La commissione è formata dall’ingegnere Angelo Valerio Zambito, presidente; dall’ingegnere Giuseppe Lumera, componente esperto; dall’ingegnere Francesco Fiorino, componente della stazione appaltante Aica. I due componenti sono stati sorteggiati come da normativa, mentre il componente dell’azienda idrica è stato indicato dal direttore generale della stessa. La costituzione della commissione giudicatrice di gara è avvenuta presso l’Urega di Caltanisetta, mentre la prima seduta avrà luogo presso la sezione provinciale Urega di Agrigento.
La commissione dovrà esaminare le buste delle sei istanze presentate nel corso della gara d’appalto, tutte ammesse dopo la verifica della corrispondenza della documentazione trasmessa ad integrazione e dopo la verifica della regolarità e la conformità a quanto richiesto. Si tratta di “Sostenia srl “ di Roma; Consorzio Agorà-Eredi Geraci-Igc srl-Siciltecnoplus srl; Rti costituendo tra Riccardello Costruzioni spa e Gnc srl; Rti Consorzio stabile Della- Essequattro Costruzioni srl-Gen Costruzioni srl; Rti Ciro Menotti-Cons.Fenix-Saturno; Consorzio stabile Aurora Scarl. L’obiettivo, ma non ci sono termini stabiliti, è quello di arrivare all’aggiudicazione dei lavori entro il mese di giugno.
Secondo quando determinato nel bando di gara, il primo stralcio dell’importante opera pubblica da 40 milioni di euro dovrà essere completato entro il prossimo dicembre per non perdere il finanziamento. Ma sarà impossibile farlo, per cui si starebbe lavorando ad una proroga, così come la politica si muove nella direzione del finanziamento pubblico con cui realizzare il secondo stralcio, quello che interesserà altre zone della città che in questa prima fase sono esclusi dai lavori.
Giuseppe Recca
Ladri in azione la scorsa notte nei locali del servizio Igiene mentale al piano terra dell’ospedale “San Giacomo d’Altopasso” di Licata. Portati via alcuni computer e diverse attrezzature collocate negli uffici.
La scoperta questa mattina. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che si sono occupati dei rilievi di rito e, dopo aver notiziato il sostituto procuratore di turno, hanno avviato le indagini.
Nel 2017, il Legislatore Regionale Siciliano a distanza di ben 17 anni dall’istituzione dei Consorzi di Bonifica, ai sensi dell’art. 13 della L.R. n. 5/2014, procedeva alla ridefinizione degli ambiti territoriali di operatività, disponendo l’accorpamento degli 11 Consorzi esistenti in due macrostrutture, ossia il Consorzio di Bonifica Sicilia Occidentale e il Consorzio di Bonifica Sicilia Orientale.
Predisposti tutti gli atti propedeutici all’attuazione dell’importante riforma la Giunta Regionale adottava lo schema tipo di Statuto e il Regolamento di organizzazione.
Approvato con decreto del Presidente della Regione Siciliana lo schema tipo dello Statuto e del Regolamento di organizzazione veniva sancita la formale costituzione sia del Consorzio di Bonifica Sicilia Orientale che del Consorzio di Bonifica Sicilia Occidentale.
Ebbene, lamentando un asserito pregiudizio derivante dall’accorpamento dei Consorzi di Bonifica, i Dirigenti e i Capi di Settore del Consorzio di Bonifica 3 di Agrigento, tra cui l’Ing. Pieralberto Guarino, impugnavano innanzi al TAR Sicilia – Palermo gli atti propedeutici e quelli connessi agli atti di costituzione del Consorzio di Bonifica Sicilia Orientale e del Consorzio di Bonifica Sicilia Occidentale, per ottenerne la declaratoria di nullità.
Al fine di resistere a tale azione, si costituivano in giudizio il Consorzio di Bonifica Sicilia Occidentale con il patrocinio dell’Avvocato Girolamo Rubino e il Consorzio di Bonifica Sicilia Orientale con il patrocinio dell’Avvocato Giuseppe Ribaudo.
Nel corso del processo, gli Avv.ti Rubino e Ribaudo, deducevano, in via preliminare, l’inammissibilità del ricorso per assoluta carenza di interesse a ricorrere, rilevando come i ricorrenti non avrebbero potuto considerarsi titolari di alcuno interesse ad agire, non avendo subito alcuna modifica della loro posizione giuridica ed economica in ragione dell’avvenuto accorpamento dei vari Consorzi.
Entrambe le difese dei Consorzi rilevavano, inoltre e nel merito, l’infondatezza di tutti gli assunti volti a sostenere la nullità di tutti gli atti e dei provvedimenti deliberativi ed istitutivi dei citati Consorzi, non potendo in alcun modo configurarsi nessuna delle ipotesi di nullità degli atti e dei provvedimenti amministrativi come sancite dell’art. 21 septies, della L. n. 241/90.
Ebbene, con sentenza del 29.05.2023, il TAR –Palermo, condividendo le argomentazioni difensive degli Avv.ti Girolamo Rubino e Giuseppe Ribaudo, ha rigettato il ricorso proposto dall’Ing. Pieralberto Guarino e dagli altri ricorrenti, dichiarandolo in parte improcedibile e in parte inammissibile.
Infine, il Tribunale Amministrativo Regionale ha condannato i ricorrenti al pagamento delle spese di lite in favore del Consorzio di Bonifica Sicilia Occidentale e del Consorzio di Bonifica Sicilia Orientale.
Il neo questore di Agrigento, Emanuele Ricifari, è intervenuto nel merito delle iniziative di denuncia di usura ed estorsioni. E non è per nulla ottimista. E ha affermato: “Non abbiamo mica la fila alla porta per denunciare, anzi spesso il soggetto vittima ci nega l’evidenza. E questo è drammatico che possa avvenire. Sono pochi, anzi pochissimi, coloro che denunciano. In queste settimane ci stiamo occupando, e anche il nuovo prefetto condivide, del ripristino delle regole. Come può il cittadino fidarsi delle istituzioni se vede montare a cavallo, durante la processione, il capomafia? Come può il cittadino fidarsi delle istituzioni se viene consentito che ci sia l’etichetta di una famiglia mafiosa sulla vara che trasporta una figura sacra? Come può il cittadino fidarsi se i primi referenti, soggetti che dovrebbero rappresentare i cittadini, non rispettano le norme? Esistono delle regole che sono banali e che spesso non hanno costo, se non il fatto di volerle rispettare. Sono le regole del vivere civile. Se riusciamo a recuperare e a chiudere questi spazi, chiudiamo le porte alle organizzazioni mafiose e non, e comunque all’illegalità”.
Conto alla rovescia per il secondo round del Carnevale di Sciacca. Lo start è previsto per le ore 15 in via Allende con l’inizio della sfilata dei carri allegorici, circondati dai gruppi mascherati che li accompagnano e dalla musica coinvolgente dei rispettivi inni. In questo clima di grande allegria alle 19 comincerà lo spettacolo sul palco. A condurlo sono Robertà Mandalà e Giovanni Bilello con ospite Francesca Rettondini che ritorna così a Sciacca. Ricordiamo che il circuito verrà chiuso alle 8 del mattino mentre le biglietterie saranno operative dalle 14,30. Il vicesindaco e assessore ai Trasporti Gianluca Fisco ricorda che domani sarà attivato il servizio gratuito di bus navetta che collegherà il centro cittadino e l’area dello svolgimento del Carnevale di Sciacca alla Perriera sia il 3 che il 4 giugno. Predisposte delle aree parcheggio per le auto, i pullman e i camper con zone di accesso per chi viene da Agrigento e chi da Palermo. Il servizio è stato confermato visto il positivo riscontro del precedente week end. Ricordiamo che oggi 2 giugno i biglietti si possono comprare nelle rivendite di Sciacca per i residenti e online per i non residenti. Sabato 3 giugno sempre presso le rivendite di Sciacca per i residenti e online per i non residenti fino alle ore 24:00, successivamente sarà possibile acquistare direttamente i biglietti presso le biglietterie poste ai varchi della Perriera che saranno attivate dalle ore 15:00 di domani 3 giugno e dalle ore 10:30 di domenica 4 giugno.
Il 5 giugno del 2020 ad Andrea Puntorno, 45 anni, di Agrigento, fu notificato un ulteriore provvedimento cautelare dal Tribunale di Sorveglianza di Agrigento. E Puntorno, all’atto della notifica, avrebbe lanciato alcune minacce: “A questo gli sparo in testa, glielo potete andare a dire”, rivolto al magistrato, Walter Carlisi, che firmò il provvedimento. Ebbene adesso la conseguente misura di sicurezza della libertà vigilata è stata revocata perchè il giudice, accogliendo le tesi del difensore, Teresa Alba Raguggia, ha ritenuto occasionale la minaccia al collega del suo ufficio e ha dichiarato cessata la pericolosità sociale. Puntorno, già capo Ultras della Juventus, è dunque in libertà dopo avere scontato parecchie condanne per vari reati.
“Ripristinate tutte le ore lavorative per gli oltre 70 dipendenti della SAS (Servizi Ausiliari Sicilia) utilizzati all’Asp di Agrigento. Si pone così fine ad una vicenda che si trascinava da troppo tempo”. Lo annuncia Carmelo Pace, capogruppo della Democrazia Cristiana all’Ars, che ha ricevuto notizia dal presidente della Sas Mauro Pantò.
“Ringrazio i vertici S.A.S. In particolare Mauro Panto’, il Direttore generale dell’Assessorato alla Sanità Iacolino, i vertici Asp Zappia e Mazzara per aver tutti insieme trovato una soluzione. Abbiamo sempre sostenuto che non si potevano ridurre le ore e di conseguenza lo stipendio e adesso – conclude Pace – si supera definitivamente una criticità, garantendo il diritto al lavoro e ridando dignità ai lavoratori che, come in questo caso, si occupano di assistenza ospedaliera e dei distretti veterinari di tutta la provincia di Agrigento”.