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A Comitini, ignoti hanno avvelenato dei cani randagi. Una storia denunciata, direttamente, dal sindaco, Nino Contino.

“La civiltà di un popolo – dice Contino – si misura anche da come vengono rispettati gli animali e, il randagismo è la pura espressione di un decadimento e una involuzione culturale. Una pura sconfitta per tutte le classi sociali, una piaga che non va curata con soluzioni criminali e delinquenziali progettando la soppressione di tanti poveri animaletti innocenti o mascherando le nostre colpevolezze dietro una ingiustificata attribuzione di proprietà di un animale al comune o al sindaco. E’ troppo facile cosi ed avvolta anche vile. I randagi appartengono a tutti noi, e tutti abbiamo il dovere di rispettarli e sforzarci almeno per chi può di dare a questi esseri una casa e una famiglia. Dai tanti che si professano animalisti mi aspetto non continue denunce alle autorità, ma un loro segnale forte adottando un animale in modo che possano essere da esempio per tanti cittadini titubanti. Oggi purtroppo qualcuno privo di coscienza e senso civico che non merita di fare parte della nostra civile comunità ha tentato di avvelenare diversi cuccioli. Una mia idea da sindaco non attuata, ad oggi, per mancanza di sufficienti fondi è stata quella di destinare contributi a quelle famiglie che si impegnano ad adottare un animale. Ma vedremo per il futuro”.

Ad Agrigento, domani, venerdì 11 giugno, nel centro storico, dalle ore 10 in poi, si svolgerà un seminario itinerante e interdisciplinare, organizzato dal Corso di studio in Architettura e Progetto nel Costruito, dell’Università di Palermo con sede ad Agrigento. I promotori dell’iniziativa spiegano: “Si tratta di una passeggiata culturale per far conoscere agli studenti del Corso di laurea il patrimonio storico e architettonico del centro storico della città attraverso un itinerario compreso tra Porta di Ponte e piazza Pirandello. L’itinerario ha inizio a Porta di Ponte e continua in via Atenea, attraversando architetture come l’ex ospedale, l’ex palazzo del Municipio, il Circolo dei Nobili e poi, proseguirà al Monastero Santo Spirito per arrivare a Piazza Duomo, sede della Cattedrale, del Seminario e dell’ex Museo diocesano. I docenti del Corso di studi spiegheranno la storia dei luoghi, il contesto spaziale, il valore storico e compositivo degli edifici, attraverso una didattica attiva e interlocutoria con gli studenti che disegneranno dal vivo scorci della città e delle sue architetture. L’iniziativa è aperta a tutti coloro che volessero partecipare”.

Ad Agrigento, a Punta bianca, è stato compiuto un sopralluogo congiunto tra l’Esercito Italiano e il Comune di Agrigento, sollecitato dall’associazione ambientalista MareAmico e condiviso dal sindaco Franco Miccichè. L’iniziativa è stata finalizzata al recupero della strada vicinale che conduce alla spiaggia di Punta bianca, utilizzata da tanti residenti e dai moltissimi visitatori che durante la stagione estiva vogliono raggiungere il mare. Oltre l’Amministrazione, gli Uffici e gli uomini dell’Esercito, hanno partecipato anche i Consiglieri della Quinta Commissione consiliare di Agrigento.

Diventa definitiva l’assoluzione dell’ex presidente di RFI e dell’AST, Dario Lo Bosco, accusato di concussione.

In primo grado, al termine del rito abbreviato, Lo Bosco era stato condannato a 4 anni e 2 mesi, insieme a Salvatore Marranca funzionario regionale della Forestale; 4 anni e mezzo per Giuseppe Quattrocchi, anche lui funzionario. In Appello, invece, tutti e tre erano stati assolti poiché le dichiarazioni di un imprenditore agrigentino erano state giudicate prive di riscontro o incongruenti.

Lo Bosco e i due funzionari regionali sono stati assolti pure in Cassazione.

Le indagini erano partite da un imprenditore ritenuto che pagava tangenti. Lo Bosco, secondo l’accusa, avrebbe accettato 58.650 euro per spingere Rfi ad acquistare un sensore per il monitoraggio dell’usura delle carrozze ferroviarie affittate a terzi. Quattrocchi e Marranca invece, avrebbero ricevuto complessivamente circa 250mila euro: in cambio avrebbero evitato intoppi nei lavori di ammodernamento della rete di radiocomunicazioni della Forestale.

Adesso il verdetto della Cassazione dove decisive sono state anche le dichiarazioni dell’imprenditore per il suo atteggiamento altalenante e tante ritrattazioni che hanno reso prive di riscontri le sue dichiarazioni.

 

 

A Naro è stato collocato un defibrillatore a fianco dell’ingresso del Municipio. Lo strumento salvavita è stato donato dalla famiglia del defunto Giuseppe Brandara, fratello della sindaca Mariagrazia. La stessa famiglia si occuperà anche della manutenzione dell’apparecchio. Elena, figlia di Giuseppe Brandara, commenta: “Abbiamo deciso di donare questo defibrillatore alla città ponendolo proprio all’ingresso del luogo in cui mio padre ha lavorato. Voglio ringraziare Eugenio Scanio che, gratuitamente, ha ripristinato la cassetta che era già presente, e la ferramenta Curto per aver omaggiato il materiale necessario.

È dovuta intervenire la polizia per calmare la furia dell’uomo che era seduto in un ristorante a Villaggio Mosè ad Agrigento, insieme a sua moglie.
I due poi hanno iniziato a litigare, la situazione e degenerata e l’uomo sotto gli occhi di camerieri e clienti ha scaraventato addosso alla moglie piatti, bicchieri e cibo.
In quel momento il personale ha chiamato le forze dell’ordine che sono giunte tempestivamente

16 arresti effettuati dai carabinieri di Caltanissetta, nel corso di una operazione coordinata dalla Dda locale, mirata a smantellare un’organizzazione criminale nigeriana, che gestiva un traffico di stupefacenti.
il clan denominato “Ika Rima”, con base nel centro storico del capoluogo, sarebbe un’articolazione della storica organizzazione criminale nigeriana cultista denominata “Eiye”, presente in Italia ed in Europa, dedita principalmente al traffico degli stupefacenti ed al controllo della prostituzione

Si è svolto presso il Palazzo della Provincia l’incontro con il Commissario Straordinario dell’Ente, Generale Vincenzo Raffo e il Panathlon Club di Agrigento rappresentato per l’occasione, dal Presidente Gerlando Amato e dai componenti il Consiglio Direttivo Angela Giglia, Luigi Tropia e Pasquale Mauro. Nel corso dell’incontro, dopo il rituale saluto da parte del Presidente del Club, è stato evidenziato l’importante ruolo sociale che la pratica sportiva riveste nella società e in particolare nel mondo dei giovani. Durante l’incontro il Presidente Amato ha auspicato, da parte delle istituzioni pubbliche, una maggiore attenzione verso il mondo sportivo.

Al Commissario del Libero Consorzio sono stati consegnati il gagliardetto del Club e la pubblicazione dei “ 50 anni di vita del Club”. Sono state illustrate alcune delle principali Carte del Panathlon International e in particolare: “La Carta del Fair Play”, la carta dei “ Diritti dei Ragazzi a Praticare Sport” e la “Carta dei Doveri del Genitore a far Praticare lo Sport ai Giovani” molto attuale, quest’ultima, considerato il particolare momento sociale che si sta vivendo.

E’ stato chiesto, inoltre, al Commissario dell’Ente un successivo incontro per la sottoscrizione della “ Carta di Gand sull’Etica dello Sport Giovanile”, al fine di promuovere l’etica e la pratica sportiva. L’occasione è servita per promuovere la manifestazione del 70° anniversario della fondazione del Panathlon International avvenuta a Venezia, che avrà luogo ad Agrigento giorno 12 giugno 2021 e che vedrà proiettato sul prospetto della biblioteca comunale di Agrigento il logo dell’Evento dalle ore 20.
Alla fine del cordiale incontro è stato rivolto al Commissario l’invito a partecipare all’evento.

A Palermo la Guardia di Finanza ha eseguito cinque misure cautelari e sequestrato beni per 500mila euro ai presunti componenti di una organizzazione criminale indagati di associazione a delinquere, esercizio abusivo dell’attività finanziaria, usura, estorsione e auto-riciclaggio. Uno è in carcere, tre ai domiciliari, e ad un altro è stato imposto il divieto di dimora a Palermo. Il capo dell’organizzazione sarebbe stato Salvatore Cillari, il quale avrebbe gestito la banda di usurai che dal 2016 in poi avrebbe prestato denaro, per un ammontare di circa 150mila euro, a tassi fino al 140% a decine di vittime, tra imprenditori, professionisti, antiquari e nomi eccellenti dello spettacolo come il conduttore Marco Baldini. Cillari è in carcere, il figlio Gabriele ai domiciliari, così come Matteo Reina e Giovanni Cannatella. Il divieto di dimora è stato imposto ad Achille Cuccia.

A Licata I poliziotti del Commissariato di Licata, coordinati dal vice questore, Cesare Castelli, hanno denunciato a piede libero alla Procura di Agrigento, per abbandono di animali, un uomo di 50 anni che ha posteggiato la propria automobile sotto il sole e ha lasciato dentro il suo cane per circa 3 ore, con i finestrini chiusi. Una donna se ne è accorta e ha subito telefonato alla Polizia. E’ intervenuto anche un veterinario che ha condotto il cane nel suo studio, e gli ha diagnosticato uno choc termico.