“Spunta un’emergenza nell’emergenza rispetto alla gestione della raccolta differenziata a Favara. RTI, capogruppo Iseda, hanno chiesto alla Regione in nuovi siti dove conferire i rifiuti indifferenziati che si sono accumulati durante i giorni di sciopero, ma al momento non vi sono nuovi impianti da poter utilizzare. Questo comporta che lo smaltimento sarà limitato alle quantità massime giornaliere concesse dalla struttura. Il risultato sarà un ulteriore dilatamento dei tempi necessari per rimuovere i rifiuti che ancora oggi sommergono la città. La grave crisi della raccolta della spazzatura a Favara, la paga naturalmente come sempre “cappiddazzu” cioè i cittadini ligi ai doveri civili e morali. Nel grande gioco delle carte, le RTI capofila ISEDA hanno fatto “scopa”. Nessuno si è preoccupato di risalire ai fatti accaduti, al recente passato, dove il mancato pagamento degli stipendi ai lavoratori (non è la prima volta) avrebbe provocato il “casino” che è sotto gli occhi di tutti. Nessuno, amministrazione favarese compresa, ha avuto l’accortezza di sanzionare le RTI come previsto dal contratto. Nessuno, tranne le coraggiose donne favaresi, ha gridato ad alta voce, lo stato di abbandono della loro Città. L’amministrazione comunale avrebbe dovuto presentare alla Regione – in casi drammatici come quello attuale – una richiesta di “prestito” (oltre alla cifra degli 800mila euro erogata a tutti i comuni siciliani) accompagnata da un forte progetto analitico di recupero della tassa evasa, con la formazione di una “task force” addetta alla tracciabilità dei furbetti (Si ha notizia che circa il 45% della tassa rifiuti non viene pagata) il tutto accompagnato dalla rescissione del contratto, motivata dalla cattiva gestione e organizzazione della raccolta rifiuti, con RTI capogruppo ISEDA, segnatamente all’affissione in tutto il paese di un manifesto dove capeggia un GRAZIE a caratteri cubitali, alla politica che in questi giorni si è “spesa”, rinunciando alle vacanze estive, per alleviare le sofferenze morali e civili dei favaresi. Solo così la Città di Favara potrà rinascere”.
Lo scrive in un comunicato il sindacato Sgb.