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Sono stati 383 i nuovi casi di covid registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore. I morti sono stati invece 20 (anche ieri erano stati 20 ) e così il numero complessivo delle vittime del virus sale a quota 5.798. Complessivamente in ospedale ci sono persone 616 (ieri erano 639), delle quali 81 in rianimazione (ieri erano 86 ) e 535 in area medica (ieri 553). I guariti sono stati 738 e dunque al momento in Sicilia ci sono 11.340 positivi (-375 ) dei quali 10.724 in isolamento domiciliare.
I tamponi processati sono stati 18.104 (ieri 20.628) e dunque il tasso di positività si attesta sul 2,11% (ieri 1,81%).

La distribuzione nelle provincie:

Palermo 59,

Catania 117,

Messina 46,

Siracusa 37,

Trapani 34,

Ragusa 15,

Agrigento 40,

Caltanissetta 18,

Enna 17.

A Licata, un’autovettura Fiat 600 percorreva la locale via Palma quando, giunta all’altezza del via Dora, veniva violentemente urtata sul lato posteriore da un autoveicolo Smart di colore bianco che percorreva la predetta strada con la medesima direzione di marcia.

Il conducente della Smart che aveva causato il tamponamento, subito dopo l’urto, anziché fermarsi e prestare soccorso alla donna, si dava alla fuga, mentre la conducente della Fiat 600 veniva trasportata con ambulanza del 118 presso il locale Ospedale per le cure del caso.

A seguito dei fatti sopra brevemente narrati, la conducente vittima del sinistro stradale si recava presso il Commissariato di P.S. di Licata per denunciare quanto accaduto, fornendo modello e colore del veicolo datosi alla fuga e indicando due testimoni dell’episodio.

Immediatamente si attivavano le ricerche del veicolo utilizzando la visione degli impianti di video sorveglianza presenti nelle immediate vicinanze del luogo in questione, e i dettagli acquisiti come la targa parziale del mezzo fuggito, colori e dettagli dello stesso.

L’attività di ricerca del veicolo proseguiva con esito positivo poiché, nei giorni scorsi, si giungeva all’identificazione completa del soggetto conducente la Smart: un ragazzo licatese cl.99 che in merito a quanto accaduto manifestava sin da subito ravvedimento, esprimendo rammarico per il comportamento tenuto.

Alla luce di quanto sopra, il Commissariato di P.S. di Licata segnalava all’A.G. il ragazzo poiché resosi responsabile dei reati di fuga e omissione di soccorso.

A Licata, in via Palma, il conducente di una Smart ha tamponato una Fiat 600 e poi si è dileguato non prestando soccorso. La conducente della Fiat 600 è stata soccorsa in ospedale. Poi ha presentato denuncia in Commissariato, fornendo modello e colore del veicolo fuggito, e indicando due testimoni dell’episodio. Avvalendosi anche delle immagini della video-sorveglianza, i poliziotti hanno identificato il pirata della strada. Si tratta di un giovane di 21 anni. All’autorità giudiziaria risponderà di fuga e omissione di soccorso.

In arrivo nelle casse dei Comuni siciliani,complessivamente, altri 267 milioni di euro per il fondo perequativo più 115 per il fondo investimento. Con la riunione convocata dall’assessore Zambuto, tenutasi il 24.05.2021 presso i locali dell’Assessorato delle Autonomie Locali, con i Dirigenti generali dei Dipartimenti interessati, sono state chiarite le procedure per arrivare all’assegnazione delle somme del “Fondo Perequativo”e del “Fondo Investimenti” in tempi brevissimi .
Il concreto trasferimento di tali somme, sotto forma di contributo al bilancio dei Comuni, avverrà con l’emissione dei mandati da parte del Dipartimento Autonomie Locali in tempi brevi; l’Assessore Marco Zambuto, commenta: “Siamo soddisfatti per l’avvenuto via libera ai trasferimenti. Queste risorse rappresentano una boccata d’ossigeno per le amministrazioni locali in un momento di gravi difficoltà finanziarie. La Regione si conferma accanto ai Comuni, in prima linea per contrastare la crisi e preparare la ripresa”. Ed il vice coordinatore regionale di Forza Italia, l’onorevole Riccardo Gallo, e la coordinatrice provinciale di Forza Italia di Agrigento, l’onorevole Margherita La Rocca Ruvolo, presidente della Commissione Sanità all’Ars, apprezzano l’operato dell’assessore Zambuto e affermano: “L’assessore agli Enti locali, Marco Zambuto, ha dimostrato tempestività ed efficacia nello sbloccare il Fondo Perequativo, che permetterà ai Comuni siciliani di risollevarsi dallo stato di crisi di liquidità, ed intraprendere un processo virtuoso di sviluppo dei propri territori”.
Il capogruppo Consiliare al Comune di Agrigento, Simone Gramaglia, a nome del Gruppo di Forza Italia commenta: il Milione957 mila euro previsti per il fondo perequativo erogabile per 2021 al Nostro Comune rappresenta una vera boccata di ossigeno per le casse comunali, con l’augurio che l’amministrazione attiva li investa per il miglioramento dei servizi e la vivibilità della città.

All’Assemblea regionale i capigruppo dell’Opposizione hanno depositato una mozione che impegna il governo ad adoperarsi affinchè sia rispettata la volontà popolare, espressa dal referendum, contro la privatizzazione dell’acqua. I deputati Claudio Fava, Nicola D’Agostino, Giovanni Di Caro e Giuseppe Lupo, spiegano: “A 10 anni dal referendum che ha sancito il carattere pubblico del servizio idrico, adesso la sensazione è che sia in atto un processo che punta a ignorare la volontà popolare e consentire speculazioni economiche anche su un bene primario come l’acqua. Occorre risolvere il contratto ancora in essere con SiciliAcque, ovvero un autentico capestro che impedisce la concreta attuazione delle norme che già esistono e che puntano a superare definitivamente la stagione della privatizzazione del servizio idrico”.

La Polizia ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Siracusa a carico di un uomo presunto responsabile di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate. Sotto lo stesso tetto sarebbero state costrette a coabitare con l’uomo la moglie, l’ amante e quattro figlie, due nate all’interno del matrimonio e due dalla relazione extraconiugale. In casa, da oltre sette anni, l’indagato avrebbe provocato terrore tramite violenza fisica e psicologica contro le sei donne, costrette a vivere in una condizione di “semi-segregazione”, non potendo uscire da casa se non con il consenso dell’uomo. Inoltre, moglie e amante sarebbero state costrette a intrattenere rapporti sessuali contro la loro volontà. Le donne sono state collocate, con le figlie, in una località protetta.

In occasione di una seduta della Commissione Salute all’Assemblea Regionale è stata adottata una risoluzione finalizzata a verificare con immediatezza l’operato dei direttori generali e dei commissari delle aziende sanitarie ed ospedaliere, entro e non oltre il prossimo 30 giugno. Nella stessa risoluzione, la Commissione, che recentemente ha disposto la decadenza dei direttori generali delle aziende sanitarie di Trapani e Messina, sollecita il governo a nominare i nuovi direttori generali della Sanità. Pertanto l’assessore alla Salute ad interim, Nello Musumeci, dovrà valutare ogni ulteriore provvedimento per la conferma o la decadenza delle direzioni generali delle aziende sanitarie entro il prossimo mese di giugno. La nota controversia legata alla rimozione del direttore amministrativo dell’Azienda sanitaria provinciale di Siracusa, Salvatore Iacolino (nella foto), ha dunque sortito l’effetto di anticipare il rinnovo dei vertici nella Sanità siciliana.

All’Assemblea regionale il capogruppo Giovanni Di Caro e i 14 deputati del Movimento 5 Stelle hanno depositato una mozione che impegna il governo affinchè l’ospedale “Fratelli Parlapiano” di Ribera sia riconosciuto come “ospedale di zona disagiata”. Lo stesso Di Caro spiega: “La nostra mozione asseconda le istanze provenienti dai paesi dei monti Sicani, tra Alessandria della Rocca, Bivona, Cianciana, San Biagio Platani, Santo Stefano di Quisquina, Burgio, Calamonaci, Cattolica Eraclea, Lucca Sicula, Montallegro e Villafranca Sicula, per i quali l’ospedale di Ribera rappresenta l’unico punto di riferimento ospedaliero. Il riconoscimento di ‘ospedale di zona disagiata’ favorisce il potenziamento dei reparti e delle attrezzature sanitarie, e l’assunzione di personale ad incremento della pianta organica”.

Continuano gli incendi a Siculiana, dove le fiamme nelle ultime ore hanno divorato 14 ettari di macchia mediterranea in contrada Monteschirosa. In rogo appiccato in più punti  e che potrebbe essere di origine dolosa, è stato domato dall’azione sinergica tra Corpo Forestale, vigili del Fuoco e con l’ausilio di due Canadair.  Sul posto sono intervenuti anche carabinieri della stazione di Siculiana, che hanno avviato le indagini