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11 misure cautelari, di cui 5 in carcere e 5 ai domiciliari, ed una con obbligo di presentazione, eseguita da 80 poliziotti nell’ambito dell’inchiesta Know down, epilogo delle indagini condotte dalla Squadra Mobile e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Messina, coordinata dal procuratore Maurizio de Lucia, su una organizzazione criminale di trafficanti di stupefacenti.

Il tutto iniziato dopo un violento pestaggio a novembre del 2018, che vide coinvolto un giovane picchiato da più persone. le indagini si indirizzarono subito sulla malavita del quartiere di Santa Lucia sopra Contesse, sulle attività criminali e soprattutto nell’ambito del traffico di droga. La Mobile, guidata da Antonio Sfameni, ha accertato che l’aggressione era stata causata da un debito contratto per il mancato pagamento di un quantitativo di droga.

Sono state le immagini della videosorveglianza dell’ospedale a permettere di risalire ai soggetti che avevano accompagnato la vittima al pronto soccorso e da lì le indagini per accertare l’identità degli aggressori che ha poi portato alle prove del traffico di droga gestito dall’organizzazione criminale che operava in quel rione di Messina.

 

I poliziotti del Commissariato di Licata, in collaborazione con i colleghi della Stradale e del Reparto prevenzione crimine di Palermo, hanno effettuato a Licata due giorni di controllo straordinario del territorio. Ecco gli esiti: 61 posti di controllo, 696 persone identificate e controllate (tra cui diversi pregiudicati), 327 veicoli controllati, 20 contravvenzioni per violazioni al codice della strada, 3 documenti ritirati, 2 veicoli sequestrati, 17 controlli in pubblici esercizi con particolare attenzione al fenomeno della illegale cessione di sostanze stupefacenti e alla vendita di bevande alcoliche a minorenni e persone in evidente stato di ebbrezza alcolica.

A Favara i Carabinieri della locale Tenenza hanno arrestato una donna di 46 anni, disoccupata, convivente, con numerosi precedenti di Polizia, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Agrigento. Lei sconterà 1 anno di reclusione ai domiciliari perché ritenuta responsabile di una serie di furti commessi a Favara tra il settembre 2019 e il marzo 2020, di cui si sono occupati i Carabinieri della Tenenza, raccogliendo gravi indizi di colpevolezza a carico della donna.

A Castrofilippo un uomo di 40 anni, disoccupato, si è presentato alla locale Stazione dei Carabinieri per denunciare l’incendio della propria automobile Renault Scenic, posteggiata all’interno di un appezzamento di terreno di proprietà, in contrada Fontana, e già sequestrata nel febbraio scorso poiché circolante senza la prescritta assicurazione obbligatoria. Sulle cause dell’incendio indagano i Carabinieri.

Al fine di incrementare la campagna vaccinale in provincia di Agrigento, l’Azienda sanitaria ha ingaggiato anche i militari. Già da alcuni giorni un team dell’Esercito Italiano, composto da medici ed infermieri, collabora con i sanitari dell’Azienda nella somministrazione delle dosi nei diversi centri vaccinali aziendali. Ciò rientra in un apposito accordo nazionale, recepito anche ad Agrigento. Il commissario dell’Asp, Mario Zappia, commenta: “La Difesa continua a garantire il suo contributo a vantaggio dei cittadini nelle azioni di contrasto alla pandemia. Ho più volte detto che si tratta di una vera e propria battaglia e, non a caso, il personale militare è al nostro fianco per combatterla con ogni forza. Al momento sono impiegati 24 medici ed infermieri dell’Esercito. I team sono complessivamente 6 da 4 unità ciascuno, e integrano il personale dell’Azienda sanitaria coprendo il territorio provinciale”.

l presidente della Regione, Nello Musumeci, su proposta dell’assessore agli Enti Locali, Marco Zambuto, ha fissato la data delle prossime elezioni Amministrative in Sicilia, che interessano 46 Comuni, al 10 ottobre, con eventuale ballottaggio il 24 ottobre. Si vota in 46 Comuni siciliani. Tra i Comuni al voto ve ne sono 26 giunti alla scadenza naturale del mandato, 11 gestiti da commissari straordinari regionali, e 6 sciolti per infiltrazioni mafiose. In provincia di Agrigento si vota a Canicattì, Favara, Montallegro, Montevago, Porto Empedocle, e San Biagio Platani, sciolto per infiltrazioni mafiose. In provincia di Caltanissetta si vota a San Cataldo e Vallelunga Pratameno, entrambi sciolti per infiltrazioni mafiose. E in provincia di Palermo ad Alia, Montelepre, San Giuseppe Jato, Terrasini, e poi San Cipirello, Torretta e Mezzojuso, tutti e tre sciolti per infiltrazioni mafiose. A Torretta e Mezzojuso si vota il 24 ottobre con ballottaggio il 7 novembre.

Finalmente un timido passo in avanti dopo circa 9 mesi per il parcheggio di Piazzale Rosselli. Ora le indagini geologiche, viene annunciato. A ottobre a fine sindacatura era tutto pronto. Ci chiedevamo tutti che fine avessero fatto questi lavori. Un intervento concepito, strutturato, finanziato, definito dalla nostra amministrazione . Tutto pronto! Ora avanti con i lavori.

Mentre inaccettabile è l’atteggiamento delle aziende che gestiscono il servizio ecologico con il loro silenzio sullo sciopero dei loro dipendenti e per un’interruzione del loro servizio. In una realtà normale non si conterebbero le scuse e le comunicazioni all’utenza per l’interruzione, così come accade per il servizio idrico, telefonico, elettrico, trasporti o per quello della semplice bottega di quartiere e l’elenco è lungo.

Il Comune ha già, dichiarazione dell’assessore comunale Maggiore, versato alle ditte 100mila euro; dalla Regione sono, dichiarazione dell’assessore regionale Marco Zambuto, in arrivo 250mila euro. A fronte di questa notizia, le ditte incontreranno l’amministratore comunale lunedì prossimo. Non c’è fretta.

Così come non c’è stata fretta ad eseguire nella normalità e per anni un servizio accettabile nella sua qualità.

Intanto, la situazione è gravissima su tanti aspetti, non escluso l’ordine pubblico e l’episodio di oggi ne è un chiaro messaggio.

E’ morto ieri mattina a San Cataldo (CL), nella propria abitazione in campagna dove abitava da sempre, il Cavaliere Giuseppe Riggi all’età di 100 anni. Partigiano comunista, il suo nome di battaglia era “Ricciardi”. Nato nella ridente cittadina del nisseno il 19 novembre 1920, Riggi venne arruolato a vent’anni nel Regio Esercito e poi partì per la drammatica campagna di Russia, che lo segnerà per tutta la vita e gli farà maturare al suo ritorno in Italia, l’adesione alle formazioni partigiane nelle squadre operanti nel territorio tra Lodi e Cremona. Dopo l’8 settembre 1943 inizia attivamente le operazioni di contrasto alle forze nazifasciste nell’ambito della guerra di Liberazione italiana.
Una vita spesa per l’antifascismo
Il 30 aprile 1945 da Milano il partigiano ritorna a piedi a San Cataldo, attraversando tutta la penisola. Al suo rientro ha dedicato tutta la sua vita alla campagna, come contadino, partecipando alle attività sindacali, diventando uno tra i fondatori della Camera del Lavoro di San Cataldo. “L’Italia aveva bisogno dell’impegno diretto dei partigiani – ha dichiarato nella sua ultima intervista un anno fa (video allegato) – Non ho mai cambiato partito e ho sempre lottato contro i ricchi, sono sempre stato comunista”. Tanti negli anni i riconoscimenti di cui è stato insignito: «Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana», diploma d’Onore di «Combattente per la Libertà d’Italia 1943-1945» con il riconoscimento di «Partigiano Combattente» e la «Medaglia della Liberazione» in occasione del 70mo anniversario della guerra di Liberazione e della Resistenza.

Oggi i funerali del partigiano
“Il suo esempio, le sue lotte in nome dell’antifascismo resteranno per tutte e tutti noi un faro luminoso di Libertà ed impegno per la Democrazia. Avremo cura dei semi piantati e continueremo per la strada che con sacrificio e spirito di servizio il compagno Ricciardi e tutti i partigiani e partigiane hanno tracciato” ha dichiarato Giuseppe Cammarata, presidente del Comitato Provinciale di Caltanissetta dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia. Oggi si è celebrato il funerale nella chiesa di Santo Stefano a San Cataldo.

Sono 137 i nuovi positivi al Covid19 registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore su 10.460 tamponi processati, con una incidenza che sale appena sopra l’1,3%La Regione rimane anche oggi al primo posto in Italia per numero di contagi giornalieri. Le vittime di oggi sono 4 e portano il totale dei morti resta 5.974. Il numero degli attuali positivi è di 3.885 con una diminuzione di 146 casi. I guariti sono 279.

Questi i dati nei Comuni capoluogo:  Caltanissetta 32; Agrigento 27; Catania 22; Siracusa 15; Palermo 12; Ragusa 12; Enna 9; Trapani 8; Messina 0