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I poliziotti del Commissariato “Frontiera” di Porto Empedocle hanno arrestato un commerciante di Favara di 33 anni, domiciliato a Porto Empedocle, perché sorpreso in possesso, nel corso di un controllo nella sua rivendita di piante, di 6 chili e mezzo di materiale esplosivo, di cui sono vietate la fabbricazione, la detenzione e la vendita. All’autorità giudiziaria risponderà del reato di detenzione illegale di materiale esplosivo. Sequestrati anche dei candelotti ritenuti pericolosi. Su disposizione della Procura è stato ristretto ai domiciliari.

In via Atenea cambiano gli orari della zona a traffico limitato. Con apposita ordinanza sono state decise tutte le modifiche riguardanti il periodo delle festività natalizie che saranno in vigore con decorrenza immediata e fino a domenica 8 gennaio.

Dal lunedì al giovedì la Ztl in via Atenea, con divieto di transito veicolare ad eccezione dei mezzi consentiti, sarà in vigore dalle 9,30 alle 13 e dalle 17 a mezzanotte.

Il venerdì, il sabato e nei prefestivi dalle 9,30 alle 13 e dalle 17 fino alle 2 di notte.

La domenica e i festivi soltanto dalle 17 a mezzanotte.

Come sempre gli accessi risulteranno monitorati attraverso il sistema di controllo elettronico autorizzato mediante videocamere capaci di “fotografare” le targhe dei trasgressori. Inoltre, nella Ztl, è consentita esclusivamente la sosta breve per un massimo di 30 minuti. Tale limitazione non si applica negli stalli riservati e per i mezzi delle forze dell’ordine e di soccorso.

Nei i giorni ed orari in cui è vigente la zona a traffico limitato, ad eccezione del sabato nella fascia oraria compresa dalle18 alle 21, le interdizioni non trovano applicazione per i residenti, persone diversamente abili, taxi, autovetture NCC, autobus urbani e a tutte le altre categorie che, a vario titolo, risultano munite di pass.

Nella giornata di sabato, nella fascia oraria compresa dalle 18 alle 21, il transito viene inibito anche ai residenti, diversamente abili, taxi, autovetture NCC, autobus urbani e a tutte le altre categorie che, a vario titolo, risultano munite di pass.

Le attività commerciali e di ristorazione, autorizzati all’uso degli spazi pubblici, devono permanentemente garantire che non risulti ostacolo o restrizione della sede stradale naturale, da mantenere idoneamente sgombra per consentire, in qualunque momento, il transito degli automezzi autorizzati e di quelli di sicurezza e soccorso.

Il capo della chiesa agrigentina, Monsignor Damiano, ha fatto riferimento all’immagine di Gesù bambino adagiato su una croce e ha ricordato le tragedie dell’immigrazione e della guerra in Ucraina: “Tanta sofferenza ma anche segnali di speranza”. Un pensiero ai drammi dell’immigrazione ma anche ai messaggi di speranza attraverso l’immagine di Gesù bambino.

“L’immagine che ho voluto scegliere è presa da un quadro che si trova qui nel museo diocesano di Agrigento. È inusuale come immagine. Il bambino Gesù si presenta adagiato su una croce”, ha aggiunto l’arcivescovo di Agrigento in occasione del tradizionale incontro di fine anno con i giornalisti per gli auguri di Natale.

L’arcivescovo aggiunge: “Ritroviamo nella forza del bambino il superamento della croce. Questo diventa impegno per tutti noi al di là delle fedi. Saper vedere nel bambino la presenza di oggi e la speranza di domani. Questo vale per tutti, per voi operatori dell’informazione e per gli amministratori”.

L’uomo di 52 anni arrestato in Germania per l’omicidio di Christian Zoda sarebbe Michele, lo zio di Sandra Quarta, di origini pugliesi, la ragazza scomparsa tra il 18 e il 19 dicembre e il cui cadavere sarebbe stato trovato nel giardino dello stesso Michele. Viveva in Germania dall’età di 12 anni e stava col padre, perché i suoi sono separati. Non era il fidanzato ma a quanto ne so era un amico molto stretto di Sandra. Ancora sappiamo molto poco sulla dinamica dell’omicidio”, dice all’ANSA Lizzy Cannarozzo cugina di Christian Zoda, 23 anni ferito a colpi di pistola ad Albstadt in Germania e poi morto in ospedale.

Il giovane è stato ferito proprio davanti alla pizzeria gestita dal padre. “Mio cugino – aggiunge Cannarozzo – non veniva a Messina dal 2018 ma ci sentivamo. Era un giovane molto perbene e un gran lavoratore. Sappiamo solo che nell’omicidio c’entra lo zio di Sandra. Non sappiamo altro. Le indagini sono ancora in corso spero sia fatta giustizia”.

Due giorni fa Christian Zoda aveva postato sul proprio profilo Facebook un annuncio con le foto di Sandra Quarta in cui si denunciava la scomparsa della ragazza dicendo che l’ultimo segno di vita risaliva alla domenica precedente e che la ragazza aveva lasciato “borsa, scarpe, giacca, occhiali, e cellulare a casa”.

Sandra “non ha contattato nessuno non è andata al lavoro” è scritto nel post e chiunque abbia notizie avverta subito la polizia. Su Facebook nel profilo della ventenne si vedono solo alcune foto di lei con gli occhiali e diverse acconciature.

Ha resistito finchè ha potuto. Poi il male lo ha stroncato, dopo averlo lottato con tutte le forze.

Ci lascia così Salvatore Mutolo, 41 anni, chef di primo ordine molto conosciuto nella città di Agrigento. E infatti appena si è sparsa la notizia sgomento e incredulità hanno colpito chi lo conosceva. E dire che già la prima volta aveva sconfitto all’età di 19 anni questo male assassino.

Da tempo a Lampedusa, era riuscito negli ultimi tempi a realizzare un lavoro proprio aprendo un locale che si chiama “Lamperitivo”.

Amante del mare, Totò Mutolo lo ricordano in tanti come una persona affettuosa e sempre disponibile. Era pronto a trovare soluzioni per chiunque, anche nelle situazioni più complesse; difficile che si arrendesse.

Domenica proprio, proprio il giorno di Natale, Totò verrà ricordato a San Leone alle ore 9 al piazzale Luigi Giglia allorquando riceverà i saluti dal mare in surf, in barca e dal molo.

La redazione di sicilia24h.it è vicina alla famiglia.

Il Dott. M.V., originario di Agrigento, di anni 51, dipendente a tempo pieno e indeterminato presso la Società S.E.U.S – Sicilia Emergenza-Urgenza Sanitaria, con la qualifica di Autista Soccorritore (livello C), avendo sempre svolto mansioni superiori rispetto a quelle di formale inquadramento, al fine di ottenere tutela ed avere riconosciuto il proprio diritto ad essere inquadrato nella superiore categoria giuridico-lavorativa e, segnatamente, nel livello “DS4” del CCNL AIOP Sanità Privata , con il patrocinio degli Avv.ti Girolamo Rubino e Mario La Loggia proponeva ricorso innanzi al Tribunale di Agrigento – in funzione di Giudice del Lavoro.
Al fine di resistere alla predetta azione si costituiva in giudizio la Società S.E.U.S., la quale asseriva la non fondatezza della pretesa avversaria, sulla base dell’erroneo convincimento che il Dott. M.V. non avesse diritto ad alcun avanzamento di categoria, stante l’inapplicabilità dell’art. 2103 c.c. alle società c.d. in house providing come la Società S.E.U.S. in ragione della provenienza pubblica del capitale sociale.
Ebbene, durante lo svolgimento del processo gli Avv.ti Girolamo Rubino e Mario La Loggia dimostravano la fondatezza delle pretese del proprio assistito, rilevando come il Dott. M.V., pur essendo stato assunto, ab origine, dalla società datrice di lavoro con la qualifica di Autista Soccorritore (livello C), di fatto avesse svolto nei vari anni cui aveva prestato la propria attività lavorativa diverse mansioni rientranti in un inquadramento più elevato rispetto a quello di appartenenza e, nello specifico, in quello della Categoria “DS4” prevista dal CCNL AIOP Sanità Privata.
Inoltre, gli Avv.ti Girolamo Rubino e Mario La Loggia evidenziavano come le argomentazioni sostenute dalla società resistente fossero del tutto infondate, rilevando come un orientamento maggioritario della Giurisprudenza ritenesse che i rapporti di lavoro delle società a totale partecipazione pubblica o che operano in regime di in house providing come la S.E.US. non debbano essere considerati come rapporti di lavoro di pubblico impiego, ma rapporti disciplinati dal diritto privato e come tali soggetti alle norme del codice civile.
Sicché, condividendo la tesi sostenuta dagli Avv.ti Rubino e La Loggia il Giudice del Lavoro del Tribunale di Agrigento con la sentenza pubblicata in data 03.02.2021, accoglieva il ricorso proposto dal Dott. M.V., riconoscendo il suo diritto ad essere inquadrato nella superiore Categoria DS4 e condannando la Società S.E.U.S. al pagamento delle differenze retributive dovute in forza del superiore inquadramento riconosciuto al dipendente M.V., nonché al pagamento delle spese di lite.
Contro tale decisione la Società S.E.U.S. proponeva ricorso in appello chiedendo la riforma della sentenza del Tribunale di Agrigento.
L’azione proposta dalla SEUS veniva avversata dal Dott. M.V. che, costituendosi in giudizio sempre con il patrocinio degli Avv.ti Girolamo Rubino e Mario La Loggia, sosteneva la correttezza della decisione resa dal Tribunale di Agrigento, richiamando a tal fine non solo gli orientamenti espressi in precedenza dalla stessa Corte di Appello, ma anche i più recenti pronunciamenti resi dalla Suprema Corte di Cassazione secondo cui anche nelle società a totale partecipazione pubblica e/o in house providing la regolamentazione dei rapporti di lavoro trova la sua fonte nel codice civile e non nelle norme dettate dal Testo Unico sul Pubblico Impiego.
Ebbene, in data 22.12.2022 si è espressa la Corte di Appello di Palermo – Sez. Lavoro che, condividendo le argomentazioni degli Avv.ti Rubino e La Loggia, ha confermato la sentenza pronunciata dal Tribunale di Agrigento, condannando altresì la Società S.E.U.S. s.c.p.a., al pagamento delle spese del secondo grado di giudizio in favore del Dott. M.V.
Conseguentemente, per effetto della decisione della Corte di Appello di Palermo la S.E.U.S. dovrà provvedere al corretto inquadramento del Dott. M.V. ed a corrispondere le differenze retributive dovute.

Hanno superato quota 100mila gli arrivi via mare dei migranti in Italia nel 2022: sono per la precisione 100.985, secondo i dati forniti quotidianamente dal ministero dell’Interno. In un anno, dunque, gli sbarchi hanno raggiunto il totale registrato nei due anni precedenti: il 2021 (quando sono stati 67.477) ed il 2020 (34.154). Gli egiziani sono i più numerosi tra i migranti arrivati quest’anno (20.486), seguiti dai tunisini (17.898) e dai bengalesi (14.381). Consistente anche il flusso da Siria (8.554) ed Afghanistan (7.162). I minori non accompagnati sono 12.505.

Ad Agrigento saranno eseguite dal 27 dicembre al 30 dicembre, dall’impresa Ricciardello Carmelo s.n.c., per conto dell’ex Provincia, le indagini diagnostiche strutturali (con prove distruttive e non distruttive con il ripristino dello stato dei luoghi) e l’effettuazione delle verifiche tecniche finalizzate alla valutazione del rischio sismico degli edifici sedi del Liceo “Politi” e della scuola “Pirandello” in via Acrone, che è di proprietà del Comune di Agrigento. L’assessore comunale ai Lavori pubblici, Gerlando Principato, afferma: “Continua senza sosta l’attività di verifica delle nostre scuole, in ritardo rispetto a quanto previsto dal punto di vista normativo. Anche la Scuola Media “Pirandello” grazie all’ex Provincia di Agrigento si unisce alle verifiche già eseguite dal Comune nei 5 plessi scolastici di proprietà, (Nuova Manhattan, Giardino Fiorito, Verga, Vincenzo Reale e Loris Malaguzzi). I restanti 28 plessi attendono altrettanti interventi”. E il sindaco Franco Miccichè aggiunge: “Speriamo di riuscire a ricucire il deficit normativo del nostro patrimonio scolastico la cui situazione era inaspettata, da un lato incrementando le azioni di verifica e dall’altro provvedendo, ove possibile, con i fondi del PNRR, al recupero di immobili di edilizia scolastica chiusi”.