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Aveva 73 anni Antonino Ienna, l’anziano che è morto  a Sambuca di Sicilia, in contrada Balata, schiacciato dal proprio trattore che è finito in un fosso. Soccorso e trasportato all’ospedale di Sciacca, è morto poco dopo a causa dei troppi traumi riportati nell’incidente. In ogni caso, le forze dell’ordine stanno indagando sull’evento.
Cordoglio e vicinanza alla famiglia, da parte del primo cittadino

 

Un settantatreenne, Antonino Ienna, e’ morto schiacciato dal proprio trattore in contrada Balata, a Sambuca di Sicilia . L’incidente e’ stato provocato dalla caduta del mezzo agricolo in un fosso.

L’uomo e’ stato soccorso e trasportato in ospedale, a Sciacca , dove e’ pero’ morto poco dopo per i traumi riportati. Sull’incidente stanno indagando le forze dell’ordine. Il sindaco Leo Ciaccio ha espresso cordoglio e vicinanza ai familiari.

Da lunedì 17 maggio via libera, in Sicilia, alle prenotazioni delle vaccinazioni antiCovid anche per i quarantenni. L’estensione della somministrazione del siero- per i nati dal 1972 al 1981– è stata autorizzata nell’ambito della campagna nazionale di immunizzazione. Da lunedì, quindi, nell’Isola si allarga il target di cittadini che potranno vaccinarsi: restano esclusi solamente i soggetti tra i 16 e i 39 anni che non hanno patologie.
Da oggi (giovedì 13), intanto, nelle more che il Comitato tecnico scientifico nazionale dia il proprio parere sull’utilizzo del vaccino AstraZeneca (oggi Vaxzevria) per gli under 60, il dirigente generale del dipartimento Dasoe dell’assessorato alla Salute Mario La Rocca, su disposizione del presidente della Regione Nello Musumeci, ha comunicato alle Asp che la campagna di vaccinazione potrà proseguire, a richiesta, anche con vaccini a mRna (Pfizer o Moderna).  Resta invariato il siero da utilizzare, invece, nel richiamo per chi ha già effettuato come prima dose il vaccino AstraZeneca.

Il torneo “un calcio al Covid” nasce dall’idea e dalla voglia di due professionisti sanitari, Patania Daniele e Calogero Costanza, coinvolti dall’entusiasmo dei vari colleghi che vogliono lasciarsi al più presto alle spalle questi duri mesi di pandemia. Quale modo migliore per affrontare tutto ciò, se non dare un vero e proprio calcio al Covid? Rimanendo informati sulla situazione pandemica, sulle varie restrizioni, il nostro intento è quello di creare evento amatoriale composto dai vari professionisti della salute che in questi mesi si sono contraddistinti nella lotta contro il
Covid 19. Il torneo sarà composto da 8 squadre che rappresenteranno parte dei reparti che compongono l’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento, che si affronteranno in un campionato all’italiana con successive fasi finali ad eliminazione diretta.
L’evento , che si svolgerà interamente al Queen’s club di Favara, vedrà il suo inizio giorno 24 maggio 2021 alle ore 19:00 ( salvo modifiche relative alla situazione pandemica ). Gli organizzatori si aspettano la massima partecipazione, nel rispetto delle norme Covid, allo scopo di creare una vera e propria atmosfera di festa e vicinanza a tutti sanitari che si affronteranno! Tutto insieme, Uniti e vaccinati si vince la partita più importante del momento, quella contro il Covid-19.
A proposito l’assessore alla Salute al Comune di Agrigento, Giovanni Vaccaro, ha così commentato l’iniziativa: “E’ un inizio che ci fa bene sperare, lo sport è vita, socialità, crescita sana per i giovani, grazie a questi momenti si comincia a respirare un ritorno alla vita e mi preme sottolineare l’impegno in questo settore di questi due professionisti che torneranno presto al loro lavoro e che sia da volano per altre riaperture e momenti agonistici sempre nel rispetto delle regole”

Sono 573 i nuovi positivi al Covid19 in Sicilia, su 22.269 tamponi processati, con una incidenza del 2,6 %, in diminuzione rispetto a ieri, quando la percentuale si attestava al 3.0%. La Regione e’ sesta per numero di contagi giornalieri. Le vittime sono state 17 e portano il totale a 5.650. Il numero degli attuali positivi e’ di 18.009 con un decremento di 1.156 casi. I guariti oggi sono 1.712. Negli ospedali i ricoverati sono 961, 46 in meno rispetto a ieri, quelli nelle terapie intensive sono 120, quattro in meno rispetto a ieri.

Palermo con 140, Catania 169, Messina 65, Siracusa 52, Trapani 25, Ragusa 36, Caltanissetta 43, Agrigento 32, Enna 11.

E intanto il presidente della Regione Nello Musumeci ha comunicato che in base ai parametri ed in base ai nuovi dati esiste la serissima possibilità che da lunedi prossimo la Sicilia verrà considerata zona gialla.

Ieri, in Canicattì  la Polizia di Stato in collaborazione con gli agenti del Reparto Prevenzione Crimine di Palermo e della Sezione di Polizia Stradale di Agrigento e Canicattì, durante l’attività di controllo straordinario del territorio mirata alla repressione degli illeciti amministrativi e delle violazioni al codice della strada, eseguita, attraverso le verifiche lungo le vie cittadine, ha sottoposto a sequestro 12 autovetture in sosta in suolo pubblico ed un’ambulanza, prive di copertura assicurativa.

Tutti i veicoli venivano quindi rimossi mediante carroattrezzi ed i proprietari venivano sanzionati ai sensi della normativa del codice della strada in materia di copertura assicurativa.

Alla fine Anna Alba ci riprova. Dopo un periodo di tentennamenti, oggi sembra quasi uscire allo scoperto. Troppe le tentazioni, troppi i corteggiamenti (come lei stessa ammette).

Anna Alba ha anche l’onestà intellettuale di riconoscere che diverse cose non sono andate per il verso giusto e certamente questo le rende onore. Nello stesso tempo ricorda al popolo favarese tutte le opere poste in essere nel corso della sua attività amministrativa.

La Alba non vede l’orizzonte nero. Vedova dai 5Stelle è stata capace di accattivarsi le simpatie da una parte del Centro Destra, pronta a supportarla in campagna elettorale.

“Faccio fede sulla esperienza che ho acquisito nel corso di questi 5 anni” – ha dichiarato il primo cittadino.

Ecco l’intervista.

 

 

Sentenza di non luogo a procedere nei confronti di Matteo Salvini, che era imputato con l’accusa di sequestro di persona. E’ la decisione del Gup di Catania, Nunzio Sarpietro, letta nell’aula bunker del carcere di Bicocca, a conclusione dell’udienza preliminare per il caso Gregoretti. Al centro del procedimento nei confronti dell’allora ministro dell’Interno i ritardi nello sbarco, nel luglio del 2019, di 131 migranti dalla nave della Guardia costiera italiana nel porto di Augusta, nel Siracusano.

“Abusando dei poteri” da ministro dell’Interno avrebbe “privato della libertà personale i 131 migranti bloccati a bordo della Gregoretti dalle 00:35 del 27 luglio 2019 fino al pomeriggio del 31 luglio” successivo, quando la nave della Guardia costiera italiana e’ giunta l’autorizzazione allo sbarco nel porto di Augusta, nel Siracusano. Era l’accusa contestata all’ex ministro dell’Interno, Matteo Salvini dopo l’autorizzazione a procedere concessa dall’Aula del Senato, che sarebbero stati commessi tra il 27 agosto e il 31 agosto del 2019 tra Augusta (Siracusa) e Catania.

Il reato ipotizzato era sequestro di persona di 131 migranti aggravato dall’essere il responsabile un pubblico ufficiale e perchè commesso anche ai danni di minorenni. Accuse che l’ex ministro e il suo legale, l’avvocato Giulia Bongiorno, hanno sempre respinto con forza, spiegando che “non si è verificata alcuna illecita privazione della libertà personale, in attesa dell’organizzazione del trasferimento” dei migranti alla “destinazione finale”.

Salvini ha sottolineato di avere agito per interesse della Nazione, sintetizzando così la sua linea: a bordo della Gregoretti c’erano due scafisti fermati dopo lo sbarco, i 100 migranti sono rimasti sulla nave senza pericoli e con la massima assistenza, solo il tempo necessario per concordare con altri Paesi europei il loro trasferimento. E tutto col pieno coinvolgimento del governo italiano, tanto da rilevare il ruolo decisivo del Ministero dei trasporti nell’assegnazione del Pos , il porto sicuro. La Procura distrettuale di Catania durante l’udienza preliminare ha chiesto al Gup di emettere una sentenza di non luogo a procedere perchè, la tesi espressa in aula dal Pm Andrea Bonomo, nello sbarco dei migranti da nave Gregoretti l’allora ministro dell’Interno “non ha violato alcuna convenzione nazionale e internazionale”, le sue scelte sono state “condivise dal governo” e la sua posizione “non integra gli estremi del reato di sequestro di persona”.

Sono 45 le persone indagate dalla Procura di Catania per associazione per delinquere, accesso abusivo a sistema informatico, frode informatica e riproduzione e diffusione a mezzo internet di opere dell’ingegno. Un giro di affari illegale per milioni di euro in danno di Sky, Dazn, Mediaset, Netflix e altri. Gli “abbonati” pagavano un canone di 10 euro ciascuno al mese, creando un giro d’affari fraudolento mensile da 15 milioni.

I provvedimenti sono stati eseguiti in diverse città italiane e sono stati impiegati nell’operazione più di 200 specialisti provenienti da 11 Compartimenti regionali della Polizia Postale (Catania, Palermo, Reggio Calabria, Bari, Napoli, Ancona, Roma, Cagliari, Milano, Firenze, Venezia) che, operando sul territorio di 18 province, hanno smantellato l’infrastruttura criminale, sia sotto il profilo organizzativo che tecnologico. Una importante “centrale” è stata individuata a Messina: la sua disattivazione e sequestro ha fatto rilevare che essa gestiva circa l’80% del flusso illegale IPTV in Italia. La tecnica illecita, ha ricostruito la Procura di Catania, era ‘piramidale’ e vedeva la collaborazione tra loro di persone che non si conoscevano I contenuti protetti da copyright erano acquistati lecitamente, come segnale digitale, dai vertici dell’organizzazione (le ‘Sorgenti) e, successivamente, attraverso la predisposizione di una complessa infrastruttura tecnica ed organizzativa, vengono trasformati in dati informatici e convogliati in flussi audio/video, trasmessi ad una rete capillare di rivenditori ed utenti finali, dotati di internet ed apparecchiature idonee alla ricezione (il noto “Pezzotto”)

Il Genio Civile di Agrigento, diretto da Rino La Mendola, in attuazione delle politiche di gestione del territorio adottate dal Governo Musumeci, prosegue gli interventi sugli alvei dei fiumi con lavori di manutenzione finalizzati a ridurre il rischio di esondazione. Dopo gli interventi sui Fiumi Verdura, Naro e Salso e su altri 14 torrenti, sono stati eseguiti anche lavori di pulizia degli alvei dei torrenti Borraitotto a Favara, Carabollace e Bellapietra a Sciacca, Cavarretto a Menfi, Cangemi a Ribera, Rocca Rossa e Fra Paolo a Racalmuto. Lo stesso Rino La Mendola commenta: “Nel corso degli ultimi 15 mesi siamo intervenuti sul territorio provinciale, con lavori di manutenzione straordinaria che hanno interessato complessivamente più di 20 corsi d’acqua, con l’obiettivo di ridurre i rischi per la pubblica incolumità e i danni alle colture agricole, sistematicamente determinati da esondazioni sempre più frequenti. Al fine di capitalizzare nel migliore dei modi i lavori appena eseguiti, sarebbe adesso indispensabile che le istituzioni competenti, da un lato, assicurino un’attenta vigilanza, mirata a scongiurare il rischio che siano manomessi gli argini appena ricostruiti e, dall’altro, programmino una manutenzione con cadenza almeno biennale, al fine di evitare che il progressivo interrimento degli alvei, dovuto al trasporto di inerti da monte, possano nel tempo provocare, in caso di mancata manutenzione, nuovi rischi di esondazione”.