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Un ragazzo milanese di 15 anni è morto in mare a Panarea nelle Eolie. I genitori che sull’isola hanno una villa, (sono originari di Milano ma vivono in Svizzera) avevano noleggiato un natante.

Vicino l’isolotto di Lisca Bianca il ragazzino si è tuffato con maschera e pinne. Dopo un po’ non vedendolo più i genitori hanno dato l’allarme. Nel tratto di mare sono giunti i sub del Diving locale che si sono immersi. Hanno iniziato a perlustrare il tratto di mare e hanno rinvenuto il corpo privo di vita.
Probabilmente la vittima ha avuto un malore in acqua. Il corpo del ragazzino è stato trasferito sulla motovedetta della guardia costiera. La morte del ragazzo ha turbato gli abitanti e i vacanzieri presenti sull’isola. La famiglia è molto conosciuta, vive a Panarea da diversi anni e tra la gente c’è dolore immenso. La guardia costiera ha inviato un fascicolo alla procura di Barcellona Pozzo di Gotto. La salma è stata trasferita nella sala mortuaria del cimitero a disposizione dell’autorità giudiziaria

Protezione Civile, forestale, vigili del fuoco, sono mobilitati dalle 18 di questo pomeriggio per controllare le fiamme che sul versante nord ovest della montagna di Erice, che sovrasta la città di Trapani, sta divorando ettari di macchia mediterranea e minacciando alcune abitazioni. Il fuoco, alimentato dal forte vento di libeccio, sta scendendo lungo le pendici fino a Bonagia arrivando a ridosso delle case.

Una villetta è stata investita dalle fiamme ed ha subito alcuni danni prima che riuscissero a intervenire i vigili del fuoco. La strada provinciale 20 è stata chiusa dalle pattuglie della polizia municipale di Erice e Valderice per impedire il transito in direzione di Bonagia.
Il fronte del fuoco sembra muoversi in due direzioni: verso l’alto in direzione della zona a ridosso del bosco demaniale di San Matteo, dove ci sono le stalle dei cavalli e degli asini custoditi dalla Forestale. Verso la costa, invece, le fiamme stanno percorrendo il fianco della montagna in direzione di Pizzolungo. Alcuni abitanti della zona di Santissimo Crocifisso e grotta contrada Emiliana hanno già dovuto lasciare le loro abitazioni

Ad Agrigento, al Villaggio Mosè, lungo il Viale Leonardo Sciascia, un uomo di oltre 80 anni, alla guida della sua automobile, una Opel Corsa, ha investito un giovane di 23 anni intento ad attraversare la strada, e che, a seguito dell’impatto è sbalzato contro il parabrezza dell’auto, addirittura sfondandolo. E’ stato trasportato all’ospedale “San Giovanni di Dio”. Ha subito diversi traumi. Sul posto hanno eseguito i rilievi di rito i poliziotti della Volanti.

E lungo la strada provinciale 32, tra Ribera e Cianciana, per cause in corso di accertamento, si sono scontrati un furgone e un’automobile Fiat 500. Il conducente dell’auto, un uomo di Cianciana, ha subito gravi ferite. Ferito lievemente è il conducente del furgone, un commerciante di Alessandria della Rocca.

In provincia di Caltanissetta, lungo la strada statale 626, nei pressi del bivio per Mazzarino, per cause in corso di accertamento da parte dei carabinieri, sono entrate in collisione tre automobili. E’ morta una donna di 38 anni di Butera, Jessica Luana Sbirziola. Altre due persone sono ferite. Un anziano di 81 anni è stato trasportato in elisoccorso all’ospedale “Sant’Elia” a Caltanissetta in codice rosso. E un uomo di 51 anni è stato soccorso all’ospedale di Mazzarino dove è giunto con un’ambulanza del 118.

Il programma sarà realizzato in modo corale con le forze culturali e associative del territorio seguendo sei aree di lavoro: non solo dare risposte alle emergenze, ma applicare una “Cultura del Progetto”

Dopo diversi incontri di analisi ed approfondimenti della realtà del Comune di Favara, delle sue specifiche criticità, i responsabili di “Scegli Progetto Comune”, Pd (Partito Democratico), Movimento 5 Stelle, PiùECO (Ecologisti Confederati) e di varie associazioni di volontariato e di attivismo civico, hanno siglato l’accordo politico che porterà, in forma unitaria, ad affrontare le prossime elezioni amministrative.

La base solida e condivisa del progetto sarà il documento politico/programmatico elaborato da “Scegli Progetto Comune” con l’obiettivo di costruire un’alleanza forte che possa finalmente rappresentare un’alternativa di governo per la città.

“Bisogna ridisegnare e ricostruire Favara, rendendola una città mediterranea ed europea nuova, aperta, solidale e democratica – dicono i sottoscrittori -. E’ necessario non solo ripristinare una condizione di vita ‘normale’, fatta di decoro, pulizia delle strade, rispetto delle regole sociali, e del bene comune, trasparenza dell’azione amministrativa, ma anche far si che sì che si possa guardare ai prossimi decenni in una coraggiosa visione di rigenerazione urbana e territoriale, di innovazione sociale, culturale, ecologica, economica e digitale, mettendo al centro dell’azione amministrativa la ‘Cultura del Progetto’, che utilizzi un modello di sviluppo rigenerativo e creativo attraverso la riappropriazione dei luoghi, la partecipazione, la legalità”.

Il gruppo ha individuato sei aree di lavoro che, con l’apporto di tutte le forze culturali ed associative presenti sul territorio consentiranno, di elaborare un programma utile a dare a Favara un nuovo volto, quello di una città proiettata verso uno sviluppo sostenibile. In tal senso grandi opportunità potrebbero arrivare per il territorio dagli obiettivi di Agenda 2030: per questo rappresentano una guida e uno stimolo da seguire insieme al Pnrr sia per l‘azione programmatica che per l’attività amministrativa della comunità locale.

Nei prossimi giorni sarà convocata un’assemblea unitaria di tutti i simpatizzanti, iscritti e firmatari delle varie forze, dove si presenterà il “Progetto Comune”, e si ufficializzerà la candidatura a sindaco. 

“L’unità delle forze democratiche del territorio – concludono i sottoscrittori – è il segno del cambiamento che apre prospettive innovative nel panorama politico”.

I satiri appaiono da dietro le colonne, Paride decide chi è la più bella tra le dee, Cassandra predice un futuro nefasto, Ettore si batte e viene ucciso da Achille, Dafne fugge dall’amore di Apollo che la trasforma in alloro … miti leggeri come carezze che nascono dalla Valle dei Templi immersa nell’oscurità. Sono ritornate le visite teatralizzate all’alba tra i templi, e stamattina più di 400 spettatori (per la maggior parte turisti da ogni parte d’Italia, rispettosi del luogo e delle norme di sicurezza) sono entrati nella Valle seguendo un archeologo che ha raccontato l’antica Akragas. I templi sono pian piano diventati più nitidi, flessuosi, avvicinandosi all’aurora, sono affiorate anche le tredici sculture monumentali di Gianfranco Meggiato allestite lungo il percorso e inserite nella mostra che si inaugurerà martedì al tramonto. E i quadri teatralizzati, pillole da Al passo coi templi, lo spettacolo di Marco Savatteri con la Casa del Musical, costruito dal Parco archeologico con la collaborazione di Coopculture, che sarà replicato il 22 agosto.

Dunque si entra nella Valle addormentata, immersa nella notte, colma di profumi indefiniti; una guida, quasi un Virgilio devoto, fa scoprire i templi, racconta il passato splendente di Akragas e Agrigentum. E pian piano, con l’avvicinarsi dell’aurora, una luce soffusa e morbida accarezza dei e dee, ninfe e satiri, umani alla ricerca di un contatto con il divino, attori e narratori: una vera propria esperienza, sensoriale e sociale, di certo indimenticabile. Il 31 luglio – e in replica l’1, il 7 e l’8, il 27 e il 28 agosto –  toccherà poi all’Iliade interpretata da Sebastiano Lo Monaco, sotto il tempio della Concordia; il 15, 25 e 29 agosto ecco … E non temere il domani di Gaetano Aronica e Giovanni Volpe con gli attori della Fondazione Teatro Luigi Pirandello.

I quadri si srotolano lungo il percorso, permettendo di scoprire nella luce rosata, il sito archeologico nella sua complessa diversità, gli arcosoli, i reperti, gli altari, le mura megalitiche: dal Tempio di Giunone, affiorerà Cassandra, con i suoi vaticini luttuosi e inascoltati; le ninfe leggere fuggiranno i satiri dispettosi, cercando di nascondersi dall’uomo; sulle Mura Megalitiche prenderà vita la disfida tra le dee per la palma di più bella: all’offerta di potere e saggezza, Paride sceglierà la bellezza; la magarìa di Circe innamorata di Ulisse condurrà verso l’infelice Antigone, mentre affileranno le spade Ettore e Achille … e tanto altro, un viaggio affascinante e scenografico nell’iconografia classica che si chiuderà con il Fato che pesa il destino sotto il Tempio della Concordia: facile ed immediata comprensione anche per chi non conosce i miti. Per rendersi conto che dei e dee possono essere bizzosi e insicuri quanto gli umani che però si sono dimenticati di loro …

Sono 568 i nuovi casi di Covid19 registrati nelle ultime 24 ore in Sicilia a fronte di 8.025 tamponi processati nell’isola. L’incidenza fa segnare un nuovo record di poco superiore al 7,0%. L’isola resta al secondo posto per i nuovi contagi giornalieri dietro al Lazio. Gli attuali positivi sono 7.921 con un aumento di altri 449 casi. I guariti sono 119 mentre nelle ultime 24 ore non si registrano nuove vittime e il totale dei decessi resta 6.024. Sul fronte ospedaliero sono adesso 221 i ricoverati, 12 in più rispetto a ieri mentre in terapia intensiva adesso sono 29 i ricoverati, 2 in più

I nuovi casi per province:
Caltanissetta 115, Palermo 96, Ragusa 76, Messina 66, Agrigento 63, Catania 56, Siracusa 36, Trapani 32, Enna 28.

Netturbini non pagati, montagne di spazzatura date alle fiamme, la disorganizzazione dell’Ati capogruppo Iseda, la sindaca dimissionaria, il Consiglio comunale “inesistente”, la politica totalmente assente, la mancanza di coraggio nel denunciare i furbetti della “munnizza”, la mancanza di coraggio nel denunciare un servizio scadente, la “disattenzione” di qualche testata giornalistica ed infine il silenzio “tombale” del commissario dell’Asp che avrebbe dovuto lasciare per un’attimo la sua scrivania, “armato” di tuta e super mascherina per recarsi, insieme agli esperti sanitari, sui luoghi del disastro.

Favara sta attraversando un momento difficile, una profonda crisi di vita urbana. Questa organizzazione sindacale, tramite pec ha inviato, alla luce dei gravi fatti accaduti e per onestà intellettuale e sociale, la richiesta di una commissione di inchiesta. I destinatari sono i deputati Giovanni Di Caro, Riccardo Gallo, Margherita La Rocca Ruvolo, Michele Catanzaro, Giusy Savarino, Giovanni Di Mauro e Carmelo Pullara. Siamo ancora in attesa.

La città dell’Agnello pasquale, del Farm Cultural Park, del castello Chiaramonte, della necropoli di contrada Stefano, delle numerose e splendide architetture religiose non può arrendersi all’arroganza di chi la vorrebbe “sepolta” da montagne di spazzatura, al silenzio della politica, vivace solo nel momento delle elezioni.

I favaresi hanno bisogno di ritrovarne la verità, hanno bisogno della parola che non imbroglia, che non vende, che non imbonisce, che non manipola, che non inganna. Ripartiamo da Favara per rianimare il sociale, per riconquistare i sacrosanti diritti di un paese civile e democratico. Non esiste democrazia dove la lettura attenta dei segni complessi del reale lascia il posto alla chiacchiera ed allo slogan. Diceva Montanelli: “un Paese che ignora il proprio ieri, di cui non sa assolutamente nulla e non si cura di sapere nulla, non può avere un domani”.

L’ultimo appuntamento della stagione di Quarto Grado, prima della pausa estiva, si chiude con uno speciale su Denise nonostante la recente diffida della mamma, Piera Maggio, nei confronti della trasmissione.

In questi giorni sta procedendo la serie di interrogatori ai nuovi testimoni sentiti dai pm della Procura di Marsala, con l’auspicio che qualcuno possa rilevare elementi di novità. Nel frattempo, però la pista familiare continua a prevalere, gli inquirenti si concentrano nello specifico su Anna Corona. L’ex moglie del padre biologico di Denise, Piero Pulizzi. Al centro delle indagini ci sarebbero gli spostamenti della donna in quella mattina di 17 anni fa attorno all’hotel Ruggero II, luogo di lavoro della Corona. E proprio attorno alla sua figura si incentra l’indiscrezione della puntata di venerdì 23 luglio. Stando a quanto riporta la trasmissione ci sarebbe “una situazione compromettente che riguarda uno dei due indagati”. Ricordiamo che la procura ha inserito nel registro degli indagati Anna Corona e Giuseppe Della Chiave, nipote del testimone sordomuto Battista. Gli inquirenti procedono con l’ascolto delle testimonianze di cittadini mazaresi scongiurando quanto è accaduto con i coniugi romani che avevano dichiarato di aver visto una bambina nell’hotel Ruggero II, la stessa mattina della scomparsa di Denise. Storia prontamente smentita una volta scoperto che la coppia non villeggiava a Mazara Del Vallo in quel periodo.

“C’è una situazione compromettente che riguarda Anna Corona che è al vaglio degli inquirenti. – si apprende dal programma – Hanno anche nominato un tecnico per questo, staremo a vedere che risultati produrrà e se Anna Corona verrà chiamata o ci sarà addirittura un rinvio a giudizio.  Aspettiamo che gli inquirenti facciano il loro lavoro, intanto, a fine agosto verrà risentita, come da lei chiesto, la dottoressa Maria Angioni”. La giornalista incaricata del caso continua così: “questa situazione deve essere approfondita, chiamiamola “situazione” ecco. C’è anche un tecnico che lo farà, però aspettiamo il risultato delle indagini”.

Non è ancora chiaro se la suddetta “situazione compromettente” riguardi fatti del passato o elementi emersi durante l’ultima indagine, per il momento vige il segreto istruttorio e la giornalista ribadisce: “Non è opportuno dirlo al momento”.

“L’assenza e l’assoluto silenzio della Politica “che decide” ci ha costretto a denunciare tutto alla Procura della Repubblica”.
“FAVARA? Potrebbe essere la prima città ad essere implosa, la prima di una lunga serie”
“Che nel territorio Agrigentino ci sia TROPPO SILENZIO DA PARTE DELLA DEPUTAZIONE eletta con i voti del territorio, oramai sembra acclarato, gli unici a parlare, sono stati quelli che hanno cercato di scaricare sui loro sindaci, le responsabilità del loro silenzio”
La situazione igienico sanitaria di Favara, potrebbe a breve toccare tanti altri comuni del territorio Agrigentino, per questo e per il silenzio della Deputazione Agrigentina tutta, ci siamo trovati “costretti” a ricorrere alla Giustizia Ordinaria, a Firma del Presidente l’Avvocato Pierluigi CAPPELLO e dello scrivente Vice Presidente Provinciale, in dato odierna, come CODACONS Provinciale, abbiamo inviato con una Pec, un esposto denuncia, contro tutti gli attori del disastro FAVARESE che la Procura delle repubblica di Agrigento riterrà porre sotto la lente di ingrandimento, siamo stanchi, il territorio tutto è stanco, si è tornati indietro di ben 40 anni, i problemi atavici di un intero territorio, sono rimasti insoluti e la politica è tornata prepotentemente in campo solo per gestire i potentati economici che potranno arrivare con flussi di denaro per condotte idriche e gestione del servizio ed eventuali finanziamenti di “termovalorizzatori” che porterebbero nella nostra provincia denaro fresco e spendibile.
Com’è, oramai, noto agli uffici dell’Asp, – (tant’è che l’Asp ha più volte sollecitato pulizie e disinfestazioni straordinarie) – la situazione igienico sanitaria del territorio del Comune di FAVARA e non solo, da oramai troppo tempo, è ai limiti della vivibilità.
La salute e il benessere delle persone sono strettamente legati allo stato dell’ambiente. Un ambiente naturale di buona qualità risponde alle esigenze di base, allo stesso tempo, l’ambiente rappresenta un percorso importante per l’esposizione umana all’aria inquinata, al rumore e alle sostanze chimiche pericolose. Nella sua relazione sulla prevenzione delle malattie mediante ambienti sani, l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) stima che i fattori di stress ambientali siano responsabili per il 12-18 % di tutti i decessi nei 53 paesi della regione Europa dell’OMS. Il miglioramento della qualità dell’ambiente in settori chiave come l’aria, l’acqua e il rumore può contribuire a prevenire le malattie e a migliorare la qualità della salute umana.
FAVARA, oramai da troppo tempo è UNA DISCARICA A CIELO APERTO, non viene più effettuata la scerbatura e il sistema della raccolta differenziata crea giornalmente delle discariche in ogni zona della città, le discariche, grazie anche al grande numero di animali abbandonati, diventano punto di ristoro per gli stessi, lo sciopero degli addetti ai lavori, sembra più una scusa per coprire il malfunzionamento di un servizio che altro…..
Pertanto, anche in considerazione del prolungarsi della situazione creata dalla diffusione del Covid-19, e del grande numero di infetti che continua ad aumentare sempre più, non potevamo ancora tardare la nostra denuncia.
ADESSO CONFIDIAMO NELLA PROCURA AGRIGENTINA PER FAR LUCE SU UN TERRITORIO MARTORIATO DAL “SILENZIO”

Il Vice Presidente Provinciale CODACONS
Giuseppe DI ROSA