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Aggiornamento sull’affluenza alle urne nella prima giornata di voto nei sei comuni della provincia di Agrigento. Il dato fa riferimento alle ore 22 del 10 ottobre.  Le urne si riapriranno domani dalle 7 alle 14.

A Canicattì ha votato il 41,88 % pari a 13729 elettori. Rispetto alle scorse elezioni si registra un calo del  22,07%.

A Favara – alle ore 22– sono stati 16586 i cittadini a recarsi alle urne pari al 46,56 %. Anche in questo caso, rispetto alle passate elezioni, si registra un calo del 14,75%.

A Montallegro sono state 1501  le persone che hanno già votato pari al 40,51% (-7,59% rispetto alla scorsa tornata).

A Montevago  con 1661 che si sono recati alle urne pari al 54,21% (-14,60% rispetto alle passate elezioni).

A San Biagio Platani 1.696 persone si sono recate alle urne pari al 29,80% (-12,33%).

In totale su 97 319 elettori, nella giornata di oggi si sono recate alle urne 42546 gli agrigentini che hanno già votato 43,72%.

Più risorse per le future mamme delle isole minori siciliane. L’assessorato regionale alla Salute, con il decreto 1022/21, ha rifinanziato e incrementato il fondo grazie al quale potrà essere richiesto il bonus per partorire nelle strutture del Sistema sanitario regionale.
Un contributo che da un massimo di tremila euro, come previsto precedentemente, passa adesso a cinquemila euro.
La misura rientra in una più ampia azione del governo Musumeci per la tutela e il sostegno degli arcipelaghi siciliani e ha l’obiettivo di assicurare parità di diritti alle donne che vivono nelle isole minori e che per partorire, in caso di assenza di un punto nascita nel comune di residenza, sono costrette a trasferirsi e a sostenere costi extra.
Per accedere al contributo occorre avere due requisiti: essere residenti in un Comune di un’isola minore siciliana in cui è assente, anche temporaneamente, un punto nascita e avere partorito in una struttura autorizzata del Servizio sanitario regionale. Quest’ultimo requisito ricorre anche in caso di interruzione di gravidanza verificatasi dopo il centottantesimo giorno dall’inizio della gestazione e nell’ipotesi di bambino nato morto o deceduto dopo un breve lasso di tempo.
Il contributo può essere richiesto entro 60 giorni dal parto, compilando l’apposito modello e l’autocertificazione da inviare, tramite Pec, al protocollo generale del Comune di residenza. Il beneficio economico è esteso anche alle mamme che hanno partorito nel periodo tra l’1 gennaio 2019 e il 31 dicembre 2020. Nel dettaglio, chi ha partorito dal 1 gennaio 2021 può presentare l’istanza entro 60 giorni dalla pubblicazione del Decreto, mentre è da considerarsi valida, in sanatoria per l’anno 2021, l’istanza presentata in data antecedente la pubblicazione nel caso sia stata già acquisita al protocollo del Comune.

E’ fissata per il prossimo 10 novembre, al tribunale fallimentare di Palermo, l’udienza dei creditori delle società Girgenti Acque e Hydortecne per l’esame dello stato passivo. Il giudice delegato in quella sede deve decidere su ciascuna domanda, nei limiti delle conclusioni formulate ed avuto riguardo alle eccezioni del curatore, a quelle rilevabili d’ufficio ed a quelle formulate dagli altri interessati. Si tratta del primo passaggio tecnico dopo la dichiarazione dello stato di fallimento avvenuta lo scorso mese di giugno per le società che erano state colpite entrambe da interdittiva antimafia nel 2018.

I tre curatori fallimentari nominati dal tribunale hanno fin qui lavorato e lavoreranno ancora per predisporre il piano di liquidazione, la formazione del progetto di stato passivo, le comunicazioni ai creditori ed ai titolari di diritti sui beni del fallito. Una prima udienza, poi differita, era stata programmata lo scorso 8 settembre. Sono state calendarizzate anche le udienze di verifica, programmate per il 22 dicembre 2021 e il 9 febbraio 2022. Previste anche le tre date per la prosecuzione della verifica delle domande tempestive, il 23 marzo, il 4 maggio e il 22 giugno.

“Ad oggi – ci riferisce uno dei tre curatori fallimentari Vittorio Viviani (gli altri due sono Giovanni Battista Coa e Filippo Lo Franco) – i creditori che hanno presentato domanda con cui si chiede di ammettere il proprio credito al passivo, sono 415 per Girgenti Acque e 198 per Hydortecne. Dal 10 novembre cominceremo l’esame dello stato passivo attraverso un programma di 50 creditori alla volta”. Il debito complessivo non è al momento esattamente quantificabile: “Lo sapremo con esattezza dopo le verifiche – aggiunge Viviani – le indicazioni secondo i bilanci com’è ormai noto superano comunque i 100 milioni di euro”.

Il legale che fa parte del gruppo dei tre curatori fallimentari ci conferma ciò che ieri abbiamo scritto in un precedente articolo in relazione agli utenti del servizio idrico che hanno ricevuto bollette a credito nell’ultimo conteggio della gestione commissariale prima dell’insediamento dell’Azienda Idrica Comuni Agrigentini. I tantissimi piccoli creditori (con la restituzioni del deposito cauzionale tante famiglie si sono visti recapitare una bolletta con importo a credito che in gran parte è di poche decine di euro) finiranno nel corposo elenco dei creditori. Per richiedere i rimborsi dovranno presentare anche loro domanda di ammissione al passivo. Purtroppo molti dovranno dire addio a quanto loro dovuto: le domande di ammissione al passivo in una procedura di fallimento si deve fare con ricorso da depositare presso la cancelleria del Tribunale competente almeno 30 giorni prima dell’udienza fissata per l’esame dello stato passivo. Ciò vuol dire che si deve fare entro l’11 ottobre, cioè domani, tempi dunque impossibili da rispettare.

Le bollette sono arrivate pochi giorni fa e chissà chi avrà la voglia di impegnarsi in questa corsa contro il tempo. E non finisce qui: “Anche gli utenti che faranno domanda saranno sottoposti a verifica – ci dice ancora l’avvocato Viviani – dobbiamo accertare se non ci sono morosi”.

 “Il mio plauso all’assessore regionale del Turismo, Manlio Messina, e al capo della segreteria particolare, Raoul Russo che, con il loro operato, hanno dimostrato come la correttezza sia un elemento imprescindibile della politica di Fratelli d’Italia”.

Così Rossana Cannata, deputata regionale di Fratelli d’Italia, che aggiunge: “Da vicepresidente della commissione Antimafia e anticorruzione, inoltre, sostengo appieno la scelta di denunciare perché, nella politica come in qualsiasi altro ambito, il coraggio e la schiena dritta sono la bussola del giusto modo di agire”.

“È questa la Sicilia che ci piace. È questa la classe politica che vogliamo. Coerente, determinata, coraggiosa, onesta. Dopo anni in cui tangenti e corruzione sono state al centro della cronaca – aggiunge la parlamentare – oggi è la denuncia del malaffare a essere notizia. E non possiamo che essere fieri ed orgogliosi dell’assessore di Fratelli d’Italia che, con il suo gesto, ha lanciato un monito inequivocabile: non si torna indietro, non c’è più spazio per equivoci, non è più tempo di lusinghe. È il momento di lavorare per la Sicilia – conclude l’on. Rossana Cannata – e per i siciliani, come ha dimostrato con i fatti l’assessore Messina”.

Alle ore 09.00 puntuale ad Agrigento come in tutte le 120 sedi provinciali della C.G.I.L. si sono aperte le porte della Camera del Lavoro in risposta all’attacco squadrista e fascista della sede nazionale del sindacato. Oltre al gruppo dirigente, un centinaio di lavoratori e cittadini presenti al presidio. Hanno partecipato numerose associazioni e fatto pervenire messaggi di solidarietà e sostegno  all’iniziativa della Cgil che lotta contro ogni forma di violenza e attacco alla democrazia ed al mondo del lavoro.

Dopo il presidio il gruppo dirigente riunitosi per discutere delle iniziative a sostegno della lotta e per organizzare la manifestazione di sabato prossimo a Roma è stato letto il messaggio di solidarietà di Sua Eccellenza il Prefetto Maria Rita Cocciufa.

Presenti o inviato messaggi il Presidente dell’Anpi, il Segretario della Lega delle Cooperative, la coordinatrice della Rete degli studenti medi, del presidente regionale dell’Associazione degli Assistenti sociali, del Cartello Sociale (Ufficio di Pastorale e sociale del lavoro, Cisl e Uil), il sindaco del comune di  Sciacca e del comune di Aragona, il Segretario provinciale del Partito Democratico. A chiudere la manifestazione il    segretario geneale Alfonso Buscemi che ha ribadito l’importanza di una grande risposta democratica e unitaria del tessuto sano del nostro paese delle tante associazioni e del Sindacato Confederale. Questo dimostra – ha chiuso Buscemi che non c’è spazio per frange fasciste che vogliono portare le lancette indietro di quasi un secolo. Ora come allora siamo pronti a difendere i valori della  democrazia       dei diritti del mondo del lavoro e di cittadinanza del nostro paese.

Un particolare ringraziamento a tutte le forze dell’ordine   impegnate fattivamente a vigilare sulle nostre sedi facendoci sentire la loro vicinanza.

Aggiornamento sull’affluenza alle urne nella prima giornata di voto nei sei comuni della provincia di Agrigento. Il dato fa riferimento alle ore 12 del 10 ottobre.

A Canicattì ha votato il 9,23% pari a 3.027 elettori. Rispetto alle scorse elezioni si registra un calo del 7,65%.

A Favara – alle ore 12 – sono stati 3.287 cittadini a recarsi alle urne pari al 10,74%. Anche in questo caso, rispetto alle passate elezioni, si registra un –4,45%.

A Montallegro sono state 280 le persone che hanno già votato pari al 7,65% (-6,46% rispetto alla scorsa tornata).

A Montevago si registra il 12,66% (dato più alto in provincia) con 388 elettori che si sono recati alle urne (-6,22% rispetto alle passate elezioni).

A Porto Empedocle hanno votato 1.976 persone pari al 12,01% (-3,79%).

Nel tratto della statale 284 Adrano- Bronte, incidente stradale con un pesante bilancio: Un morto e tre feriti. A perdere la vita è stato un 36enne brontese, Massimiliano Caprino. L’incidente è avvenuto a seguito dello scontro tra la moto, sulla quale viaggiava Caprino e un’auto, una Ford, con a bordo 3 persone di Bronte. L’auto marciava verso Adrano, una donna  è stata  trasferita in elicottero a Catania, con un trauma cranico, ma non è in pericolo di vita.

Un altro uomo, che era alla guida dell’auto, ed un altra donna sono stati invece portati al pronto soccorso dell’ospedale di Bronte con lievi ferite.

All’arrivo dell’ambulanza del 118 di Bronte, il  ragazzo era ancora vivo, tanto da essere immediatamente intubato. Ma poco dopo il cuore ha cessato di battere, ed inutili sono stati i vari tentativi di rianimarlo eseguiti dal personale del 118, che poco dopo hanno dovuto constatare il decesso.

La strada è rimasta bloccata per diverse ore, prima per permettere le operazioni di soccorso, e poi per eseguire i rilievi ed attendere l’arrivo del magistrato per gli adempimenti del caso.

Sul posto, oltre al 118, i carabinieri di Bronte e Adrano, Polizia stradale e personale dell’Anas.

Alle ore 09.00 puntuale ad Agrigento come in tutte le 120 sedi provinciali della C.G.I.L. si sono aperte le porte della Camera del Lavoro in risposta all’attacco squadrista e fascista della sede nazionale del sindacato. Oltre al gruppo dirigente e tanti lavoratori annunciata la presenza di numerose associazioni per solidarietà e testimonianza di un impegno contro ogni forma di violenza e attacco alla democrazia ed al mondo del lavoro.

“La tromba d’aria che lo scorso 5 ottobre si è abbattuta su Cianciana, Bivona, Santo Stefano di Quisquina, Alessandria della Rocca e Lucca Sicula ha avuto, purtroppo, effetti devastanti per il settore agricolo dell’area con la compromissione del raccolto di olive” a parlare l’on. di Diventerà Bellissima, Giusi Savarino.
“Il Presidente Musumeci – prosegue la parlamentare – ha raccolto il grido d’allarme e all’indomani della richiesta degli agricoltori si è attivato per avviare la procedura per dichiarare lo stato d’emergenza e la conseguente richiesta dello stato di calamità al Governo centrale”.
L’ondata di maltempo e le forti raffiche di vento hanno, infatti, colpito duramente una coltura fondamentale per il sistema produttivo del territorio.
“Al Presidente Musumeci il mio ringraziamento per la solerzia della sua azione a tutela del sistema produttivo del territorio” conclude l’on. Savarino.

“L’assalto alla sede della Cgil a Roma è un fatto gravissimo e inaccettabile. A tal proposito abbiamo convocato tutti gli organismi statutari di tutte le province siciliane, che si riuniranno presso le Camere del Lavoro di tutta la Sicilia, per difenderci da un evidente attacco alla democrazia e a tutto il mondo del lavoro. Attacco che non riguarda solo la Cgil, ma tutta la società civile”.

Lo dice in una nota il segretario regionale della Flc Cgil Sicilia, Adriano Rizza.