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Palumbo non gradisce la collaborazione di tecnici esterni e a dirla tutta non gradisce la collaborazione di nessuno”.

“Il Presidente del Consiglio Miriam Mignemi unitamente ai Consiglieri Comunali Alessandro Pitruzzella, Vito Maglio, Carmen Virone, Salvatore Montaperto, Sanfratello Carmelo, Onofrio Nipo, Giuseppe Lentini, Miriam Indelicato, Mariano Lombardo, Paolo Dalli Cardillo, Antonio Cipolla e Mariagrazia Agnello,

A seguito dell’ultima riunione del “tavolo tecnico civico” con la partecipazione degli Avv. Domenico Russello, Avv. Leonardo Cusumano, Avv. Giuseppe Di Miceli, Dott. Giuseppe VenezianoAntonio Lo Brutto, Don Calogero Lo Bello, Il Direttore di Sicilia on press Franco Pullara, per trovare soluzioni di miglioramento e ridurre i costi della Tari, si rammaricano per l’impegno non mantenuto dal Sindaco e dalla sua giunta, vogliono ringraziare pubblicamente i tecnici esterni che spontaneamente hanno risposto all’appello della Presidente del Consiglio, presentandosi e dando il loro prezioso e gratuito contributo, sollevando tematiche che hanno rotto il silenzio su alcune questioni riguardanti la gestione dei rifiuti e dalle quali sono nate numerose interrogazioni che ancora attendono risposte e per alcuni casi hanno trovato risposte insoddisfacenti, i professionisti esterni erano stati convocati per ben due volte ad un tavolo tecnico nel quale potessero convergere le sinergie al fine se non di risolvere quantomeno di ridurre i gravi disagi di un pessimo ed esoso servizio di gestione di rifiuti.

L’ultima riunione risale al 26 Maggio 2023, giorno in cui il Sindaco, Antonio Palumbo prese davanti all’assemblea riunita, l’impegno di pubblicare l’avviso per procedere alla formazione della Commissione speciale Tari, ai fini di renderla ufficiale, Commissione voluta fortemente dal Consiglio Comunale, la quale formazione era stata approvata un anno prima, con verbale n. 50 del 30 Maggio 2022, alla quale non è stato dato alcun seguito dall’Amministrazione comunale ( così come non è stato dato seguito alla formazione della Commissione Pari Opportunità, votata ancora prima ).

Prendiamo atto, aggiungono i Consiglieri comunali, del fatto che l’amministrazione comunale guidata dal Signor Palumbo non gradisce la collaborazione di tecnici esterni e a dirla tutta non gradisce la collaborazione di nessuno, un uomo solo al comando!!! Ai tecnici esterni il nostro pubblico ringraziamento e attendiamo le scuse del Sindaco e dell’Amministrazione Comunale”.

 

A Sciacca è accaduto che i Carabinieri, allarmati al 112, sono accorsi per una lite in famiglia. E in casa hanno arrestato un disoccupato di 27 anni. Nel corso della perquisizione domiciliare è stata trovata e sequestrata pistola giocattolo priva del necessario tappo rosso, con caricatore e munizioni a piombini, e poi circa 45 grammi di cocaina e tre coltelli a scatto. Per la vittima dei maltrattamenti è stato attivato il “codice rosso” a sua protezione. L’uomo è ristretto ai domiciliari in attesa della convalida dell’arresto da parte del Tribunale.

Il sostituto procuratore della Repubblica, Gloria Andreoli, ha iscritto nel registro degli indagati due ginecologi dell’ospedale Barone Lombardo di Canicattì per l’ipotesi di reato di omicidio colposo. Si tratta di un atto dovuto per permettere ai due medici coinvolti di esercitare il diritto alla difesa. L’inchiesta scaturisce dalla denuncia presentata da due coniugi di Canicattì. La quarantaduenne ha perso il bambino all’ottavo mese di gravidanza. Il compagno ha così deciso di rivolgersi alla polizia chiedendo di fare luce su eventuali omissioni dei medici.

Il pubblico ministero ha disposto l’autopsia che è stata eseguita da un pool di professionisti composto dalmedico legale Antonio Guajana, dall’anatomo patologo Emiliano Maresi e dal ginecologo Antonio Luciano. Entro novanta giorni si sapranno i primi risultati. Secondo quanto raccontato in sede di denuncia, la donna avrebbe accusato alcuni dolori la sera del 17 agosto presentandosi in ospedale. In quell’occasione venne ricoverata e le fu detto che il bambino era vivo ma poco alimentato.

Dopo le dimissioni ci fu un incontro con il ginecologo di fiducia, in realtà posticipato due volte, in cui le fu comunicata la tragica notizia. Il cuore del bimbo aveva smesso di battere. La famiglia è rappresentata dall’avvocato Antonio La Cola. I due ginecologi hanno nominato quali difensori gli avvocati Luigi Mulone e Fabio Li Calzi.

La Procura di Agrigento, tramite il pubblico ministero, Maria Cifalinò, ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari al sindaco di Aragona, Giuseppe Pendolino, e ad altri nove fra funzionari, dipendenti e operai del Comune a cui si contestano presunte irregolarità legate alla gestione del depuratore di contrada Alongi. Si tratta di: Luigi Virone, 67 anni, Salvatore Chiarelli, 70 anni, Rosario Monachino, 66 anni, Filippo Curallo, 54 anni, Angelo Terrana, 61 anni, Giovanna Patrizia Rizzo, 49 anni, Francesco Piro, 60 anni, Salvatore Rotulo, 58 anni, e Michele Cacciatore, 60 anni. A vario titolo sono contestate le ipotesi di reato di avere attivato nuovi scarichi di acque reflue industriali senza autorizzazione, e di avere smaltito, senza autorizzazione, i residui provenienti dagli scarichi immettendoli, tramite una condotta interrata nel vallone Alongi, nel fiume Platani.

A Porto Empedocle, per accogliere e identificare i migranti appena trasferiti da Lampedusa, i Vigili del fuoco del Comando provinciale di Agrigento hanno appena montato una maxi tenda, che si affianca alle altre già allestite di minori dimensioni. Fino a mezzogiorno di oggi nell’area portuale empedoclina sono state presenti circa 500 persone, metà delle quali sono minorenni non accompagnati. In giornata la Prefettura ha disposto il trasferimento altrove con gli autobus di almeno 350 migranti. La tenda montata è dotata di impianto idrico e di illuminazione.

Ladri in azione a Fontanelle, quartiere a nord di Agrigento. Ignoti malviventi hanno messo a segno un colpo in pieno giorno all’interno di un condominio, riuscendo a svaligiare in meno di un’ora ben tre appartamenti. Il furto è avvenuto verso l’ora di pranzo. I malviventi, almeno due in azione, sono entrati nelle case del primo e del secondo piano di una cooperativa, approfittando dell’assenza dei proprietari. I ladri, dopo aver forzato il portone d’ingresso della cooperativa, hanno aperto le porte blindate delle abitazioni probabilmente utilizzando alcune chiavi particolari.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile e i militari della stazione di Montaperto. Presente anche la scientifica che ha svolto gli accertamenti e rilevato alcune impronte. Al via le indagini per risalire all’identità dei responsabili e tentare di recuperare la refurtiva. Un aiuto potrebbe arrivare dalle telecamere presenti in zona.

La Consulta giovanile di Agrigento (organo consultivo del consiglio e della giunta comunale), tramite la presidente Flavia Buggea, stigmatizza che l’Amministrazione comunale, nonostante più sollecitazioni e altrettante promesse ad intervenire, non ha ancora pubblicato il bando di iscrizione, già scaduto ad aprile. E poi non ha reperito e consegnato i locali dove riunire la Consulta così come secondo regolamento. Flavia Buggea aggiunge: “Tale inoperosità rende di fatto impossibile il funzionamento della Consulta giovanile nell’espletamento delle sue funzioni, privandola della sua attività di impulso sull’organo politico rispetto ad attività che avrebbero potuto coinvolgere i giovani agrigentini, soprattutto nella prospettiva di ‘Capitale italiana della Cultura 2025’. Nella speranza che possa finalmente esserci un fattivo e concreto momento di cambiamento nell’orizzonte delle politiche giovanili, reiteriamo la disponibilità della Consulta giovanile ad essere immediatamente convocati per ogni iniziativa che l’Amministrazione ritenesse utile”.

I poliziotti della Squadra Mobile di Agrigento hanno arrestato 8 migranti perché sono rientrati in Italia, attraverso la frontiera marittima di Lampedusa, nonostante siano già destinatari di un decreto di respingimento. Su disposizione del sostituto procuratore di turno, gli 8 sono stati posti, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto, agli arresti domiciliari all’interno del Centro d’accoglienza a Lampedusa. Nelle 48 ore precedenti, fra Lampedusa e Porto Empedocle, i poliziotti della Mobile hanno arrestato altri 22 migranti per le stesse ragioni.

A meno di altri sbarchi di migranti, favoriti da migliori condizioni meteo, il Centro d’accoglienza a Lampedusa, che nei giorni scorsi ha ospitato ben oltre 4.000 persone, è stato svuotato. Al mattino di oggi nell’hotspot sono stati contati 198 migranti, fra cui 120 minori non accompagnati. Alcuni dei 198 non sono al momento trasferibili perché oggetto di approfondite verifiche giudiziarie o perché testimoni nell’ambito di attività investigative in corso. Il questore di Agrigento, Emanuele Ricifari, sottolinea: “Siamo stati sì strapieni, ma non siamo mai andati in difficoltà. Né la Polizia, né la Croce Rossa sono andate mai in difficoltà, e la struttura di primissima accoglienza non è stata mai al collasso”.

Proseguono i controlli del Nucleo Ispettorato del Lavoro sul territorio agrigentino nell’ambito della campagna di sicurezza estate 2023. I militari dell’Arma, coadiuvati dai colleghi della Compagnia, hanno svolto accertamenti su cinque autolavaggi a Sciacca.

Nel corso dei controlli sono state riscontrate irregolarità e tre lavoratori sono risultati “in nero”. Per questo motivo due titolari delle attività sono stati denunciati e nei loro confronti è scattata una maxi multa per un totale di quasi 64 mila euro.