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Nella giornata di ieri si sono conclusi i controlli tecnico-amministrativi nei confronti di una nota struttura socio assistenziale per anziani ubicata a Canicattì. Gli specialisti dei Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Palermo, supportati dai militari della locale Stazione Carabinieri, hanno riscontrato diverse anomalie nel corso dell’ispezione, predisposta anche in funzione delle misure di contenimento per il diffondersi della pandemia da covid 19.  All’esito dell’ispezione è stato denunciato il legale rappresentate della cooperativa che gestisce la residenza, un 43 enne residente del posto, per il mancato aggiornamento del documento di valutazione dei rischi con omesso inserimento dell’ipotesi di valutazione del rischio biologico “sars cov2” e per l’omessa comunicazione all’autorità di Pubblica Sicurezza delle generalità delle persone alloggiate. Violazioni di rilevanza penale che hanno determinato la denuncia alla Procura della Repubblica di Agrigento. Sono state rilevate anche inadempienze di natura amministrativa, quale la mancanza della prescritta autorizzazione da parte delle autorità locali dell’inizio attività. Le condizioni igienico-sanitarie dei circa 20 ospiti, alloggiati presso la struttura, sono apparse buone cosi come gli ambienti e la qualità dell’assistenza sanitaria. Si tratta per la maggior parte di anziani reduci dall’infezione da covid 19

Lo scorso 8 settembre, lungo la strada statale Agrigento – Caltanissetta 640, in località “Grottarossa”, un uomo di 45 anni di Ravanusa, alla guida di un furgone Daily Iveco, ha investito un Ford Transit in sosta sulla corsia di emergenza. L’uomo a bordo del mezzo investito, Alessandro Sciuto, 41 anni, di Catania, è stato ricoverato in gravi condizioni al reparto di Rianimazione dell’ospedale “Sant’Elia” a Caltanissetta, dove adesso è deceduto.

Ad Agrigento la Polizia ha denunciato a piede libero per atti persecutori, ovvero stalking, un uomo di 50 anni che, nonostante la separazione dalla moglie, ha minacciato e molestato la donna, di 37 anni, fino a quando lei non ha sporto denuncia alla Questura. La condotta incriminata dell’uomo sarebbe stata mantenuta da quando si è concluso il matrimonio, probabilmente perché lui non si sarebbe rassegnato al termine della relazione coniugale.

In Sicilia il prezzo della benzina ha superato i 2 euro al litro. Nella stazione di rifornimento Caracoli, a Termini Imerese, in provincia di Palermo, il costo del carburante è aumentato oltre la soglia psicologica dei 2 euro, con la benzina che in città ha un costo ‘servito’ compreso tra 1,64 e 1,67 euro per litro. Gli aumenti sono determinati dall’impennata dei prezzi del petrolio. Inoltre, vi è il pagamento dei diritti allo Stato che i concessionari autostradali caricano sui gestori delle stazioni di servizio. Luciano Parisi, coordinatore regionale di AssoPetroli, spiega: “I gestori, che partecipano ad un bando, sono costretti ad aumentare il prezzo di listino alla pompa per assicurarsi quel margine di sostenibilità economica e per mantenere il servizio autostradale. Ecco perché i volumi di vendita in autostrada si sono abbassati del 60%”.

Lo stilista Armani sceglie la Scala dei Turchi per girare il suo spot. La marna bianca di Realmonte presto, nuovamente, su tutte le più importanti tv del mondo.

Le riprese, per lo spot Armani, sono iniziate dalla notte con tre modelle ed uno staff al seguito di circa 30 tecnici arrivati nel nostro territorio già domenica scorsa. Panorami mozzafiato, bellissime modelle per lo spot del nuovo profumo Armani che ha tutti gli ingredienti giusti per il successo.

Gli spot pubblicitari consentono di sperimentare attraverso vista e udito le intense atmosfere evocate da una fragranza. Il profumo diventa così il soggetto di veri e propri mini-film girati da registi famosi con testimonial d’eccezione per trasmettere un preciso messaggio legato al brand.  Una location, quella della Scala dei Turchi che continua ad affascinare tutto il mondo per la sua irresistibile bellezza.

E’ stato attivato con la pubblicazione della determina all’albo pretorio del comune, il servizio di “assistenza per l’autonomia a la comunicazione”, 82 bambini avranno assicurato un loro diritto senza dover chiedere nulla a nessuno,

Il Codacons, nella persona di Giuseppe Di Rosa esprime soddisfazione e dichiara: “Ho sentito la signora che mi aveva scritto la lettera, insieme abbiamo letto la determina pubblicata oggi e firmata dagli uffici nel pomeriggio di ieri, ed abbiamo gioito, 82 bambini avranno assicurato un loro diritto senza dover chiedere nulla a nessuno.

CODACONS – conclude Di Rosa – rimane vigile sui problemi di questa città che non sono pochi e neppure di facile soluzione”.

19 i nuovi casi di coronavirus registrati in provincia di Agrigento nella giornata di ieri. Il dato emerge dal bollettino diffuso dall’Asp. Numeri in netto miglioramento ma si registra una vittima a Raffadali, 12ª vittima da inizio pandemia. Sono 333 gli agrigentini morti dall’inizio dell’emergenza sanitaria. Ci sono anche 3 nuovi ricoveri in ospedale. I guariti sono 127. I tamponi eseguiti sono stati 296.

31 le persone ricoverate nelle strutture ospedaliere: 19 si trovano all’ospedale di Agrigento mentre 6 in quello di Ribera. Altri 6 si trovano ricoverati fuori provincia. Al momento non ci sono più persone in terapia intensiva. Due pazienti si trovano ricoverati presso le strutture lowcare: uno presso ex ipab di Canicattì e uno fuori provincia. Al momento non ci sono persone ricoverate in terapia intensiva.

Questa la situazione nei Comuni agrigentini: Agrigento 111 (11 migranti), Alessandria della Rocca 0; Aragona 5; Bivona 1; Burgio 0; Calamonaci 0; Caltabellotta 3; Camastra 1; Cammarata 4; Campobello di Licata 15; Canicattì 112; Casteltermini 13 (13 migranti); Castrofilippo 4; Cattolica Eraclea 1; Cianciana 2; Comitini 0; Favara 72; Grotte 3; Joppolo Giancaxio 0; Licata 148; Lucca Sicula 0; Menfi 21; Montallegro 2; Montevago 2; Naro 9; Palma di Montechiaro 61; Porto Empedocle 53; Racalmuto 13; Raffadali 22; Ravanusa 14; Realmonte 13; Ribera 21; Sambuca di Sicilia 1; San Biagio Platani 5; San Giovanni Gemini 7; Sant’Angelo Muxaro 1; Santa Elisabetta 5; Santa Margherita di Belìce 2; Santo Stefano Quisquina 0; Sciacca 25; Siculiana 31 (24 migranti a Villa Sikania); Villafranca Sicula 0; Navi accoglienza 33.

Con la visita alla sede municipale di Cammarata si è concluso il primo tour delle visite istituzionali del presidente della Regione Nello Musumeci nell’Agrigentino, cominciato la settimana scorsa a Racalmuto.

Nell’aula consiliare di Cammarata, il presidente della Regione ha ricevuto il saluto di benvenuto del sindaco Giuseppe Mangiapane e del presidente del consiglio comunale, Giuliano Traina, i quali hanno voluto anche sottolineare alcune priorità del territorio da sottoporre all’attenzione del governo regionale.

Il presidente Musumeci ha ribadito come «uno degli obiettivi da affrontare dal suo governo con la nuova programmazione dei fondi comunitari e statali consista nell’arrestare il processo di spopolamento delle aree interne ed impedire che i giovani continuino ad abbandonare le loro città per emigrare altrove. Servono servizi, riqualificazione dei borghi e viabilità sicura, mentre le nostre strade provinciali sono un colabrodo, dopo la folle riforma delle Province».

La Camera di Commercio di Agrigento aderisce al progetto “O.K. Open Knowledge,” presentato da Unioncamere con finanziamento dal Pon Legalità, al fine di promuovere la conoscenza e l’utilizzo degli open data sulle aziende confiscate con l’obiettivo di generare valore sociale, economico e civico nel territorio.

Il progetto prevede anche il coinvolgimento degli Enti camerali di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.

“O.K. Open Knowledge” si protrarrà fino a dicembre del 2022 con l’intento di sensibilizzare la collettività sull’esistenza, la finalità e i contenuti del portale “Open Data Aziende Confiscate”.

Il portale (https://aziendeconfiscate.camcom.gov.it) è sostanzialmente uno strumento che consente di analizzare, monitorare e supportare le azioni per restituire all’economia legale le imprese confiscate,  attraverso la interconnessione dei dati del Registro delle imprese presso le Camere di Commercio, e la banca dati dell’Anbsc, Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.

“Abbiamo deciso di aderire al progetto senza alcuna esitazione – spiega il Commissario straordinario della Camera di commercio di Agrigento  Giuseppe termine – perchè l’iniziativa è coerente con le attività portate avanti dal nostro Ente in tema di sicurezza e legalità. In questa direzione l’Ente camerale si è reso promotore di diversi progetti mettendo anche a disposizione strumenti per le Forze dell’Ordine e l’uso della piattaforma Rex, nella consapevole che la sfida alla criminalità organizzata si può combattere solo mediante l’approfondita conoscenza del fenomeno, facilitata anche da sofisticate armi per combatterlo.”

“Siamo certi – aggiunge il segretario generale dell’Ente Gianfranco Latino – che il progetto Open Knowledge ci consentirà di rafforzare la rete con gli altri soggetti che sul territorio sono impegnati sul tema della legalità, mettendo loro a disposizione gli importanti dati e le informazioni in possesso del sistema camerale”.

Sono in programma incontri, seminari interattivi e laboratori proprio per approfondire le modalità di utilizzo dei dati presenti sul portale “Open Data Aziende Confiscate”, per permettere alle istituzioni, al partenariato sociale e associativo attività di gestione, monitoraggio e controllo sociale sulle aziende confiscate.

A Realmonte i Carabinieri della locale Stazione hanno denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Agrigento un artigiano di 63 anni, per l’ipotesi di reato di abusivismo edilizio. Lui ha costruito il tetto di un’abitazione, in contrada “Scavuzzo”, a poca distanza dalla Scala dei Turchi, senza alcuna autorizzazione o concessione edilizia. I lavori abusivi sono stati scoperti dai Carabinieri che hanno anche sequestrato l’immobile.