Nulla di nuovo sotto il sole, solo per comunicare ai nostri lettori che ieri sera a San Leone nell’area dell’eliporto, si è consumata l’ennesima rissa (la terza in 48 ore).
Ogni altro commento appare superfluo
Nulla di nuovo sotto il sole, solo per comunicare ai nostri lettori che ieri sera a San Leone nell’area dell’eliporto, si è consumata l’ennesima rissa (la terza in 48 ore).
Ogni altro commento appare superfluo
Vogliono lasciare la struttura di prima accoglienza di Villa Sikania a Siculiana.
Così una decina di migranti sono saliti sul tetto del centro che li ospita per approntare una protesta, diciamo pacifica, manifestando ad altissima voce contro la quarantena obbligatoria anche a loro imposta per ragioni sanitarie collegate all’emergenza coronavirus.
Aumentano di poco rispetto a ieri i positivi al coronavirus in Sicilia. Nelle ultime 24 ore si registrano 238 nuovi contagiati su 11 mila tamponi processati. Sale, di poco, anche il tasso di positività che si porta al 2,1%.
I ricoverati sono 618 mentre nei reparti di terapia intensiva i posti occupati sono 102. Si registrano solo due decessi che portano il numero complessivo a 5.739 vittime.
Questi i numeri nei Comuni capoluogo siciliani: Catania 67, Messina 49, Palermo 43, Siracusa 24, Trapani 20, Ragusa 17, Caltanissetta 17, Agrigento 1 e zero a Enna.
Il rapimento di Denise Pipitone sarebbe la conseguenza dell’odio covato da Anna Corona nei confronti di Piera Maggio, rea di averle “rubato” il marito Pietro Pulizzi, padre biologico della bambina scomparsa da Mazara del Vallo l’1 settembre 2004. E’ la convinzione maturata dall’ex procuratore capo di Marsala Alberto Di Pisa che si è occupato a lungo del caso e che ieri pomeriggio è intervenuto a “Domenica Live”.
Alberto Di Pisa: “Io mi sono insediato in Procura nel 2008”“Bisogna premettere due cose – ha detto in collegamento con il programma di Barbara D’Urso – Intanto che il sequestro avviene l’1 settembre 2004 ma che io mi insedio alla Procura di Marsala nel settembre del 2008. Quindi trovo quattro anni di indagini già svolte con migliaia di carte. Credo che si tratti di circa 100mila pagine addirittura. La prima cosa che ho fatto è stata quella di cercare di leggere tutto, di consultarmi con i sostituti che avevano seguito le indagini e di formarmi una convinzione che è quella che ho più volte manifestato in interviste, anche di recente.
fonte: www.perizona.it
Il club agrigentino, unitamente a tanti altri lions club italiani, è prontamente intervenuto a sostegno dell’iniziativa promossa dalla onlus veneta “Run4Hope Italia”.
Si tratta di un’iniziativa articolata su staffette regionali che si svolgono in contemporanea in tutta Italia dal 22 al 30 maggio con arrivo e con partenza dai capoluoghi di Regione o da altri capoluoghi significativi accomunati da un solo obbiettivo: mettere in movimento le persone, dal nord al sud d’Italia. Tra i molti luoghi di rilevante interesse si attraverseranno scenari unici, come la nostra Valle dei Templi, Piazza Brà a Verona, gli uliveti del Gargano in Puglia, Piazza Unità d’Italia a Trieste, la Valle di Comacchio in Emilia e la costa frastagliata della Sardegna.
Per la Sicilia si parte da Agrigento Valle dei Templi e Alcamo con arrivo dei due rami a Messina. Ogni passo di corsa e ogni donazione, piccola o grande che sia, sarà fondamentale per sostenere i due enti beneficiari, ovvero Fondazione AIRC e Ail, nel nome dello sport e della solidarietà.
L’evento è destinato quindi a unire e riunire il mondo running italiano anch’esso fortemente limitato dalla Pandemia Covid-19 e combattere i tumori infantili. I runners porteranno quindi un messaggio di solidarietà e di speranza impegnandosi nelle donazioni pro AIRC, anche tramite il portale Rete del Dono che permetterà di coinvolgere amici e conoscenti nella raccolta. Una sorta di ripartenza generale di un movimento che negli ultimi decenni è cresciuto grazie a moltissime manifestazioni a partire dalle grandi maratone internazionali ed oggi unisce i valori di sport e benessere a quelli legati alla prevenzione e ricerca contro i tumori che colpiscono i più piccoli.
Antonio Calamita, socio del Lions Club Agrigento Host e delegato per il progetto, intervenuto alla partenza ha precisato che “ripartiamo per la solidarietà e per finanziare la ricerca, per questo siamo qui presenti anche come lions per sposare questa iniziativa dando il nostro contributo”.
Un momento di particolare fiducia con un messaggio chiaro per rappresentare a tutti e a noi stessi quanto siano preziosi i valori di sport, benessere e solidarietà.
La memoria riportata nei luoghi simbolici del riscatto civile. È il filo conduttore delle iniziative che si tengono a Palermo per il ricordo di Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli uomini della scorta a 29 anni dalla strage di Capaci.
Con l’inno di Mameli eseguito dall’orchestra degli studenti del magistrale Regina Margherita si è aperta nel porto di Palermo la celebrazione per l’anniversario della strage.
Nella banchina Maria Falcone, sorella del giudice ucciso e il ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi. Per il secondo anno consecutivo a causa del Covid non è stato possibile organizzare l’arrivo delle.navi della Legalità con i ragazzi delle scuole di tutta Italia.
Il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, accompagnata dal Capo della Polizia Lamberto Giannini, hanno deposto una corona d’alloro alla Stele commemorativa di Capaci, sull’autostrada Palermo-Mazara del Vallo, in ricordo vittime attentato del 23maggio 1992.
Il capo dello Stato Sergio Mattarella è nell’Aula Bunker dell’Ucciardone e dopo, insieme al capo della Polizia Lamberto Lamberto Giannini deporrà una corona d’alloro nell’Ufficio scorte della caserma Lungaro, presso la lapide che ricorda i Caduti degli attentati di Capaci e via D’Amelio.
Il presidente della Repubblica parteciperà anche ad altre iniziative, come l’inaugurazione del progetto “Spazi Capaci/Comunità Capaci”, voluto dalla Fondazione Falcone e dal Ministero dell’Istruzione: un piano di design sociale curato da Alessandro de Lisi e che ha il patrocinio della Polizia di Stato. Spazi Capaci vuol far tornare a vivere le città attraverso le opere in un percorso sperimentale di “memoria 4.0” che, partendo da luoghi di Palermo simbolo della vitalità della lotta civile contro la mafia, compie un viaggio attraverso tutto il Paese. Un cammino lungo tre anni, col traguardo nel 2023, anno in cui ricorre il trentennale delle stragi di Firenze, Roma e Milano.
“Vogliamo riappropriarci delle città attraverso l’arte – spiega Maria Falcone, presidente della Fondazione Giovanni Falcone e sorella del giudice ucciso a Capaci – . La cultura è determinante per il rinnovamento dello spirito dei popoli”.
Intanto, il ministro della Giustizia Marta Cartabia, ricorda la figura di Falcone: “Ha insegnato che nella lotta alla mafia non basta perseguire il singolo reato; bisogna agire su tutte le articolazioni su cui si radica il potere della mafia. Quelle sociali, quelle economiche. Quelle che oltrepassano i confini nazionali”.
Tra le iniziative, anche quella messa in atto da Marcello Dell’Oglio, portiere dello stabile di via Notarbartolo dove abitava Falcone, che ha trasformato in biblioteca condominiale il salone d’ingresso dell’edificio: libri che dà in prestito e attorno ai quali, spiega un inquilino, si è creata ed è cresciuta una piccola comunità”.
350 i nuovi positivi al Covid19 su 19.201 tamponi processati, con una incidenza quasi del 1,8%, in diminuzione rispetto a ieri che era al 1,9%. La Sicilia è settima per numero di contagi giornalieri. I morti sono stati 17 e portano il totale a 5.737. Il numero degli attuali positivi è di 13.267 con una diminuzione di 748 casi. I guariti oggi sono 1.081. Negli ospedali i ricoverati sono 766, 22 in meno rispetto a ieri, quelli nelle terapie intensive sono 104, 5 in più rispetto a ieri.
I nuovi casi per province:
Palermo con 53 casi, Catania 84, Messina 74, Siracusa 32, Trapani 16, Ragusa 40, Caltanissetta 12, Agrigento 31, Enna 8.
Giuseppe Caruana è stato eletto nuovo presidente della ConfCommercio provinciale di Agrigento. In proposito interviene il movimento “AgrigentoExtra”, tramite il presidente Giovanni Lopez e il dirigente Ezio Bono, che affermano: “Siamo certi che, in questo momento particolarmente difficile, Giuseppe Caruana, nel suo nuovo e strategico ruolo, saprà mettere a frutto nel migliore dei modi le sue capacità. E’ un compito che sarà fondamentale per assecondare le esigenze del settore turistico e dell’intero comparto economico della provincia. Come associazione di categoria del territorio, che svolge la propria attività nell’ambito della grande famiglia della ConfCommercio, siamo certi che in Caruana troveremo un interlocutore attento alle esigenze delle imprese turistiche che rappresentiamo”.
Era il 23 febbraio del 2008 quando Papa Benedetto XVI nominò Francesco Montenegro Arcivescovo di Agrigento.
Nel maggio 2013 è divenuto presidente presidente della Commissione episcopale per le migrazioni della CEI.
L’8 luglio 2013 accoglie Papa Francesco a Lampedusa nel suo primo viaggio da pontefice.
Nel 2015 proprio il Papa lo ordina cardinale e nello stesso anno diventa presidente della Caritas.
Adesso il cardinale Francesco Montenegro – che oggi spegne 75 candeline – per raggiunti limiti di età lascia la guida dell’arcidiocesi dopo 13 anni, e nell’ultima celebrazione, per salutare i fedeli durante la messa Crismale ha lasciato questo augurio: “L’augurio è di essere Chiesa della Misericordia”. Poi ha riferito che il Papa gli ha chiesto di andare a Roma.
Al suo posto a guidare la chiesa di Agrigento ci sarà l’arcivescovo Alessandro Damiano