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L’Ordine dei Medici di Agrigento, presieduto da Santo Pitruzzella, ha consegnato alla dottoressa Monica Brancato la borsa di studio per la partecipazione al Quinto Master di scrittura, intitolato “Le parole della pandemia”. Il master, promosso dall’associazione Strada degli Scrittori e dalla Fondazione Treccani Cultura, è iniziato oggi al Polo culturale San Lorenzo di Agrigento. La stessa Monica Brancato commenta: “E’ per me motivo di vanto e di orgoglio rappresentare l’Ordine dei Medici di Agrigento al master di scrittura della Strada degli Scrittori. L’anno appena trascorso ha rivoluzionato le nostre vite, e medici e operatori sanitari hanno sulla pelle le parole della pandemia. Colgo l’occasione per ringraziare di cuore il presidente Santo Pitruzzella, il dottor Casà, presidente della commissione cultura, e tutti i membri della commissione per la grande opportunità che mi stanno regalando. Spero di essere all’altezza della fiducia accordatami.”

Ad Agrigento, mercoledì prossimo, 30 giugno, a Casa Sanfilippo, nella Valle dei Templi, alle ore 17:45, Rosario D’Ottavio presenterà l’ultimo suo libro di carattere storico intitolato: “I Savoia del ‘900: da Vittorio Emanuele terzo a Mafalda (Un mondo di luci e ombre)”. Interverranno Roberto Sciarratta, Lillo Brunetto, Carola Depaoli, Giovanni Tesè, Marina Arnone, Maria Fantauzzo, con intermezzi musicali di Pablo Orrego e Sara Chianetta.

La consigliere comunale di Agrigento di “Diventerà Bellissima”, Roberta Zicari, ha diffuso un elenco dettagliato su quali sarebbero le soluzioni per risolvere i problemi di approvvigionamento idrico in città. Zicari afferma: “Bisogna potabilizzare le acque depurate così da utilizzarle in agricoltura, e in proposito giace in Quarta Commissione all’Assemblea Regionale un disegno di legge. Poi potabilizzare e sfruttare l’acqua delle dighe, soprattutto del Lago Leone, per consumo civile. Poi adoperarsi affinchè l’acqua arrivi ‘per caduta’, risparmiando energia. Poi valutare costi e utilità della dissalazione e riparare le reti idriche per evitare la dispersione dell’acqua. E infine serve una nuova gestione del servizio idrico, che comprenda anche le società Tre sorgenti e Voltano da porre in liquidazione dopo la cessione delle reti. E ciò per aumentare le quantità di acqua da immettere nelle reti e per ridurre le tariffe”.

L’ex assessore provinciale di Agrigento, Salvatore Montaperto, annuncia la propria candidatura a sindaco di Favara in occasione delle elezioni Amministrative in autunno. Lo stesso Montaperto afferma: “Tanti mi hanno chiesto di candidarmi e tanti si sono messi a disposizione, per me la politica non è potere ma servizio, ed è proprio a servizio del mio paese che mi metto, con umiltà ed orgoglio. Non voglio e non devo convincere nessuno con le parole: a parlare sarà la mia storia personale e professionale. Continuerò, come ho sempre fatto, ad interfacciarmi quotidianamente con la gente. Sarò disponibile all’ascolto ed al confronto, determinato ad effettuare scelte condivise per la ricerca del bene comune. Mi confronterò con tutti i favaresi, con le donne, con i giovani, con le famiglie, con il mondo del lavoro e dell’impresa, con il mondo della cultura e con quello cattolico, per poter condividere un programma che faccia della ‘normalità’ la sua parola chiave”. Montaperto dovrebbe essere sostenuto dagli Autonomisti, dall’Udc e da Fratelli d’Italia, e forse anche da Diventerà Bellissima.

I Carabinieri della Tenenza di Favara hanno arrestato ai domiciliari un giovane di 24 anni che è entrato nell’abitazione di una coppia di Favara, lui di 33 anni e lei di 27, e l’ha aggredita violentemente senza apparente motivo. L’aggressore ha sfondato la porta di ingresso con calci e pugni, e si è scagliato contro le vittime malmenandole anche con l’utilizzo di un grosso cacciavite. La coppia, grazie al tempestivo intervento dei Carabinieri di Favara, non ha subito lesioni gravi ed è stata trasportata all’ospedale di Agrigento. La prognosi è di 5 giorni. L’arrestato risponderà all’autorità giudiziaria di lesioni personali aggravate, violazione di domicilio e minaccia aggravata.

A Menfi, in via dei Pioppi, il conducente di un’automobile Fiat Panda ha investito accidentalmente un infermiere di 53 anni di Menfi, impegnato a correre per allenarsi con un gruppo di amici. L’uomo è stato trasportato all’ospedale di Sciacca da un’autoambulanza del 118. Versa in prognosi riservata a causa di diversi traumi. L’automobile, condotta da un dipendente di 31 anni della società cooperativa di vigilanza di Menfi “onlus Walden”, anche lui di Menfi, è stata sequestrata. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Stazione di Menfi che hanno informato la Procura della Repubblica di Sciacca che valuterà la posizione giudiziaria del conducente dell’auto.

Ad Agrigento, a San Leone, la notte tra sabato e domenica, il tempestivo intervento delle forze dell’ordine, dispiegate massicciamente nella zona, ha sventato un principio di rissa fra adolescenti ubriachi nel piazzale dell’ex eliporto di San Leone, poi una zuffa fra due giovani al porticciolo, e poi un altro principio di rissa fra due gruppi sul lungomare. I rissanti si sono dileguati all’arrivo dei tutori dell’ordine e della sicurezza pubblica.

La Cisl Fns (Federazione nazionale sicurezza) Vigili del fuoco di Agrigento, tramite il coordinatore territoriale di Agrigento, Diego Motisi, interviene sulla situazione di carenza di organico ai Comandi di Agrigento, di Caltanissetta e di Enna. Motisi afferma: “Tali carenze di personale mettono in crisi il sistema di soccorso. Le squadre sono ridotte ai minimi termini e lavorano spesso con 4 unità anzichè con 5, e ciò mette a repentaglio la salute degli stessi operatori. Incombe la mancanza di risorse adeguate per richiami di personale in straordinario e Vigili Discontinui, e ciò che fa veramente rabbia è che quest’anno la Regione Siciliana non ha stanziato fondi e dunque non ha firmato nessuna convenzione con i Vigili del fuoco per contrastare gli incendi boschivi, però, paradossalmente continua a spendere soldi, e comprare mezzi dotati di moduli per spegnimento incendi, da dare, tramite la Protezione Civile, ai Comuni, che non hanno personale abilitato allo spegnimento. Ci rivolgiamo ai sindaci e ai prefetti affinchè riportino il nostro grido di allarme tramite la politica e le istituzioni superiori, allo scopo di sanare le carenze in organico dei comandi di Agrigento, Caltanissetta ed Enna, stanziando fondi sufficienti per richiami di personale ordinario e discontinuo. La Fns Cisl Vigili del fuoco da tempo ed in maniera preventiva aveva rappresentato il quadro che oggi viviamo con moltissime richieste di intervento. Siamo solo all’inizio della stagione degli incendi e siamo in difficoltà, complice anche una non programmata pianificazione della Direzione Regionale Sicilia Vigili del fuoco”.

Il Genio Civile di Agrigento, diretto del presidente dell’Ordine degli Architetti, Rino La Mendola, ha firmato il relativo contratto con l’impresa aggiudicataria e ha avviato i lavori di manutenzione di diverse strade provinciali per il collegamento dei Comuni di Burgio, Calamonaci, Lucca Sicula e Villafranca Sicula alla strada statale 115. Le opere saranno eseguite dal Genio Civile, in collaborazione istituzionale con la Provincia di Agrigento e l’assessorato regionale alle Infrastrutture, retto da Marco Falcone. I fondi europei a disposizione ammontano a poco più di un milione di euro. Lo stesso Rino La Mendola commenta: “Siamo lieti di continuare ad offrire il nostro contributo per ridurre quel ritardo infrastrutturale che, negli ultimi decenni, ha progressivamente isolato la provincia di Agrigento, tarpando le ali al suo sviluppo socio-economico. Nel corso degli ultimi 15 mesi abbiamo sbloccato ben 28 cantieri relativi ad infrastrutture importanti per il nostro territorio e, seguendo le direttive del Dirigente Generale del Dipartimento Salvatore Lizzio, abbiamo avviato un monitoraggio sulla sicurezza dei ponti senza precedenti nella storia ed abbiamo progettato ed eseguito, in tempi estremamente ridotti, la pavimentazione delle strade agrigentine attraversate dal giro di Italia”.

A Catania i Carabinieri hanno arrestato ai domiciliari un uomo di 63 anni per violenza sessuale aggravata su una bambina di 11 anni. L’indagato è un parente dei genitori della vittima al quale la ragazzina è stata affidata con fiducia. Gli abusi, avvenuti in un paese della provincia di Catania, sarebbero iniziati nel novembre del 2020. La piccola ha tardato a parlarne con la madre per la vergogna provata ed il timore di non essere ritenuta credibile. La madre ha invece subito presentato denuncia ai Carabinieri. L’audizione della bambina ha consentito l’acquisizione di ulteriori elementi investigativi da parte dei Carabinieri, poi sfociati nella richiesta di arresto da parte della Procura, accordata dal giudice per indagini preliminari del Tribunale.