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A Palermo, nella centralissima via Magliocco, durante un controllo antidroga, tre Carabinieri sono stati accerchiati e picchiati da un gruppo di giovani. E tanti passanti non hanno mosso un dito per soccorrere gli aggrediti. Ad inveire contro i militari è stato un giovane di 19 anni poi sorretto da un altro di 28 anni. Poi sono intervenuti anche altri giovani. I due di 19 e 28 anni sono stati bloccati grazie all’arrivo di altri carabinieri e poliziotti. Il giovane di 19 anni ha cercato rifugio un una stradina vicina, ha preso una bottiglia per cercare di colpire i militari, ma è stato acciuffato. I due, arrestati ai domiciliari, risponderanno di violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale. I Carabinieri hanno prognosi di 10 giorni. Con le immagini della video-sorveglianza sono in corso indagini per risalire agli altri aggressori.

La Sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo, presieduta da Raffaele Malizia, ha restituito agli armatori Vittorio ed Ettore Morace beni per oltre 10 milioni di euro, sequestrati nel corso dell’operazione cosiddetta “Mare Monstrum” del 2017 al proprietario della Liberty Lines, una delle compagnie di traghetti che ha gestito i collegamenti tra l’isola e le isole minori. Secondo le indagini coordinate dalla Procura, Vittorio ed Ettore Morace, padre e figlio, avrebbero ottenuto dalla Regione un bando su misura per potersi aggiudicare il servizio di trasporto marittimo. E gli armatori avrebbero intascato 10 milioni e 108mila euro a titolo di compensazioni per corse mai effettuate per cause di forza maggiore, come le avverse condizioni meteo marine. Secondo gli avvocati difensori, invece, in nessun contratto stipulato dalla Regione sarebbe stato previsto un simile meccanismo. Ecco perché i beni sequestrati per equivalente sono stati restituiti ai Morace.

Ecco l’elenco delle eccellenze agrigentine scelte come vincitori della quinta edizione del premio Karkinos, e che saranno premiate sabato 10 luglio alle ore 21 nel corso di una cerimonia ad ingresso gratuito al Tempio di Giunone.
Imprenditoria: Massimiliano Lumia,
Cinema: Leandro Picarella,
Arte: Salvatore Rizzuti,
Medicina: Giovanni Alongi,
Musica: Fausto Savatteri,
Giornalismo: Carmelo Sardo,
Legalità: Marcello Viola,
Sport: Gabriele Di Trapani,
Premio speciale a Filippo Dispenza.
Poi per le menzioni speciali:
Solidarietà: associazione animalista Aronne,
Poesia: Gloria Riggio,
Spettacolo: Claudia Iacono, in arte Ibla.

Sabato 26 giugno, alle ore 9, nell’Aula Magna “Luca Crescentedel  Consorzio Universitario, si terrà una giornata di studi dedicata ai 2600 anni dalla fondazione di Akragas.

L’evento vuole essere un momento di confronto scientifico in occasione di un importante anniversario della colonia greca caduto in un momento tra i più difficili dell’era contemporanea e la presentazione al grande pubblico della monografia della rivista Archeo, sostenuta da questo Consorzio sotto il coordinamento scientifico dell’Architetto Giuseppe Parello, già Direttore del Parco della Valle dei Templi, oggi a capo del Servizio Gestione Parchi e Siti Unesco dell’Assessorato ai Beni Culturali.

Apriranno i lavori il Presidente di ECUA, on dott. A. Mangiacavallo, il Sindaco di Agrigento Dott. F. Miccichè, il Direttore del Parco Arch, Roberto Sciarratta.

Parteciperanno alla giornata gli autori che con i loro contributi, tutti di altissimo profilo scientifico, hanno preso parte alla realizzazione della monografia, raccontando “le età di Agrigento”, dagli anni della fondazione fino all’età medievale, dalla città nella Valle, alla città che si svilupperà sul Colle di Girgenti.

Altri contributi nella monografia, sono dedicati alla presentazione del Museo Pietro Griffo con la sua storia ed i suoi reperti, nonchè alle collezioni di vasi provenienti da Agrigento e custoditi nei musei di tutto il mondo. Viene anche proposto un itinerario di visita che comprende la città antica e la città contemporanea.

Un ricchissimo apparato di immagini rende la pubblicazione davvero preziosa ed adatta ad ogni tipo di pubblico.

Il Consorzio, il coordinatore scientifico e tutti gli autori che a titolo gratuito hanno partecipato alla realizzazione della monografia, hanno voluto così omaggiare  “la più bella delle città dei mortali” , ricordandone la fama e l’importanza che ha mantenuto nell’arco della sua lunghissima storia.

Si rinnova anche quest’anno la originale Celebrazione dell’anniversario della nascita di Luigi Pirandello al Caos, dinanzi la Casa Natale Museo Pirandello e nell’anfiteatro del Parco letterario Pirandello. Alle 03,00 (antimeridiane-pre/alba) orario di nascita del Nobel Agrigentino si svolgerà la suggestiva Cerimonia:
Accensione del tripode della memoria pirandelliana
Interventi di Mario Gaziano, Dino Barone, Paolo Cilona.
La emozionante manifestazione pirandelliana giunta alla 5.a edizione ha riscontro nazionale e internazionale ,anche in virtu’ del fatto che il Pirandello stable festival ha creato forti rapporti pirandelliani con gli Istituti Italiani di Cultura di Stoccolma, Oslo, Varsavia, Atene, Malta,Pechino,Tunisi.
Iniziativa tra recitazioni di brani pirandelliani, di poesie dei poeti storici agrigentini con canti e musiche popolari.
 Intervengono gli artisti Giuseppe Gramaglia, Massimo Agozzino, Angelo Cinque, Alfonso Marchica. Maria Fantauzzo, Maria Grazia Castellana, Rosa La Franca.
I poeti Liliana Arrigo, Enzo Argento, Stella Camillieri, Etta Milioti, Gianni Costanza (anche con mandolino-benjo (e i poeti che liberamente vorranno partecipare). Per i canti popolari Gioacchino Marrella e Gianni Costanza.
Novità della quinta edizione: la Pergamena “Amici dell’anniversario di Luigi Pirandello” verrà consegnata da Paolo Cilona  a poeti,scrittori e cultori dell’opera pirandelliana, presenti alla manifestazione.
La quinta edizione dell’Anniversario della nascita di Pirandello è organizzata Dal Cepasa di Paolo Cilona, dal parco letterario Pirandello di Dino Barone, dal Pirandello stable festival di Mario Gaziano, con la collaborazione della Società Dante Alighieri-Comitato di Agrigento e dall’associazione culturale Il Cerchio.

“La città merita rispetto, non può essere presa in giro. Il teatro è a piano terra di Palazzo dei Giganti, non ai piani alti dove operano le Istituzioni”.

Il consigliere comunale di Agrigento, Pasquale Spataro, si prende cura di tenere alzato il sipario sulla crisi di maggioranza che è stata aperta dallo scontro a distanza fra il gruppo di Forza Italia e il sindaco Miccichè, spalleggiato dagli altri alleati. “Fino a questo momento – osserva Spataro – l’unico ad averne fatto le spese è Scinta, che non fa più parte della giunta. Un fedele “scudiero” del sindaco che ha subito le scelte del suo partito, forse a sua insaputa. Ma è chiaro che, dal punto di vista politico e del dibattito democratico, gli agrigentini hanno il sacrosanto diritto di conoscere e pretendere la verità rispetto allo scambio di pubbliche accuse tra il blocco forzista e il primo cittadino. Gli elettori si aspettano chiarezza e invocano  la coerenza delle azioni. Ed il luogo deputato a rendere omaggio alla verità è certamente aula Sollano. Il presidente Civiltà si adoperi a convocare con urgenza, dando così seguito ad una mia specifica richiesta, la seduta del Consiglio comunale da dedicare proprio alla crisi che si è clamorosamente aperta dentro la coalizione che governa la città. Sarebbe riduttivo, assolutamente parziale ed incomprensibile – spiega Spataro –  che attacchi politicamente ed istituzionalmente pesanti, come quelli lanciati dallo stesso Civiltà e dai suoi colleghi Cantone e Gramaglia all’indirizzo del sindaco, finissero nella classica scena che immortala “tarallucci e vino”. Sarebbe davvero gravissimo e minerebbe la credibilità di chi ha la responsabilità di governare la città, se questa crisi non venisse trattata, discussa, approfondita e motivata tra i banchi di sala Sollano.  I tre dicano, ad esempio,  chi sono i componenti del “cerchio magico”, a cui hanno fatto riferimento nella loro offensiva, e chi amministra al posto del sindaco.  Sono affermazioni che non possono e non debbono passare sotto traccia. E, dal canto suo, Miccichè sarà chiamato a spiegare pubblicamente le proprie legittime valutazioni e a confermare o meno se Forza Italia fa parte ancora della maggioranza o se tutto si colloca  nel  solito gioco di Palazzo per rivendicare qualche posizione qua e là… Il sindaco, in occasione dei lavori d’aula,  dimostri la propria forza politica e agisca di conseguenza, altimetri si tratterà dell’ennesima pagina buia della nostra città”.

Nell’ambito dell’inchiesta cosiddetta “Waterloo” a carico di Girgenti Acque, la Procura di Agrigento contesta ad alcuni degli indagati l’ipotesi di reato di furto aggravato in concorso perché il 23 maggio del 2015, a Sant’Angelo Muxaro, in contrada Barone, con un escavatore del gruppo di Campione, si sarebbero impossessati di 10 tubi in acciaio, lunghi 12 metri con un diametro di 60 centimetri, rivestiti di polietilene per condotte di acqua, per un valore di 40mila euro, di proprietà del Voltano. E ciò per utilizzare gli stessi tubi per la costruzione di condotte idriche, su incarico della Girgenti Acque, da parte delle società del gruppo Campione. Poi, successivamente al furto, per eludere le indagini, avrebbero comunicato al Voltano che sarebbero state prelevate le tubazioni non utilizzate dallo stesso Voltano. E ciò affinchè apparisse come legittimo il prelievo dei tubi. E non solo: alcuni indagati avrebbe provato a convincere l’allora responsabile del Voltano a dichiarare falsamente ai Carabinieri che il prelievo di quei tubi fosse stato precedentemente comunicato da Girgenti Acque e autorizzato dallo stesso Voltano.

La Cgil Sicilia boccia senza appello l’avvio da parte della Regione dell’iter per la realizzazione di due termovalorizzatori, uno nella zona occidentale e l’altro in quella orientale, nell’Isola.
Francesco Lucchesi, segretario confederale della sigla sindacale, attacca la decisione. “Il bando per gli inceneritori è il nuovo pericoloso flop del governo Musumeci. Rappresenta infatti il fallimento della politica dei rifiuti con il rischio di allontanare sempre di più la Sicilia dall’Europa, senza risolvere il problema e riaprendo il capitolo degli affari e del pericolo di infiltrazioni mafiose”.

Lucchesi continua: “Una decisione, presa senza consultare le parti sociali e le comunità locali, che non risolverà il problema della gestione dei rifiuti, delle discariche, del decollo definitivo della raccolta differenziata, del riuso”.
“Lontani da idea di ciclo integrato dei rifiuti”
Insomma, per la Cgil “si resta lontani da quell’idea di ciclo integrato dei rifiuti, con una ‘scorciatoia’ dai tempi lunghi e dagli effetti tutti da vedere”.
Sottolinea, inoltre, Lucchesi: “Inoltre gli orientamenti del Presidente della regione sugli affidamenti ai privati in una terra senza piani regionali di settore, con un sistema di controlli inadeguato e con la presenza della criminalità organizzata, fanno temere che alla fine gli unici vantaggi dell’operazione saranno per i soggetti coinvolti, e non per la Sicilia e per la popolazione”.

“Ci opporremo al progetto”
“Una transizione ecologica che porti sviluppo – conclude l’esponente della Cgil – esige confronto e piani di settore – dall’energia, all’acqua ai rifiuti – in grado di garantire una programmazione degli interventi che guardi al futuro. Ci opporremo al progetto ‘inceneritori’, che giudichiamo negativo e pericoloso, dando il via alla mobilitazione”.

Proseguono senza sosta i controlli dei Carabinieri del Comando Provinciale volti al contrasto della criminalità. In tale ambito nella mattinata del 21 giugno, in Caltanissetta, militari del Nucleo Investigativo traevano in arresto in flagranza del reato di coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente un 31enne con precedenti di polizia. L’uomo, nel corso di perquisizione domiciliare all’interno dell’abitazione di residenza, veniva trovato in possesso di:

– nr. 1 bilancino elettronico di precisione;

– nr. 8 piante di marijuana con altezza che variava tra i 10 e gli 85 cm, poste all’interno di una serra artigianale ricavata sul balcone e dotata di impianto di illuminazione e irrigazione;

– nr. 3 barattoli in vetro contenenti sostanza stupefacente del tipo marijuana per un peso complessivo di 43,50 grammi.

La sostanza e le piante sono state sottoposte a sequestro e l’arrestato, al termine delle formalità, veniva associato presso la casa circondariale di Caltanissetta a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.Ieri l’arresto è stato convalidato e per il nisseno è stata disposta la custodia cautelare in carcere

La Dia di Catania ha confiscato beni per oltre mezzo milione di euro a un 44enne siracusano ritenuto legato al clan mafioso Bottaro-Attanasio. Il suo lungo curriculum criminale, iniziato fin da minorenne, è costellato da delitti contro la persona e contro l’ordine pubblico.

In particolare, è stato già condannato in via definitiva nel 2008 nell’ambito dell’operazione “Lybra” e per associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti nell’ambito dell’operazione denominata “Hawk”, nonché destinatario di custodia cautelare in ordine al reato di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso.
L’odierna confisca scaturisce da complessi ed articolati accertamenti patrimoniali svolti dalla Dia e delegati dalla Direzione Distrettuale Antimafia etnea che hanno permesso di individuare il complesso dei beni riconducibili al pregiudicato siracusano in relazione al suo profilo criminale.
La confisca ha interessato un compendio aziendale operante nel settore della commercializzazione di carni, autoveicoli, conti correnti e rapporti finanziari.
Il Tribunale ha anche disposto l’applicazione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per tre anni.