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E’ accaduto questa mattina nel pieno centro di Canicattì.
Un giovane di 23 anni era in attesa del suo turno presso un autolavaggio; ad un certo punto lo stesso veniva avvicinato da una persona che ha iniziato a sparare numerosi colpi di pistola. Due proiettili hanno fatto centro, fortunatamente non in zone vitali ma agli arti inferiori.
Il giovane ferito è stato immediatamente trasportato all’ospedale di Canicattì dove i sanitari hanno iniziato i primi trattamenti e pertanto le sue condizioni non sono gravi.
Secodo alcune testimonianze a sparare al 23enne è stato un guiovane alto e robusto sceso da una macchina di colore scuro dove ad attenderlo c’era un’altra persona. Dopo il tentato omicidio l’autovettura con i due delinquenti a bordo ha fatto perdere le proprie tracce nonostante abbia attraversato buona part del centro cittadino.
Sulla vicenda i stanno occupando i carabinieri di Canicattì e quelli del Reparto operativo di Agrigento coordinati dal procuratore capo, Salvatore Vella.

La commissione è formata dall’ingegnere Angelo Valerio Zambito, presidente; dall’ingegnere Giuseppe Lumera, componente esperto; dall’ingegnere Francesco Fiorino, componente della stazione appaltante Aica. I due componenti sono stati sorteggiati come da normativa, mentre il componente dell’azienda idrica è stato indicato dal direttore generale della stessa. La costituzione della commissione giudicatrice di gara è avvenuta presso l’Urega di Caltanisetta, mentre la prima seduta avrà luogo presso la sezione provinciale Urega di Agrigento.

La commissione dovrà esaminare le buste delle sei istanze presentate nel corso della gara d’appalto, tutte ammesse dopo la verifica della corrispondenza della documentazione trasmessa ad integrazione e dopo la verifica della regolarità e la conformità a quanto richiesto. Si tratta di “Sostenia srl “ di Roma; Consorzio Agorà-Eredi Geraci-Igc srl-Siciltecnoplus srl; Rti costituendo tra Riccardello Costruzioni spa e Gnc srl; Rti Consorzio stabile Della- Essequattro Costruzioni srl-Gen Costruzioni srl; Rti Ciro Menotti-Cons.Fenix-Saturno; Consorzio stabile Aurora Scarl. L’obiettivo, ma non ci sono termini stabiliti, è quello di arrivare all’aggiudicazione dei lavori entro il mese di giugno.

Secondo quando determinato nel bando di gara, il primo stralcio dell’importante opera pubblica da 40 milioni di euro dovrà essere completato entro il prossimo dicembre per non perdere il finanziamento. Ma sarà impossibile farlo, per cui si starebbe lavorando ad una proroga, così come la politica si muove nella direzione del finanziamento pubblico con cui realizzare il secondo stralcio, quello che interesserà altre zone della città che in questa prima fase sono esclusi dai lavori.

Giuseppe Recca

Una video-capsula capace di “viaggiare” attraverso l’apparato digerente del paziente per fotografare lo stato di salute dell’intestino diagnosticando con precisione l’eventuale presenza di lesioni e patologie. Non si tratta di fantascienza o di scenari utopistici descritti da Jules Verne in uno dei suoi romanzi ma di uno straordinario e sofisticato sistema diagnostico che, a partire dalla prossima settimana, sarà in uso presso
l’Unità operativa di chirurgia del presidio ospedaliero “Fratelli Parlapiano” di Ribera diretta da Domenico Macaluso. La capsula da enteroscopia è una realtà e rappresenta l’applicazione per uso civile di una tecnologia militare, modificata da ricercatori israeliani; si tratta di un presidio diagnostico monouso, delle dimensioni di una compressa di antibiotico, dotata di doppia fotocamera all’estremità che cattura sei immagini al secondo. La particolare fotocamera è in grado di comunicare con l’esterno attraverso un trasmettitore alimentato da batterie che invia le immagini ad un registratore posizionato su una cintura indossata dal paziente.
Come spiega Macaluso: “Dopo una semplice preparazione che prevede, il giorno precedente all’esame, una toilette intestinale con delle specifiche soluzioni da bere, la mattina dell’indagine, in regime di day service ospedaliero, il paziente indossa il registratore e deglutisce la capsula, quindi ritorna alle sue consuete attività, anche lavorative, mentre la video-pillola inizia il suo percorso nell’apparato digerente trasmettendo ininterrottamente immagini al registratore. Dopo circa otto ore, la capsula viene eliminata per le vie naturali ed il paziente ritorna quindi in ospedale per togliere il registratore. Questo strumento verrà collegato dal medico ad un computer dotato di una particolare programma che consente il montaggio delle immagini in un video che il sanitario osserverà per individuare l’eventuale presenza di patologie a carico dell’apparato digerente. E’ bene precisare – puntualizza ancora Macaluso -per evitare clamore ed inesatte aspettative, che questa diagnostica è riservata a quella parte dell’intestino che non è possibile raggiungere con una tradizionale gastroscopia o colonscopia, cioè l’intestino tenue. In caso di presenza di sangue nelle feci, anche occulto, gli esami più indicati per fare diagnosi sono la colonscopia e la gastroscopia, dato che consentono anche di effettuare interventi di asportazione di neoformazioni come i polipi oppure la biopsia di una lesione rinvenuta nel corso di questi esami, mentre con la colonscopia virtuale o con la video-capsula, la
procedura sarà esclusivamente endoscopica. Tuttavia nel caso in cui non venga evidenziata alcuna patologia del colon o dello stomaco o qualora si sospetti una patologia a carico dell’intestino tenue, l’esame maggiormente indicato è l’enteroscopia con video-capsula”.
Il valore diagnostico della nuova metodica, frutto di un netto percorso di innovazione e di investimento per la miglioria delle dotazioni tecnologiche intrapreso dalla Direzione generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento, è stato sottolineato dal commissario straordinario ASP, Mario Zappia: “Siamo felici di poter consegnare alla collettività agrigentina uno strumento sofisticato e, per molti versi, avveniristico che permetterà di incrementare la qualità delle azioni di diagnosi, prevenzione e cura delle patologie a carico dell’apparato digerente. A Macaluso, già in passato primo sperimentatore nel sud-Italia di tecniche innovative come la colonscopia robotica wireless, e a tutta l’equipe dell’ospedale di Ribera vanno le sentite congratulazioni della Direzione strategica per la professionalità, l’impegno e la passione dimostrati”.

 

Ladri in azione la scorsa notte nei locali del servizio Igiene mentale al piano terra dell’ospedale “San Giacomo d’Altopasso” di Licata. Portati via alcuni computer e diverse attrezzature collocate negli uffici.

La scoperta questa mattina. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che si sono occupati dei rilievi di rito e, dopo aver notiziato il sostituto procuratore di turno, hanno avviato le indagini.

Uno dei primi passi investigativi è stato quello di verificare se gli impianti di videosorveglianza siano riusciti o meno a riprendere quanto occorre per individuare i responsabili.

Nel 2017, il Legislatore Regionale Siciliano a distanza di ben 17 anni dall’istituzione dei Consorzi di Bonifica, ai sensi dell’art. 13 della L.R. n. 5/2014, procedeva alla ridefinizione degli ambiti territoriali di operatività, disponendo l’accorpamento degli 11 Consorzi esistenti in due macrostrutture, ossia il Consorzio di Bonifica Sicilia Occidentale e il Consorzio di Bonifica Sicilia Orientale.
Predisposti tutti gli atti propedeutici all’attuazione dell’importante riforma la Giunta Regionale adottava lo schema tipo di Statuto e il Regolamento di organizzazione.
Approvato con decreto del Presidente della Regione Siciliana lo schema tipo dello Statuto e del Regolamento di organizzazione veniva sancita la formale costituzione sia del Consorzio di Bonifica Sicilia Orientale che del Consorzio di Bonifica Sicilia Occidentale.
Ebbene, lamentando un asserito pregiudizio derivante dall’accorpamento dei Consorzi di Bonifica, i Dirigenti e i Capi di Settore del Consorzio di Bonifica 3 di Agrigento, tra cui l’Ing. Pieralberto Guarino, impugnavano innanzi al TAR Sicilia – Palermo gli atti propedeutici e quelli connessi agli atti di costituzione del Consorzio di Bonifica Sicilia Orientale e del Consorzio di Bonifica Sicilia Occidentale, per ottenerne la declaratoria di nullità.
Al fine di resistere a tale azione, si costituivano in giudizio il Consorzio di Bonifica Sicilia Occidentale con il patrocinio dell’Avvocato Girolamo Rubino e il Consorzio di Bonifica Sicilia Orientale con il patrocinio dell’Avvocato Giuseppe Ribaudo.
Nel corso del processo, gli Avv.ti Rubino e Ribaudo, deducevano, in via preliminare, l’inammissibilità del ricorso per assoluta carenza di interesse a ricorrere, rilevando come i ricorrenti non avrebbero potuto considerarsi titolari di alcuno interesse ad agire, non avendo subito alcuna modifica della loro posizione giuridica ed economica in ragione dell’avvenuto accorpamento dei vari Consorzi.
Entrambe le difese dei Consorzi rilevavano, inoltre e nel merito, l’infondatezza di tutti gli assunti volti a sostenere la nullità di tutti gli atti e dei provvedimenti deliberativi ed istitutivi dei citati Consorzi, non potendo in alcun modo configurarsi nessuna delle ipotesi di nullità degli atti e dei provvedimenti amministrativi come sancite dell’art. 21 septies, della L. n. 241/90.
Ebbene, con sentenza del 29.05.2023, il TAR –Palermo, condividendo le argomentazioni difensive degli Avv.ti Girolamo Rubino e Giuseppe Ribaudo, ha rigettato il ricorso proposto dall’Ing. Pieralberto Guarino e dagli altri ricorrenti, dichiarandolo in parte improcedibile e in parte inammissibile.
Infine, il Tribunale Amministrativo Regionale ha condannato i ricorrenti al pagamento delle spese di lite in favore del Consorzio di Bonifica Sicilia Occidentale e del Consorzio di Bonifica Sicilia Orientale.

Il neo questore di Agrigento, Emanuele Ricifari, è intervenuto nel merito delle iniziative di denuncia di usura ed estorsioni. E non è per nulla ottimista. E ha affermato: “Non abbiamo mica la fila alla porta per denunciare, anzi spesso il soggetto vittima ci nega l’evidenza. E questo è drammatico che possa avvenire. Sono pochi, anzi pochissimi, coloro che denunciano. In queste settimane ci stiamo occupando, e anche il nuovo prefetto condivide, del ripristino delle regole. Come può il cittadino fidarsi delle istituzioni se vede montare a cavallo, durante la processione, il capomafia? Come può il cittadino fidarsi delle istituzioni se viene consentito che ci sia l’etichetta di una famiglia mafiosa sulla vara che trasporta una figura sacra? Come può il cittadino fidarsi se i primi referenti, soggetti che dovrebbero rappresentare i cittadini, non rispettano le norme? Esistono delle regole che sono banali e che spesso non hanno costo, se non il fatto di volerle rispettare. Sono le regole del vivere civile. Se riusciamo a recuperare e a chiudere questi spazi, chiudiamo le porte alle organizzazioni mafiose e non, e comunque all’illegalità”.

Conto alla rovescia per il secondo round del Carnevale di Sciacca. Lo start è previsto per le ore 15 in via Allende con l’inizio della sfilata dei carri allegorici, circondati dai gruppi mascherati che li accompagnano e dalla musica coinvolgente dei rispettivi inni. In questo clima di grande allegria alle 19 comincerà lo spettacolo sul palco. A condurlo sono Robertà Mandalà e Giovanni Bilello con ospite Francesca Rettondini che ritorna così a Sciacca. Ricordiamo che il circuito verrà chiuso alle 8 del mattino mentre le biglietterie saranno operative dalle 14,30.  Il vicesindaco e assessore ai Trasporti Gianluca Fisco ricorda che domani sarà attivato il servizio gratuito di bus navetta che collegherà il centro cittadino e l’area dello svolgimento del Carnevale di Sciacca alla Perriera sia il 3 che il 4 giugno. Predisposte delle aree parcheggio per le auto, i pullman e i camper con zone di accesso per chi viene da Agrigento e chi da Palermo. Il servizio è stato confermato visto il positivo riscontro del precedente week end. Ricordiamo che oggi 2 giugno i biglietti si possono comprare nelle rivendite di Sciacca per i residenti e online per i non residenti.  Sabato 3 giugno sempre presso le rivendite di Sciacca per i residenti e online per i non residenti fino alle ore 24:00, successivamente sarà possibile acquistare direttamente i biglietti presso le biglietterie poste ai varchi della Perriera che saranno attivate dalle ore 15:00 di domani 3 giugno e dalle ore 10:30 di domenica 4 giugno.

ni dal suo primo singolo, “Pem Pem”, che ha dato il via ad una lunga serie di successi. Nel 2020 ha p

Il 5 giugno del 2020 ad Andrea Puntorno, 45 anni, di Agrigento, fu notificato un ulteriore provvedimento cautelare dal Tribunale di Sorveglianza di Agrigento. E Puntorno, all’atto della notifica, avrebbe lanciato alcune minacce: “A questo gli sparo in testa, glielo potete andare a dire”, rivolto al magistrato, Walter Carlisi, che firmò il provvedimento. Ebbene adesso la conseguente misura di sicurezza della libertà vigilata è stata revocata perchè il giudice, accogliendo le tesi del difensore, Teresa Alba Raguggia, ha ritenuto occasionale la minaccia al collega del suo ufficio e ha dichiarato cessata la pericolosità sociale. Puntorno, già capo Ultras della Juventus, è dunque in libertà dopo avere scontato parecchie condanne per vari reati.

“Ripristinate tutte le ore lavorative per gli oltre 70 dipendenti della SAS (Servizi Ausiliari Sicilia) utilizzati all’Asp di Agrigento. Si pone così fine ad una vicenda che si trascinava da troppo tempo”. Lo annuncia Carmelo Pace, capogruppo della Democrazia Cristiana all’Ars, che ha ricevuto notizia dal presidente della Sas Mauro Pantò.
“Ringrazio i vertici S.A.S. In particolare Mauro Panto’, il Direttore generale dell’Assessorato alla Sanità Iacolino, i vertici Asp Zappia e Mazzara per aver tutti insieme trovato una soluzione. Abbiamo sempre sostenuto che non si potevano ridurre le ore e di conseguenza lo stipendio e adesso – conclude Pace – si supera definitivamente una criticità, garantendo il diritto al lavoro e ridando dignità ai lavoratori che, come in questo caso, si occupano di assistenza ospedaliera e dei distretti veterinari di tutta la provincia di Agrigento”.