Preoccupa di più la violenza che questi energumeni fanno uscire dai loro corpi. Guardando questo video non si capisce com’è che non c’è scappato il morto. Alle Forze dell’ordine chiediamo provvedimenti durissimi e ai magistrati chiediamo pene severissime.
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Si è suicidato con un’arma da fuoco, vicino a una caserma dei carabinieri, l’uomo sospettato di avere ucciso le due donne a Riposto, nel Catanese. Secondo quanto si è appreso aveva una relazione extraconiugale con la prima vittima, la donna assassinata in un’auto sul lungomare Pantano, che aveva 48 e non 43 anni come appreso in un primo momento. L’uomo, ufficialmente in corso di identificazione, si è suicidato davanti la caserma dei carabinieri di Riposto. Gli investigatori ritengono probabile lo abbia fatto con la stessa arma con cui ha ucciso le due donne. Intanto sono state rese note le identità delle vittime. Sono Carmelina Marino, 48 anni, assassinata dentro la sua auto, una Suzuki Ignis, nel lungomare Pantano, e Santa Castorina, di 50 anni, ferita mortalmente, in via Roma, dopo essere scesa dalla sua vettura, una Fiat Panda.
Indagini sono in corso per accertare dinamiche e movente e se i due episodi siano collegati tra loro. Sul posto sono presenti i carabinieri del comando provinciale di Catania.
“Anche Agrigento torna al centro dell’agenda regionale grazie ad una norma della finanziaria a firma dell’On. Carmelo Pace.
Mi riferisco alla previsione di un fondo specifico per il centro storico di Agrigento per un importo di 1,4 milioni, oltre che di un capitolo dedicato ai siti UNESCO di ben 20 milioni di euro.
La norma impone l’utilizzo di questi fondi per la realizzazione e la manutenzione straordinaria di infrastrutture urbane, lo sottolineo per evidenziare la conoscenza e la sensibilità dell’Onorevole Pace nei riguardi del nostro territorio.
Un finanziamento importante, dunque, che servirà a tutelare e valorizzare non solamente la Valle dei Templi ma la città dove sorge il sito Unesco nel suo complesso.
Ringrazio l’On. Pace per questo importante risultato ottenuto a vantaggio della città di Agrigento e delle altre realtà Siciliane dove insistono i siti Unesco”.
Lo dichiara Maurizio Buggea, commissario cittadino della Democrazia Cristiana.
Gli italiani sprecano il 12% di cibo in meno rispetto a un anno fa, complice l’inflazione. Secondo il report ‘Il caso Italia’ 2023 di Waste Watcher, nella pattumiera finiscono ancora 75 grammi di cibo a testa al giorno per un totale di 524,1 g settimanali, per un valore di 6,48 miliardi di euro. Tra gli alimenti più spesso sprecati, svettano la frutta fresca (3,4 grammi al giorno) e il pane (2,3 g), insalata, verdure, aglio e cipolle. Non a caso più di un italiano su 3 (35%) ha tagliato gli sprechi adottando a casa soluzioni per salvare il cibo e recuperare quello che resta a tavola (dati Coldiretti).
Adesso vi invitiamo a seguire dieci consigli contro lo spreco alimentare.
Manlio Cardella
Giovani, anzi giovanissimi. Ad un tratto nella tarda serata di ieri è scoppiata una rissa fra due gruppi rivali. Pur essendo giovanissimi la violenza nelle aggressioni è stata violentissima. Pugni, calci, anche mentre qualcuno era steso per terra, senza pietà a continuare a colpire su un corpo inerme.
E’ stato girato un video di tutto quanto accaduto ieri notte.
Adesso si aspetta la risposta dello Stato, che siamo certi, arriverà presto.
L’appuntamento è per il giorno 16 alle 17.00 nell’aula consiliare del Libero Consorzio dei comuni agrigentini.
Grandi preoccupazioni e non poche perplessità ci sentiamo di esprimere a proposito del ddl relativo all’autonomia differenziata.
Preoccupazioni e perplessità che stanno condizionando il dibattito politico in corso sull’avvio di un percorso legislativo che infiamma il confronto.
Il ddl, approvato il 2 febbraio dal consiglio dei ministri, definisce i principi per l’attribuzione alle Regioni a statuto ordinario di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia e le relative modalità procedurali.
Un testo che comporta necessariamente la sottrazione di ingenti risorse alla collettività nazionale e la disarticolazione di servizi e infrastrutture logistiche (come i trasporti, la distribuzione dell’energia, la sanità o l’istruzione), che per il loro ruolo nel funzionamento del sistema paese dovrebbero avere necessariamente una struttura unitaria e a carattere nazionale.
Inoltre, anche le regioni autonome sarebbero penalizzate dal progetto. Perché le ampie differenze interne alle stesse regioni verrebbero aumentate dall’allocazione delle risorse, che andrebbe comunque a premiare le parti più ricche e meglio organizzate.
La sottrazione del gettito fiscale non più redistribuito su tutti i territori violerebbe inoltre il principio di solidarietà economica e sociale contenuto in Costituzione, andando a aumentare le disuguaglianze tra Nord e Sud, determinando un conseguente crollo sociale ed economico dei territori più svantaggiati con la conseguenza di mettere facilmente in crisi l’intera Italia.
Infine, come sostenuto da autorevoli economisti, al momento non esiste “un criterio oggettivo o tecnico che permetta di stabilire se una regione sia o meno in grado di fare meglio dello stato negli ambiti di competenze che saranno trasferiti. Appare pertanto imprescindibile, e prima di un qualunque ulteriore avanzamento legislativo, introdurre strumenti di misurazione oggettiva dei risultati storici delle varie regioni nelle diverse materie”.
Non è un caso che tanti amministratori e governatori del Sud, di qualunque appartenenza politica hanno dimostrato la loro netta contrarietà ad un ddl che rischia di dividere il Paese penalizzando i cittadini delle regioni meno ricche con gravi conseguenze sulla qualità dei servizi a cominciare dalla sanita’ e scuola.
Per queste ragioni saremo parte attiva nell’incontro che si terrà giorno 16 ore 17.00 nell’aula consiliare del Libero Consorzio dei Comuni agrigentini insieme ai sindaci, alle associazioni e agli studenti della provincia.
Buscemi, Acquisto, Pezzino e don Mario Sorce.
La segreteria nazionale del SAGI ha nominato la giornalista Irene Catarella responsabile del Dipartimento nazionale delle Attività Culturali ed Artistiche del SAGI. Catarella, scrittrice, poetessa e cultrice di Letteratura Italiana moderna e contemporanea presso l’Università Cattolica di Milano, ha al suo attivo la pubblicazione di diversi volumi di poesie. Già presiedente della Fidapa, da sempre è un apprezzata e stimata operatrice, culturale. “ Con la nomina della professoressa Catarella– affermano in una nota congiunta il segretario nazionale del SAGI Nino Randisi e la sua vice Letizia Passarello – “ intendiamo promuovere eventi culturali per rilanciare il territorio”.
A seguito del nostro articolo apparso qualche ora fa interviene il consigliere counale Francesco Alfano il quale dopo aver letto le nostre previsioni circa un suo incarico alla presidenza del Consiglio comunale ha voluto precisare quanto segue: “Sono costretto a smentire ciò che ho letto in un articolo pubblicato da sicilia24h.it che mi dava in corso alla presidenza del Consiglio comunale di Agrigento. Ho il dovere di sottolineare che non solo non ho mai chiesto l’incarico di presidente, ma anche il fatto che nessuno me lo abbia proposto. Pertanto smentisco categoricamente tale circostanza. Se mai ciò avverrà dichiaro che al 99% risponderò di no. Mi lasci – ha concluso Alfano – almeno l’1% perchè nella vita non si sa mai…”