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Nel pomeriggio di ieri, 29 settembre, i Carabinieri della Stazione di Villaggio Mosè sono intervenuti presso una pizzeria/ristorante di V.le Sciascia, inattiva da oltre un mese, in quanto avevano segnalato degli strani movimenti all’interno. Giunti sul posto i Militari dell’Arma hanno sorpreso il titolare 60enne, residente del posto, che era intento a bruciare all’interno del forno utilizzato per la cottura degli alimenti, del materiale di risulta costituito dai resti di un fabbricato in legno truciolato smaltato. Sul posto è intervenuto anche personale dell’ARPA della Regione Sicilia che ha classificato i rifiuti in speciali non pericolosi. Il forno ed il materiale sono stati sequestrati e messi a disposizione della Procura della Repubblica di Agrigento per i successivi accertamenti. L’uomo è stato denunciato a piede libero per l’ipotesi di reato di incendio di rifiuti speciali.

Nel pomeriggio di ieri, 29 settembre, i Carabinieri della Stazione di Sambuca di Sicilia, nel corso dei controlli ai soggetti sottoposti alla detenzione domiciliare presenti nel territorio di competenza, hanno proceduto all’arresto di un soggetto di 42 anni, già sottoposto alla detenzione domiciliare, in quanto ritenuto responsabile di furto di energia elettrica. L’uomo si era allacciato abusivamente alla rete pubblica, sottraendo energia illecitamente senza che i consumi per le esigenze domestiche venissero contabilizzati. Sul posto è intervenuto anche personale di ENEL Distribuzione che, dopo aver constatato l’allaccio irregolare procedeva alla rimozione dello stesso. L’uomo dopo le formalità di rito veniva rimesso in libertà su disposizione della Procura della Repubblica di Sciacca.

Ad Augusta, in provincia di Siracusa, una donna di 47 anni è stata arrestata dai Carabinieri per maltrattamenti in famiglia, atti persecutori e lesioni personali aggravate a danno dell’ex convivente. Lei avrebbe anche tentato di investirlo mentre era insieme alla sua nuova compagna. Inoltre lo avrebbe minacciato in più occasioni, e lo avrebbe aggredito lanciandogli addosso bicchieri e bottiglie. In altre circostanze, la donna si sarebbe anche appostata davanti all’abitazione dell’ex convivente e avrebbe suonato al citofono nelle ore notturne.

“Dopo anni di mala amministrazione Porto Empedocle può finalmente avere l’opportunità di ripartire, avviare un percorso di crescita nuovo, alternativo e fuori dalle dinamiche politiche che hanno contraddistinto la città negli ultimi anni. Troppo spesso, la vecchia amministrazione, si è contraddistinta per la pochezza amministrativa e l’incapacità di gestire la cosa pubblica.
Le elezioni comunali non sono elezioni politiche, si votano amministratori non politici, specie nel ruolo di sindaco. Per Porto Empedocle e le altre città serve gente preparata, che abbia dei progetti seri e la voglia di realizzarli, che studia i dossier, che ha esperienza e che sa rivoluzionare le cose.
Abbiamo molto apprezzato l’impegno e le iniziative del candidato sindaco Rino Lattuca, il quale ci pare essere persona capace e perbene. Siamo convinti che Rino possa rappresentare il cambiamento di cui Porto Empedocle ha bisogno e determinare, grazie alla sua visione imprenditoriale, una sostanziale accelerazione al processo di crescita del territorio.
Proprio per questo, a lui lanciamo una proposta, una proposta vera, reale e concreta, una prova di buone intenzioni, Rino dimostri alla città di voler dare spazio alle nuove generazioni, perché consapevole che questo significa far crescere una nuova classe dirigente capace di affrontare le sfide di una città che vuole realmente puntare sui giovani.
Le nuove generazioni debbono avere chiara la sensazione che questa operazione non sia soltanto un modo per rastrellare consenso elettorale. I giovani partono non soltanto perché non c’è lavoro, ma ancor di più, perché mancano le premesse, a causa della loro esclusione da un sistema che li ignora.
Questa è una grande opportunità che Rino e tutti i candidati sindaco hanno nel dare una dimostrazione concreta, ad iniziare dalla proposta di giunte comunali composte da giovani e giovani donne, preparati, intelligenti, competenti, pieni di entusiasmo, che possano offrire idee innovative e rivoluzionarie per una terra che ha bisogno un forte shock emozionale. Rino Lattuca dia dimostrazione in questo senso e siamo convinti che tutti i giovani Empedoclini lo voteranno convintamente!”
Lo dichiara Giorgio Bongiorno, coordinatore e portavoce provinciale di Italia Viva.

Ancora un nuovo e prestigioso incarico per il generale di corpo d’armata agrigentino Luciano Portolano. Il Consiglio dei Ministri o ha nominato nuovo segretario generale della Difesa e Direttore nazionale degli Armamenti.

Luciano Portolano prende il posto di Nicolò Falsaperna che ha raggiunto i limiti di età.

Portolano fino ad oggi aveva ricoperto l’incarico di comandante del Comando Operativo di Vertice Interforze.

 

E’ il capo della Procura di Agrigento Luigi Patronaggio che ha delegato la Squadra Mobile e la Guardia di Finanza di Agrigento per cercare di identificare gli scafisti del peschereccio, vetusto ed in ferro, partito dalla Libia con quasi 700 persone a bordo sbarcate a Lampedusa 48 ore fa.

Dunque la Procura agrigentina apre una inchiesta con la collaborazione della Procura Distrettuale di Palermo dopo che gli stessi inquirenti avevano aperto un’altra inchiesta per il maxi sbarco del 10 settembre scorso con a bordo 539 migranti e per la quale sono stati fermati 5 egiziani ritenuti affini ad una organizzazione criminale per la tratta di esseri umani.

Gli inquirenti dovranno accertare se anche nel caso dell’ultimo sbarco, i governatori della barca avevano il compito di mantenere l’ordine a bordo usando metodi assolutamente violenti.

 

Ad Agrigento, al Kaos, è accaduto che ieri, martedì 28 settembre, lo storico palermitano, Giuseppe Li Causi, si è recato nel luogo per visitare la casa museo di Luigi Pirandello, ma ha trovato l’ingresso sbarrato e la biglietteria chiusa. Qualcuno del posto gli ha spiegato che la casa museo è chiusa da oltre sei mesi. Lo stesso Li Causi si sfoga così: “Ora vorrei capire da chi di dovere, in questo caso dall’assessorato regionale ai Beni culturali, perché la nostra Sicilia, che vive di turismo, viene abbandonata lasciando molti turisti, che si trovavano in questo posto bellissimo, delusi. Signori delle istituzioni, datevi una svegliata perché, dopo due anni di pausa forzata dovuta al covid, il turismo deve ripartire per dare ossigeno alle nostre finanze siciliane” – conclude Li Causi. Dunque, nel gennaio scorso sono stati consegnati i lavori per la sistemazione della casa natale di Pirandello. Si tratta di opere di manutenzione che riguardano sia interventi di miglioramento e di salvaguardia del manufatto, che di adeguamento strutturale con l’abbattimento delle barriere architettoniche. In realtà i lavori, almeno sulla carta, sarebbero dovuti durare tre mesi. I motivi di questa chiusura prolungata non sono mai stati ufficialmente chiariti.

E’ stata disposta l’autopsia sul corpo di Giuseppe Costantino, il camionista palermitano di 52 anni che è stato schiacciato dalle ruote del suo stesso Tir in via Renato Guttuso a Capaci. Le indagini sono condotte dai Carabinieri della Compagnia di Carini. Secondo una prima ricostruzione investigativa, il camionista è sceso dalla cabina del mezzo, indossando i guanti, per dei controlli sulle ruote, quando il mezzo è andato indietro travolgendolo e non lasciandogli scampo. Sono intervenuti i medici del 118 che hanno constatato la morte.

E’ il turno dei comuni di Licata e Palma di Montechiaro nel cronoprogramma delle vaccinazioni anticovid-19 a domicilio previsto dall’iniziativa “hub a casa tua”,  la campagna di profilassi itinerante promossa dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento.

Grazie alla collaborazione con le amministrazioni comunali, l’equipe professionale di medici e infermieri farà tappa nei due centri somministrando il siero a tutti gli over 12 non ancora coperti dalla protezione vaccinale. Si inizia a Licata, nel fine settimana, con un presidio attivo venerdì 1 e sabato 2 ottobre in piazza “Progresso”, dalle ore 10 alle 18, e domenica 3 ottobre, nella stessa fascia oraria, in piazza “Attilio Regolo”. Da Lunedì 4 ottobre fino a giovedì 7 le azioni si sposteranno in piazza “Matteotti” a Palma di Montechiaro dove il camper ASP sosterà ancora dalle 10 alle 18.

“Il ministero dell’Economia ha formalmente rispedito al mittente, ovvero al governo Musumeci, il disegno di Legge che, in seno alla gestione del servizio idrico integrato di Aica, avrebbe concesso alla società consortile dieci milioni di euro per l’avvio delle attività del post fallimento di Girgenti Acque. Secondo il Mef, per come sollevato in questi mesi dal presidente del gruppo parlamentare del Movimento Cinque Stelle all’Ars Giovanni Di Caro, l’atto così avanzato dall’esecutivo regionale, sarebbe incostituzionale e i dieci milioni di euro promessi da Palazzo d’Orleans per la start up di Aica, si tradurrebbero in una operazione finanziaria, ovvero di un prestito e non di un trasferimento corrente per come era stato indicato dalla stessa Regione.

“Il Mef mette nero su bianco, la norma che garantirebbe il prestito ad Aica è incostituzionale perchè preleva dal fondo per le autonomie locali delle risorse destinate ai comuni e che, in questo caso, verrebbero date in prestito agli stessi comuni”.

Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars Giovanni Di Caro, commentando la nota del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che impone all’esecutivo Musumeci di modificare le tabelle della legge regionale 22, pubblicata sulla Gurs del 6 agosto scorso che finanza l’Aica, “al fine di evitare il contrasto con le disposizioni del dlgs 118 del 2011 e conseguentemente con l’articolo 117, secondo comma lettera e della Costituzione”.

“La verità – ribadisce il parlamentare agrigentino – è che il governo Musumeci non ha a cuore la provincia di Agrigento e lo dimostra il fatto che per altre iniziative meno importanti, come lo è stata quella relativa alla fiera sui cavalli di Ambelia, oppure sui finanziamenti del borgo del ventennio e per tante altre cose più frivole, è in grado di reperire dei finanziamenti a fondo perduto. Per garantire invece, la fase di start up di Aica, ha tirato fuori dal cilindro un escamotage, che per come evidenzia il Mef, non si regge in piedi e che, dal punto di vista contabile, potrebbe provocare gravi conseguenze ai bilanci degli enti locali”Aica – aggiunge Di Caro – ha bisogno di contributi certi dalla Regione, non di partite di giro incostituzionali. Il governo regionale – conclude Di Caro – non tolga ai comuni con i bilanci già dissestati, come prevede questa norma a rischio. Sul personale dell’ex Girgenti Acque poi, non si permetta di speculare sul futuro di tanti lavoratori in apprensione da mesi e avvii una concertazione seria e trasparente, non in chiave propagandistica e ingannevole”.