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Il consigliere comunale del movimento Onda di Agrigento, Pasquale Spataro, interviene a seguito delle sue recenti rimostranze verso le soste selvagge e gli intasamenti lungo la via Passeggiata Archeologica, peraltro sollevate poche ore prima del grave investimento del bambino di 10 anni. Spataro afferma: “Sono arrivati dei segnali positivi. Ma sono ancora insufficienti, oltre che tardivi. Senza volere entrare nel merito dell’incidente, era evidente però che il rischio di episodi spiacevoli fosse dietro l’angolo e la mia denuncia, di qualche giorno fa, era finalizzata proprio ad evitare ciò che è poi drammaticamente accaduto. Adesso qualcosa sembra muoversi. Due componenti della polizia provinciale sono stati destinati a decongestionare il traffico. Ma non basta, lo scenario che si presenta è tutt’ora preoccupante e caotico: auto sul ciglio della strada che invadono la corsia, macchine che tagliano la carreggiata salendo dal Villaggio Mosè per entrare nel parcheggio, mezzi incolonnati per l’ingresso nel posteggio gestito dal Parco. Non ci siamo, assolutamente no. Perché non vengono elevate le multe? L’Ente Parco Archeologico, che introita tutti questi soldi di parcheggi e sbigliettamento, cosa ha fatto per evitare tutto ciò? Le risposte sono il nulla. Ma ovviamente non è possibile. Pretendo, come consigliere comunale, che si faccia chiarezza e che ci sia pieno riscontro rispetto ai quesiti posti. Il Parco dei Templi è patrimonio degli agrigentini, i quali non possono solo accollarsi tutti i disservizi lasciando i ricavi agli altri. Esigo che il Parco dei Templi organizzi, con i soldi ricavati, una migliore gestione dell’afflusso ai parcheggi ed eviti queste continue violazioni che giornalmente, soprattutto nelle ore serali, producono un caos totale.

 

Il commissario della Provincia sguinzagli le proprie pattuglie per sanzionare le auto in sosta vietata, e a rafforzare i controlli anche in termini numerici. Non basta il timido intervento fatto in questi giorni, troppo poco. L’Ente Parco organizzi un apposito servizio di navetta gratuito per i turisti in modo da evitare situazioni non più tollerabili. I soldi introitati vanno spesi anche per migliorare i servizi del nostro territorio. Il Sindaco ed il suo Assessore alla Polizia Municipale battano un colpo e mettano fine a questo scempio che ogni giorno si verifica. Ricordo che siamo in pieno territorio comunale e nessuno ha preso una netta e concreta posizione per rimuovere queste forti e gravi criticità che riguardano la mobilità nei due punti nevralgici, Passeggiata Archeologica e Porta Aurea, in direzione di San Leone e Villaggio Mosè.

E il parcheggio di Cugno Vela a Villaseta, con le emergenze rilevate non c’entra nulla, per non dire che l’area è ridotta in condizioni vergognose dopo cinque anni di gestione alquanto discutibile del Parco dei Templi, che poi l’ha riconsegnata al Comune, a beffa dello stesso Comune di Agrigento che aveva investito decine di migliaia di euro degli agrigentini”.

Come già comunicato dal Vicario Generale, domenica 5 settembre 2021, primi Vespri della Solennità della Dedicazione della Basilica Cattedrale e primo anniversario dell’ordinazione episcopale dell’Arcivescovo Alessandro, il Nunzio Apostolico in Italia mons. Emil Paul Tscherrig imporrà nomine Summi Pontificis il pallio a mons. Alessandro Damiano.

La Celebrazione Eucaristica,  con il rito di imposizione del pallio,  avrà luogo in Cattedrale alle ore 19.00. (N.B.Ingresso programmato per rappresentanze parrocchiali)

In preparazione alle due ricorrenze, il parroco della Basilica Cattedrale, don Giuseppe Pontillo ha predisposto un calendario di eventi

culturali e spirituali:

  • Venerdì 3 settembre settembre,  alle 19:00 al Museo diocesano si terrà una conferenza su: “L’ altare di Santa Rosalia il busto reliquiario della Cattedrale”. Interverranno Domenica Brancato e Ivana Mancino.
  • Sabato 4 settembre settembre alle 21.00 In cattedrale, il Vicario generale non Giuseppe Cumbo presiederà una veglia di preghiera  sul tema: “pastori con l’odore delle pecore ma con il sorriso di papà” (Papa Francesco)
  • Lunedì 6 settembre, Solennità della Dedicazione della Basilica Cattedrale alle ore 20:00, l’Arcivescovo Metropolita,
  • mons Alessandro Damiano presiederà, in Cattedrale, la Celebrazione eucaristica.

Sono 121 i nuovi casi di coronavirus registrati in provincia di Agrigento nella giornata del 19 agosto. Il dato emerge dal bollettino diffuso dall’Asp. Si registrano due vittime, la prima a Villafranca Sicula e l’altra a Naro (5 in totale). Cinque i ricoveri in ospedale. I guariti sono 118, mentre i soggetti assistiti a domicilio 120. I tamponi eseguiti sono 590 che portano il totale dei test processati da inizio pandemia a 119.658.

Sono 56 le persone ricoverate nelle strutture ospedaliere: 27 si trovano all’ospedale di Agrigento mentre 23 in quello di Ribera. Altri 6 si trovano ricoverati fuori provincia. Tre pazienti sono ricoverati in terapia intensiva all’ospedale Fratelli Parlapiano. Due pazienti si trovano ricoverati presso le strutture lowcare, una a Sciacca e un’altra a Ribera.

Questa la situazione nei Comuni agrigentini: Agrigento 175, Alessandria della Rocca 13; Aragona 12; Bivona 2 ; Burgio 7; Calamonaci 0; Caltabellotta 15; Camastra 6; Cammarata 24; Campobello di Licata 74; Canicattì 279; Casteltermini 28; Castrofilippo 17; Cattolica Eraclea 1; Cianciana 2; Comitini 1; Favara 312; Grotte 4; Joppolo Giancaxio 10; Licata 104; Lucca Sicula 8; Menfi 35; Montallegro 0; Montevago 1; Naro 27; Palma di Montechiaro 58; Porto Empedocle100; Racalmuto 33; Raffadali 60; Ravanusa 56; Realmonte 30; Ribera 44; Sambuca di Sicilia 7; San Biagio Platani 7; San Giovanni Gemini 36; Sant’Angelo Muxaro4; Santa Elisabetta 5; Santa Margherita di Belìce 13; Santo Stefano Quisquina 0; Sciacca 39; Siculiana 44(36 migranti a Villa Sikania); Villafranca Sicula 2; Navi accoglienza 165.

Notevole incremento di casi Covid in Sicilia: sono 1.508 i nuovi positivi (tre volte regioni come la Lombardia e il Veneto) e 12 i decessi, rispetto ai quali la Regione comunica che 8 sono riferibili a ieri, 3 al 18 agosto e uno al 16 agosto. Gli attuali positivi sono 21.265 con un aumento di 563 casi. I guariti sono 933 mentre nelle ultime 24 ore si registrano 12 vittime e il totale dei decessi va a 6.201. Sul fronte ospedaliero sono adesso 746 i ricoverati, 22 in piu’ rispetto al giorno precedente mentre in terapia intensiva sono 83, lo stesso numero di ieri.

Questa la situazione nei Comuni capoluogo: Palermo 231, Catania 411, Messina 128, Siracusa 148, Ragusa 144, Trapani 101, Caltanissetta 135, Agrigento 147, Enna 63.

Alla Procura di Trapani si è insediato il nuovo Procuratore. Si tratta di Gabriele Paci, 63 anni, di Roma, già procuratore aggiunto e reggente della Procura della Repubblica di Caltanissetta. Per Paci si tratta di un rientro. Infatti, all’atto dell’insediamento, il neo procuratore ha affermato: “Tornare a Trapani è cosa per me di grande emozione, e, pensando proprio a quello che in questa Procura nel 1992 fu possibile fare, trovo lì le ragioni e le responsabilità di oggi. Non trovo un ufficio in crisi e ci mettiamo subito al lavoro. A Caltanissetta lascio un lavoro d’indagine che certamente i colleghi che restano proseguiranno. In certe inchieste, come in quella sulla strage mafiosa di Pizzolungo del 2 aprile 1985, ci sono le tracce per capire davvero cosa è avvenuto in Sicilia, e non solo, negli anni a seguire, e l’origine della strategia stragista di Cosa nostra: per capirla bisogna guardare ancora meglio in quell’inchiesta”.

A Noto, in provincia di Siracusa, i poliziotti del locale Commissariato hanno arrestato un uomo di 43 anni, indagato di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali aggravate, atti sessuali e corruzione di minorenne aggravata. Lui avrebbe anche compiuto atti di autoerotismo innanzi alla figlia di due anni. La moglie lo ha denunciato lo scorso novembre, quando è stata aggredita per l’ennesima volta in modo violento, tanto da indurre i vicini di casa a telefonare alle forze dell’ordine. La vittima ha riferito di comportamenti anomali del marito anche nei confronti della figlia: l’uomo pretendeva di stare da solo con la bambina a letto e, quando la moglie si rifiutava di avere rapporti sessuali, compiva atti di autoerotismo, alcuni in presenza della minore.

Pugno duro dell’Ordine dei medici di Siracusa che sospende 49 iscritti non vaccinati, dopo aver ricevuto gli elenchi dall’Asp e aver fatto i dovuti accertamenti. “Il medico che può e non si vaccina è un pessimo esempio per la società. Le regole si rispettano, così come le indicazioni della comunità scientifica accreditata”, dice il presidente dell’Ordine siciliano, Anselmo Madeddu.

Lo stop durerà fino al 31 dicembre per chi non si sottoporrà a immunizzazione nel frattempo. «Le regole si rispettano, così come le indicazioni della comunità scientifica accreditata, altrimenti è meglio cambiare mestiere. Vaccinarsi non è solo un atto di attenzione per la propria salute, ma anche un dovere civico e una necessaria tutela che ogni medico deve garantire ai propri pazienti e assistiti», continua il presidente dall’Ordine di Siracusa. L’iniziativa ha preso origine dal decreto legge che ha affidato alle Asp il compito di accertare le inosservanze e di comunicarle all’Ordine. Nel caso della provincia di Siracusa l’Asp ha trasmesso all’Ordine un elenco iniziale di 153 medici non vaccinati. Dopo gli accertamenti è stato possibile escludere dall’elenco tutti cloro che si erano ne frattempo vaccinati o avevano ottenuto le esenzioni previste dalla legge.

La sospensione dell’Ordine durerà fino al 31 dicembre, eccetto che per coloro i quali nel frattempo si dovessero vaccinare, e comporta il divieto di lavorare a qualsiasi titolo, sia come medico dipendente che come libero professionista.

La Procura di Caltagirone, in provincia di Catania, ha disposto il fermo, come indiziato di delitto, di una donna di 45 anni, residente a Grammichele, madre di un ragazzino di 14 anni tetraplegico il quale sarebbe deceduto perché – come ritiene il medico legale – è stato esposto per parecchie ore ai raggi solari. A lei si contesta il reato di abbandono aggravato di minorenni che, peraltro, le è stato contestato già una volta in passato. La donna ha la custodia esclusiva del 14enne, persona incapace di provvedere a se stessa per malattia di mente e di corpo. Ed ecco perché le si contesta l’aggravante. Lei, inoltre, avrebbe tentato di nascondere quanto accaduto mantenendo il corpo in casa con i climatizzatori sempre accesi. La donna è stata già trasferita nel carcere di Catania.

La chiesa di San Giuseppe Artigiano si è rivelata troppo piccola per contenere tutte le persone che hanno voluto dare l’ultimo saluto a Salvatore Lupo, l’imprenditore di 45 anni ex presidente del Consiglio comunale di Favara, ucciso nel pomeriggio di Ferragosto all’interno di un bar.

In tanti hanno assistito al rito funebre sul sacrato, sia per le normative anti covid che limitano i posti in chiesa, sia perché erano proprio tante le persone presenti. Il rito funebre è stato celebrato da padre John Ukwenya, presenti i due figli di Totò Lupo, Calogero e Sofia, i fratelli Vincenzo e Rosario, i parenti e tanti amici e conoscenti. In chiesa anche la ex moglie di Lupo, Giusi Barba, che tra le lacrime ha lasciato la chiesa prima della fine del rito.

All’uscita della chiesa un lungo applauso ha salutato Salvatore Lupo, quindi il corteo funebre ha raggiunto il cimitero di Piana Traversa dove la bara è stata momentaneamente depositata all’interno della sala mortuaria per essere poi tumulata  nelle prossime ore.

siciliaonpress

Figlio e fratello di Totò Lupo chiedono “che si abbia rispetto per la vittima e che gli sia resa giustizia, per questa immane tragedia, che li ha colpiti e distrutti”.

Ecco la nota del legale di fiducia della Famiglia Lupo, avvocato  Domenico Russello: “Innanzitutto, intendono esprimere il loro ringraziamento alle forze dell’ordine e all’autorità giudiziaria per l’incessante lavoro investigativo e d’indagine che stanno portando avanti, con la speranza che sia fatta al più presto piena luce su quanto accaduto.
I componenti della famiglia Lupo  hanno già riferito agli inquirenti tutte le notizie in loro possesso, che possano essere utili per le indagini, e aspettano fiduciosi che la giustizia faccia il suo corso.

In merito ai procedimenti penali a carico della vittima, ed ai suoi supposti “nemici”, è bene precisare che Totò Lupo è morto da incensurato, e che non esiste nessuna sentenza di condanna a suo carico. Totò Lupo ha sempre respinto ogni accusa in tutte le sedi giudiziarie, ed era fiducioso che i processi lo avrebbero scagionato da ogni responsabilità; compreso, da ultimo, la querela per appropriazione indebita, stalking e lesioni personali presentata a suo carico dall’ex moglie, che Lupo, nel corso dell’interrogatorio reso in merito presso la Tenenza dei Carabinieri di Favara, aveva totalmente contestato e bollata come calunniosa, fornendo, anche in quella circostanza, la prova della sua innocenza e della falsità dell’accusa.
Totò Lupo non ha mai toccato con un dito né l’ex moglie né il suocero. Riguardo ai supposti “nemici”, si tratta a ben vedere, quanto all’inchiesta così detta “stipendi spezzati”, di ex dipendenti della cooperativa SUAMI, di cui aveva dismesso da anni ogni carica gestionale e di socio.
Gli ex dipendenti vantano presunti crediti, ancora tutti da accertare e per di più nei confronti della cooperativa.
I maltrattamenti cui si fa riferimento, invece, nell’inchiesta cosi detta “catene spezzate”, si tratta di ex ospiti disabili verso i quali Lupo era accusato di reato omissivo e non commissivo, ossia non di avere commesso i presunti abusi, ma solo di non avere vigilato e impedito che altri li commettessero. Ma egli ha sempre respinto ogni accusa. Si dice, inoltre, che gestiva diverse società e alcuni B&B. Si precisa che da diversi anni non gestiva alcuna società, e viveva con i proventi di un solo B&B residenziale.

In merito agli esiti dell’autopsia, intanto, questi si potranno conoscere solamente dopo il deposito della relazione del consulente incaricato dal P.M. titolare dell’indagine.