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Il veliero Perini “Malizia”, che appartenne a Ranieri di Monaco, è finito sulla scogliera di Scari a Stromboli. Lanciato l’Sos si è attivata la guardia costiera che ha inviato una motovedetta. L’operazione è stata coordinata dal tenente di vascello di Lipari Donato Scolozzi.

Il veliero è lungo  21 metri ed è stato noleggiato a Trapani. Era in navigazione per un tour nelle isole Eolie, con tre uomini d’equipaggio e cinque turisti quando, al largo di Stromboli, ha subito un guasto ai comandi. L’imbarcazione è finito, rischiando il naufragio, a sud del porticciolo di Scari. Con la scialuppa di salvataggio, i cinque turisti che sono rimasti illesi, come gli uomini dell’equipaggio, sono stati trasportati al porto di Scari. A bordo del veliero è rimasto il comandante con un marinaio.

Avviata l’operazione di recupero del Perini che dovrebbe concludersi tra oggi e domani.

Gli eventi succedutisi nel 2021 hanno accumulato notevoli quantità di materiale piroclastico e strati di lava sul cono del Cratere di Sud-Est – il più giovane e più attivo dei quattro crateri sommitali dell’Etna -, portando ad una cospicua trasformazione della sagoma del vulcano.

Grazie all’analisi e all’elaborazione delle immagini satellitari, il Cratere di Sud-Est è ormai di gran lunga più alto del “fratello maggiore”, il Cratere di Nord-Est, da 40 anni la vetta indiscussa dell’Etna.

Questo dato storico, che ha un’incertezza di 3 metri, è stato ottenuto tramite l’elaborazione di due triplette di immagini del satellite Pléiades acquisite il 13 e il 25  luglio 2021, nell’ambito della partnership internazionale Geohazard Supersites and Natural Laboratories (http://geo-gsnl.org/), permettendo di aggiornare il modello digitale della superficie dell’Etna I due gruppi di immagini satellitari acquisiti (DSM – Digital Surface Model), prodotti alla risoluzione spaziale di 1 metro, sono stati allineati tra loro e rispetto ad un DSM del 2015 preso come modello di riferimento .

Gli scienziati, inoltre, hanno dovuto superare alcuni problemi per la corretta ricostruzione topografica. Infatti, per eliminare l’effetto della nuvolosità, così come il pennacchio di gas emesso dai crateri sommitali, il DSM derivato dall’acquisizione del 25 luglio è stato integrato con il DSM derivato dall’acquisizione del 13 luglio per la porzione sud-orientale coperta dal gas in area sommitale.

Dal modello digitale ottenuto del terreno emerge, in via preliminare, che il punto più alto del vulcano si trova ora sull’orlo settentrionale del Cratere di Sud-Est a quota 3357 (± 3 m). Questo nuovo dato altimetrico è pubblicato sul Bollettino settimanale sul monitoraggio vulcanico, geochimico e sismico del vulcano Etna del 10 agosto 2021 (https://www.ct.ingv.it/index.php/monitoraggio-e-sorveglianza/prodotti-del-monitoraggio/bollettini-settimanali-multidisciplinari)

La vetta dell’Etna, dal 1980, è sempre stata considerata il Cratere di Nord-Est che con i parossismi del settembre 1980 e febbraio 1981 raggiunse l’altezza massima di 3350 m. Tale altezza, diminuita nel corso degli anni a causa dei crolli dei suoi orli, nell’estate del 2018 si è assestata a 3326 metri. Questo primato, però, è stato ora superato dal cono del Cratere di Sud-Est e, oggi, l’Etna ha una nuova vetta.

“Apprendiamo con soddisfazione che sono stati avviati i processi di accreditamento della seconda trance del bonus covid; in questi ultimi mesi abbiamo favorito processi di dialogo che hanno accompagnato le recenti vertenze volte alla tutela dei diritti dei lavoratori ed al riconoscimento dei sacrifici e delle energie profuse dai lavoratori seus nella lotta al covid 19”.

Ad intervenire, con una nota, sono il segretario generale Salvatore Parello e il responsabile della Cisl Fp Seus 118 Massimiliano Mangiafridda.

“I prossimi mesi ci vedranno impegnati su diversi fronti con l’obiettivo di assicurare un futuro più sereno, maggiori tutele, ambienti di lavoro più sicuri, il rispetto delle norme contrattuali a tutti i lavoratori della Seus. Continueremo così come abbiamo fatto con un’azione sindacale non urlata ma efficace, non populista ma per i lavoratori , certi che ove ne sussistano le condizioni, opportune e costruttive interlocuzioni risultano sempre uno strumento valido ed efficace”.

“In tutto il mondo si ritorna a parlare dell’Italia, grazie alla vittoria degli Europei dopo più di cinquantanni, grazie al record italiano delle medaglie alle olimpiadi, grazie alla prima finale di un tennista italiano a Wimbledon, grazie alla vittoria dei Maneskin all’Eurovision, grazie al forte ruolo di Draghi, alla crescita del PIL, alle potenziali riforme che si potranno finalmente realizzare e ad un governo serio e politicamente molto forte. 

Siamo davanti alla stagione dei grandi successi Italiani! 

Ma quella che ci troviamo davanti è un’Italia diversa, profondamente multirazziale, mai omofoba e sempre inclusiva. È l’italia del sacrificio e del riscatto. Sono loro i nostri migliori italiani. Sono loro la nostra più bella Italia, sono loro l’italia migliore, l’Italia che non si arrende e che vince sempre.

Ma quanto sono tristi quelli che guardano soltanto le provenienze geografiche, quanto sono brutti quelli che guardano solamente il colore della pelle? Quanto sono tristi quelli che guardano soltanto l’orientamento sessuale? Ma quanto sono brutte le ideologie del novecento e coloro che ci vanno dietro, quelli che stanno sempre a cercare il marcio, perché figli della cultura del sospetto?

Questa italia post-covid è un’italia colorata, bella, variegata. È l’Italia della bellezza, che desidera affrancarsi da quelle poche brutture dure a morire.

La bellezza è Fausto Desalu che racconta della madre, delle difficoltà economiche e delle rinunce di ogni giorno, senza alcun imbarazzo. La bellezza è Filippo Tortu, emozionato e impaziente di cantare l’inno nazionale, è il ragazzo di colore che urla a chiare lettere “fratelli d’Italia, l’Italia Chiamò!”, è la giovane donna che piange davanti al tricolore, tutti fieri e consapevoli dell’importante ruolo chiamati a svolgere. 

Queste è l’italia che i giovani hanno già nel cuore, è questa l’Italia che vogliamo, la storia di un paese ancora capace di offrire a tutti un’opportunità di riscatto. L’Italia è la quarta potenza nello sport tra le grandi, ma lo sia anche altrove, la politica batta un colpo e lanci una seria prospettiva di rilancio per l’intero paese!”

Così Giorgio Bongiorno, coordinatore di Italia Viva Agrigento e portavoce di Italia Viva Agrigento Sturzo 

La notte dell’08 agosto, i Militari del NORM della Compagnia Carabinieri di Cammarata (AG), nello svolgimento di servizio preventivo, volto alla tutela delle aree rurali e boschive nella zona della “montagna”, nonché repressione del fenomeno degli incendi estivi, hanno tratto in arresto in flagranza di reato un soggetto 70enne, residente del cammaratese, per aver appiccato un incendio nelle campagne antistanti quel Comune.

In particolare: a seguito di segnalazione di un privato cittadino, che aveva notato l’anziano con atteggiamento sospetto, è immediatamente intervenuta una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri, che ha sorpreso l’uomo negli attimi successivi al divampare delle fiamme, le quali a causa del forte caldo e del vento hanno velocemente iniziato a divorare l’area circostante, in direzione di un’adiacente area boschiva e del centro abitato.

Il successivo e pronto intervento delle squadre anti-incendio della Protezione Civile e del Corpo Forestale Regionale, coadiuvate dai militari intervenuti in supporto, hanno permesso di tagliare l’avanzata del fuoco in direzione dei due punti critici, scongiurando ulteriori e ben più gravi conseguenze per l’area boschiva e per la fauna che la abita, nonché per le numerose abitazioni e famiglie che, a ridosso di quel versante di montagna, avrebbero potuto rischiare di dover abbandonare le proprie abitazioni per scampare alla furia dell’incendio.

L’uomo, che non ha saputo fornire una motivazione al suo gesto, per cui sono ancora in corso accertamenti, all’esito di perquisizione personale è stato trovato anche in possesso di un coltello, è stato posto agli arresti domiciliari e rischia la pena della reclusione fino a dieci anni.

Si sono concluse le indagini condotte dalla Guardia Costiera di Licata, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Agrigento, riguardanti l’operazione denominata “Self-Service”, grazie alla quale è venuto alla luce un traffico illecito di carburante, diverse migliaia di litri, posto in commercio in spregio alla normativa fiscale di settore e, a danno degli operatori onesti, ad un costo ingiustamente agevolato.
Le indagini, complesse ed articolate, iniziate nel gennaio 2019 e durate molti mesi, hanno visto impegnati i militari dell’Ufficio Circondariale Marittimo – Guardia Costiera di Licata, i quali, grazie ad una meticolosa attività di verifica, nonché ad attività tecniche di intercettazione, sono riusciti a risalire ai responsabili del traffico illecito ed ai percettori che ingiustamente se ne sono avvantaggiati, distogliendo il
carburante in questione dal canale al quale era destinato, ossia l’alimentazione dei motori delle imbarcazioni da pesca, per immetterlo, illecitamente, in un circuito di distribuzione secondario, per gli usi privati di automobilisti e diportisti incuranti delle rigide norme fiscali di settore.

Quasi 30.000 litri di gasolio, acquistato in regime di accise agevolate, sarebbe stato rivenduto a terzi o destinato agli scopi più disparati, dall’utilizzo nelle automobili private a quello nelle imbarcazioni da diporto. Ventisette le persone indagate, tra responsabili della distribuzione illecita ed indebiti percettori, che hanno ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini, con ipotesi di reato che vanno dal falso alla ricettazione in concorso.

La regione con più casi giornalieri è ancora la Sicilia con 848 nuovi positivi, seguita dal Lazio (+703); il Veneto (+604); la Lombardia (+525); la Toscana (+511).

I dimessi guariti sono 4.125 per un totale dall’inizio della pandemia di 4.161.645. Gli attuali positivi 1.468 per un totale 116.323, di cui 113.121 in isolamento domiciliare.

I positivi in Italia dall’inizio della pandemia sono 4.406.241.

Sicilia ancora prima in Italia per contagi da Covid 19. Nelle ultime 24 ore nell’isola si sono registrati 848 nuovi casi su 18.759 tamponi processati. Sono 12 i morti e 578 i pazienti dimessi o guariti.

Nell’isola, in totale, sono 15.197 i positivi  e di questi 448 sono ricoverati in regime ordinario, 50 in terapia intensiva e 14.699 sono in isolamento domiciliare.

Questa la situazione nei Comuni capoluogo: Palermo 177, Catania 125,  Agrigento 80, Caltanissetta 117,  Trapani 149, Ragusa 93, Siracusa 55, Enna 45, Messina 7.

Potenziata la flotta della TUA, la società del gruppo SAIS Trasporti che effettua il servizio di trasporto urbano nella città di Agrigento. Sono due i nuovi autobus aggiunti al parco rotabile. I due bus appena immessi in servizio sono Isuzu, modello Citibus Urbano Classe I a pianale ribassato, con una capienza passeggeri di 25 seduti e 47 in piedi (52 i posti totali disponibili attualmente consentiti dalle vigenti limitazioni disposte dalle norme anti Covid). Entrambi i mezzi sono Euro 6, a basse emissioni inquinanti.

L’arrivo di questi due autobus contribuisce a mantenere bassa l’età della flotta, rendendo il parco rotabile della TUA uno più ‘giovani’ d’Italia tra le aziende di trasporto pubblico urbano. Uno dei punti di forza dei nuovi mezzi è rappresentato dalle dimensioni contenute: con i loro 9,5 metri di lunghezza si inseriscono al meglio in un contesto cittadino.

Come gli altri autobus TUA, i due Isuzu sono equipaggiati dei più innovativi sistemi di infomobilità integrati con il proprio AVM (Automatic Vehicle Monitoring), sistema attivo su tutta la flotta, in grado di monitorare tutti i veicoli in movimento al fine di supportare al meglio la clientela con informazioni precise ed attendibili.

Sono attivi sistemi di sintesi vocale interna (annuncia la fermata successiva ) ed esterna (annuncia la linea che sta effettuando l’autobus). A bordo sono presenti, inoltre, moderni monitor informativi, in grado di trasmettere contenuti ad alta definizione riguardanti le fermate ed il tempo previsto per raggiungerle, notizie ANSA e messaggi di servizio (manifestazioni, deviazioni del traffico, allerte meteo, ecc), oltre a filmati di valenza turistica, fondamentali per il contesto culturale e paesaggistico dell’area.

I bus, come tutti gli altri mezzi della società di trasporto urbano, sono dotati di un sistema di videosorveglianza a tutela della sicurezza dei passeggeri. In particolare la telecamera “fronte strada” è un valore aggiunto perché in caso di incidente è fondamentale per ricostruirne la dinamica.

A bordo è presente anche un sistema TVCC, integrato anch’esso al sistema AVM della TUA, che consente al conducente di visualizzare la porta posteriore, in modo da controllare le operazioni di salita e discesa dei passeggeri e, grazie a una telecamera posizionata nella parte posteriore del mezzo, facilitare le manovre di retromarcia.

“Il potenziamento della flotta della TUA – spiega l’assessore al Turismo e allo Sviluppo economico di Agrigento, Francesco Picarella – è una buona notizia non soltanto per gli agrigentini che utilizzano quotidianamente il servizio di trasporto urbano ma anche per l’ulteriore sviluppo turistico di Agrigento. Il Trasporto pubblico locale di una città a vocazione turistica come la nostra, deve essere efficiente e corrispondente alle necessità del tessuto urbano, tanti altri passi dobbiamo fare per migliorare ulteriormente il servizio”.

Per rendere il litorale agrigentino ancora più accessibile e a misura di tutti, stamattina è stata consegnata all’OceanoMare una nuova sedia job, poltrona con grandi ruote gialle galleggianti, necessaria per il trasporto in acqua di persone a mobilità ridotta. Si tratta di una iniziativa frutto della sensibilità della società di consegna a domicilio Ciao Spesa verso le persone con disabilità.

Alla cerimonia di consegna, oltre al sindaco Franco Miccichè, sono intervenuti il titolare del chiosco OceanoMare l’ingegnere Peppe Vita, il fondatore di Ciao Spesa dott. Fabio Romano, l’assessore al Turismo Francesco Picarella e l’assessore all’abbattimento delle barriere architettoniche Gianni Tuttolomondo. Inoltre è tornata al suo posto anche la sedia JOB che stazionava presso la passerella per l’accesso facilitato al mare dei disabili, nella spiaggia antistante il piazzale Giglia a San Leone. La sedia era stata rubata e poi ritrovata grazie al prezioso lavoro svolto dall’arma dei Carabinieri di Agrigento. Un ringraziamento particolare va ai titolari del chiosco OceanoMare, del bar Pisciotto e a tutti gli altri chioschi che hanno dato la loro disponibilità per la fruizione delle sedie JOB da parte delle persone con disabilità motoria.