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Permane lo stato di pericolo per le diffuse piogge che da stanotte hanno colpito buona parte della Sicilia occidentale. La giornata di domani sarà caratterizzata da frequenti piogge e localmente anche di temporali che si alterneranno a schiarite.

Oltre alle precipitazioni intense, sono previsti anche venti di burrasca, con raffiche ad oltre 100 km/h, dapprima dai quadranti orientali e successivamente da quelli meridionali, specie sui settori ionici. Per quanto riguarda i mari da agitato, tendente a molto agitato, lo Stretto di Sicilia; molto mossi, tendenti ad agitati, lo Ionio e in serata, il Basso Tirreno.

 

 

Accorata lettera di ringraziamento ed elogio, a seguito di un intervento chirurgico, da parte di una paziente al reparto di ginecologia ed ostetricia del presidio ospedaliero “San Giovanni di Dio” di Agrigento e all’equipe di sala operatoria:

“Desidero con immenso piacere e gratitudine raccontare la mia esperienza vissuta in reparto ginecologia di Agrigento con l’equipe della dott.ssa Maria Rita Falco Abramo.

Giorno 10 maggio c.m. sono stata ricoverata per polipectomia, subito assistita in modo cordiale e premuroso da tutto il personale adibito a questo primo step. L’indomani scesa in sala operatoria per isteroscopia operativa mi ha raggiunto il ginecologo di cui purtroppo non ricordo il nome, che in maniera professionale ma principalmente con un valore umano ineccepibile, mi ha descritto tutto ciò che avrebbero eseguito, tranquillizzandomi in modo affettuoso ma allo stesso tempo anche dal punto di vista operativo. Ho saputo dopo, che lo stesso medico ha collaborato nell’intervento, con la dottoressa primario Falco Maria Rita. Appena entrata in sala operatoria e lì si sa il freddo che sussiste per ovvi motivi, io tremavo tutta. Ad accogliermi una cerchia di giovani anestesisti (angeli) che accorgendosi del mio tremore, senza che io chiedessi nulla, si sono preoccupati di scaldarmi con un materassino che hanno riempito di aria calda con un phon. Mi hanno coccolata, scaldata, prima che mi sedassero, tant’è che li ho ringraziati tutti di cuore  dicendo loro che in quel momento mi stavano dando la VITA. Ho salutato la dott.ssa Falco che mi ha ulteriormente tranquillizzata con la sua spiccata  professionalità ed empatia e mi sono serenamente addormentata. Ciò ha permesso che al mio risveglio, ho avuto la sensazione, perfino, di avere fatto dei sogni meravigliosi. Quando aprii gli occhi, mi sono subito ritrovata accanto il dottore che mi aveva accolta all’inizio a raccontarmi l’esito positivo dell’intervento e a rassicurarmi ulteriormente. Salita in reparto, sono stata accudita da tutto il personale come meglio ci si aspetta per essere dimessa l’indomani. Sensazione? Mi sono sentita come in famiglia…mi sono portata a casa una bellissima esperienza per la quale mi sento di doverne dare testimonianza e di ringraziare tutto il personale e l’equipe medica della dott.ssa Falco Maria Rita Abramo”.

Cefpas, croce e delizia. Non ce ne voglia il capo del colosso nisseno Roberto Sanfilippo ma torniamo ad occuparci dello straordinario centro di formazione sanitaria meglio conosciuto come Cefpas, nel cuore della Sicilia dove Caltanissetta fa da spartiacque (e non solo…) tra la politica occidentale e quella orientale, con rare puntate al centro.

Il Cefpas è come presentare una caramellina piena di gusti ad un bambino di soli tre anni. Si impazzisce e fa impazzire, una golosità fra la gioia dei pargoli ed altrettanta golosità tra la gioia dei politici.

Più volte al centro delle attenzioni, la Cgil nissena è stata un chiodo fisso per Sanfilippo; un dossier gli ha tolto il sonno ma non gli ha fatto mancare la forza di definire il sindacato nisseno “Lupu ri mala cuscenza comu opira penza?

Il dossier evidenziava alcune criticità in termini di assunzioni e di massima trasparenza che lasciavano più di un sospetto come se si fosse creato dal 2021 al 2023 una sorte di Bengodi dove fioccavano assunzioni a piè sospinto e dove sostanzialmente molte assunzioni a co.co.co. o a tempo determinato non avevano avuto quella sostanziale pubblicità all’esterno e con l’inchiesta.

E poi quel rompicoglioni del collega Mario Barresi, de La Sicilia, che scriveva (e sottolineiamo…scriveva) di contratti vip e consulenze pingui con nomi e cognomi assimilabili a politici locali, regionali e alti burocrati di Asp e Sanità regionale.

Sanfilippo aveva liquidato tutto come accuse piene di livore e che tentavano di frenare il suo lavoro tra l’altro aveva ribadito che anche iscritti al sindacato della Cgil avevano fatto carriera all’interno del colosso di Via Mulè. Un botta e risposta che sembrava essersi sopito ai primi di gennaio 2023 con la nomina del Commissario Straordinario Giovanna Segreto.

La Commissaria Segreto era forse meglio non mettesse piede al centro Cefpas. Ha letto, riletto e relazionato carte che non lasciano alcun dubbio circa la criticità di alcune operazioni (forse più di qualcuna) effettuate prima del suo avvento. Operazioni che sembravano essere consolidate (come ad esempio un Avviso Pubblico per selezionare nuovo personale a tempo determinato che, casualmente, riporta congiunti di parlamentari in carica o parenti o affini di politici in carriera, il quale Avviso è stato perentoriamente bloccato.

Non solo; non ha rinnovato i contratti a tempo determinato in scadenza, non ha nominato più un consulente tramite iscrizione l’Albo Tutor e selezione comparativa del curriculum. Insomma, ha dato un freno in un Ente che spendeva e spandeva e assumeva senza soluzione di continuità.

A scanso di equivoci, quello che avete appena letto non lo abbiano detto noi, ma lo scrive la Commissaria nella relazione dettagliata lo scorso 5 aprile e indirizzata agli organi di controllo: Assessore regionale alla Sanità Volo, che già aveva recentemente descritto il Cefpas “inerme”, al Direttore Generale alle attività di pianificazione, Presidente della Regione siciliana, Collegio Sindacale Cefpas, Dirigente Amministrativo .Cefpas. Giova ricordare che il Cefpas è un ente vigilato dall’Assessorato Regionale alla Salute.

Prima di pubblicare qualche stralcio del contenuto della relazione scritta dalla Segreto, la quale segnala agli organi superiori in modo evidente una serie di criticità, è doveroso da parte nostra significare che, potrebbe essere probabile che il Cefpas abbia già risposto alle critiche della Commissaria e con gli organi superiori abbia chiarito tutto.

Andiamo al primo stralcio, a pagina 1:

In considerazione degli interessi pubblici derivanti dalle risorse finanziarie statali  e regionali impiegate, si ritiene doveroso, per una corretta e trasparente gestione nel rispetto dei principi costituzionali di buon andamento della pubblica amministrazione, richiedere un Determinante intervento chiarificatore agli organi di vigilanza della regione Siciliana. In tema di normative applicabili all’Ente, con particolare riferimento alla gestione di alcuni specifici finanziamenti che recentemente ne hanno notevolmente incrementato le attività ed alle assunzioni di personale a tempo determinato, in ordine alle quali era stata data richiesta una specifica dettagliata relazione al competente ufficio del CEFPAS con nota prot. N° 191 del 13/03/2023.”

A pagina 4 la Commissaria si sofferma sulle consulenze:

“Ove poi si ritenesse che l’Ente appartenga agli Enti pubblici del Settore Sanitario, con riferimenti incarichi esterni di cui all’art. 7 comma 6 e 6-bis Del D.Lgs. n. 165/2001, andrebbe rispettato l’art 21 (Div esternalizzazione di funzionò della stessa LR. 5/2009 in merito alla preventiva approvazione dell’ente vigilante.

E sulle

delibere dei dirigenti octies:

“Le deliberazioni che avviano le assunzioni ex art. 15-octies del D.Lgs. n. 502/1992 motivano l’applicazione al CEFPAS della speciale normativa prevista per il Settore Sanitario facendo riferimento all’art. 32 c. 3 LR n. 5/2009 che, ad avviso dell’Ente, permetterebbe di sostenere che “in tema di assunzioni di nuovo personale sia a tempo indeterminato che a tempo determinato” il CEFPAS è equiparato alle aziende unità sanitarie locali. Tale interpretazione viene fatta derivare dal suddetto art. 32 in ragione della modifica che lo stesso dispone in merito all’art. 1 c. 10 della LR n. 25/2008, che già escludeva dall’applicazione del divieto di assunzione le aziende sanitarie ed a cui aggiunge “e agli enti del settore (CEFPAS) per i quali continuano ad applicarsi le vigenti norme nazionali in materia” Tuttavia il richiamato art, 32 c, 3 LR n. 5/2009 oltre a consentire al CEFPAS come alle aziende sanitarie, di derogare in Sicilia al divieto di assunzione non pare determini di per sé un’equiparazione del CEFPAS alle aziende sanitarie, piuttosto inserisce più semplicemente il CEFPAS nell’elenco degli enti esclusi dal divieto di assunzione, così come altri enti regionali.”

Le conclusioni finali a pagina 9 l’ex Commissario mette a nudo in maniera minuziosa una sorta di classificazione da zona rossa in tutto quello che secondo lei va approfondito e chiarito.

 

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Conclusioni:

Per tutto quanto sopra rappresentato si riepilogano di seguito le indicazioni conclusive:

  • Tenuto conto che, per quanto detto, nell’attività amministrativa posta in essere, con particolare riferimento alla gestione del personale, l’Ente ha ritenuto di appartenere al Servizio Sanitario Nazionale, si chiede al Dipartimento regionale per la Pianificazione Strategica un adeguato e definitivo approfondimento chiarificatore;
  • Con riferimento alle assunzioni disposte ai sensi dell’art. 15-octies del D.Lgs. n. 502/1992 è necessario che il dirigente amministrativo provveda alla trasmissione di tutte le deliberazioni e i contratti che riguardano l’assunzione del suddetto personale a tempo determinato al Dipartimento regionale per la Pianificazione Strategica ai fini delle valutazioni di competenza;
  • Tenuto conto degli interessi pubblici coinvolti derivanti dalle risorse finanziarie statali e regionali impiegate nella gestione dei rapporti di lavoro instaurati dall’ente, si ritiene opportuno procedere con gli atti di revoca del Regolamento ex art. 7 D.Lgs. n. 165/2001 in ultimo modificato dalla deliberazione n. 101/2020, predisponendo gli atti per l’approvazione di un Regolamento ex art. 7 c. 6 e 6. bis conforme e coerente con le finalità dello stesso;
  • Per i motivi su esposti si ritiene di disporre la revoca della deliberazione n. 2113 del 31.12.2022 e degli atti conseguenti che, in riferimento alla stessa deliberazione n. 997/2020 di nomina della Commissione ex art 12, aveva la finalità di incrementare le unità di personale a tempo determinato in Categoria C ma che ad oggi, sospesa dalla scrivente, non ha dispiegato i suoi effetti;
  • Si ritiene necessario adottare gli atti di correzione e rettifica delle scritture contabili relativi alle coperture di spesa degli impegni ad oggi assunti dall’ente e che, per quanto detto, non potevano e non possono essere imputati ai finanziamenti regionali non definiti sui fondi, sugli utili e/o sulle riserve dell’ente già in riferimento al Bilancio di esercizio 2022 ancora da approvare e per quanto possibile anche in riferimento all’esercizio 2021 in coerenza al principio di veridicità e prudenza;
  • Al fine di garantire la piena operatività dell’Ente pubblico, è necessaria una riprogrammazione del fabbisogno in materia di personale adeguando urgentemente il Piano Integrato di Attività e Organizzazione di cui all’art. 6 del DL n. 80/2021 finalizzato a definire le eventuali assunzioni a tempo indeterminato, e ove occorra a tempo determinato, nonchè il complesso delle attività dell’Ente nel rispetto di un impianto normativo e contabile sostenibile e coerente con le finalità e attribuzioni dell’ente, in relazione agli indirizzi e valutazioni dell’Assessorato alla Salute in qualità di organo regionale di vigilanza e controllo;

Ad avviso della scrivente, infine, sulla base della reimpostazione della superiore azione amministrativa, occorrerà trasferire gli effetti contabili nel Bilancio di previsione 2023 coerentemente alle valutazioni sopra riportate tenendo conto delle obbligazioni giuridicamente vincolanti nonché dell’assenza di certezza, ad oggi, sui finanziamenti regionali indicati e delle rettifiche alle scritture contabili degli esercizi precedenti.

Fin qui una parte della relazione che adesso aspetta i chiarimenti da parte del presidente della Regione e della stessa assessore Volo

Come detto prima non sappiamo ad oggi questa relazione finale se ha avuto un seguito con una ispezione e se c’è stata una presa di posizione; tra l’altro l’Assessore Volo ha revocato progetti al Cefpas a guida Sanfilippo per 5 milioni e 900 mila euro destinati alla digitalizzazione.

Sanfilippo (& company, prima bocciato, poi parcheggiato e poi nuovamente premiato), adesso non dovrà rispondere ad articoli di giornale o a dossier di sindacati (dove si può slalomare a destra e a manca se mancano gli interventi degli organi preposti), ma si trova dinnanzi ad una relazione di un Commissario che butta giù più di qualche criticità operata dall’Ente.

Una cosa è certa: il presidente Schifani e l’assessore Volo, oltre agli altri organi di controlllo, non potranno esimersi dal dare una risposta almeno per capire se al Cefpas funziona tutto alla perfezione secundum legem.

Nell’attesa al dott. Sanfilippo auguriamo un sincero e profiuo lavoro sia per il bene della Sanità siciliana sia per il popolo.

A presto…

 

Un incidente stradale mortale è avvenuto a Palagonia, lungo la circonvallazione cittadina, dove un uomo di 42 anni, Orazio Calcagno, è deceduto e altre tre persone hanno subito ferite e sono ricoverate negli ospedali della zona. In fase di ricostruzione è la dinamica del sinistro ad opera dei Carabinieri della locale compagnia. Sarebbe stato uno scontro frontale tra una Opel Mokka e una Brava. Una delle due auto prima di scontrarsi con l’altra avrebbe urtato violentemente delle autovetture in sosta. Tra i feriti anche due minorenni, i due figli della vittima. Sul posto, oltre ai Carabinieri, hanno lavorato i Vigili del fuoco e i sanitari del 118.

Domani mattina a Palazzo d’Orleans il vertice della maggioranza di centrodestra dopo le polemiche su scarsa attività e assenze in Assemblea. L’intervento di Schifani.

L’incontro è in agenda domani mattina, martedì, a mezzogiorno. A Palazzo d’Orleans, sede della presidenza della Regione, sono attesi i capigruppo della maggioranza e i presidenti delle Commissioni legislative all’Assemblea Regionale. All’ordine del giorno vi è la condizione di stallo in cui versa il Parlamento, rilevata la settimana scorsa anche dal presidente di Sala d’Ercole, Gaetano Galvagno: una sola legge approvata dal 10 febbraio a oggi, e decine di sedute concluse dopo pochi minuti perché non vi sono norme da esaminare e perché i deputati, soprattutto del centrodestra, si assentano. Galvagno ha quindi invitato Schifani a convocare i vertici della coalizione, al fine di tracciare in prospettiva azioni e priorità. Nel frattempo il presidente della Regione in proposito afferma: “Nessun governo nella mia storia ha richiamato i parlamentari assenti. Lo hanno correttamente fatto sempre i capigruppo. La responsabilità dell’assenza dei parlamentari è di chi li guida, non può esserci ingerenza dell’esecutivo sui lavori parlamentari. Io con spirito collaborativo ho chiamato personalmente i capigruppo ed i presidenti delle Commissioni per verificare insieme come la funzione e l’attività legislativa possa avere una maggiore dinamica. Poi vorrei aggiungere una considerazione: non vi è nessun scandalo se l’Aula è vuota quando si discutono interrogazioni, perché non si vota. Qualcuno ha visto i grandi vuoti delle aule parlamentari nazionali quando si discutono atti ispettivi?”. E poi Schifani anticipa: “Chiederò quali sono gli atti legislativi in dirittura d’arrivo, per condividere strategie più operative e conclusive. La mia vuole essere una iniziativa di piena collaborazione. Per quanto riguarda le azioni di governo bisogna abrogare le norme che sono state oggetto dell’impugnativa, quelle attinenti al Fondo di sviluppo e coesione. E poi ricorrere ad un provvedimento collegato per reperire le risorse da destinare ai Comuni, ai forestali, investiti dall’impugnativa del governo che ha sottratto i fondi”. Poi Schifani punta il dito contro gli ostacoli burocratici che ritardano le procedure. E denuncia: “Mi innervosisce avere trovato un sistema amministrativo e burocratico lentissimo nei sistemi attuativi. Io do le indicazioni, e i riscontri operativi spesso si perdono nelle nebbie. Devo sistematicamente verificare se le indicazioni sono state poste in essere. E’ una situazione stressante perché vorrei concentrarmi di più sui punti strategici siciliani. Dall’altro lato c’è una frammentazione dei processi burocratici, amministrativi, che sono lentissimi prima di arrivare all’autorizzazione finale. Vi sono troppi passaggi e troppi funzionari o dirigenti che preferiscono non decidere e non stimolare l’attività dell’amministrazione”.

Giuliana Miccichè

E’ contento Mimmo Migliara, attuale vicesindaco di Peppe Portella, per gli ultimi sgoccioli che rimangono in attesa che fra 15 giorni nel piccolo Comune agrigentino di Ioppolo Giancaxio si torna al voto per eleggere la nuova amministrazione comunale.
Migliara, così come immaginiamo la concorrente Mariangela Cacciatore, è al momento impegnato a girare una per una le case dell’intero Comune alla ricerca di quel voto in più che potrebbe rappresentare la vittoria. Del reso, nei Comuni così piccole spesse volte la vittoria avviene per una manciata di voti, salvo casi clamorosi.
Chideiamo scusa ai nostri lettori, ma al momento, non siamo nelle condizioni di poter dare otizie dalla candidata avversaria Mariangela Cacciatore. Avremmo voluto, per la par condizio, pubblicare le stesse notizie per come stiamo facendo con Migliara, al fine di dare una maggiore conoscenza ai nostri lettori dei candidati che andranno a governare il Comune di Ioppolo.
Con nostra grande rammarico comunichiamo ai nostri lettori che l’avvocatessa Cacciatore, seppur più volte chiamata al suo cellulare da questa redazione, non solo non ha risposto ma non si è nemenno premurata di richiamare, visto che è a perfetta conoscenza del numero di telefono chiamante.
Evidentemente ostenta a se una certa sicurezza che la rende così tranquilla tanto da non rispondere ai nostri giornalisti. Di certo questo giornale non la chiamerà più in attesa di una sua eventuale telefonata e rispetto alla quale saremo a completa disposizione. Noi siamo ben lieti di fare informazione, ma se la candidata Cacciatore non lo ritiene opportuno, ce ne faremo una ragione. La nostra vita non si ferma di certo a Ioppolo Giancaxio.
Detto ciò, al contrario, forniamo elementi utili che possano interessari gli elettori ioppolesi al fine di conoscere meglio chi sono i candidati destinati ad andare a governare il Comune.
Carmelina Argento docente in Lettere e assessore uscente, esperienza anche da consigliere comunale. Attiva nelle politiche riguardanti il terzo settore.
Anna Cacciatore dottoressa in economia e commercio funzionaria presso università degli studi di Palermo. Prima esperienza politica.
Giacomo Cacciatore Impiegato, consigliere comunale da oltre 20 anni. Impegnato da sempre nelle attività sportive di adulti e bambini
Giuseppe Cacciatore brillante studente universitario, iscritto  in scienze politiche. Il più giovane candidato al consiglio comunale nella storia di Ioppolo.
Vincenzo infantino, ingegnere Civile, consigliere comunale uscente.
Nicoletta Musso Impiegata, presidente del Consiglio comunale uscente, impegnata nel sociale.
Carmelo Portella svolge attività di consulenza economico finanziaria. Prima esperienza politica. Padre e Zio sono stati sindaci di Ioppolo.
Katia Portella dottoressa in Economia Aziendale, giovane mamma, vice presidente del Consiglio comunale uscente.
Daniele Riccobono impiegato, giovane assessore uscente.
Eugenio Specchi  comandante della Polizia municipale di Ioppolo in pensione. Esperienza  nella gestione della macchina amministrativa.
Migliara ha già nominati due assessori: si tratta della docente Carmelina Argento e della dott.ssa Anna Cacciatore.

Un altro figlio eccellente di Agrigento ci lascia. Gigi Finistrella, uno degli ultimi cantautori locali, si è spento nella notte dopo una malattia.

Finistrella è stato protagonista assieme a Franco Li Causi e Gian Campione della musica popolare siciliana. La celebre “Nicuzza” è stata composta dal padre Franco e dedicata interamente alla moglie e Gigi, più che un padre, potrebbe definirsi “un figlio” della celebre canzone.

“Un musicista raffinato, talentuoso. Un uomo sempre pronto a dare il proprio contributo per la crescita culturale della sua terra”.

Lo ricorda così il sindaco di Naro Mariagrazia Brandara che con Gigi Finistrella ha lavorato per tanti lunghi anni.

Alla famiglia Finistrella le condoglianze di sicilia24h.it.

 

 

 

C’è chi sostiene che il decremento delle nascite non sono legate alle vicende di lavoro. Il deputato “Pinco” sostiene che l’aumento dell’utilizzo dei voucher e l’ampliamento delle causali nei contratti a termine (come previsto dal decreto lavoro varato il primo maggio) possono aumentare la propensione delle coppie a fare figli. Ci si mette anche il filosofo “Pallino” il quale dichiara: Le motivazioni  sono  culturali, sociali, ed ancora :  la donna avrebbe dimenticato quello che sarebbe il suo compito: figliare per perpetuare la specie. Se poi a parlare è un Ministro che di lavoro se ne intende, il quale liquida con quattro righe il “dramma” della denatalità: “in Italia non esiste un clima favorevole alla natalità, le famiglie sono state a lungo svantaggiate e le donne desiderano avere figli, ma spesso rinunciano a causa delle difficoltà nel conciliare lavoro e maternità”. Come disse Giulio Cesare “Alea iacta est” il dado è tratto. Finalmente Giusy, Rossella e tante altre possono stare tranquille. Nel nostro Paese finalmente le visite mediche per le donne in gravidanza avvengono regolarmente e viene fatta prevenzione sul riconoscimento delle gravidanze a rischio. Inoltre,le future mamme e papà avranno accesso a servizi di consulenza gratuiti per domande sulla gravidanza e sulla pianificazione delle nascite. Le future mamme hanno diritto a tre esami ecografici gratuiti, senza dovere andare dal ginecologo “bravo” a pagamento. Inoltre il nostro sistema lavoro, garantisce che la lavoratrice  incinta non può essere licenziata dal lavoro tra l’inizio della gravidanza e la fine del quarto mese dopo il parto o durante il congedo parentale. Forse le future mamme italiane non sanno che possono frequentare corsi di Yoga,corsi pre- parto, e dulcis in fundo baby massaggi. Quello che sbalordisce è la “nuova” legge che vieta alle neo mamme alcuni tipi di lavoro (per esempio, il cottimo, la catena di montaggio, gli straordinari, il lavoro domenicale o notturno). Inoltre da oggi in poi se un medico certifica un divieto individuale di lavoro, questo diventa vincolante. Per non parlare dei pannolini a iosa, tutto il periodo necessario senza sborsare un centesimo. E’ fantastica l’assistenza per i bimbi durante la crescita, a partire dagli asili nido ecc. Poi ci sono naturalmente gli assegni familiari, 280 euro per ogni figlio. Finalmente anche i poveri possono fare figli. Qualcuno mi fa notare che sto leggendo un capitolo del sistema sanitario tedesco dedicato alle neo mamme, tradotto in italiano.

La Protezione Civile della Sicilia ha diramato per tutta la giornata di domani l’allerta rossa in tutta la Sicilia occidentale con spiccato riferimento alle province di Palermo e Trapani, mentre ad Agrigento l’allerta è arancione.

Si prevedono dalle prime ore di domani precipitazioni a carattere di rovescio o temporali anche di forte intensità, possibili grandinate e frequente attività elettrica. Previsti venti forti.

Intanto il sindaco di Agrigento Francesco Miccichè ha disposto per la giornata di domani la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado. E’ quasi certo che lo stesso provvedimento verrà preso anche dai sindaci dei Comuni di tutta la provincia.

Ha soli 13 anni e attualmente si trova ricoverato all’ospedale San Giovanni di Dio a seguito di ben tre interventi operatori avvenuti nella notte dopo che il giovane è stato coinvolto in un incidente avvenuto nella tarda serata di ieri nel centro di Favara.

Il ragazzino, per cause ancora tutte da chiarire, è stato investito da un’auto che in un primo momento è scappata via forse perchè il conducente è stato preso dal panico. Nel frattempo sono giunti i primi soccorsi che hanno provveduto a trasportare il 13enne all’ospedale di Agrigento.

Il conducente dell’auto pirata, però, ci ha ripensato, forse dopo avere ascoltato da qualcuno un saggio suggerimento; è tornato sui suoi passi, ha girato la macchina e si è recato nel luogo dell’incidente dove i Carabinieri lo hanno immediatamente fermato.

Nel primo controllo effettuato il conducente è risultato positivo all’alcol test, è stato denunciato per le ipotesi di reato di lesioni colpose e guida in stato di ebbrezza.