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337 i nuovi casi di Covid-19 registrati in Sicilia nelle ultime ventiquattro ore su 22.004 tamponi processati (ieri erano 156 ma con meno di 10 mila tamponi). Il tasso di positività è 1.53% , in leggero calo rispetto a ieri. Sale il numero delle vittime: 12 nelle ultime ventiquattro ore. I guariti sono 502. Gli attuali positivi sono 7.706, -177; Dei casi totali la stragrande maggioranza, 176, sono riferibili alla provincia di Catania. I ricoverati con sintomi sono 368, 42 in terapia intensiva; 22.004 i tamponi effettuati

I nuovi contagi per province

Catania 176

Agrigento 56,

Palermo 25,

Messina 23,

Caltanissetta 20,

Siracusa 12, Ragusa 16,

Trapani 8,

Enna 1

L’’emergenza sanitaria connessa all’infezione da Coronavirus, iniziata ormai un anno fa, ha influenzato in modo significativo le nostre vite, con ricadute importanti su diversi piani: personale, relazionale, lavorativo, economico, sociale. Siamo consapevoli che la pandemia ha messo duramente alla prova le famiglie e in particolare i genitori, che hanno dovuto affrontare e gestire paure, preoccupazioni e fatiche legate non solo alla propria salute, ma al benessere dell’intera famiglia, con il timore ricorrente di sentirsi soli nel gestire comportamenti o reazioni emotive dei propri figli, le comunicazioni con le scuole e gli educatori, i dubbi e questioni personali”.

Comincia così una lettera indirizzata agli studenti aragonesi da parte del sindaco Peppe Pendolino e dell’assessore alla Pubblica Istruzione, Stefania Di Giacomo.

“Didattica a distanza, scuola in presenza. Un corto circuito obbligato – continuano i due amministratori – a cui voi studenti di tutte le età siete stati sottoposti da un anno, nel nostro Paese e in buona parte del mondo. Cos’è significato per voi tornare a scuola? Nelle vostre classi svuotate, nei corridoi rivestiti di cartelli che indicano la distanza, il segnaposto in cui restare in attesa, il distributore di gel igienizzante. La voce degli occhi dei più piccoli tra anomalia e libertà: uno scenario differente rispetto a quello a cui siamo abituati, che si vive oggi nelle scuole ed il coraggio e la disciplina con cui bambini e insegnanti avete affrontato ogni giornata. La scuola dovrebbe essere d’esempio per tutti, in questo difficile momento. La didattica in presenza non è importante soltanto per l’apprendimento ma per la formazione dell’individuo, per la socialità, per il confronto con l’altro. Sin dall’inizio della pandemia siete stati proprio voi bambini a mostrare la maggiore disciplina e il più profondo spirito di adattamento. «Un impatto forte è stato vedere tutti i banchi separati e voi piccoli seduti con la mascherina che avete affrontato con entusiasmo questa avventura se pur in un contesto fantascientifico».

Come amministratori, come genitori, non possiamo che ringraziare tutti coloro che operano nel mondo della scuola per il grande lavoro svolto, dal Dirigente Scolastico Dott.ssa Pina Butera, agli insegnanti ed a tutto il personale ATA, per aver portato avanti con dignità ed impegno quello che per molti di loro rappresenta una missione: formare i cittadini del domani non solo da un punto di vista didattico, ma anche insegnando a voi i valori del rispetto, dell’educazione e della tolleranza.

“Un grazie – continuano ancora Pendolino e Di Giacomo – che viene dal cuore a Voi, splendidi ragazzi, per la presenza e la costanza, perché non vi siete arresi nei momenti di difficoltà, ma vi siete impegnanti a mantenere il passo nello studio, affacciandovi con curiosità alle nuove tecnologie e cercando di dare il meglio. Sappiamo che vi manca la scuola, con i suoi momenti di gioia e condivisione vissuti insieme ai vostri amici e agli insegnanti, comprendiamo che per tutti Voi, che vivete di rituali ormai consolidati negli anni, che si nutrono di saluti ed abbracci, di feste di commiato, di gioia per l’arrivo delle agognate vacanze, questo momento assumerà un valore ed un contenuto insolito e magari malinconico, ma è l’ennesimo sacrificio (magari l’ultimo) che Vi si chiede, a motivo di una causa collettiva superiore, ma li ritroverete presto. Non mollate, siate coraggiosi e soprattutto curiosi nell’imparare. L’amore per lo studio vi renderà uomini liberi. Buone vacanze”.

Con bando ritualmente pubblicato, il Ministero della Giustizia indiceva un concorso pubblico per il reclutamento di un numero complessivo di 754 (poi elevato a 938) allievi Agenti del Corpo di Polizia Penitenziaria.

Il sig. G.A., giovane agrigentino di 31 anni, presentava, nel marzo 2019, domanda di partecipazione per l’ammissione alla menzionata procedura concorsuale, evidenziando di avere svolto in precedenza servizio militare in qualità di volontario in ferma prefissata.

Successivamente, a seguito della correzione della prova scritta che il giovane svolgeva regolarmente nel luglio 2019, venivano pubblicati gli esiti che attestavano il superamento della prova in questione da parte del sig. G.A. Risultato che, dunque, consentiva al G.A. di proseguire la propria partecipazione alla selezione concorsuale con lo svolgimento delle ulteriori prove di carattere psico-fisico e attitudinale.

Ciononostante, in data 26.09.2019, il Ministero della Giustizia notificava al sig. G.A. il Decreto di esclusione dal concorso pubblico in questione perché, a dire dell’Amministrazione, il giovane (ventinovenne, all’epoca della presentazione della domanda) non risultava in possesso del requisito anagrafico previsto dal bando di concorso, avendo compiuto e quindi superato il ventottesimo anno di età.

A questo punto il sig. G.A. proponeva ricorso davanti al TAR Lazio, con il patrocinio degli Avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Gatto, per l’annullamento, previa sospensione, del menzionato provvedimento di esclusione.

In particolare, gli Avvocati Rubino e Gatto sostenevano l’illegittimità del detto provvedimento di esclusione, in quanto il limite di età previsto testualmente dal bando (28 anni) avrebbe dovuto essere innalzato, ai sensi dell’art. 2049 del Codice dell’Ordinamento militare, di un periodo pari all’effettivo servizio militare prestato in precedenza dal sig. G.A., ovvero in 31 anni, in quanto il giovane agrigentino poteva vantare ben tre anni di servizio militare volontario.

Il TAR Lazio, Roma, Sezione Prima Quater, condividendo le tesi difensive degli Avvocati Rubino e Gatto, accoglieva, con l’Ordinanza n. 8219 del 17.12.2019, la richiesta di sospensione dell’esecuzione del decreto di esclusione, ordinando al Ministero della Giustizia di ammettere il sig. G.A. alle successive prove psico-fisiche ed attitudinali previste dalla procedura selettiva per allievi agenti del Corpo di Polizia Penitenziaria.

Ebbene, svoltesi le suddette prove, entrambe superate dal sig. G.A., il Ministero della Giustizia, nel dicembre 2020, approvava la graduatoria finale del concorso in questione del quale il giovane agrigentino risultava vincitore, ma inserito con riserva dal Ministero in attesa della pronuncia di merito del giudice amministrativo.

Ed allora, il sig. G.A., sempre assistito dagli avvocati Rubino e Gatto, proponeva motivi aggiunti al ricorso, mediante i quali eccepiva l’illegittimità di tale inclusione con riserva in graduatoria, in quanto, in tal modo, anche una positiva pronuncia di merito del Giudice amministrativo non avrebbe consentito al G.A. di essere riconosciuto come un normale vincitore del concorso.

Con sentenza n. 6806 dell’8 giugno 2021, il Tar Lazio, condividendo le tesi difensive degli avvocati Rubino e Gatto, ha definitivamente accolto il ricorso principale e i motivi aggiunti presentati dal G.A., affermando l’illegittimità dell’espulsione dal concorso ed includendo il sig. G.A. in posizione utile nella graduatoria del concorso in questione senza alcuna riserva.

Inoltre, con il medesimo provvedimento, il Giudice amministrativo ha condannato il Ministero della Giustizia al pagamento delle spese legali del contenzioso, liquidate in € 1.500,00 oltre accessori di legge.

Vi è anche un giovane artista agrigentino, Giuseppe Simone, tra i concorrenti di Sanremo Rock & Trend Festival, il più longevo contest nazionale per cantanti o band emergenti della scena rock, nato come costola del più famoso Festival della Canzone italiana. Giuseppe Simone, 23 anni, è a tutti gli effetti un cantante hard rock ed heavy metal, dalle sonorità del passato, trascendendo il tutto in chiave moderna. Il 31 dicembre scorso ha pubblicato in tutte le piattaforme digital il suo primo singolo dal titolo “Una vita da rockstar”. E il 5 marzo scorso è stata la volta del nuovo singolo dal titolo “Il mio cuore oscuro”. Nei prossimi giorni sarà pubblicato invece “Ritorno dall’inferno”, il primo album composto da 10 tracce, con all’interno i 2 singoli già pubblicati. La finalissima nazionale del festival è prevista per settembre 2021 al Teatro Ariston di Sanremo.

La legge regionale che istituisce le Zone franche montane non è stata ancora approvata, e i comitati operativi dei sindaci interessati hanno chiesto un incontro urgente al presidente della Regione, Nello Musumeci, ed al presidente dell’Assemblea Regionale, Gianfranco Miccichè. E spiegano: “Le popolazioni delle terre alte di Sicili,a che attendono questa norma politica ed economica per scongiurare un futuro di abbandono dei luoghi in cui sono nate, riunite nell’associazione ‘Zone franche montane’, continuano a chiedere il riconoscimento del proprio diritto di residenza. Non ci sono reali impedimenti per applicare la fiscalità di sviluppo alle Terre alte di Sicilia. E’ da irresponsabili continuare a procrastinare ed essere indifferenti ad un processo che porterà reale benessere a tutti i siciliani. Ogni giorno che passa assistiamo alla chiusura di attività commerciali, e quelle che resistono hanno difficoltà ad andare avanti. La fiscalità di sviluppo è una misura sostanziale e anche psicologica nell’immediato, che mira a dare fiducia agli operatori economici”.

Ad Agrigento, domani, mercoledì 9 giugno, al Giardino Botanico gestito dalla Provincia, in via Demetra, alle ore 9:30, sarà piantata un nuovo albero di ulivo per celebrare i 60 anni di lotta a difesa delle vittime di violazione dei diritti umani di Amnesty International. All’iniziativa saranno presenti il commissario della Provincia, Vincenzo Raffo, Sabina Castiglione responsabile agrigentina di Amnesty International, e tanti attivisti. Nel corso dell’evento sarà apposta anche una targa celebrativa per ricordare l’impegno dell’organizzazione. Il commissario Raffo commenta: “Si tratta di un’iniziativa dal valore altamente simbolico, per riaffermare i valori della pace e del rispetto dei diritti umani, e che cade in un momento particolarmente difficile e complesso per la nostra società”.

Il Consiglio di amministrazione del Conalpa, il Coordinamento nazionale per gli alberi e il paesaggio, ha riconosciuto la sezione Conalpa di Agrigento, il cui presidente è Domenico Bruno, ed i componenti sono Antonio Marotta (VicePresidente), Alfonso Scanio (Segretario) e i Consiglieri: Vittorio Zunardi, Giovanni Portannese, Vincenzo Fagiani e Marcella Carlisi, che annunciano: “Tra i prossimi impegni della delegazione agrigentina sono previsti l’adesione al Coordinamento regionale ‘Salviamo i boschi di Sicilia dagli incendi’ e la richiesta di incontri con il Prefetto, il Sindaco di Agrigento e con gli Enti Pubblici che si occupano della salvaguardia dei boschi, degli alberi e dei loro habitat naturali”.

Spazio alle segnalazioni dei cittadini. I residenti della via Domenico Provenzano, a Fontanelle, frazione di Agrigento, segnalano la presenza di topi sotto casa e aggiungono: “Più volte abbiamo tentato di contattare telefonicamente l’Azienda sanitaria provinciale, ma non risponde nessuno”. L’auspicio è un intervento immediato di derattizzazione, a tutela della salute pubblica.

La segreteria provinciale della Cgil, coordinata da Alfonso Buscemi, devolverà in beneficenza a strutture impegnate nella lotta alla mafia e alla criminalità organizzata il risarcimento che il Tribunale riconoscerà alla Cgil in quanto parte civile, tramite l’avvocato Floriana Salamone, al processo antimafia “Halycon” e “Assedio”, che ha interessato Licata e che si è appena concluso con 8 condanne e 3 assoluzioni. Alfonso Buscemi commenta: “Non ci può essere nessun sviluppo del territorio con la criminalità organizzata e le mafie che esercitano il loro potere attraverso il controllo sociale ed economico. Da qui la nostra decisione di aiutare quanti si impegnano in questo versante”.

Ad Agrigento la Commissione consiliare Turismo e Spettacolo, presieduta da Carmelo Cantone, e composta da Alessandro Sollano, Gerlando Piparo e Mario Fontana, ha incontrato i rappresentanti di tutte le compagnie teatrali della città al fine di tracciare un programma estivo di iniziative di intrattenimento, intitolato “Teatro estate”, dal 15 luglio al 15 settembre, nel centro storico. Lo stesso Carmelo Cantone afferma: “Tutti insieme, tra compagnie, attori, registi e Amministrazione comunale desideriamo lavorare ad una programmazione della stagione estiva all’aperto, auspicando che la ripresa in presenza dello spettacolo dal vivo possa essere per tutti i cittadini un’iniezione di fiducia oltre che l’inizio di una ripartenza economica e culturale. Ripartiamo nel massimo rispetto delle norme imposte dall’emergenza sanitaria ancora in corso e torniamo a parlare di teatro e di quanto bene possa portare a tutta la comunità. Siamo certi che l’assessore allo spettacolo Costantino Ciulla si adopererà per non saltare la stagione estiva 2021. La proposta è stata ben accolta dal sindaco Miccichè che, unitamente alla sua Giunta, avrà appunto il compito di trovare i pochi fondi necessari alla realizzazione di questa rassegna che, siamo certi, riuscirà gradita a tutta la popolazione”.