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Non si vedevano in giro da parecchi giorni e e così i carabinieri hanno fatto alcuni accertamenti e alla fine sono entrati insieme ai vigili del fuoco nell’abitazione della coppia di anziani, a via Parlapiano a Ribera, rinvenendo i cadaveri dei due.

Secondo una prima ricostruzione potrebbe trattarsi di un omicidio-suicidio e all’interno della casa, dopo una prima ispezione, è stata anche rinvenuta una pistola (a quanto pare) detenuta legalmente dall’uomo. Le vittime sono G.V., 74 anni, e la moglie A.C., 75 anni.

Le indagini e i rilievi sono affidate ai carabinieri della Compagnia di Sciacca, guidati dal tenente colonnello Vergato, e al capitano Fabio Proietti.

Ad Agrigento si svolgerà sabato prossimo 17 luglio, alle ore 20, al Piazzale Kaos, nei pressi della Casa Natale di Luigi Pirandello, la cerimonia di consegna della 22esima edizione del “Premio di Arte e Cultura Siciliana Ignazio Buttitta”, promosso dal Centro artistico culturale “Renato Guttuso” di Favara, presieduto da Lina Urso Gucciardino, che commenta: “Finalmente possiamo riprendere la nostra normale attività di promozione dell’arte e della cultura siciliana. Rieccoci di nuovo in campo, sicuri di far cosa gradita ai tantissimi poeti e scrittori che amano la lingua siciliana e che hanno partecipato al nostro concorso letterario”.
Ecco i vincitori delle varie sezioni del Premio:
Sezione Poesia: 1° “Cori e menti” di Licata Melina; 2° “Trizzi di Jorna” di Elena Musso; 3° exaequo “U surfararu” di Maria Rosa Vicari e “Mammuzza mia” di Lucia Milia. Segnalate: “L’ultimu ventu” di Carmelo Modica; “Spini santi” di Valeria Salvo; “Amuri ri rariggia” di Gioacchino Di Giovanni.
Sezione Cunti: 1° “U diavulu e Serafinu di” Giuseppe Palumbo Piccionello; 2° “Spuntica” di Antonio Famà, 3° “E dominediu criò lu suli” di Gioacchino Di Giovanni.
Poesia in siciliano (raccolta): 1° “Chiantu di Chiarìa” di Carmelo Modica; 2° “A Vinirazioni di Sammastianu” di Giovanni Grasso.
Poesia in italiano (raccolta): 1° “Oltre gli ancoraggi abituali” di Francesco Setticasi; 2° “Canzoniere per amanti in fuga” di Giovanna Enrica Costanzino.
Saggi antropologici: 1° “Da milocca a Milena” di Sam Migliore, Margaret Dorazio Migliore e Vincenzo Ingrascì; 2° “Se la memoria si fa storia” di Pippo Bufardeci.
Narrativa: 1° exaequo “Sigarette alla menta” Di Nuccio Vara e “Affinità negate” di Silvano Messina; 2° “Tonino” di Giovanni Volpe.
Saggi storici: 1° exaequo “Luigi Sturzo, antagonista di Mussolini” di Gerlando Lentini e “Tra storia e finzione” di Camilla Maria Cederna, 2° “La commedia dell’Arte e le sue maschere: lo strano caso di Giufà” di Marilisa Pendino; 3° “Fuoco sul ghiaccio. Dall’inverno all’inferno” di Santina Paradiso.
Saggi letterari: 1° “Luigi Pirandello. I romanzi, i miti” di Federico Guastella.
Sezione giornalismo e comunicazione: 1° “Fake News – manuale semiserio di sopravvivenza contro le bufale” di Francesco Pira e Raimondo Moncada.
Assegnati anche i “Premi Speciali” dedicati a donne, uomini, associazioni di Sicilia che si sono particolarmente distinti nel loro settore artistico, lavorativo o di impegno sociale e culturale: Pippo Di Falco, creatore della “Casa museo” di Leonardo Sciascia a Racalmuto; Roberto Sciarratta, direttore del Parco archeologico Valle dei Templi di Agrigento; Bernardo Barone, direttore del Parco letterario Luigi Pirandello; Giuseppe Agnello, scultore; Eduardo Cicala, fotografo; Antonio Occhipinti, pittore; Enzo Galluzzo, giornalista e scrittore; Giovanni Taglialavoro, autore televisivo; SiciliaONpress, giornale on line; Agrigento non si arrende, Associazione di volontariato.
La manifestazione sarà allietata dall’esibizione dei musicisti: Gigi Finistrella alla fisarmonica; Lillo Puccio alla chitarra; Federico Pivato e Marina Tesè al vìolino; Stefano Tesè al pianoforte. Ad accogliere i premiati e i graditi ospiti il Gruppo folkloristico “Fabaria Folk”.

L’assessore comunale di Agrigento, Gerlando Principato, annuncia che sono giunti i decreti di finanziamento, da parte dell’Assessorato regionale ai Beni Culturali, per 1 milione e 400mila euro, dei lavori di recupero e salvaguardia dell’ex Collegio dei padri Filippini, in via Atenea. Si tratta di due progetti che il Comune di Agrigento ha candidato nell’ambito dell’Agenda Urbana regionale. Principato aggiunge: “Adesso, con gli uffici ed il Responsabile unico del procedimento, dobbiamo provvedere a predisporre, in tempi brevi, la gara ad evidenza pubblica per l’assegnazione dei primi lavori di demolizione, ricostruzione di tramezzi, rifacimento degli impianti, l’impermeabilizzazione del tetto, rifacimento di parte della pavimentazione, eliminazione delle infiltrazioni d’acqua e dell’umidità di risalita”.

Ancora un incidente sul lavoro mortale in Sicilia. L’operaio Vincenzo Ribaudo, 42 anni, di Belmonte Mezzagno, in provincia di Palermo, sposato e padre di due bambine, è morto dopo essere caduto da un’impalcatura a Mondello durante i lavori di ristrutturazione del locale Sirenetta. E’ trapelato che si sarebbe trattato del suo primo giorno di lavoro dopo il rientro da un periodo di isolamento causa covid. La zona del cantiere dove è accaduta l’ennesima ‘morte bianca’ è stata sequestrata. Le indagini sono condotte dagli agenti della Volanti del commissariato di Mondello. L’area di ristorazione al piano terra è stata appena inaugurata. I titolari avevano intenzione di inaugurare il primo piano tra qualche giorno.

Ad Agrigento, questa sera, martedì 13 luglio, al Museo “Griffo”, nella sala conferenze Fazello, alle ore 18:30, si presenta il libro di Eduardo Cicala e Maria Ala intitoalto “Paesaggio, arte e natura nella Valle dei Templi di Agrigento”. Intervengono Giuseppe Avenia, Roberto Sciarratta, Direttore del Parco dei Templi, e gli autori Eduardo Cicala e Maria Ala, dottoressa in Scienze forestali, specializzata in parchi e giardini.

Su Facebook la sindaca Anna annuncia le sue dimissioni con parole di grande amarezza che riportiamo integralmente. Questa decisione complica l’attuale situazione già complessa e difficile.

Ogni volta che aprite fb lui vi chiede cosa stai pensando?

Ecco il mio pensiero di oggi, ultimo da sindaco che condivido con la mia comunità.

Stamattina occupazione del palazzo di città, l’ennesimo purtroppo, precari, netturbini, non ci facciamo mancare nulla.
Anche se……non mi è chiara una cosa, che cerco di sintetizzare brevemente.

A seguito dell’incontro del 23 giugno con giusto verbale sottoscritto dalle sigle sindacali si stipulava un tavolo permanente per la stabilizzazione dei precari.
Inoltre con giusta delibera di giunta pubblicata in data quattro luglio a seguito all’accordo siglato, si dava seguito all’indirizzo politico per la stabilizzazione del personale precario modifica degli atti della dotazione organica per la redazione del nuovo piano del fabbisogno del personale, della redazione delle bozze dei bandi di concorso per la stabilizzazione.

Tutti atti che hanno dato seguito alla massima disponibilità politica, amministrativa in un comune in dissesto dove nella gravità della situazione economica dell’ente, nella corsa all approvazione dei bilanci atti propedeutici per la stabibilizzazione, abbiamo intrapreso la strada da percorrere per attuare la stabilizzazione del personale precario.

Inaccettabile le astensioni arbitrarie dei lavoratori precari, che nonostante la loro legittima richiesta, risulta ora una mera strumentalizzazione politica, che cerca di distrarre la comunità dai reali problemi.

Rammaricata per l’isolamento politico di una regione che inerte alle necessità di una comunità che grida aiuto.
Per la reale necessità di un intervento concreto per risanare un deficit orami strutturale dell ente.

L’inaspettato protrarsi del periodo di prorogatio delle elezioni amministrative ha portato allo stremo delle forze e della serenità politica amministrativa.

Inaccettabile il comportamento degli ultimi giorni da parte di lavoratori precari che non hanno ben compreso la volontà politica di attuare un percorso sano di stabilizzazione e porre fine al ricatto politico/elettorale.

Inaccettabile e oramai la parola più sconfortante che non da più la serenità amministrativa per concludere serenamente questo mandato.

Purtroppo il male da demonizzare è il Sindaco sulla questione rifiuti, sulla questione precari.

Il Sindaco donna che nonostante la voglia di essere sempre pronta a fronteggiare le emergenze è divenuta ormai figura da demonizzare.
Orami il capro ispiatorio dell’odio della comunità Favarese.

Ritengo che sia necessario ristabilire un ordine nelle cose, nonostante i risultati raggiunti in questi cinque anni, e sono veramente tanti.
I problemi che in questo comune non verranno mai risolti, portano tutti ma soprattutto me a riflettere.

L’ho avevo già comunicato qualche giorno fa, oggi dopo l’ennesimo attacco da parte dei precari che occupano le stanze del palazzo di città, i netturbini che nonostante il pagamento a titolo di acconto delle fatture maturate non ritornano a lavorare, scusate ma è inconcepibile continuare a lavorare serenamente in questo modo.

Arriverà un commissario sicuramente molto più capace della politica che riuscirà a risolvere i problemi storici di questa comunità.

Credevo di poter concludere serenamente questo mandato, ho amato Favara ho cercato veramente di attuare tutti gli indirizzi per il risanamento dell ente, ma purtroppo non è stato abbastanza.

Purtroppo sì arriva ad un punto in cui è necessario fare i conti anche con la propria vita è la propria serenità personale e familiare.
É stata una missione ardua piena di oneri ma soprattutto orgogliosa di essere stata una donna capace di affrontare fino ad oggi i problemi di una comunità così complessa.

Onorata di essere stata la prima donna sindaco
Grata a tutti per questi cinque anni di esperienza che mi hanno fatta crescere tanto.

Non considerate il mio atto un atto di codardia anzi è l’ultimo atto di Amore nei confronti della mia comunità.

Come pubblicato ieri, ad Agrigento, a San Leone, i residenti a ridosso del “Vallone Donna Cristina” hanno reclamato contro la mancata pulizia del vallone, a rischio soprattutto di incendi della folta e arida vegetazione all’interno. Ebbene, oggi interviene l’assessore comunale all’Igiene Pubblica, Giovanni Vaccaro, che afferma: “Posso rassicurare i cittadini residenti o dimoranti a San Leone ricadenti nelle zone adiacenti il Vallone Donna Cristina, per intenderci Via degli Oleandri, Ibiscus e Alghe Rosse, che l’intervento per la bonifica, pulizia e disinfestazione dello stesso Vallone sarà effettuato entro la settimana. Sono state già aperte le buste e ho sollecitato personalmente la chiusura della gara in tempi rapidissimi. Quindi rassicuro i residenti sul buon esito della vicenda”.

Ad Agrigento, lo scorso 15 maggio, durante un’operazione ambientalista a Punta bianca, organizzata da Mareamico e Marevivo, è stata rilasciata in mare una grossa tartaruga Caretta caretta, curata dall’Istituto zooprofilattico di Palermo. La tartaruga, chiamata Onda, da quel giorno ha vagato libera per tutto il Mediterraneo, e oggi si trova di fronte alle coste dell’Albania… VIDEO

A Siracusa, nel centro storico, nel quartiere della Borgata, un uomo di 30 anni, originario della Nigeria, è morto dopo essere stato accoltellato. Secondo una prima ricostruzione di quanto accaduto ad opera della Polizia, la vittima avrebbe avuto uno scontro, probabilmente con un connazionale, che lo avrebbe colpito più volte con un coltello. L’africano si è accasciato a terra, alcuni passanti hanno telefonato al 118, ma l’intervento dei sanitari si è rivelato inutile. Sono in corso le ricerche dell’assassino avvalendosi anche di eventuali immagini registrate da telecamere di video-sorveglianza.

E’ morto, all’età di 92 anni, il magistrato Alfonso Giordano, noto per avere presieduto il primo maxiprocesso a Cosa nostra tra il 1986 e l’87, con 475 imputati, scaturito dalle inchieste del pool antimafia, di cui furono parte Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Il verdetto, emesso dopo una camera di consiglio durata 35 giorni, sancì condanne a 19 ergastoli, 2.665 anni di reclusione e 11 miliardi di lire di pene pecuniarie inflitte ai vertici di Cosa nostra. La sentenza, al termine dei tre gradi di giudizio, fu in massima parte confermata dalla Cassazione nel 1992. Il capo dello Stato ha insignito Alfonso Giordano, subito dopo il pensionamento, della onorificenza di Cavaliere di Gran Croce al merito della Repubblica Italiana. Nel 1993 Alfonso Giordano accettò di presentarsi candidato come sindaco di Palermo per l’Unione di centro, risultando terzo dopo Leoluca Orlando ed Elda Pucci.