Redazione Ag, Autore presso Sicilia 24h - Pagina 771 di 2684
Home / Articoli pubblicati daRedazione Ag (Pagina 771)

Ad Agrigento, venerdì prossimo, 25 giugno, a Casa Sanfilippo, nella Valle dei Templi, alle ore 18, si svolgerà un convegno sul tema “Grani Antichi Siciliani: Mito, Attualità e Futuro”, organizzato dal Lions Club Valle dei Templi, presieduto da Mariella Antinoro, che spiega: “Attraverso la narrazione i relatori tracceranno un itinerario temporale tra passato, presente e futuro, dove, la consapevolezza del tempo presente collegherà mito e futuro”. Oltre Antinoro interverranno i dirigenti Lions Mariella Sciammetta e Nicolò Scaturro, il presidente del Parco dei Templi, Roberto Sciarratta, l’agronomo Calogero Alaimo Di Loro, l’archeologa Valentina Caminneci, il ricercatore Alfio Spina, la biologa nutrizionista Serena Castronovo, Raimondo Collura, della società Grani Antichi Sikani, Giuseppe Licata, cerealicoltore, Fabio Gulotta, ristoratore, Salvatore Ciulla Presidente Associazione Sicilia Bio, e Anna Maria Mangione Presidente Ordine degli Agronomi di Agrigento. Coordinerà i lavori Rossana Danile.

Il deputato regionale del Partito Democratico, Michele Catanzaro, interviene nel merito della questione “recupero e rilancio delle Terme di Sciacca”, e afferma: “L’ultimo via libera accordato dalla Regione Siciliana al Museo Diffuso dei 5 Sensi per la gestione a titolo gratuito per 12 mesi degli accessi alle grotte vaporose di San Calogero, è solo l’ultima trovata propagandistica di un governo tutto chiacchiere. Se c’erano ancora dei dubbi sull’approssimazione del governo regionale nella gestione di una questione importante come le Terme Siciliane, adesso ogni tipo di incertezza è stata cancellata. Non ce l’ho con l’Ecomuseo dei 5 Sensi, che considero iniziativa positiva e meritevole svolta a favore della città di Sciacca. Tuttavia non deve sfuggire il fatto che insieme a questo prezioso affidamento, il presidente Nello Musumeci deve ancora dire alla città di Sciacca quale sia la sua idea sul futuro delle Terme. Il governatore vuole distrarre l’attenzione e continua a disattendere le attese di una comunità stanca di aspettare. Musumeci non può continuare ad ignorare le richieste di un incontro da svolgersi a Sciacca”.

Ad Agrigento, venerdì prossimo, 25 giugno, nei locali del Santuario dell’Addolorata, in via Garibaldi, alle ore 19:30, la Società agrigentina di storia patria, l’Ande Associazione donne elettrici, e il Parco Valle dei Templi, hanno organizzato un convegno sul tema: “Riadattamento dei Templi greci di Akragas in chiese Cristiane”. Il responsabile organizzativo è Franco Zanini. Interverranno don Lillo Argento, Giovanni Moscato, Adalgisa Monreale, Michele Di Bernardo, Giuseppe Cavaleri, Lina Gueli e Myriam Russello. I relatori saranno Salvatore Pezzino, Calogero Brunetto, Marina Arnone e Carola De Paoli. Modera Beniamino Biondi.

L’assessorato regionale ai Beni Culturali ha finanziato, con fondi comunitari per 500mila euro, lavori di recupero e adeguamento per lo svolgimento di iniziative culturali al Giardino Botanico, in via Demetra, ad Agrigento, di cui è titolare e gestore la Provincia di Agrigento. In proposito, l’assessore regionale ai Beni Culturali, Alberto Samonà, commenta: “Si tratta di intervenire su un vero e proprio ‘museo a cielo aperto’, a molti sconosciuto, che racchiude al suo interno anche diverse testimonianze archeologiche quali ipogei, caverne visitabili e testimonianze fossili. L’intervento di messa in sicurezza e riqualificazione consente di recuperare e rileggere uno spazio dalla bellezza suggestiva, per destinarlo anche a iniziative culturali, rendendo maggiormente fruibili i vialetti interni, dove si trovano varie specie arboree, classificate e illustrate grazie a un’apposita segnaletica”.

Rimango senza parole. Scopro di essere indagato per un finanziamento elettorale ricevuto, ma io ho comunicato tutti i finanziamento avuti, fino all’ultimo centesimo. Compreso quello di Girgenti Acque. Ho qui davanti a me la delibera del 30 settembre del 2017. Bastava che la Procura di Agrigento alzasse il telefono e mi chiamasse per chiedermelo e io avrei mostrato tutti i documenti necessari. Invece, adesso sono costretto ad andare ad Agrigento in Procura per essere sentito. Poi, parliamo di lentezza della giustizia. In 27 anni che faccio politica prima o poi doveva succedere”.

A replicare così ai microfoni dell’Adnkronos è il presidente dell’Assemblea regionale siciliana Gianfranco Miccichè, indagato insieme con altre 83 persone, nell’ambito dell’inchiesta su Girgenti Acque nel contesto dell’operazione “Waterloo”.

Fesserie – dice di rimando Miccichè – Ho la delibera qui davanti. E’ tutto stato documentato… Ho ricevuto un contributo da Girgenti Acque e l’altro da Marco Campione, per complessivi 25 mila euro – dice Miccichè -. Non solo l’ho comunicata ma ho anche la copia della delibera del Cda. Io ho comunicato tutti i contributi elettorali ricevuti – dice ancora Miccichè – Ho ricevuto 101.500 euro e li ho dichiarati tutti, anche se il massimo era di 100 mila euro. Pensavo che mi contestassero questo, non un contributo con tanto di delibera”.

Il presidente, sempre all’agenzia Adnkronos, aggiunge:

“Se i magistrati di Agrigento mi avessero chiamato io avrei portato le carte e loro avrebbero capito l’equivoco, invece devo andare ad Agrigento e fare perdere tempo anche ai magistrati. Bastava chiamarmi e chiedermi: ‘E’ vero o no? C’è questo contributo?’. Oggi il pm perderà solo tempo prezioso, bastava una chiamata. Questo è uno dei motivi fondamentali della lentezza della giustizia”.

“Non sono le conclusioni ma un primo punto che stiamo mettendo aspettando la decisione del Gip che valuterà le nostre richieste. Non ci fermiamo qui.” A dirlo è il procuratore aggiunto Salvatore Vella che, insieme ai sostituti Sara Varazi e Paola Vetro – ha coordinato le indagini Waterloo sfociata questa mattina con otto fermi.

“E’ emersa un’associazione a delinquere di colletti bianchi che ha inquinato non soltanto l’ambiente della provincia di Agrigento ma anche la vita politica, imprenditoriale, economica e sociale gestendo decine di milioni di euro di capitali illeciti per favoritismi e scambi clientelari. Il capo indiscusso è Marco Campione – prosegue il procuratore aggiunto –  che si avvaleva di uomini di fiducia con grandi competenze professionali e che erano alle sue dipendenze sia per attività lecite che illecite. La merce di scambio era il suo grande potere economico ma anche la capacità di incidere sul lavoro considerando che Girgenti Acque è la prima azienda per fatturato – circa cinquanta milioni di euro annui – sia per forza lavoro. 

I primi danneggiati sono i cittadini della provincia di Agrigento e spero che al nostro fianco in questa indagine avremo i comuni che devono tutelare la comunità – continua il pm Vella – Gli utenti pagava più di quanto dovevano, pagavano servizi di depurazione che non venivano svolti e facevano il bagno anche in riserve naturali inquinate. Non soltanto, dobbiamo ricordarci che anche i lavori che venivano svolti dalle aziende del gruppo lasciavano le strade nello stato che tutti sappiamo. Ci sono diversi politici coinvolti, alcuni sono indagati mentre altri hanno chiesto e ottenuto favori ma non abbiamo accertato la controprestazione e quindi non si configura un reato. Professionisti e politici hanno svilito le loro competenze.”

“E’ una indagine molto importante i cui risultati vanno a tutela die nostri cittadini che, in questa provincia, spesso non usufruiscono di acqua potabile pagando tariffe al di sopra della media. Un’attività che nasce circa 6 anni fa per proteggere salute e ambiente che ci circondano. Danno ingente e acqua altamente inquinata da elementi chimici.” Queste le parole del colonnello Vittorio Stingo, comandante provinciale dei carabinieri.

Tra le carte dell’inchiesta cominciano ad affiorare le accuse specifiche mosse a Marco Campione come quella per corruzione per avere, scrivono i pm nel provvedimento di fermo “nella qualità di presidente e legale rappresentante della Girgenti Acque S.p.A., corrispondeva a Miccichè Giovanni, detto Gianfranco (candidato per il partito Forza Italia alle elezioni regionali del 05/11/2017) contributi elettorali, spese di viaggi e soggiorni in violazione a quanto previsto dall’art. 7 comma 2 Legge n. 195/1974, ovvero senza che fosse intervenuta la deliberazione dell’organo societario della Girgenti Acque S.P.A. e senza che i contributi fossero stati regolarmente iscritti nel bilancio della medesima società. A Miccichè e al deputato Francesco Scoma i pubblici ministeri contestano “perché, in concorso tra loro, Miccichè Gianfranco, nella qualità di candidato per il partito Forza Italia alle elezioni regionali del 5/11/2017 e Scoma Francesco nella qualità di mandatario del candidato Miccichè, ricevevano da Campione Marco (nella sua qualità di presidente e legale rappresentante della Girgenti Acque S.p.A.) contributi elettorali e spese di viaggi e soggiorni pagate a Micciche’ Gianfranco in violazione a quanto previsto dall’art. 7 comma 2 Legge n. 195/1974, ovvero senza che fosse intervenuta la deliberazione dell’organo societario della Girgenti Acque S.p.A. e senza che i contributi fossero stati regolarmente iscritti nel bilancio della medesima società.

L’associazione “Tante case tante idee” di Agrigento, presieduta da Domenico Vecchio, dopo un precedente intervento alcuni giorni addietro, adesso ha rilanciato l’allarme per la crisi idrica che attanaglia e danneggia soprattutto il settore turistico e ricettivo. L’associazione ha incontrato il prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa. A conclusione, lo stesso Domenico Vecchio commenta: “Noi ci mettiamo la faccia. Vogliamo rappresentare al meglio questo territorio. Il nostro appello è stato accolto dal Prefetto che ha preso atto delle difficoltà e delle nostre esigenze che sono quelle dell’intera città. Tutti soffriamo per la carenza di distribuzione idrica. E’ ovvio che solo se teniamo alta l’attenzione su questo problema possiamo sperare di trovare una soluzione. Il Prefetto ci ha rassicurato che c’è chi sta lavorando per far fronte a questa emergenza evitando che continui a lungo, consentendoci di potere offrire ai nostri ospiti il servizio che meritano”.

Bisogna ridurre il costo dei biglietti dell’aliscafo diretto a Lampedusa e Linosa per incentivare il turismo: in proposito il sindaco, Totò Martello, si è rivolto alla Regione. E afferma: “Ho scritto al presidente della Regione, Musumeci, e all’assessore ai Trasporti, Falcone, per chiedere di abbassare i prezzi dei biglietti degli aliscafi per Lampedusa e Linosa. E’ giusto che i residenti abbiano la possibilità di viaggiare a tariffe ridotte, ma quelle per i turisti al momento mi sembrano davvero esose: in una stagione particolare come questa bisogna incentivare le presenze alle Pelagie, anche perché qui viviamo essenzialmente di turismo. Mi aspetto un intervento del governo regionale in risposta alla nostra richiesta per potere avere, almeno per questa stagione, una riduzione delle tariffe per gli aliscafi”.

All’esito dello screening su tutto il personale giudiziario che ha dato esito negativo, il presidente del Tribunale, Pietro Falcone, ha dichiarato, con decorrenza immediata, la cessazione di efficacia del provvedimento adottato in via di urgenza lo scorso 15 giugno.

Pertanto, fermi i provvedimenti di differimento delle udienze già adottati, torna alla normalità l’attività giudiziaria e l’operatività dei servizi di cancelleria nelle modalità precedenti al suddetto provvedimento.