Redazione Ag, Autore presso Sicilia 24h - Pagina 748 di 2804
Home / Articoli pubblicati daRedazione Ag (Pagina 748)

Il 10 e 11 ottobre anche il comune si San Biagio Platani torna al voto. Il comune  dopo lo scioglimento per mafia nel 2018 è stato  retto dai commissari straordinari Lapunzina, Leopardi e Oddo.

A contendersi la fascia tricolore sono Salvatore Di Bennardo e Michele Di Piazza.

La lista a sostegno di Salvatore Di Bennardo si chiama “Costruiamo il futuro” i candidati consiglieri: Tommaso Allegro, Jessica Baio, Leticia Fernanda Barbieri, Angela Busciglio, Nicole Butticè, Santo Calderone, Stefano Fregapane, Salvatore Friscia, Vincenzo Lo Presti, Francesco Messina, Oriana Federica Salvatore, Jessica Savarino.

La lista a sostegno di Michele Di Piazza si chiama “Scriviamo il futuro” i candidati consiglieri: Andrea Favatella, Daniela Marino, Rosalia Marino,  Giuseppe Butticè,  Carmelo Bruno, Lorenzo Caldara, Alfonso Varsalona, Letizia Midulla ,Daniele Catalano, Giuseppina Debora Caldarone,  Tiziana Lo Piparo, Domenico Savarino. Assessori designati: Daniela Marino, Lorenzo Caldara e Filippo.

La sfida a Motevago è a due, da una parte il sindaco uscente Margherita La Rocca Ruvolo dall’altra l’ingegnere Giuseppe Arcuri.

Il candidato sindaco Margherita La Rocca Ruvolo è sostenuta dalla lista  “X montevago”, con i seguenti aspiranti consiglieri: Giovanni Cutrera, Caterina Ditta, Maria Cristina (detta Maria) Ditta, Michele Giambalvo, Valentina Gulotta, Vincenzo Infranco, Vito Limanni, Carmela (detta Carmen) Margiotta, Antonia (detta Antonella) Migliore, Maria Gesuela Monteleone, Carlo Pendola, Francesco Russo.

Il candidato sindaco Giuseppe Arcuri è sostenuta dalla lista  “RinnoviAMO Montevago”, con i seguenti aspiranti consiglieri: Leila Ajmi; Antonia Bavetta, Antonio Bilello, Antonino Colletti, Calogero Impastato, Silvana La Rocca, Antonino Mauceri, Maria Teresa Monteleone, Maria Elena Randazzo, Gabriele Saladino, Salvatore Santannera, Maria Viola.

 

È iniziata da Casteltermini la seconda giornata di visite istituzionali del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, nell’Agrigentino. Il governatore è stato accolto al Municipio dal sindaco Gioacchino Nicastro e dal presidente del Consiglio Francesco Capozza. Subito dopo Musumeci ha incontrato la giunta municipale e i consiglieri comunali.

«Il dialogo continuo e costante con gli enti locali – ha detto il presidente nel suo intervento – è fondamentale. Per questo motivo sto proseguendo le mie visite a tutti i Comuni dell’Isola per testimoniare la vicinanza del governo regionale agli amministratori che si trovano in prima fila. Dovere di un presidente di Regione è quello di ascoltare, accogliere proposte e richieste, rilevare i campanelli d’allarme che arrivano dal territorio. Purtroppo, la pandemia ci ha costretto a cancellare la visita in numerosissimi Comuni, ma adesso vogliamo recuperare sperando che aumenti la copertura vaccinale, diminuiscano i contagi e che, quindi, grazie alla collaborazione di tutti, non ci sia bisogno di richiudere. Solo così possiamo riappropriarci della nostra libertà e tornare a vivere guardando al futuro con rinnovato ottimismo».

Musumeci ha fatto anche riferimento alla necessità di recuperare le aree interne per arrestare i processi di spopolamento. «È una sfida lunga e impegnativa – ha detto – ma dobbiamo necessariamente affrontarla». A seguire, la tappa al Comune di San Giovanni Gemini e nel pomeriggio a Cammarata.

 

 

Sono 30 i nuovi casi di positività al Covid-19 secondo l’odierno bollettino dell’Asp di Agrigento, 17 in più rispetto a ieri.  202 i soggetti guariti e due decessi registrati, Santa Margherita del Belice e Palma di Montechiaro. I decessi totali per la provincia agrigentina sono  332 dall’inizio dell’emergenza sanitaria. I tamponi processati, ieri, sono stati 255 per un totale di 129.621.

Sono 39 le persone  ricoverate in degenza ordinaria/subintensiva. Di questi, 21 si trovano al “San Giovanni di Dio” di Agrigento e 12 al “Fratelli Parlapiano” di Ribera. In 6 sono invece ricoverati in ospedali fuori provincia. Due pazienti si trovano ricoverati presso le strutture lowcare: uno presso ex ipab di Canicattì e uno fuori provincia. Non ci sono pazienti ricoverati in terapia intensiva.

Questi i dati nei Comuni agrigentini: Agrigento 122 (9 migranti), Alessandria della Rocca 0; Aragona 5; Bivona 1; Burgio 0; Calamonaci 0; Caltabellotta 3; Camastra 1; Cammarata 4; Campobello di Licata 18; Canicattì 118; Casteltermini 13 (13 migranti); Castrofilippo 4; Cattolica Eraclea 1; Cianciana 2; Comitini 0; Favara 84; Grotte 3; Joppolo Giancaxio 0; Licata 187; Lucca Sicula 0; Menfi 25; Montallegro 3; Montevago 2; Naro 9; Palma di Montechiaro 70; Porto Empedocle 55; Racalmuto 14; Raffadali 28; Ravanusa 20; Realmonte 12; Ribera 20; Sambuca di Sicilia 1; San Biagio Platani 5; San Giovanni Gemini 7; Sant’Angelo Muxaro 1; Santa Elisabetta 8; Santa Margherita di Belìce 2; Santo Stefano Quisquina 0; Sciacca 31; Siculiana 34 (24 migranti a Villa Sikania); Villafranca Sicula 0; Navi accoglienza 33.

Proseguono incessantemente i flussi di migranti verso Lampedusa. Nottetempo sono giunte 92 persone, con 5 diversi barchini. Ieri sono stati contati 28 sbarchi con 643 persone. Al mattino di oggi ha gettato l’ancora un altro barcone con circa 100 migranti a bordo. Al centro d’accoglienza, in contrada Imbriacola, dimorano 855 migranti, a fronte di una capienza di 250 posti. Sono in corso i trasferimenti in altre località organizzati dalla Prefettura di Agrigento, oltre che sulla nave quarantena “Azzurra”.

A Ribera i Carabinieri della locale Tenenza hanno arrestato ai domiciliari un tunisino di 37 anni, inseguito da un ordine di carcerazione per lo sconto pena di 1 anno e 2 mesi per il reato di detenzione e spaccio di stupefacenti commesso nel 2017 Nel corso di una perquisizione nel suo domicilio, i Carabinieri hanno rinvenuto 7 grammi di cocaina divisi in 18 dosi, e 1100 euro in contanti, probabile provento dello spaccio. Il tunisino, in ragione di ciò, è stato denunciato alla Procura di Sciacca.

In un paese in provincia di Agrigento è accaduto che un uomo di 39 anni non si è rassegnato alla conclusione di un rapporto sentimentale durato due anni, e lui ha iniziato a perseguitare, molestare e minacciare, tramite telefono e social, lei, anch’ella di 39 anni. La donna ha sporto denuncia all’apposito ufficio che ha sede nella caserma “Anghelone” della Polizia ad Agrigento in via Crispi. La Polizia ha informato la Procura di Agrigento, e si è in attesa di eventuali provvedimenti preventivi.

A Licata è accaduto che padre e figlio, di 62 e 32 anni, residenti a Barrafranca, in provincia di Enna, intenti a pescare sulla banchina di Marianello, sono stati aggrediti e violentemente picchiati da quattro persone. I due sono stati soccorsi in ospedale, al “San Giacomo d’Altopasso”, e poi dimessi con prognosi di 30 e 7 giorni per fratture e traumi. Gli aggressori hanno inoltre gettato le canne da pesca e gli oggetti personali dei due in acqua, e poi sono fuggiti a bordo di una Fiat Punto grigia. Indagini sono in corso ad opera dei poliziotti del locale Commissariato coordinati dal vice questore Cesare Castelli.

Intensa è stata l’attività dell’Arma, dall’inizio della stagione estiva, sulle isole minori della Sicilia e nei luoghi di maggiore afflusso turistico, per garantire la sicurezza e la piena fruibilità delle bellezze naturalistiche. E’ scattata infatti una massiccia attività di controllo a cura delle Stazioni di Favignana (TP), Pantelleria (TP), Lampedusa (AG), Linosa (AG), Ustica (PA), Lipari (ME), Santa Marina di Salina (ME), Filicudi (ME), Stromboli (ME), Vulcano (ME) e del Posto fisso di Panarea (ME), supportata dal dispositivo navale, costituito da motovedette d’altura e battelli pneumatici.

Un impegno senza sosta quello sviluppato dall’Arma, che ha disposto l’invio di complessive 24 unità di rinforzo sulle isole minori, consentendo ai carabinieri di potenziare il numero dei controlli di persone e natanti, con l’impiego delle motovedette in dotazione, a presidio delle acque territoriali ed al fine di garantire la sicurezza dei numerosi turisti e bagnanti.

Inoltre, sono stati attivati i Posti Fissi stagionali di Agnone Bagni e Marzamemi in provincia di Siracusa e quello sull’isola di Marettimo, in provincia di Trapani.

In particolare, negli ultimi tre mesi, sono state complessivamente denunciate 144 persone all’Autorità Giudiziaria, di cui 33 in stato di arresto, principalmente per reati contro la persona ed il patrimonio ma anche per prevenire l’uso ed il consumo di sostanze stupefacenti, grazie all’impiego dei cani antidroga dei Nuclei Carabinieri Cinofili di Palermo e Nicolosi (CT). Sono stati presidiati anche i relativi porti, al fine di regolare i flussi turistici e per prevenire ogni forma di illegalità. Intense sono state le attività di prevenzione e contrasto degli illeciti in materia ambientale, anche in ambiente marino, per la preservazione della fauna e della flora marina, svolte con il supporto dei carabinieri del Nucleo Subacquei di Messina e dei Carabinieri forestali.

I militari dell’Arma hanno inoltre effettuato numerosi interventi a tutela della sicurezza pubblica ed in particolare, per sedare alcune risse verificatesi in orario serale e notturno nei luoghi della movida e nelle vicinanze di bar e locali pubblici, spesso sovraffollati .

Hanno inoltre ispezionato lidi e stabilimenti balneari, anche al fine di verificare il rispetto delle misure di contenimento relative alla diffusione del Covid-19, con l’ausilio dei Carabinieri del N.A.S. e del Nucleo Ispettorato del Lavoro.

La vigilanza rimane sempre alta” afferma il Comandante della Legione Carabinieri Sicilia, Generale di Brigata Rosario Castello e “il dispositivo messo in campo sarà attivo sino al termine del periodo estivo, per garantire standard di sicurezza sempre più elevati, in particolare nelle località a forte vocazione turistica”.

Grave attentato a Canicattì, in contrada “Cannemasche”, dove ignoti sono entrati furtivamente in un vigneto di proprietà di un imprenditore di 59 anni, e lo hanno devastato provocando danni per circa 100mila euro, non coperti da assicurazione. Il titolare ha sporto denuncia in Commissariato contro ignoti. La Procura di Agrigento è stata informata ed è stata avviata un’inchiesta. Nella zona non vi sarebbero telecamere di video – sorveglianza. Già lo scorso 22 agosto, a Naro, in campagna, in contrada “Giummello di Badia”, ignoti hanno tagliato i tiranti di 150 piante di uva, di proprietà di un agricoltore di 44 anni.