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Domani sera, giovedi 2 marzo, eccezionalmente solo per questa settimana, una puntata imperdibile con il giornalista Lelio Castaldo che non ha bisogno di presentazione nel corso della cena che si terrà come di consueto al ristorante pizzeria Papillon di Canicattì.

Sotto le grinfie di Domenico Lodico Lelio Castaldo dovrà rispondere a tutte le domande, molte delle quali scomode. Tra gli argomenti trattati certamente la polemica in atto che coinvolge (inopinatamente) il giornalista agrigentino sulla realizzazione delle manifestazioni estive al Parco della Valle dei Templi, sanità (argomento prediletto dal Castaldo) e tanto altro ancora. Insomma un appuntamento da non perdere domani sera alle 21,00 in diretta su Social Q TV, facebook e sicilia24h.it.

 

 

Se leggi i rapporti Svimez a ritroso, ti rendi conto che negli anni sono aumentate le persone che non riescono a fare fronte ai bisogni, quelli importanti, “u manciari” Basta farsi un giro presso gli enti assistenziali, “u buccuni du poveru” di Palermo ed altri, nelle varie Città siciliane. Secondo il rapporto della Svimez – associazione che elabora ogni anno un rapporto dell’economia e sulla società del mezzogiorno-  il Mezzogiorno rischia la recessione. Un grido di povertà assoluta per le famiglie siciliane. Una povertà che naturalmente ha ricadute su tutto ciò che riguarda una famiglia: i figli, la Scuola, l’integrazione, la dignità. La politica regionale corre subito ai ripari  con incentivi  startup ecc – e proclami, rivolti ai giovani disoccupati e padri di famiglia disperati : del tipo  “nun te ni iri” – tradotto non te ne andare. Stiamo lavorando per voi ! Anche a notte fonda!  All’ARS aleggiava qualche malumore,poi fortunatamente alle 4 del mattino, l’Assemblea regionale siciliana ha confermato. L’Aula, infatti, ha respinto, con voto segreto appunto, un emendamento che prevedeva l’abrogazione della norma della legge che aveva introdotto l’automatismo della rivalutazione delle indennità al costo della vita. Il testo è stato bocciato con 29 voti contrari e 24 favorevoli. Dopo giorni di tensioni, e grande pressing popolare ecco venire fuori il tanto sospirato “sostentamento”: 890 euro a famiglia. Una fatica dei nostri deputati, che dovremmo compensare con segnali di affetto e stima, magari inviando una mail di congratulazioni al Presidente ARS ,con preghiera di inoltrarlo a tutti. Il Popolo dei poveri  è soddisfatto. Solo l’ignorante non capirà che per governare questa straordinaria Terra c’è bisogno di impegno istituzionale e soprattutto di soldi. Il grande Totò avrebbe detto: Lei è  ignorante… bravo bravo. Viva l’ignoranza! Tutti così dovrebbero essere… E se ha dei figli non li mandi a scuola, per carità. Il Popolo deve rimanere ignorante, altrimenti capirà la “tragicommedia” andata in scena all’Assemblea Regionale Siciliana.

Tutti gli interessati possono inviare la propria candidatura all’indirizzo di posta elettronica certificata dell’Azienda pec.aica@pec.it. Le dichiarazioni di interesse, sottoscritte in forma autografa, dovranno essere corredate del curriculum vitae debitamente sottoscritto e del documento di identità in corso di validità. Le istanze dovranno essere presentate entro dieci giorni. Non saranno prese in considerazione le manifestazioni di interesse pervenute dopo la scadenza di tale termine. Nei giorni scorsi, sia la ratifica della nomina del direttore generale Cluadio Guarneri che la nomina del nuovo Cda, sono stati al centro di varie polemiche.

I sindaci soci di Aica sono spaccati, c’è stata la forte presa di posizione del sindaco di Favara Antonio Palumbo che ha parlato di “partiti politici che dopo avere avuto un ruolo di primo piano nel “Sistema Girgenti Acque”, continuano ad influenzare quanto avviene in Aica attraverso i propri sindaci sulle spalle dei contribuenti”. Sulla nomina del Cda è intervenuto ieri anche il Cartello sociale, che ha auspicato un organismo formato da persone competenti e che un’apposita commissione possa valutare le candidature presentate. Ed ha infine auspicato ciò che appare molto complicato in questo momento, ovvero un rapporto disteso in seno all’assemblea dei sindaci che non risenta degli schieramenti politici in campo.

Giuseppe Recca

L’assessore Volo ha diffuso una circolare alle aziende sanitarie e ospedaliere su come procedere nel trattamento del personale covid dopo la scadenza dei contratti. I dettagli.

Alla scadenza dei contratti la Regione Siciliana ha diffuso le indicazioni alle aziende sanitarie e ospedaliere su come procedere nel trattamento del personale assunto durante l’emergenza covid con contratti a tempo determinato. Sono confermate, per il personale sanitario e socio-sanitario, le indicazioni relative alla prosecuzione dei contratti, già fornite alla fine del dicembre scorso. In particolare, l’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo, e il dirigente generale del dipartimento Pianificazione strategica, Salvatore Requirez, hanno tratto spunto dalla conversione in legge del decreto nazionale “Mille proroghe”, in vigore da oggi primo marzo, che prevede l’estensione fino al 31 dicembre 2024 del periodo entro il quale sono maturabili i requisiti utili (18 mesi) alla stabilizzazione del personale che ha prestato servizio durante la pandemia, nonché l’ampliamento della platea dei destinatari dei processi di stabilizzazione, comprendendo, oltre al personale sanitario e socio-sanitario, anche il personale amministrativo. Ovviamente ciò avverrà in coerenza con il piano triennale dei fabbisogni di personale e nel rispetto delle disponibilità finanziarie di ogni azienda. E infatti nella circolare alle aziende l’assessore invita “a procedere a una celere ricognizione finalizzata a individuare i profili esistenti nelle rispettive dotazioni organiche, ancora non ricoperti, e a verificare quanto personale – reclutato durante l’emergenza covid – sia in possesso dei requisiti di legge”. Indicazioni diverse, invece, sono state recapitate per l’utilizzo del personale Uca (Unità di continuità assistenziale), già prorogato fino al 28 febbraio, il cui rapporto di lavoro è esteso di un altro mese, fino al 31 marzo prossimo, così da garantire l’offerta assistenziale territoriale. Non vi è riferimento ai precari covid con la qualifica di personale tecnico, che sono circa mille. La circolare dell’assessore Volo è accolta con favore dai sindacati. Paolo Montera e Marco Corrao, rispettivamente segretario generale e segretario regionale con delega alla Sanità della Cisl Fp Sicilia, commentano: “Accogliamo positivamente la soluzione elaborata dall’assessorato alla Salute per consentire che i lavoratori covid con contratti di lavoro flessibili, anche amministrativi, non vadano a casa. Non è la soluzione migliore ma ci rendiamo conto che è la migliore di quelle possibili. Si apre adesso uno spiraglio anche per questi lavoratori che entreranno tra quelli stabilizzabili all’interno del protocollo che sarà discusso dall’assessorato con le sigle sindacali e che darà alle aziende sanitarie ed ospedaliere le priorità da rispettare per le procedure di stabilizzazione, secondo quanto previsto dalla legge di bilancio dello Stato e, ovviamente, nel rispetto della Costituzione e dell’attuale quadro normativo”.

Giuliana Miccichè

Due sorelle di 12 e 13 anni sarebbero state costrette a compiere atti sessuali con alcuni ragazzini minori di 14 anni, e filmate con il telefono cellulare di uno di loro. Il video, attraverso WhatsApp, è stato fatto circolare su vari gruppi. Una parente della mamma delle due sorelline ha visto il video, e lo ha mandato alla madre che, nelle scorse settimane, s’è presentata dalle forze dell’ordine per raccontare quanto accaduto, formalizzando una denuncia a carico dei due minorenni. E’ stata aperta un’inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Palermo.

Il filmato sarebbe stato girato l’estate scorsa, tra luglio e agosto, quando i due tredicenni avrebbero portato le due sorelle in una casa, in un Comune della provincia dove, appunto stando all’accusa formalizzata dalla madre, le due ragazzine sarebbero state minacciate di non farle uscire dall’appartamento e costretto a compiere atti sessuali. Da quando quel video circola tra i vari gruppi social, altri compagni di classe delle ragazze avrebbero iniziato a chiedere loro prestazioni sessuali.

Dopo la nomina del nuovo direttore generale di Aica è opportuno procedere velocemente alla definizione di un CDA per mettere i principali organi della governance societaria nella pienezza dei poteri nonché delle responsabilità.
Com’è noto il cammino di Aica per dare vita ad una gestione pubblica del servizio idrico integrato nella provincia di Agrigento non è stato certo facile ma sono stati superati ostacoli molto insidiosi a dispetto di chi ha sempre tifato per un suo fallimento e un ritorno alla gestione privata.
Per proseguire questo cammino, che non è ancora in discesa, occorre che accanto al nuovo direttore, al quale auguriamo buon lavoro, venga affiancato un CDA di alto profilo con comprovate esperienze nella materia.
L:idea di procedere con un bando pubblico per selezionare i componenti del consiglio di amministrazione sembra la strada maestra per raggiungere tali obiettivi.
In questo senso è auspicabile che un’apposita commissione possa valutare le candidature presentate.
È altresì auspicabile che all’interno dell’assemblea dei sindaci possa ritornare un rapporto disteso che non risenta degli schieramenti politici in campo in modo che il confronto sia il più sereno possibile e meno condizionato da posizioni ideologiche o peggio ancora puramente tattiche.
Un plauso va rivolto a chi continua a essere trasparente nelle intenzioni e nel modo di procedere come il sindaco di Favara che ha chiaramente chiesto un taglio netto col passato nei fatti e non solo nelle parole.
Ricordiamo, infine, che da tantissimi è stata approvata la scelta della gestione pubblica dopo le note vicende che hanno segnato la precedente gestione, ora ci aspettiamo coerenza rispetto a quella scelta e un atteggiamento costruttivo soprattutto da parte di chi ha ruoli di primo piano nell’ambito delle istituzioni locali e regionali perché tutto questo è dovuto ai cittadini e ai lavoratori dell’azienda.

Sono iniziati questa mattina, i lavori per la realizzazione del parco giochi al plesso scolastico “Generale Macaluso” di Racalmuto.

L’iniziativa è della ditta Iseda e ricade all’interno dell’appalto del servizio di igiene ambientale in appalto all’azienda.

Il parco giochi, si estenderà per una superficie totale di 100 metri quadri e sarà allestito nell’aiuola a destra dell’ingresso principale della scuola.

Attualmente la superficie dell’aiuola è ricoperta da piastrelle in cemento asfalto, mentre la nuova la pavimentazione, chiamata “antitrauma in gomma” servirà per scongiurare potenziali cadute sia ai bambini che vi giocheranno che agli adulti.

Sul pavimento antitrauma certificato, verranno installati diversi giochi tra cui un’ altalena doppia, un dondolo a due posti, un gioco a molla, una giostra circolare inclusiva ed uno scivolo .

Particolare attenzione è stata adottata nella scelta della giostra inclusiva. Il suo design particolare con il tubo posto in prossimità del pollice, infatti, servirà da appoggio aiutando l’accesso e la discesa ai bambini con funzionalità motorie ridotte, favorendo di fatto l’interazione con bambini normodotati ed educando la comunità al valore unico dell’inclusione e all’importanza dello stare insieme.

Nel disporre i giochi si è tenuto particolarmente conto delle aree di pertinenza per evitare incidenti.

Tutti i giochi sono realizzati dalla ditta Intergreen, leader mondiale nel settore dell’arredo urbano. I materiali impiegati rispettano le normative in materia di ambiente e sicurezza, il legno è ricavato da foreste eco-sostenibili così come la gomma che viene derivata da materiali di riciclo. I colori a base d’acqua con pigmentazione naturale mantengono la tonalità originale a distanza di tempo.

Oltre cento agenti della Polizia hanno eseguito 21 misure cautelari agli arresti domiciliari nei confronti di funzionari e dipendenti della Motorizzazione Civile di Palermo e di responsabili di agenzie di disbrigo pratiche automobilistiche del capoluogo. Dietro al blitz ci sarebbe un giro di mazzette incassate dai pubblici ufficiali che, in cambio di soldi, avrebbero chiuso un occhio sulla regolarità di centinaia di pratiche automobilistiche. Ben 187 i capi di imputazione e 42 gli indagati. L’inchiesta è stata coordinata dal procuratore di Palermo Maurizio de Lucia.

Dal 1996 ad oggi sono state sei le inchieste che hanno coinvolto la Motorizzazione di Palermo. Una indagine ogni quattro anni circa con al centro, sempre, un giro di tangenti in cambio di favori fatti da funzionari e dipendenti. Si parte con la cosiddetta “patentopoli” che coinvolse tra gli altri il direttore dell’ufficio di Palermo, Francesco Zanca, arrestato insieme a sette funzionari dell’ ufficio della motorizzazione di Agrigento e titolari di scuole guida per associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, concussione e falsi in atti pubblici. Erano accusati di aver favorito, in cambio di soldi, candidati agli esami per la patente di guida. Poi è stata la volta delle revisioni facili. Un’ indagine della Polizia municipale di Palermo accertò una serie di reati commessi da impiegati della Motorizzazione accusati di aver falsificato documenti automobilistici e facilitato l’ iter di revisione delle automobili. Sempre in cambio di mazzette.

La procura della Repubblica di Palermo emise 48 avvisi di garanzia con l’ ipotesi di accusa di corruzione e abuso d’ ufficio nei confronti di dipendenti dell’ufficio e di 44 persone tra autisti, commercianti, titolari di aziende di autotrasporto e di disbrigo di pratiche automobilistiche, impiegati e casalinghe che avrebbero fatto ricorso alle ”procedure agevolate”. Nel 2001 una nuova indagine che scoprì una organizzazione criminale che faceva ottenere illecitamente la patente a extracomunitari, cinesi in particolare. Tre gli arresti e avvisi di garanzia a sei funzionari della motorizzazione civile e a cinque titolari di scuola guida.

Nel 2009 la polizia arrestò Antonino Nobile, funzionario della motorizzazione civile di Palermo e Pietro Catalano, titolare di una autoscuola per corruzione. Dopo una serie di accertamenti su pratiche amministrative risultate non regolari, di collaudi, revisioni e patenti. La Mobile riprese Nobile mentre intascava una mazzetta di 100 euro per il rilascio di un collaudo. Due anni dopo, sempre la Polizia tornò a bussare alla Motorizzazione. Cinquantuno le persone che, a vario titolo, furono accusate di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e falsità ideologica. Indagati alcuni funzionari pubblici della Motorizzazione Civile e titolari di autoscuole e di agenzie disbrigo pratiche di Palermo e della provincia. Oggi l’ultima puntata: la sesta.

A Sciacca la Polizia ha eseguito quanto disposto dal Questore di Agrigento, Rosa Maria Iraci. Si tratta di un provvedimento di sospensione per 15 giorni dell’attività di un esercizio pubblico di somministrazione di alimenti e bevande. E ciò perché i poliziotti hanno riscontrato la presenza nel locale di soggetti pregiudicati nel corso di più settimane, a nocumento della sicurezza dei cittadini. Inoltre a dicembre è avvenuta una violenta aggressione a danno di un cliente.

Sabato 4 e Domenica 5 Marzo ore 17:30 a Palermo sarà presentata la mostra flash di Antonietta Filangeri L’ANIMA BAROCCA presso SPAZIO SINTESI in via Belmonte 26, domenica resterà aperta l’intero giorno dalle 10:00 alle 22:00

L’evento unico nel suo genere è sostenuto da ANISA Palermo e rientra nel calendario di SETTIMANA DELLE CULTURE

Antonietta Filangeri architetto-artista classe 1966 palermitana ormai da qualche anno vive stabilmente a Tusa (Messina) luogo delle radici familiari, delle estati felici e oggi anche luogo di rinascita permeato dalla predominanza degli elementi naturali e antropologici in cui si combinano esplosivamente con la sua energia creativa fuori dalle regole del mercato, libera di essere.

Già nel 2012 “Palermo il presepe e il buccellato” presso la sala delle cavallerizze dello Steri e poi “Materica” nel 2015 a Bologna e poi a Palermo, presso Villa Niscemi, quindi a Malta nel 2018 con “lucem in Terram” presso il Malta Society Art a Valletta, considerevole la realizzazione di una grande croce in ferro zincato e formelle di terracotta invetriata donata alla chiesa di San Ciro a Palermo, solo per citare i passaggi più significativi di un percorso lungo più di un ventennio, alla ricerca della forma plastica: controllabile sanguignamente soltanto dalle nude mani eccitate nel processo creativo, diversamente dall’architettura lasciata ormai dietro le spalle a naufragare nel grande mare della burocrazia.

Ma la creatività di Antonietta non è solo materica, forma, ma anche tanto altro infatti la poesia, la scrittura, e l’organizzazione di vari eventi culturali, hanno vivacizzato e variegato il suo ultimo divenire, fuori dalle regole e dalle maglie ortogonali di un mondo troppo inquadrato da cui si libera seguendo il desiderio nel presente e quindi vivo

Dal suo singolare laboratorio artigianale in Tusa nascono e si moltiplicano tra le dita delle mani, volti conturbanti fatti di povera argilla.

Sono soggetti antropomorfi inanimati con espressioni e caratteristiche psichiche degli uomini portate all’eccesso, ritratti plastici di probabili divinità o sovrannaturali in atteggiamenti umani anche contemporanei, proprio oggi in cui l’identità umana è fortemente messa in crisi, questi volti ci riportano alle verità di terra e di cielo a cui l’uomo da sempre appartiene.

La nuova collezione barocca si compone di circa venti opere di varie dimensioni e tecniche: dal tuttotondo a l’alto rilievo, dal biscotto trattato a cera naturale alla terracotta ivetriata, sicché  questi personaggi scaturiti dall’immaginifico useranno il palcoscenico della mostra per sorprendere e stupire il visitatore, infatti come il calco restituisce la forma dal negativo al positivo, Antonietta userà la mostra per trasmettere l’emozione al visitatore, come essa stessa vive nel realizzare l’opera.