamente importante» commenta Fabio Costarella, «che avrebbero ricadute molto positive anche dal punto di vista occupazionale: si renderebbe necessario formare e assumere oltre 500 persone».

Nel dettaglio, 140 nuovi addetti servirebbero solo per gli impianti di selezione e 135 per quelli di compostaggio. A seguire,65 per le discariche di servizio, 56 per gli impianti di trattamento terre e 50 per quelli di trattamento assorbenti. Infine, 42addetti per gli impianti trattamento ingombranti e 30 per il termovalorizzatore.

In Sicilia, intanto, la raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio continua a crescere. Rispetto al primo semestre del 2019, nel 2020 i Siciliani hanno conferito a CONAI il 10% di imballaggi in più (quasi 134mila tonnellate fra gennaio e giugno). Atteso entro settembre il dato consolidato sull’intero anno 2020.

Il supporto di CONAI alla Regione Sicilia – come a tutte le Regioni del Centro-Sud – è stato costante, intensificandosi negli ultimi anni, quando molti Comuni hanno iniziato a progettare gestioni aggregate dei servizi di raccolta differenziata organizzandosi in Ambiti Territoriali Ottimali.

Sono in partenza le attività legate a un allegato all’accordo del 2019 fra Ministero dell’Ambiente, Regione e CONAI, che ha permesso di sbloccare i fondi messi a disposizione dal Ministero e dalla Regione a favore dei Comuni più popolosi e con un livello di raccolta differenziata inferiore al 25%. Coinvolte le tre città metropolitane di Palermo, Catania e Messina.

Sono già incoraggianti i risultati degli interventi nel capoluogo, che ha coinvolto – in due momenti diversi – due aree della città con i progetti Palermo Differenzia 1 (130mila abitanti) e Palermo Differenzia 2 (120mila abitanti).

«Parliamo di attività di start-up e sensibilizzazione delle utenze che non mettono a disposizione solo risorse economiche, ma anche know-how» spiega Fabio Costarella. «A fronte di una percentuale media di raccolta differenziata in città pari al 17,4%, i risultati al 2019 parlano del 52,6% per alcuni quartieri del Progetto Palermo Differenzia 1 e di quasi il 63% per altri quartieri del Progetto Palermo Differenzia 2».