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Qualche giorno addietro personale della Polizia di Stato, in Canicattì, interveniva presso la Piazza IV novembre ove era stata segnalata una persona ubriaca che arrecava fastidio.

Gli Agenti della Sezione Volanti in servizio di controllo del territorio del locale Commissariato di Polizia, prendevano contatti con il titolare di un bar, il quale asseriva che poco prima un soggetto ubriaco dava fastidio agli avventori del locale.

Gli operatori, poco distante dal bar, individuavano la persona segnalata che veniva riconosciuta per M. F., persona nota agli Agenti per i numerosi precedenti penali di cui è gravato.

Lo stesso veniva accompagnato nei locali del Commissariato ove gli veniva contestata la violazione amministrativa ai sensi dell’art. 688 c.p. e l’ordine di allontanamento dal luogo dei fatti.

Ad Agrigento, domani, venerdì 5 novembre, nella Chiesa di Sant’Alfonso in via Duomo, alle ore 10:30 sarà celebrata una messa in ricordo dei defunti a causa del Covid tra i quali, nell’Agrigentino, anche due medici: Lorenzo Vella e Alberto Antonino Cacioppo. La messa, che sarà celebrata dall’arcivescovo Alessandro Damiano, è stata richiesta all’Arcidiocesi dall’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri di Agrigento, presieduto da Santo Pitruzzella.

Il vice presidente provinciale del Codacons di Agrigento, Giuseppe Di Rosa, ha diffuso un intervento tramite cui ribadisce che se il servizio di assistenza agli studenti disabili di Agrigento dovesse essere sospeso dal 13 novembre in poi, allora il Codacons si rivolgerà alla Giustizia Ordinaria adducendo responsabili e responsabilità. Lo stesso Di Rosa annuncia inoltre di avere chiesto al Comune di Agrigento l’accesso agli atti per accertare il numero delle sanzioni inflitte ai cittadini o alle imprese appaltatrici relative al servizio della nettezza urbana, e per le mancate bonifiche dei terreni incolti, dal 2020 al 2021.

L’Assemblea regionale siciliana ha appena approvato la Legge in materia di funzionamento del Corpo forestale della Regione siciliana. “Il voto finale di oggi in Aula dà finalmente una copertura finanziaria adeguata a potenziare l’organico della Guardia Forestale”, commenta l’on. Giusi Savarino a margine della seduta.
“Sin da subito in IV Commissione, in sinergia con il Governo Musumeci, avevamo accolto gli accorati appelli del dirigente generale del Corpo Forestale della Regione siciliana, dott. Salerno, e assieme all’Assessore regionale per il territorio e l’ambiente, on.le Cordaro, ci siamo impegnati per produrre tutti gli atti propedeutici e normativi necessari per mettere in condizione il Corpo Forestale di operare sul territorio in maniera appropriata, specie in un momento storico particolare in cui incendi e allagamenti impensieriscono, e non poco, tutti i siciliani”.
L’onorevole prosegue: “anche oggi, con il #GovernoMusumeci si apre la stagione dei concorsi: sono 600 i posti messi a bando, con immissione al ruolo entro 5 anni, con l’obiettivo di incrementare l’organico del Corpo Forestale – che da anni soffre una notevole carenza di personale – , di garantire il ricambio generazionale e di offrire una possibilità occupazionale a tanti giovani.
Una legge che restituisce dignità al Corpo Forestale e restituisce un Corpo Forestale pienamente efficace alla Regione Siciliana”.

Il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Agrigento, Stefano Zammuto, ha rinviato a giudizio Antonio Putano, 75 anni, e il figlio Massimo, 46 anni, di Canicattì, imputati di furto e rapina aggravata, in concorso, a danno dei titolari di un’azienda agricola. Nell’agosto del 2018, i due si sarebbero recati in tale azienda agricola, in contrada “Savuco-Incaro”, e avrebbero rubato 30 tubi per l’irrigazione, caricandoli sul cassone di un autocarro. I due proprietari accorsero subito ma uno fu minacciato, e l’altro, in automobile nel tentativo di inseguire l’autocarro, fu speronato. Prima udienza il prossimo 26 gennaio.

Ad Agrigento, in via Cicerone, ignoti malviventi, non curanti del giorno e del traffico, hanno atteso la chiusura per la pausa pranzo, hanno rotto la vetrata dell’ingresso, sono entrati dentro un panificio e hanno rubato circa 3mila euro in contanti, un computer e un telefono cellulare. I proprietari, appena rientrati, hanno telefonato il 112. Indagano i Carabinieri anche avvalendosi di eventuali video registrati da telecamere di sorveglianza nella zona.

Il consigliere comunale ed ex sindaco di Agrigento, Calogero Firetto, annuncia che il servizio di assistenza agli studenti disabili sarà sospeso dal 13 novembre. E che ai genitori sarà proposto di ingaggiare un assistente pagandolo di tasca propria. Firetto commenta: “Tutto questo è sconcertante. I diritti dei bambini disabili sono calpestati solo per incapacità amministrativa. L’assistente ha il compito di mediare e rendere agevole la comunicazione, l’apprendimento, l’integrazione e la relazione con la classe. Inclusione sociale che cosa significa? Forse non ha un valore? I genitori saranno responsabili di evasione scolastica perchè senza le due figure professionali, ovvero l’assistente igienico-sanitario e l’assistente alla comunicazione, i loro bambini non potranno andare a scuola, pregiudicando il loro diritto allo studio?”.

Duro colpo al clan Santapaola-Ercolano. È in corso un maxi sequestro di beni – eseguito dalla Dia – tra le province di Catania, Messina, Siracusa e Milano. La Direzione Investigativa Antimafia sta eseguendo un decreto di sequestro emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Catania sulla base della proposta di applicazione della misura di prevenzione personale e patrimoniale formulata congiuntamente dal Procuratore della Repubblica di Catania e dal Direttore della Dia, nei confronti di soggetti ritenuti “riconducibili” al clan Santapaola-Ercolano. Il valore stimato dei beni sequestrato è 100 milioni di euro.

I soggetti denunciati sono ritenuti responsabili, in concorso con i rispettivi familiari, di indebita percezione del reddito di cittadinanza, in quanto hanno omesso di comunicare all’INPS di essere sottoposti a misure cautelari personali, continuando quindi a percepire il sussidio in maniera illecita. Il danno economico è stato quantificato in circa 80 mila euro che gli interessati dovranno restituire.

I soggetti sono stati inoltre segnalati alla competente autorità per la sospensione immediata del beneficio.  Tra i denunciati vi sono soggetti che erano sottoposti agli arresti domiciliari