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La Procura di Agrigento, tramite il pubblico ministero, Elenia Manno, ha chiesto il rinvio a giudizio dei due presunti autori, il 27 marzo del 2020, di una rapina a danno di uomo di 37 anni che, minacciato con un coltello, sarebbe stato costretto a consegnare 142 euro in tasca, un telefono cellulare, e le chiavi del proprio furgone. Si tratta di Alessio Taibbi, 28 anni, e Diego Emmanuele Cigna, 21 anni, entrambi di Canicattì. La prima udienza, innanzi al giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Agrigento, è in calendario il prossimo 13 ottobre.

Il 15 maggio del 2019 accadde un incidente mortale sul lavoro a Palma di Montechiaro. Nelle campagne circostanti al paese, un operaio di 57 anni, Michele Lumia, impegnato in alcuni lavori edili insieme a dei colleghi in un caseggiato rurale, fu colpito violentemente dalla pala di un escavatore. Inutile si è rivelata la corsa in ospedale. Ebbene, adesso il pubblico ministero, Paola Vetro, ha chiesto il rinvio a giudizio dei coniugi Rosario Bonfanti, 58 anni, ex sindaco di Palma di Montechiaro, e la moglie, Filippina Volpe, 50 anni. La coppia è titolare del terreno teatro dell’incidente. Rosario Bonfanti è stato alla guida dell’escavatore che, per effetto di una manovra improvvisa, ha colpito con la pala Michele Lumia. Bonfanti ha proposto il patteggiamento della pena. E la moglie ha chiesto di essere giudicata con il rito abbreviato. Prossima udienza il 15 settembre.

I Carabinieri della Tenenza di Favara hanno denunciato a piede libero alla Procura di Agrigento un uomo di 34 anni. Sarebbe stato lui, come risulterebbe anche dai filmati delle telecamere di video-sorveglianza, l’autore di numerosi atti vandalici perpetrati a colpi di mazza nei giorni scorsi a Favara a danno di esercizi commerciali e veicoli, tra un negozio di abbigliamento, un bar, un pullman posteggiato e un’automobile dei Vigili urbani. L’indagato risponde di danneggiamento aggravato e porto abusivo di oggetti atti ad offendere. La mazza è stata già ritrovata dai Carabinieri e sequestrata.

“Sette ore ci sono volute a Cgil, Cisl e Uil e padronato per dare il sostanziale via libera allo sblocco dei licenziamenti che ora non sarà più un semplice atto del governo Draghi ma avrà la forma di un nuovo patto sociale. La foglia di fico della nuova concertazione in tempi di crisi pandemica, consiste nell’avviso comune che recita “le parti sociali alla soluzione proposta dal governo sul superamento del blocco dei licenziamenti si impegnano a raccomandare l’utilizzo degli ammortizzatori sociali…”  

Nessuna estensione del blocco dei licenziamenti che vada oltre “la filiera della moda” quindi;  nessun obbligo per le aziende di non avviare i licenziamenti ma una semplice raccomandazione che, associazioni padronali e sindacali, si impegnano a fare per l’utilizzo degli ammortizzatori sociali.  Ce le vediamo già le centinaia di migliaia di lettere prestampate, con le firme dei raccomandatori, che invitano le aziende ad utilizzare la cassa integrazione pagata con i soldi dei contribuenti o i “contratti di espansione” con relativo taglio dell’assegno di pensione.

Ce lo vediamo già il padrone di turno che, dopo avere magari pianto in diretta tv perché non riesce a trovare giovani disposti a lavorare 12 ore per 40 euro al giorno, prende la lettera, la incornicia e la appende dietro alla scrivania o sopra il camino proprio come si fa con un trofeo di caccia. Ce li vediamo già i raccomandatori che di fronte ai licenziamenti della Whirlpool o di una qualsiasi altra fabbrica, urlano ai megafoni “li abbiamo obbligati a decidere di impegnarsi a raccomandare! Oggi andate tutti in cassa integrazione!”. La tragicità e la pesantezza di ciò che sottende questo nuovo patto sociale sono ben rappresentate da due fatti che possono sembrare marginali ma non lo sono.

 Il primo è che mentre lorsignori trattavano questa grande risoluzione, sotto le finestre del ministero, alcune centinaia di lavoratori organizzati con il sicobas, protestavano arrampicandosi sulle impalcature intorno al palazzo perché il ministro che li aveva convocati per affrontare la questione dei 280 licenziamenti causati dalla chiusura unilaterale del  magazzino TNT di Piacenza, si rimangiava la parola perché troppo impegnato nel tavolo con i concertatori. Fuor di metafora, i  fatti svelano, ce ne fosse ancora bisogno, la base sulla quale stanno costruendo questo nuovo patto sociale, ossia la totale subordinazione degli interessi dei lavoratori a quelli del padronato e contestualmente rendono urgente la mobilitazione per contrastarlo. Per questo siamo oggi, ancora più che ieri, convinti che bisogna rafforzare la mobilitazione dei lavoratori che sta mettendo al centro parole d’ordine quali: lavorare meno e lavorare tutti a parità di salario, a uguale lavoro uguale salario, abolizione dei decreti sicurezza, avvio dei processi di reinternalizzazione degli appalti, responsabilità totale del committenti, legge sul salario minimo con cifre dignitose, diritti sindacali per tutte le organizzazioni sindacali presenti nei posti di lavoro. Per questo è ancora più importante la decisione presa ieri da molte organizzazioni sindacali di base e conflittuali, fra le quali SGB, di avviare un percorso di mobilitazione comune che sfoci nello sciopero generale unitario in autunno”.

Lo dichiara Il segretario del sindacato Sgb Aldo Mucci.

Sono 142 i nuovi casi di coronavirus registrati in Sicilia nelle ultime ventiquattro ore su 15.381 tamponi processati. L’isola è oggi la regione che registra il maggior numero di nuovi casi Covid. Seguono Lombardia (+129) e Campania (+120), uniche sopra i 100 nuovi contagi. Il tasso di positività è 0.92%. Le vittime sono 3 mentre i guariti/dimessi sono 335. Attualmente ci sono 4.031 persone positive (-196).

I nuovi casi per provincia

Catania 30;

Caltanissetta 25;

Agrigento 20;

Trapani 20;

Siracusa 16;

Enna 14;

Palermo 13;

Ragusa 4;

Messina 0.

Quest’anno il Fiat 500 Club Italia, con sede a Garlenda (SV) organizza il 1° Fiat 500 World Wide Meeting nei giorni 2-3-4 luglio 2021. Il grande evento motoristico vedrà protagoniste le fiat 500 storiche con 3400 equipaggi iscritti e presenti in 100 piazze da 22 Nazioni.

Il 4 luglio, giorno del suo 64° compleanno, sarà anche la “1^ giornata mondiale della fiat 500 storica che ha ottenuto il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali.

Anche il Coordinamento di Agrigento dopo un prolungato pit stop dei piccoli e scattanti bolidi, causato dalla pandemia, parteciperà con l’organizzazione dell’evento giorno 4 luglio.

I soci del Club, alle ore 10,00 si ritroveranno al porticciolo turistico di S. Leone. Subito dopo la consegna della welcome bag, il corteo partirà per percorrere le vie cittadine di S. Leone e Agrigento. Alle ore 13,00 pranzo conviviale. Subito dopo, consegna attestati di partecipazione, ringraziamenti e saluti.

Per informazioni sull’evento si può contattare il fiduciario locale Dario Tabone al numero 338.9703001 oppure all’indirizzo email d.tabone@500clubitalia.it. E’ attiva anche una pagina Facebook dove è possibile trovare notizie, aggiornamenti e informazioni sull’evento, “Fiat 500 Club Italia Agrigento”.

Il World Wide Meeting potrà essere seguito sul sito www.500clubitalia.it grazie alla programmazione di dirette dagli eventi e interviste nei giorni 2,3 e 4 luglio.

Si conclude il Progetto Reg.le Global Learning II finalizzato non solo alla formazione, ma anche a nuove possibilità di lavoro per i tanti studenti che hanno partecipato ai corsi, dove il Consorzio Universitario Empedocle di Agrigento è Ente capofila.

Venerdì mattina alle ore 10,30 nell’Aula Magna “ Luca Crescente”, verranno consegnati gli attestati di partecipazione alla presenza dell’Assessore Regionale alla Istruzione e Formazione, prof. Roberto Lagalla.

“ Il percorso formativo, previsto del progetto Global Learning II, promosso dal Consorzio Universitario Empedocle e finanziato dall’Assessorato Regionale all’Istruzione e Formazione, – dichiara il Presidente Mangiacavallo – ha visto la partecipazione di numerosi discenti residenti sia in Provincia di Agrigento che nelle Regioni del nord Italia. Questo importante progetto, oltre a fornire importanti elementi di specifica conoscenza professionale, offre nuove opportunità di lavoro in linea con l’obiettivo principale che il C.D.A. del Consorzio intende perseguire: dare corpo alla terza missione, per contribuire alla crescita culturale, economica e sociale del nostro territorio”

Presenti alla cerimonia : il Presidente del Polo didattico dott. Marcantonio Ruisi; il Sindaco di Agrigento dott. Francesco Miccichè; Il Commissario della Camera di Commercio, ing. Giuseppe Termine.

A seguito della positività al test rapido dell’on. Giovanni Di Caro, comunicata in data odierna, su disposizione dell’onorevole Presidente dell’Assemblea, in via precauzionale la seduta d’Aula n. 276, già convocata per mercoledì 30 giugno 2021, alle ore 17:00, è rinviata al successivo martedì 6 luglio 2021 alle ore 16.00 col medesimo ordine del giorno. Allo stesso modo l’attività delle Commissioni parlamentari è sospesa e potrà riprendere a decorrere da martedì 6 luglio 2021.

A Catania beni per 7 milioni e 500mila euro sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza al commercialista Antonio Paladino, presidente dell’associazione datoriale Confimed Italia, e a Massimiliano Longo, dello studio Fla. Sono indagati dalla Procura di essere parte di un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati tributari, che avrebbe coinvolto diversi professionisti e legali rappresentanti di società aventi sede in tutto il territorio nazionale. Paladino, Longo e gli altri avrebbero commercializzato modelli di evasione fiscale, in base ai quali effettivi debiti tributari sono stati compensati con inesistenti crediti erariali, per 9 milioni e 500mila euro. I due sono indagati per indebita compensazione di debiti tributari e truffa nei confronti degli imprenditori che hanno acquistato crediti ignari della loro inesistenza e che, per tale ragione, sono stati costretti a corrispondere il dovuto all’Erario dopo aver versato ingenti somme di denaro all’organizzazione.

Cinque persone sono indagate dalla Procura di Enna nell’ambito delle indagini sull’omicidio dell’allevatore di 55 anni, Salvatore Blasco, il cui corpo senza vita è stato trovato lo scorso 24 febbraio nelle campagne di Nicosia. L’autopsia ha accertato che a causare il decesso sarebbero state delle lesioni interne riconducibili a un pestaggio presumibilmente compiuto da più persone. La tesi privilegiata nelle indagini sarebbe quella di contrasti tra allevatori.