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Si è svolto l’Open Day al Polo territoriale universitario di Agrigento. Dunque, in vetrina, a disposizione degli studenti interessati, è stata l’offerta formativa del Consorzio universitario, presieduto da Nenè Mangiacavallo, per il prossimo anno accademico. Più nel dettaglio, è possibile scegliere tra 7 corsi di studio. Si tratta di Architettura Progetto nel Costruito, Scienze dell’Educazione, poi Lingue e Letterature – Studi Interculturali, ed ancora Scienze delle attività motorie e sportive, Scienze della formazione primaria e infine Servizio Sociale. Altre più accurate informazioni sono disponibili sul sito internet

Marco Vullo, assessore ai quartieri del comune di Agrigento, esprime soddisfazione dopo il recupero del “Giardino della Legalità” nella frazione di Fontanelle, una bella pagina per tutta la città.

“Agrigento continua a crescere con piccoli grandi gesti che, oltre simbolici, hanno un forte significato in termini di legalità e riappropriazione del territorio.

Piazzetta Livatino da troppi anni, continua l’Assessore, era abbandonata a se stessa, adesso rivitalizzare questa area con interventi di recupero significativi è frutto di una piena sinergia e collaborazione con il comitato di quartiere “Fontanelle Insieme” che dimostra l’attenzione di questa amministrazione ai gruppi di cittadini volenterosi che operano con dedizione per la crescita del territorio.

Un ringraziamento doveroso non può non andare alla cooperativa sociale “Rosario Livatino” e al suo Presidente che ha donato un monolite che è stato posizionato al centro della Piazzetta.

E in attesa dell’evento commemorativo dell’8 maggio i lavori di abbellimento e riqualificazione continueranno.

Già l’Assessore Lala ha provveduto a ripristinare la targa di toponomastica che mancava da quando era stata intitolata la piazzetta al Giudice Rosario Livatino.

Sono certo che nell’attività di questa amministrazione questi feed-back e sinergie con il mondo dell’associazionismo avranno risvolti positivi in tutta la città. Esiste un’unica Agrigento con le proprie sfaccettature e realtà che ci sono e che ci saranno sempre, alla stessa stregua ci sono e ci saranno, le pari opportunità e il riconoscimento dei diritti indistintamente per tutti i cittadini residenti senza alcuna divisione tra zone centrali e periferiche.”

Proseguono i controlli dei Carabinieri al fine dell’osservanza delle norme anticovid. Durante il fine settimana appena trascorso sono state intensificate le attività da parte dei militari in particolare nella zona balneare di San Leone dove, in piazzale Giglia, sono stati multati sei giovani sorpresi in gruppo, in spregio alle norme contro gli assembramenti. Ciascuno dei multati pagherà 400 euro.

Il diritto al riconoscimento del figlio naturale deve essere negato al padre violento. Lo ha chiesto – in adesione al ricorso presentato dall’avvocato Arnaldo Faro – il procuratore generale presso la Corte di Cassazione.

L’avvocato Faro, nell’interesse di una minore, ha chiesto alla Suprema Corte l’annullamento della sentenza della Corte d’appello di Venezia che aveva consentito il riconoscimento filiale al padre biologico che si era reso responsabile di atti violenti contro i familiari. Dopo la nascita della bambina, al padre M. A. H., di origine egiziana, era stato negato – dalla madre della piccina: F. V. di Raffadali – il riconoscimento della figlia. Una decisione importante, presa però a causa delle condotte violente dell’uomo che l’aveva indotta all’aborto. Dopo la nascita della piccina, l’uomo aveva anche programmato – ha ricostruito l’avvocato Arnaldo Faro – di impartirle un’educazione religiosa integralista, secondo rigidi canoni comportamentali, in contrasto con il contesto socio culturale della minore, manifestando anche l’intento di volerla condurre nel suo paese d’origine per affidarla alla propria madre.

Il procuratore generale ha censurato la sentenza della Corte di Venezia che non ha applicato il principio della prioritaria tutela del preminente e superiore interesse del fanciullo. La Procura generale ha anche richiamato il principio secondo cui se è diritto soggettivo dell’altro genitore quello di riconoscere il proprio figlio naturale, tutelato dall’articolo 30 della Costituzione, tuttavia tale diritto può essere sacrificato in presenza del rischio di compromissione dello sviluppo psico fisico del minore, con un bilanciamento tra l’esigenza di affermare la verità biologica, con l’interesse alla stabilità dei rapporti familiari e ciò impone uno scrupoloso accertamento di quale sia in concreto l’interesse del minore.

L’avvocato Faro investendo della tutela della minore la Corte di Cassazione ha evidenziato che i giudici di merito nel valutare l’interesse concreto della minore si erano posti in contrasto con la Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e lotta contro la violenza domestica. Convenzione che ha definito la violenza domestica quella che si concretizzi in tutti gli atti di violenza fisica sessuale, psicologica o economica che si verifichino all’interno della famiglia o del nucleo familiare.

875 i nuovi casi di Coronavirus a fronte di 16.558 tamponi effettuati, su un totale di 3.582.328 da inizio emergenza.

Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 10 decessi (ieri 24), che portano il totale delle vittime, in Sicilia a 5.162. E’ quanto si legge nel bollettino di oggi del Ministero della Salute e della Protezione Civile. Il numero degli attualmente positivi in Sicilia è di 25.758 (+281) mentre le persone ricoverate con sintomi sono 1.212, di cui 187 in Terapia intensiva.

In isolamento domiciliare ci sono 24.359 pazienti.

I guariti/dimessi dall’inizio dell’emergenza ad oggi sono 164.599 (+584).

I nuovi casi per province:

Palermo 246

Catania 206

Messina 79

Siracusa 93

Trapani 33

Ragusa 76

Caltanissetta 69

Agrigento 53 

Enna 20.

Migliaia di medici specializzandi e farmacisti ospedalieri in formazione verranno coinvolti dalla Regione nella campagna di vaccinazione anti Covid-19 in Sicilia. Ad annunciarlo il presidente Nello Musumeci, che ha firmato un accordo con le tre università statali di Palermo, Catania e Messina.
«L’obiettivo – sottolinea il governatore– è quello di estendere la copertura vaccinale della popolazione in funzione del prossimo aumento della disponibilità di sieri. Vogliamo creare una sinergia con gli atenei siciliani, mediante il coinvolgimento di giovani professionisti, dando così un’ulteriore accelerata alla somministrazione di vaccini».​ ​
La partecipazione avverrà su base volontaria, al di fuori dell’orario dedicato alla formazione specialistica e, per quanto concerne i medici specializzandi, in deroga alle incompatibilità previste dai contratti di formazione specialistica.
Saranno le singole università a verificare la disponibilità dei sanitari interessati, comunicandolo al dipartimento dell’Assistenza sanitaria e osservatorio epidemiologico dell’assessorato della Salute.​ Sulla base del fabbisogno di personale manifestato dai vari Centri vaccinali e dei criteri per garantire il percorso formativo e la compatibilità della campagna vaccinale con gli ulteriori incarichi conferiti agli specializzandi (Usca, reparti Covid, etc), la Regione provvederà ad assegnare i professionisti alle Aziende e agli enti del Servizio sanitario siciliano.
Gli incarichi non potranno avere una durata superiore ai sei mesi, prorogabili in ragione delle necessità del Piano vaccinale, e il monte ore settimanale massimo per ogni sanitario è di venti ore, con un compenso orario di 40 euro lordi omnicomprensivi.

La complessità della rete della ricettività turistica, che caratterizza l’offerta della città di Agrigento – si legge nella nota stampa a firma dell’ass. Francesco Picarella- costituisce la causa primaria di proliferazione dell’abusivismo, e di elusione del pagamento della imposta di soggiorno. Occorre, pertanto, una costante azione di vigilanza diretta a garantire la regolarità delle dinamiche di leale concorrenza ed il rispetto delle norme in materia di turismo.

L’approssimarsi della stagione estiva, rappresenta il momento adatto a constatare le specifiche criticità del settore.
Nell’ottica di un’adeguata azione di prevenzione ed analisi, mirata a limitare il fenomeno dell’abusivismo, l’Assessorato Attività Produttive del Comune di Agrigento ha avviato un’attività di accertamento documentale delle autorizzazioni e concessioni, anche analizzando la presenza di strutture presenti nei principali motori di ricerca e prenotazione.

Francesco Picarella, Assessore alle Attività Produttive del Comune di Agrigento, a tal proposito dichiara: “La concorrenza è quella condizione nella quale più imprese competono sullo stesso mercato, inteso come l’incontro ideale tra domanda e offerta, producendo gli stessi beni o servizi, per tale motivo abbiamo avviato una attività di controllo degli iter autorizzativi per analizzare e successivamente invitare gli operatori al rispetto della legge, al fine di tutelare le strutture che rispettano le regole ed a garanzia e sicurezza dei turisti.”

I carabinieri della Compagnia di Agrigento hanno chiuso due attività lavorative, nello specifico, un bar e un chiosco, per violazioni delle norme anti Covid. Nel primo caso l’ispezione è scattata al Villaggio Mosè, precisamente lungo il viale Leonardo Sciascia. L’equipaggio di una gazzella, impegnato in un giro di perlustrazione, ha notato un via vai di avventori, in un bar della zona.

All’interno dell’attività sono stati sorpresi diversi clienti a consumare alimenti e bevande. I militari dell’Arma, accertate le violazioni, hanno multato l’esercente, e quattro avventori, con una sanzione da 400 euro a testa, e disposto la chiusura del locale per cinque giorni.

Dal quartiere commerciale a Villaseta. Qui i carabinieri hanno accertato il mancato rispetto delle regole del titolare di un chiosco. E’ scattata la sospensione dell’attività per 5 giorni, oltre alle multe, in quanto c’era un numeroso gruppetto di persone, in assembramento, davanti al pubblico esercizio, alcune stavano aspettando il turno per acquistare delle bevande, altre consumavano alimenti e alcolici, come se nulla fosse. Sono scattate cinque sanzioni da 400 euro ciascuna.

Le fiamme sono state domate dai vigili del fuoco che sono intervenuti a seguito di un incendio accidentale scoppiato questa notte nel magazzino del centro di accoglienza per migranti in contrada Petruso. I pompieri hanno lavorato alacremente per ore per poter sedare il fuoco, dopo averlo tempestivamente circoscritto.

Sono stati gli stessi ospiti della struttura a dare l’allarme dopo aver sentito puzza di bruciato, provenire dal magazzino.
Un po’ di paura tra i migranti, qualche danno, ma per fortuna nessun esito grave dall’evento accidentale

Carmelo Gagliano, sessant’anni, che ha problemi di salute,  si è allontanato da casa ieri mattina, ma non vi ha fatto ritorno né ha dato più sue notizie. Così dall’alba di questa mattina carabinieri, polizia e vigili del fuoco lo stanno cercando tra il centro abitato e le campagne dove si pensava l’uomo si fosse recato considerato che lì ha un’altra residenza.

Per ritrovarlo, si è mosso tutto un piano provinciale applicabile in casi come questo, ossia per la ricerca delle persone scomparse ad opera della Prefettura di Agrigento. Per ritrovarlo, le squadre di vigili del fuoco ma anche le squadre cinofili, oltre all’utilizzo dei droni, che stanno controllando dall’altro l’intero paese.

Per ora si tratta di un allontanamento volontario di una persona adulta, ma considerato che l’anziano ha dei problemi di salute, trascorse le 48 ore, si è attivata la macchina delle ricerche.