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“Dal primo settembre 2021 il personale scolastico dovrà essere munito di green pass per poter accedere al luogo di lavoro pena la sospensione dal lavoro (non il licenziamento) con mancata corresponsione dello stipendio per tutto il periodo interessato. A poco più di un mese dall’inizio delle lezioni il green pass è di fatto l’unico provvedimento che, teoricamente, dovrebbe favorire la ripresa della didattica in presenza. Ad oltre un anno e mezzo di distanza dai primi provvedimenti di contenimento all’emergenza coronavirus, la scuola pubblica continua infatti a versare nella stessa identica situazione di spazi inadeguati, classi “pollaio” e mancanza di personale utile allo sdoppiamento di queste ultime. I plessi scolastici (che non hanno mai brillato per sicurezza) continuano a non essere sicuri nemmeno per la gestione della pandemia a causa della scarsità degli investimenti governativi. Le uniche risorse umane realmente aggiunte di recente sono state quelle dell’organico c.d. anti Covid (ennesima sacca di precariato) che per il prossimo anno scolastico potrà esistere ma solo fino al 31 dicembre 2021 (forse dal 1gennaio 2022 il Covid sparirà!).

Fondamentale novità di quest’ultimo periodo, nessuno può negarlo, è il forte abbassamento della curva dei contagi e dei ricoverati nelle fasce di popolazione immunizzate dal vaccino tra cui rientrano gli ATA e i docenti che hanno aderito, quasi all’unanimità, alla campagna vaccinale. Visti gli altissimi livelli di vaccinazione raggiunti nel comparto scuola (una media nazionale di oltre l’85% dei lavoratori) SGB condanna la campagna diffamatoria in atto contro i lavoratori della scuola che si vorrebbero individuare come gli unici soggetti dai quali dipende la ripresa delle lezioni in presenza.  Bisogna purtroppo prendere atto che se anche si raggiungesse l’auspicabile tasso del 100% dei lavoratori della scuola vaccinati questo risultato non basterebbe da solo a cancellare il rischio di ritorno alla DAD dato che il resto della comunità scolastica non sarà immunizzata (non spetta certo a noi stabilire se gli studenti siano vaccinabili) e che continuerà ad essere stipata in aule e locali angusti e affollati (per non parlare delle immutate condizioni dei mezzi pubblici di trasporto). Per questo motivo ci troviamo anche a stigmatizzare le troppo filosofiche posizioni contro il green pass portate avanti dagli stessi soggetti che lo scorso anno scolastico hanno rivendicato solo didattica in presenza e demonizzato in toto la DAD.  La didattica in presenza, in periodi di pandemia, non è praticabile senza la vaccinazione di massa (fatta ovviamente in piena sicurezza) e senza un continuo screening sulla popolazione scolastica come SGB rivendica da mesi nelle piazze e nei luoghi istituzionali. Per tutte queste ragioni il Sindacato Generale di Base rivendica la gratuità dei tamponi per tutti gli operatori del comparto scuola e per gli studenti, invita i lavoratori della scuola (quelli che possono farlo) a vaccinarsi ma allo stesso tempo a non discriminare quella parte, seppur minoritaria, della categoria che non può o non vuole farsi inoculare il vaccino, consiglia a diffidare dei soliti venditori di ricorsi legali che non serviranno a nulla e conferma il suo impegno di lotta per la salute e la sicurezza su tutti i luoghi di lavoro nonché di contrasto ad ogni abuso discriminatorio nei confronti dei lavoratori della scuola”.

Lo dichiara Aldo Mucci della segreteria regionale Sgb

La vandalizzazione della sede di Rifondazione Comunista di Favara (Ag) è un fatto inquietante, per due motivi. Perché colpisce una realtà fortemente insediata in quel territorio, sempre impegnata sulla tutela dei diritti e dei beni comuni, che ha da anni garantito capacità di controllo sull’operato amministrativo e contro ogni illegalità nella provincia di Agrigento. Poi, fatto ancora più grave, perché lancia un segnale intimidatorio contro la candidatura a Sindaco di Antonio Palumbo, figura stimatissima che gode di un ampio consenso popolare.
La segreteria regionale e l’intera comunità del Prc sono moralmente e materialmente solidali con le compagne e i compagni favaresi, ne sostengono le battaglie e ne apprezzano il generoso impegno a fianco dei più deboli.

Sono 822 i nuovi casi di Covid19 registrati nelle ultime 24 ore in Sicilia a fronte di 9.083 tamponi processati nell’isola. L’incidenza sale al 9% ieri era al 4,4%. L’isola resta al primo posto per nuovo contagio giornaliero. I guariti sono 153 mentre nelle ultime 24 ore si registrano altre 3 vittime che fanno salire il totale dei decessi a 6.086. Rispetto a ieri più ricoverati in ospedali e terapie intensive.

Questa la situazione nei Comuni capoluogo: Palermo 244, Catania 110, Agrigento 80,Caltanissetta 72, Trapani 55, Ragusa 137, Siracusa 70, Enna 28, Messina 26.

Sono 61 i nuovi casi di coronavirus registrati in provincia di Agrigento nella giornata del 7agosto. Il dato emerge dal bollettino diffuso dall’Asp. In aumento il dato sui ricoveri in ospedale (+8) mentre si registrano altre due vittima nell’agrigentino, una a Porto Empedocle e una a Palma di Montechiaro. I tamponi eseguiti sono stati 306 che portano il totale dei test processati da inizio pandemia a 113.662. I guariti sono 37.

Sono 41 le persone ricoverate negli ospedali: 34 a Ribera e 6 ad Agrigento e una fuori provincia. Tre persone si trovano in terapia intensiva all’ospedale di Ribera. Due persone si trovano ricoverate all’hotel covid di Sciacca.

Questa la situazione nei 44 Comuni agrigentini: Agrigento 154; Alessandria della Rocca 13; Aragona 17; Bivona 3 ; Burgio 3; Calamonaci 0; Caltabellotta 39; Camastra 5; Cammarata 29; Campobello di Licata 55; Canicattì 134; Casteltermini 29; Castrofilippo 1; Cattolica Eraclea 2; Cianciana 1; Comitini 1; Favara 257; Grotte 2; Joppolo Giancaxio 10; Licata 38; Lucca Sicula 1; Menfi 15; Montallegro 0; Montevago 1; Naro 26; Palma di Montechiaro 66; Porto Empedocle 83; Racalmuto 24; Raffadali 59; Ravanusa 34; Realmonte 18; Ribera 15; Sambuca di Sicilia 4; San Biagio Platani 4; San Giovanni Gemini 43; Sant’Angelo Muxaro 5; Santa Elisabetta 3; Santa Margherita di Belìce 9; Santo Stefano Quisquina 5; Sciacca 31; Siculiana 43 (32 migranti a Villa Sikania) e Villafranca Sicula: 0. Navi accoglienza 132,

Unanime la solidarietà del mondo politico e civile per il danneggiamento subito da Rifondazione Comunista dove per il momento ignoti hanno rotto la vetrata della sede in via Kennedy.

Saranno gli inquirenti, ai quali è stata sporta formale denuncia, a stabilire se si è trattato di un semplice atto vandalico, di un danneggiamento o di un vero e proprio atto di intimidazione politica. Intanto all’indirizzo di Rifondazione Comunista arriva la solidarietà bipartisan.

“Il movimento di #diventeràbellissima condanna duramente il vile gesto violento contro la sede di Rifondazione Comunista a Favara. Ci auguriamo che non sia il segnale dell’inizio di una campagna elettorale pesante”,  scrive il coordinatore di Favara Leonardo Pitruzzella. “Massima solidarietà mia personale e del movimento a rifondazione comunista – aggiungere l’onorevole Giusy Savarino –  Invito tutti gli operatori politici ad abbassare i toni, il rischio che qualche deviato violento traduca l’attacco politico scomposto come incitamento all’odio è, purtroppo, un rischio tangibile e pericoloso.”

“A titolo personale e quale portavoce di Fratelli d’Italia di Favara esprimo grande vicinanza e solidarietà al circolo di Rifondazione Comunista per il vile gesto subito – scrive Adriano Barba –  A prescindere dai colori e dalle posizioni le sedi dei partiti rappresentano un baluardo di democrazia e confronto da tutelare e preservare. L’augurio è che presto vengano identificati i responsabili perché possano pagare il loro infame gesto. Bisogna mantenere il confronto politico su binari di leale collaborazione nel superiore interesse della Città”.

Il candidato sindaco Peppe Infurna, in rappresentanza di tutta la coalizione #orgogliofavarese, manifesta solidarietà ad antonio Palumbo e condanna il vile gesto subito.

Ernesto Fichera vicepresidente della Pro Loco di Favara. “Esprimo la mia solidarietà ai ragazzi di rifondazione e condanno il vile gesto vandalico. Favara ha bisogno di confronto e dialogo per costruire un futuro migliore”.

Giampiero Puccio commissario Lega a Favara. “Solidarietà e vicinanza a tutti i militanti di Rifondazione Comunista. Gesto deprecabile da condannare nella maniera più assoluta”.

Valerio Di Miceli coordinatore cittadino UDC. “Esprimo solidarietà a rifondazione comunista e condanno il vile gesto a nome mio, del coordinatore provinciale Silvio Alessi e del coordinatore regionale dell’UDC on. Decio Terrana”.

Fabio Patti, Favara per i Beni Comuni “Piena solidarietà a Rifondazione Comunista per l’atto vandalico perpetrato alla sede del loro partito. Ci sentiamo profondamente scossi per l’accaduto. Un gesto vile che colpisce non solo Rifondazione Comunista ma tutti coloro che ripudiano le intimidazioni e le minacce fatte per intimorire e fermare un percorso di rinascita e riscatto sociale e culturale che la comunità di Favara aspetta da troppo tempo. Favara sarà una città migliore, le minacce e le intimidazioni non servono a nulla”

Totò Montaperto, candidato Sindaco:  “Siamo davanti ad un atto ignobile di minoranze i cui atteggiamenti stridono dinnanzi  al profondo senso di legalità che caratterizza la nostra Comunità. Il grave e vile gesto, da condannare doppiamente vista la particolare situazione del  nostro Paese impegnato a fronteggiare l’emergenza sanitaria da Covid 19, rappresenta  l’ennesimo colpo al vivere civile e  rivela i sintomi di una società in piena crisi di valori.  Non potendo  rimanere l’inqualificabile atto senza una reazione da parte delle Istituzioni, invito chi è preposto a tutelare l’ordine e la sicurezza pubblica a fare piena luce sull’accaduto e ad  assicurare i responsabili alla Giustizia”. 

I Consiglieri comunali del Gruppo Misto: Marilì Chiapparo, Sergio Caramazza, Rossana Castronovo, Vito Maglio. “Condanniamo lo spregevole attacco alla sede del circolo di Rifondazione Comunista. L’ennesima immagine di una Favara confusa, in cui i cittadini non riescono più a riconoscersi. Un altro colpo a una società umiliata, che deve risollevare il capo perchè il desiderio di una Città libera sopraffaccia chi vuole fare della propria piccolezza la disperazione di un’intera collettività”.

A seguito delle allarmanti notizie che giungono dalla Protezioni Civile in relazione alla condizioni metereologiche dei prossimi giorni, il sindaco di Naro Maria Grazia Brandara terrà attraverso un monitoraggio sotto controllo tutto il territorio narese.
In particolare la Brandara invita a rispettare le seguenti indicazioni:
1) il Sindaco (per il tramite del servizio comunale di protezione civile, di quello della Polizia Municipale e dei volontari delle organizzazioni di protezione civile) effettuerà un monitoraggio continuo del territorio comunale, al fine di prevenire e/o contenere il rischio ed il pericolo di incendi;
2) la cittadinanza è invitata ad evitare la sosta o il passaggio presso qualsivoglia area che possa essere a rischio incendio;
3) i soggetti più fragili sono invitati a non uscire di casa, se non in casi di assoluta necessità; e, in ogni caso, a non permanere all’esterno nelle ore più calde della giornata;
4) i soggetti obbligati alla pulizia dei terreni incolti ex ordinanza sindacale recante “Disposizioni in materia di manutenzione e pulizia di terreni e lotti liberi”, ove non avessero ancora ottemperato, devono provvedervi con ogni immediatezza e cautela.

Un momento di freddezza istantaneo per mettere in fuga due malviventi che armati coltello hanno cercato di farsi consegnare l’incasso della giornata di una azienda che si occupa di trasporto e consegna pacchi.

Quando il dipendente si è visto puntare il coltello ha reagito con freddezza ed ha messo in fuga i due malviventi.

Si spera che le telecamere presenti nella zona possano aiutare la Polizia, che sta svolgendo le indagini, ad individuare i responsabili del gesto.

 

Nel giorno del 65° anniversario della tragedia nella miniera belga di Marcinelle, in cui morirono 262 minatori, di cui due della frazione di Montaperto, l’amministrazione comunale renderà omaggio alle vittime agrigentine.
Oggi alle 18.30 nella piazza principale di Montaperto, dinanzi alla lapide, il sindaco Francesco Miccichè deporrà una corona di alloro. Seguirà un momento di commemorazione in ricordo  dei due minatori agrigentini e in generale dei 163 lavoratori di nazionalità italiana deceduti nella sciagura di Marcinelle. Il Governo, nella “Giornata del Sacrificio del Lavoro Italiano nel Mondo”, istituita in memoria della tragedia di Marcinelle, ricorda tutti i connazionali caduti sul lavoro in patria e all’estero. In osservanza dei valori affermati dall’articolo 1 della Costituzione, invita le pubbliche amministrazioni e le organizzazioni di categoria a ricordare in tale giornata, domenica 8 agosto 2021, i nostri concittadini scomparsi tragicamente.
Il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale darà informazione dell’alto significato di questa giornata commemorativa alle sedi diplomatiche all’estero, si legge in una nota inviata dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Presidente Roberto Garofoli. Iniziativa che è stata accolta e condivisa dal Prefetto Maria Rita Cocciufa.

I numeri sono impietosi e la Sicilia è destinata ad essere tra le prime regioni d’Italia a passare in zona gialla. Il provvedimento potrebbe scattare subito dopo ferragosto o nella migliore delle ipotesi lunedì 23 agosto. Ci sarebbero nuove restrizioni, prime tra tutte l’obbligo di mascherina anche all’aperto. I ristoranti, inoltre, rimarrebbero aperti anche al chiuso ma possono sedersi al tavolo massimo 4 persone, a meno che non si tratti di conviventi, con una distanza minima di un metro tra i commensali.

Nel bollettino di ieri la Sicilia è prima per regione per nuovi casi, decessi e ricoveri. Con i nuovi parametri il fattore determinante è diventato il tasso di ospedalizzazione, per non andare in zona gialla bisogna restare sotto il 10% in rianimazione e sotto il 15% negli altri reparti. Se l’andamento dovesse essere quello attuale, tra una settimana la Sicilia potrebbe raggiungere la soglia del 10% in terapia intensiva e 15% in ricovero ordinario che farebbe scattare la zona gialla per ordinanza ministeriale.